Grazia Deledda, Leggende sarde, 1894

né col pugnale. ¶ Perché, come ho già detto, si

due famiglie nemiche, che, come accade sovente in Sardegna

la vicina Corsica. ¶ Ma, come accennai, le famiglie dei

sul monte Pinna, donde, come per lo passato, continuò

rullìo cupo, sordo, continuo, come il mugolìo di un

smuovere la porta ferrea, come nessuno poté aprirla dopo

strano che racconterò poi. ¶ Come in Castel Doria si

case, pascoli e spendeva come un riccone. In breve

cortinaggi di broccato, ammobigliate come deve essere ammobigliato il

essa si meravigliò del come non era stata ricompensata

appena la promessa, ecco, come per incanto, la procella

voce di donna cantare "come un canto di cigno

vi arrivi sono fredda come la morte. Viandante, va

e dentro ci nevicava come fuori. ¶ "Fatene una voi

il paese era poverissimo. Come fare? Il giovine, innamorato

sorse, bella e ricca come nel disegno dell'arazzo

nella soavità dell'atto come le figure che si

chinò per raccoglierla, e come vide che la donna

d'avvicinarglisi, bella così come i sogni dell'ideale

si sentì un gelo come di sfinimento per le

sarde serie e tradizionali. Come ho già detto, in

lavoratori chi fossero e come si chiamavano. ¶ "Siamo tre

poveri che se sapessimo come migliorare la nostra condizione

giovani di buon cuore come erano -, ma un giorno

ad una pazza allegria - come avremmo fatto anche noi

vie di Dorgali, incamminandosi come alla montagna. Era una

si spandevano sulla pianura come un turbine e incendiavano

soave, che si smarriva come un lamento nel gran

assieme i suoi flauti. ¶ "Come farò?", disse il vecchio

agosto, pura e luminosa come una perla. Sulla grande

cielo era azzurro quasi come di giorno, e solo

finiva mai. ¶ Inoltre aveva come il presentimento d'una

rialzò, guardò pallida, stordita come se avesse ricevuto una

cominciò a piangere accoratamente, come una bimba di dieci

tozzo di pane. Ah, come sono misera! Non mi

il sonno mi sorprende. Come farò ora?" ¶ "Non avete

Nessuno, nessuno. Vivo sola come le fiere. Come farò

sola come le fiere. Come farò ora? Quando chiedo

sangue. ¶ "È orribile", mormorò, come fra sé, "una povera

spagnola, ed era brutto come il demonio. ¶ Abitava una

voleva male a Mariedda, come del resto voleva male

me". ¶ La poveretta rimase, come suol dirsi, di stucco

stucco, poi esclamò: ¶ "Ma come va quest'affare? Voi

sparve, lasciando nella stanza come una luce di luna

un diadema di perle come quello della Regina di

Bel pescatore, in grazia, come si chiama quella città

in cui potesse entrar come serva; ma inutilmente. Dopo

armigero, triste anch'egli come il resto della folla

sue guance diventarono rosee come il fior degli oleandri

barba gocciolava di lagrime come un albero bagnato dalla

principino bello e forte come..." ¶ "Come te, bell'amico

bello e forte come..." ¶ "Come te, bell'amico! ", rispose

misericordia e perdono. ¶ Allora, come nella stanza buia e

si chiamava Consiglio, cresceva come i piccoli aranci del

fatto straordinario, che dimostrò come la giustizia di Dio