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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Fabio Bussotti, L'invidia di Velasquez, 2008

concordanze di «come»

nautoretestoannoconcordanza
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delle biografie dei personaggi. Come se non bastasse, ho
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risultasse divertente. Dunque, se come spero i lettori si
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non sono un pittore come te. Anzi, nessuno è
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nessuno è un pittore come te! Il mio disegno
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al loro posto, esattamente come nell’originale. E poi
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non ne sono convinto. Come facciamo noi a entrare
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nostri piedi! Io so come arrivare fino alla cripta
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La proposta era irriverente. Come si fa a proporre
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e i pensieri erano come le tessere smarrite di
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anime perse? Che facevano? Come vivevano? In pochi anni
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pur marchigiano, per scolarselo come se fosse stato acqua
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ciao Giuliana! Che sorpresa! Come stai? Ti ho amato
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sul marciapiede. Un po’ come Paul Newman e lei
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ragazza aveva intuito, chissà come, i suoi pensieri lascivi
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porzione non fosse buona come la prima. L’incanto
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azzurrina era normalissimo. Ordinato, come la cucina. La vasca
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sempre tutto al volo. «Come fa a dirlo?». ¶ «Non
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Parla!». ¶ Crocitti si avvicinò, come prima, in punta di
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una smorfia di dolore come se avesse ricevuto una
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qualcosa. Magari la cassaforte, come sosteneva Ghinassi. ¶ Si chinò
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digitali. Si era comportato come un idiota. Doppiamente. Perché
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massimo ventitré, del secondo. ¶ Come succede spesso nella vita
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numerosi parenti di Alvarino – come lo chiamava la mamma
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aveva preso a chiamarlo come il protagonista del romanzo
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la stilettata a tradimento. ¶ «Come sta Giuliana?». ¶ Impossibile che
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Che gli è successo? – Come, non lo sai? Se
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la fine di luglio, come adesso, e Giuliana aveva
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salutati con un abbraccio, come vecchi amici. Flavio osservava
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subito e tu sai come farla! Ritrovami Cacace che
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sostò al semaforo rosso come un’auto normale e
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gli impegni didattici e, come gli disse una segretaria
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studente in un ateneo come quello, luminoso ed estivo
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professor Natoli. È disperata, come tutti, del resto. Non
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testa verso una mattonella come se dovesse leggerci qualcosa
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argomento complesso, molto… accademico. Come può aiutare le indagini
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commissario». ¶ Sintetico ed efficiente, come al solito. ¶ «Ho telefonato
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andato a casa…». ¶ «Piangeva?». ¶ «Come una fontana, commissario. Una
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al commissario parve eccessivo, come se volesse scolpire nell
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una grande rappresentazione teatrale come disse José Antonio Maraval
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tra i capelli. Sbuffò come per cercare un po
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tecnico, tipico degli accademici. Come poteva essere che quel
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aureola. ¶ «E poi, scusi, come possono le teorie di
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l’arte del pittore – come dicevano Snyder e Cohen
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di sé dell’uomo – come affermava Foucault e, in
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dita carnose delle mani come a voler spingere via
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i compiti più umili, come recapitare buste e plichi
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luglio sembrava una mattina come tutte le altre. Lazzaroni
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gatto e la volpe, come li chiamavano in segreto
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gesto un po’ robotico, come se tanta improvvisa responsabilità
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e i blue jeans come gli aveva detto Pizzo
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un’operazione più elaborata come togliere la catena che
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rimaste chiuse e buie, come due occhi spenti che
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di Ribonskij. Aveva fumato come un turco in tutta
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assassino non è lui, come penso, poteva restarsene tutto
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Aspetti! Un momento! Ma come ha fatto con la
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svegliare l’attore!». ¶ Ripartirono come due soldatini, marciando all
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il maggior rumore possibile. Come un allarme… ¶ Bertone scattò
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pistola e si precipitò come una saetta fuori dell
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La ringhiera vibrò impazzita. Come aveva immaginato, la porta
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Si sentì un cretino, come gli capitava sempre più
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aveva alzato la mano come per chiedere scusa a
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bocca, ingombrante e grottesca come il becco di un
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sulle mattonelle del pavimento come se dovesse schiacciare un
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di sudore, gli tremolava come un creme caramel. ¶ Bertone
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andava tratto in arresto…». ¶ «Come avevo detto subito anche
