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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ada Negri, Di giorno in giorno, 1932

concordanze di «città»

nautoretestoannoconcordanza
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1932
nel pomeriggio, mezza la città-centro. Giunte al largo
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abbandonar per sempre la città, quella sera agivano su
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veleggiava dall'alto sulla città di minuto in minuto
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se i muri della città non ne fossero tutti
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nemmeno a fuggire dalla città tremenda, che abbiamo lasciata
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il ritmo della bella città, la dolcezza del suo
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poverissime, mandate qui dalla città a rinvigorirsi a queste
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popolare, alla periferia della città. Ho voglia di dirle
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le piú vetuste della città, s'apre su una
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per le strade della città e del contado. ¶ Oggi
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da ogni parte della città, a un sol punto
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maè son chiamati in città, dal popolo, il babbo
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è forse l'unica città della terra dove un
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piú stretti budelli della città, ho gridato di gioia
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dedicata alle industrie agricole. Città di rurali, le sue
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fabbriche, è rimasta la città delle basiliche, dei palazzotti
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Basso. ¶ Vagabondare per una città che fino a ieri
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e gioia, Pavia diventa città balneare, Paride e i
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Nell'evo medio questa città era ricchissima di torri
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in altra parte della città, verso la periferia. Sono
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troppo aguzze; e la città è piú campagna della
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amore per la sua città, che per farmela meglio
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e non vengono in città che il sabato. ¶ Peccato
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particolari, nelle lettere, alla città. Si lagna del clima
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rafforzavano le mura della città, si difendevano con strenua
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chiesa all'altra della città: fin che sostarono nella
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fiume, invece, l'intera città si scorge stesa in
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fra l'appartamentino di città e una casa d
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paese in codesta vecchia città universitaria, con una borsa
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di quel giorno. La città ignota, la gente ignota