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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ugo Ojetti, Mio figlio ferroviere, 1922

concordanze di «città»

nautoretestoannoconcordanza
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condotta in una piccola città dell’Italia centrale dove
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alla biblioteca della sua città natale perchè fosse aperto
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medico condotto in una città di provincia la quale
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biblioteca civica di questa città con l’obbligo o
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la discussione dilagò in città perchè, chiuso il manoscritto
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tutto il dì la città e il sobborgo, affidandomi
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sua rocca domina questa città, e di tirare da
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tre anni nella nostra città; io per tre anni
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io e tutta la città sapevamo perchè ella era
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solo abitante di questa città che con la guerra
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deputati socialisti di questa città uno era andato in
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di salire direttamente in città, l’automobile aveva svoltato
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di campagna e di città, su tutti i tumulti
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a due miglia dalla città. Quindici anni fa ho
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coraggio e ridiscendevo in città, pur ammonendo me stesso
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dicono, di questa nobile città, e ora deve essere
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Li tiene per la città, per quando scoppieranno i
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scoppieranno i tumulti in città. ¶ — Sa che scoppieranno? ¶ — C
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proprio russare, la piccola città tornò a guardare con
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s’erano divisa la città e dato convegno, nelle
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verso mezzanotte. Ma la città restò sorvegliata da pattuglioni
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alla spicciolata rientravano in città per riposarsi all’ombra
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caso di ricominciare in città il lavoro di semplificazione
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a veder passare nella città tranquillissima quei quattro fragorosi
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piuttosto giovato alla nostra città. Ministri e generali, venuti
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ne sarebbe della nostra città rispetto ai potenti del
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precise, potevo correre la città e interrogare i passanti
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anni poteva, tra la città e i dintorni, trovarne
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Montello. In tutta la città si dimenticarono anche le
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ora dopo tutta la città sapeva del tentato suicidio
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avevano attirato sulla nostra città l’attenzione di tutte
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ravviato di tutta la città, non solo perchè si
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è al limite della città, e di là dai
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allora sindaco della mia città. Aveva fatto colazione in
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di ¶ stanza nella nostra città; e dalla porticina del
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Ella era fuori di città, – continuò tenendo tra il
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di dieci stanze in città e d’un casaluccio
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il sindaco della nostra città, un bel sindaco con
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chi, partito per una città vicina, sede di tribunale
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nemmeno lui. Tutta la città non sapeva bene quel
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all’azione. ¶ Nelle piccole città di provincia la pubblica
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dato a tutta la città una cattiva fama e
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del primo magistrato della città. Ed egli dava in
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so dove, fuori di città, in campagna, in montagna
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di chiedere particolari alle città vicine, magari a Roma
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era fonda e la città nel sonno, che vi
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si lascia vedere in città, bastonano anche lui. Ma
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Poreta, non verrà in città. ¶ Cominciai a spogliarmi rassegnato
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Andrea patrono della nostra città; e i contadini delle
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tra quella calca in città, passai accanto a un
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ressa sulla porta della città ripeteva l’annuncio, sconvolta
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più gente scappava. La città insomma fu imbandierata e
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la mia casa in città per fissarmi lassù, convinto
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fatti di jeri. In città, lo so, è meglio
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tutti i fascisti delle città e della provincia. E
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ora ripartii per la città. Ero lieto e leggero
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ho detto, della nostra città. Lo scelse di diritto
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un sobborgo di questa città, a frugare nella casa