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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Mario Sobrero, Pietro e Paolo, 1924

concordanze di «col»

nautoretestoannoconcordanza
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gli altri! Svègliati, poltrone!” ¶ Col proposito di beneficarlo, che
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suo benefattore era magistrato, col solo intento di emanciparsi
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in una continua lotta col bisogno, avendo lasciato il
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giorni. ¶ Levandosi a sedere, col viso in fiamme, Paolo
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la mamma? – domandò Davide col tono di chi sappia
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preparato per il figlio, col religioso rispetto di una
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guerra, a vent’anni, col suo sorriso e col
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col suo sorriso e col suo vezzeggiativo di fanciullo
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mormorò lamentosamente la donna col respiro affannato. – Perchè volete
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agghindate, ben pettinate, alcune col cappello alla moda. Emergevano
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Maria gli stava accanto, col braccio infilato nel suo
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aveva bisogno di stringere col suo il braccio di
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silenzio. Appena i veicoli, col loro carico ondeggiante di
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piede a terra, stramazzò col volto arrossato da un
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che giocavano a carte col padrone e che rivolsero
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caratteri sconosciuti della soprascritta. Col mento poggiato sul pugno
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il compagno della vita. Col suo carattere forte dominato
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guerra sociale. Stampato, disegnato col carbone o col gesso
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disegnato col carbone o col gesso, dipinto col bitume
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o col gesso, dipinto col bitume o col minio
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dipinto col bitume o col minio, l’emblema della
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Adesso aspettava la fine, col segreto terrore di esser
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L’hanno mandata via col pretesto che ha risposto
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si dispose a risalire, col mastello assicurato sopra la
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uomo tutto barba scrutava col naso all’aria se
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la gente che pensa col su’ cervello e la
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in ogni modo, parlarne col babbo dei ragazzi, il
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quali stavano pigiati carabinieri col moschetto in pugno, e
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che tentavano di uscire col fucile sono in prigione
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testa, un giovinotto gagliardo col volto adombrato dalla tesa
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portamento soldatesco, gli fece col capo un cenno di
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ma non aggiunse parola. Col suo randello appeso al
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giovine battè il lastrico col randello: – E i sovversivi
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drappelli di carabinieri. Davide, col dorso al muro, guardava
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la lunga veste grigia, col bianco volto, con l
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rintracciarlo ed a fissare col reduce un appuntamento per
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avviso. ¶ E si allontanò col passo senza rumore, per
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una magrezza appassionata ma col seno prorompente sotto la
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vedeva faccia a faccia col padre – come se nel
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esso conservatore. Ma qui, col suo carattere raccolto e
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automobile sovraccarico di guardie col moschetto fra mani. L
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esistenza. Pensava all’uomo col quale sua figlia continuava
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giovine magro che procedeva col mento sollevato, volgendo un
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vestito sempre di nero col distintivo della falce e
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respinti da voci iraconde. ¶ Col suo paltoncino scuro Davide
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mulinando, egli si liberò col riparare nel vano di
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e mostrato alla prova, col sistema dei Consigli. È
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perchè esce a passeggio col cappello. ¶ Nelle maestranze delle
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di Davide, anch’essa col cuore gonfio di un
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la sua capigliatura bruna, col vestito nero, col lungo
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bruna, col vestito nero, col lungo collo fasciato dai
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sottobraccio una bandiera rossa col troncone dell’asta, cercava
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di forse vent’anni col volto coperto come da
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la figura del nipote, col suo pallore mortale. Chi
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ricordava adesso il tascapane col quale Pietro era tornato
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percorso che aveva seguito col corteo. Ma dove andava
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uno sguardo, e rivide col pensiero il volto che
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la strada, senza cappello, col vestito che portava sempre
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lungo la persona. ¶ Davide, col cuore in gola, non
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coi neri capelli aggrovigliati, col bendaggio che sembrava uno
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inermi destinati a pagare col proprio sangue. ¶ Non trascurava
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casa, anche Antonietta teneva col padre un contegno riservato
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Il calore di simpatia col quale Davide esponeva il
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si identifica per voi col meccanismo sociale, sia esso
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Giuliana si era confidata col padre, chiedendogli licenza di
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rinvio sembrava aver rancore col padre, quasi dipendesse soltanto
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intimamente. Cercava di confortarsi col pensiero dei rari istanti
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a guardar dall’abbaino, col capo avvicinato al suo
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scendere di lassù Pietro col suo amico toscano. Voleva