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dopo pranzo. ¶ E Ghinassi? Come aveva potuto escludere con
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che scattò in piedi come se l’avesse morso
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laringe ustionata e dolente come se qualcuno ci avesse
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a mettersi in fila come i tanti turisti venuti
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qualche parola familiare, gridata come solo i turisti italiani
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non era un turista come tutti gli altri. Sveltì
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unica direzione, un po’ come succede al Louvre per
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con l’elsa elaborata come un Giglio di Firenze
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sulla prosa di Foucault come per voler giustamente ridare
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Ma non sapeva né come né perché, il commissario
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Era lì, nella tela, come Dante nei gironi dell
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volte avanti e indietro come un metronomo alla fine
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si era sentito energico come non gli capitava da
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aveva mai incontrata! ¶ «Dottoressa, come le ho già spiegato
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professor Natoli, certo! E come sta?». ¶ «Il professor Natoli
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ucciso un uomo buono come Vitaliano?». ¶ «Gli inquirenti pensano
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di Spagna e poi, come lei sa già, qui
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chiedere, ma non sapeva come chiederlo. Che interesse potevano
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soldi della Corona». ¶ «E come andò a finire?». ¶ «Velázquez
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un po’ troppo freddo, come una presa di distanza
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non riesco a immaginarlo come un assassino… Ora, se
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interessante ma non so come fare perché mi possa
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sentiva in soggezione. Inadeguato come uomo e come poliziotto
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Inadeguato come uomo e come poliziotto. Natoli era affascinante
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di galanteria. ¶ «Va bene, come vuole!». ¶ Nell’ascensore il
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pizzetto, sorrise a Mafalda come se nel locale fosse
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anzitempo al cimitero… ¶ Ma come cavolo gli era venuto
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Mafalda spiegò meglio. ¶ «Velázquez, come sai, era nato a
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Francisco Pacheco, che poi, come accadeva spesso tra maestri
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riesco proprio a immaginare come gli studi di Vitaliano
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orecchie, gonfie e grosse come noci; in più, il
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Ma una bella donna come Mafalda Moraes era decisamente
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colpito. Nonostante gli alluci come due palline da golf
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tratti il Guadalquivir che, come uno specchio, restituiva con
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sorridere nel chiedersi se – come in Italia con il
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di cera. In più, come un ventriloquo, parlava senza
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patibolare falciò l’aria come la lama della morte
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un po’ a zonzo, come un turista qualsiasi, per
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condizionata del giorno prima. Come se non bastasse, colava
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o la più professionale, come avrebbe detto il giudice
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io. Capisco di antiquariato come di Estetica, e cioè
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nulla!». ¶ Si era piantato come un vecchio mulo ostinato
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che ancora, non sapeva come, faceva innamorare le studentesse
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dell’antiquario. ¶ «Aronne Schilton!». ¶ «Come ha detto?». ¶ «Aronne Schilton
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l’odiava a morte…». ¶ «Come il maresciallo don José
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maresciallo don José Nieto!». ¶ «Come fa a saperlo?». ¶ Era
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non è un quadro come tutti gli altri, sarebbe
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Velázquez al suo rivale. Come a dire: stai al
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della pancia. Camminava lentamente, come un robot, con le
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verso quel pupazzone che, come un baobab appena segato
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camino, in atteggiamento severo come se avesse sentito un
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Juan de Roelas. Ma come quel quadro fosse finito
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A noi non importa. Come ben sapete, ci siamo
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erano tornati a bighellonare come due amiconi per le
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cacciatore di fantasmi, ecco come si sentiva. ¶ Però, non
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in quella torbida faccenda. Come il professore, era stato
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che doveva reagire. Ma come? ¶ In quella la porta
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un taxi andrà benissimo». ¶ «Come vuole. C’è una
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una curiosa coincidenza, vero?». ¶ «Come?». ¶ «Voglio dire, che noi
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e la vide lampeggiare come un’insegna al neon
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sentendosi vuoto e stordito come non mai. Aveva dormito
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gli batteva in petto come a un adolescente dubbioso
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Ciao, Mafalda, sono Flavio. Come stai?». ¶ «Flavio! Che ti
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anche spiritosa. ¶ «Io, sì! Come stai?». ¶ «Sto bene, grazie
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subito. «Es un lio!». ¶ «Come?». ¶ «È un macello!». ¶ «Certo
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che era di Siviglia come Velázquez». ¶ «Quello che voglio
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comune con gente sgradevole come Ghinassi. ¶ «Certo, scusa. Ragiono
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l’aveva sempre vissuta come una specie di handicap
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a rischio. ¶ Anche lei, come Bertone, si era separata
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legati, non si sa come, a Velázquez. ¶ Ed ecco
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una rilassante serata. ¶ Svoltò, come di consueto, all’angolo
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di mestiere non lavoravano come volontari alla Caritas. ¶ La
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non senza farlo penare come una bestia, gli aveva
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lo avrebbe smentito, indicando come autore il solito Francisco
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parola. ¶ Un frusciare improvviso, come di tende mosse dal
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l’aria era ferma come in un barattolo sottovuoto
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non avevano contorni precisi, come se fossero stati tutti
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quadri è la stessa, come è la stessa la
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volte era più aspro, come il rumore della carta
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A tratti era secco come lo schiocco della lingua
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sul palato o sordo come una moneta da due
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tre, il commissario scattò come un centometrista verso la
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bene le orecchie, guardingo come un cinghiale nella stagione
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Il telefonino in mano come quando era entrato. Chiamare
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precisa del tempo. Camminava come uno zombi, voltando la
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in mezzo alla strada come colto da una paralisi
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autentica, priva di retorica, come se fossero veramente orgogliosi
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pavimento, fermo e immobile come un cane da punta
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c’era qualcos’altro. Come se su di lei
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lo odiava a morte. Come il maresciallo don José
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e dipinge Las Meninas come una mappa del tesoro
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è stato ammazzato. E come lui Diego e Schilton
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a uno stop plastico, come i ballerini di flamenco
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e speziato degli altri. Come minimo, quindici o sedici
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sincere. Solo un sentimentale come lui poteva dare valore
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tirò su a scatti come un robot arrugginito. La
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tutto d’un pezzo, come un pupazzetto dei carillon
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e vide con precisione come doveva essere stata Casamicciola
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magnifica». ¶ «Corridoio o finestrino?». ¶ «Come?». ¶ «Dove lo vuole il
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ma non sono belli come il vostro». ¶ La macchina
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il volto della Vergine. Come lei sa, la Vergine
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piacciono tutti e due». ¶ «Come?». ¶ «Il flamenco e la
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lo fece schizzar via come un pattinatore su una
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sono centinaia di canali come questo. È il fiume
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il quale fece schioccare, come un frustino da domatore
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poi si lasciò cadere come un fantoccio su un
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muso verso il basso, come per un deferente inchino
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dal muro. ¶ Si chiesero come avessero fatto nel xvii
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mattina, alle undici». ¶ «E come l’hai chiamato?». ¶ «Yeoshua
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molto più complessa di come la dipingevano Mostocotto e
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fumare, fuma pure!». ¶ «Ma come? Qui…». ¶ «Sì, dai. Chi
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perso verso il soffitto, come a cercare qualche idea
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Meglio salire a piedi, come la sera del delitto
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forte dentro il petto, come un’incontrollabile euforia. Doveva
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la porta del bagno come quella sul fondo del
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recuperò gli sgabelli sistemandoli come le damigelle. ¶ Ancora più
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accorse che stava sudando come una bestia. Avrebbe tracannato
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avesse dipinto Las Meninas come un messaggio cifrato per
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spina dorsale e correvano come impazzite avanti e indietro
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gli si erano congelati come ai soldati italiani durante
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su per le gambe, come se glieli avessero trapassati
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luce e delle proporzioni come nessun altro pittore dei
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presunti spettatori della scena, come non poteva riflettere il
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lui illegalmente trattenuti, proprio come lo accusava il maresciallo
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D’Amico. E quindi, come il Mazo nel 1660, anche
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finta di essere tale…». ¶ Come un pesce all’amo
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intercapedine. ¶ Bertone lo guardava come si guardano di solito
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delicatamente con i polpastrelli, come se la carta da
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dal mare di detriti come Nettuno dalle onde. Più
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partì a testa bassa come un ariete e prese
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voce della sua amica. ¶ «Come stai?». ¶ «Bene, e tu
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nel tono di Mafalda, come se, sotto sotto, la
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cercato su internet…». ¶ Insomma, come al solito, Bertone aveva
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assolutamente sapere, nei dettagli, come era possibile che gli
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interpreti la sua morte come un suicidio causato dal