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Lando. – Hai da fare col procuratore del re. – Il
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i miei scolari! ¶ Lando, col suo sogghigno, disse che
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un tavolino all’altro, col cappello sulla nuca, con
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che ora trattava Davide col tu, lo aveva presentato
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di rado Davide rimaneva col maestro fino al tramonto
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il nostro! ¶ Mentre era col Reda, Davide pensava spesso
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in grande era prossima. Col pretesto dei salari sarebbe
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capelli, il Rocchi aggiunse col suo ghignetto: – Quanto agli
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bere, malgrado la ferita, col suo braccio avvolto di
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la stessa donna uscì col ragazzo, dopo avergli gettata
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ch’era d’accordo col principale. ¶ Pietro volgeva nel
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aveva cercato, aveva sentito col piede una pezza di
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Pietro, a lungo, poi col silenzioso mover delle labbra
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Margherita sorride a stento, col suo involtino vivo tra
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fa compassione ma che col suo pelo pieno di
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con questa occupazione! Tanto, col comunismo, addio sbornie! Quando
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meccanico, questi ribatteva energicamente, col sangue al viso: ¶ — Ma
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mossa da fili invisibili. – Col referendum voi vi rivolgete
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Entrò un giovine malmesso, col sigaro in bocca, con
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volesse schiacciare il pigmeo col peso della tozza persona
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con aria pensierosa e col cappello sugli occhi. Se
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luogo irraggiungibile. Rivedeva Paolo col volto di macigno, con
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porta? ¶ Forse, anche tornare col figlio sull’argomento del
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riposo, figlio mio – disse col pensiero e gli parve
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suo sguardo quasi accennandogli col variar della luce. Egli
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tagliò l’aria mite col suo battito di macchina
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le pistole, a lavorare col calcio dei fucili provocando
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cortile Bianca, visibilmente impacciata, col visetto serio come sempre
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occupazione, farsi vincere, almeno, col fucile in pugno! ¶ Ridiscese
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pugno! ¶ Ridiscese nel cortile, col proposito di interpellare le
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disse questa – era uscita col bambino ma non poteva
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Giuliana convennero di aprirsi col padre rimettendo a lui
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d’una domenica. Antonietta col marito, Giuliana, Paolo, il
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le mani, guardò tutti, col volto rigato di lacrime
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anima, come per riprenderla col loro amore e ricondurla
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Rimase assorta; quindi soggiunse, col suo accento di enorme
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potesse comprenderla interamente. Uscì, col suo passo senza rumore
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giorno s’era incontrato col Reda per la via
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lo chiamava dal cortile col solito fischio. ¶ — Finchè bevi
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nell’androne, attaccò lite col sellaio che abitava vicino
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che vede e pensa col suo cervello. La mia
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A Davide pareva che col pensiero, sulla diritta guida
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rinnovavano ormai ogni sera. Col loro aspetto alcuni di
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deve risanare la nazione, col ferro e col fuoco
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nazione, col ferro e col fuoco! ¶ Sebbene Paolo si
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che li avevano ricevuti col fuoco delle loro armi
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nostro calendario non finisce col Natale di Fiume”. ¶ — Non
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diceva anche quel Gesù col cuore in fiamme e
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cuore in fiamme e col sorriso inalterabile. L’immagine
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immobile nel lettuccio bianco, col corpo esausto, incapace di
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Davide un semplice saluto col capo. ¶ — Tu puoi rimanere
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ebbe un sorriso stentato: ¶ — Col randello? ¶ — E col fucile
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stentato: ¶ — Col randello? ¶ — E col fucile, se occorre! Non
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la terra. ¶ — Se parli col Vangelo.... Il Vangelo è
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riflesso il tramonto, lontana col pensiero. ¶ — A quest’ora
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giorno aveva visto entrare col torrente della folla nella
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Per non incontrarsi più col nipote, Antonia chiamava Maria
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ginocchio accanto a lei col viso alzato all’altare
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questa spiegò al parente, col suo viso serio, col
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col suo viso serio, col suo tono di precoce
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seguente Davide si destò col pensiero di tornar subito
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a capo chino, grattando col piede il terreno come
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rumori ricominciavano sempre, lievissimi. Col capo appoggiato ad una
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per aspettarlo sul pianerottolo, col largo petto sollevato dall
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nè presto nè adagio, col suo involto premuto contro
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i fasci dei muscoli, col petto segnato dagli incavi
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e l’altra costa, col ventre liscio e piatto
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Immobile presso il cadavere col capo alquanto reclinato sul
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ambe le mani e col capo: a significare, forse
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sinistra apparenza, magrissimo, alto, col capo scoperto, col lungo
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alto, col capo scoperto, col lungo collo uscente da