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dell’artista. Ma Bertone, come gli era già successo
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tutti un esempio di come si possa scomporre un
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dea esalò la frase come se fosse sul punto
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a seguirla. Si voltò come una mannequin in passerella
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l’uscita. ¶ Bertone seguì come un cagnolino quei fianchi
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azzurrati. Bertone si chiese come avessero fatto a condurre
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dipinge cinquantasette oli preparatori, come cinquantasette erano i quadri
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morte di Natoli che come Picasso aveva scoperto tutto
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tanto ragionevole da fare come le abbiamo suggerito…». ¶ «Dov
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inghiottito. Non sapeva proprio come l’avrebbero ammazzato. Si
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quaranta pugnali. Sarebbe morto come Giulio Cesare, ma non
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che si era afflosciato come una camera d’aria
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rigavano la notte nera come il petrolio. Non rivide
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whisky: un sapore nauseabondo, come dopo una micidiale sbornia
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pancia sul cofano. Urlò come una bestia morente, ma
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sentendosi mancare il fiato. ¶ Come aveva sperato, ora il
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si sollevò in aria come un’enorme torcia, rotolò
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disperatamente, strisciando sulle pietre come una lucertola agonizzante. Ci
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comportamento era che soffriva come una bestia. Immobile, con
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puro stile decostruttivista. Era come se Pablo Picasso si
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posso chiederle, por favor, come è avvenuto l’incidente
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condotta. Ma era rintronato come un pugile dopo un
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è molto fantasiosa. Per come risulta a noi, è
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po’ perché voleva vedere come andava a finire il
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imbarazzo della scelta su come silurarlo. Ma tant’è
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diventato tutto scemo, ma come pensi di portare in
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nostra vecchia amicizia, ma come puoi pensare di far
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verrai reintegrato al lavoro. Come vedi, ho già dimenticato
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suo corso». ¶ «La giustizia, come dici tu, farà il
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ma non uscì subito. Come colto da un pensiero
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insulti che Alvarino eruttava, come bombe vulcaniche dalla bocca
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solo salutarti e sapere come stai». ¶ Il commissario notò
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un po’ di problemi… Come mai sei qui a
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domanda. Così, senza malizia. ¶ «Come vanno le cose giù
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la tua vita sentimentale come va? Sei single o
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Velázquez l’aveva rivoltato come un calzino. Ne era
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nel pensare a lei come a un’estranea, Flavio
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la Volpe e Pinocchio, come ormai avevano preso a
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si era guardato intorno come per controllare che nessuno
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Insegna in una… Lazzarò, come si chiama?». ¶ «Escuela secundaria
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di sudore. Faceva caldo, come sempre d’estate a
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arte e la memoria come due facce della stessa
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fiatone. Per un uomo come lui, di quasi 75 anni
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Aronne, per i libri come per gli oggetti, seguiva
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divertito a farlo correre come un matto al buio
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perdendo l’equilibrio. Ma come gli era venuto in
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un costante sentore speziato, come di curry, che Bertone
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gli occhi di dosso. ¶ «Come stai?». ¶ «Perché dici che
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me. Se avessi fatto come dicevano loro, per me
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Teneva la testa bassa, come se si vergognasse. ¶ «Per
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lui si sentiva cotto come un gulasch. ¶ «Mafalda, hanno
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Il cuore gli batteva come la batteria di Phil
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Ma non ci riescono!». ¶ «Come, non ci riescono?». ¶ «Stammi
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una garanzia. L’Ordine, come sosteneva Flavio, li avrebbe
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lo studio di casa come se fosse il quadro
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forse, ma… io ho come la sensazione che a
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quello che vuole e come vuole. Come hanno fatto
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vuole e come vuole. Come hanno fatto con me
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traccia per indicare Giussani come il suo assassino nel
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il momento. Però, da come si mettevano le cose
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partita tra loro: proprio come l’Ordine voleva. Giussani
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deve improvvisare. Anche lui, come Ribonskij con Giussani, tenta
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solo un attimo. ¶ «Giussani, come ti dicevo, ha avuto
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di Natoli. Non so come abbiano fatto, ma la
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correndo. Lui era emozionato come un ragazzino. Commosso, ma
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Vi prego di fare come dice Sua Eminenza. Andate
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una menzogna! Juan è come un figlio per me
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per aspirare a sostituirvi come primo pittore di corte