Pino Cacucci, Nahui, 2005

fotografie color seppia e come ogni pomeriggio, da anni

chi hanno davanti. Qualcuno come sempre si ferma a

Non si capacita di come possa restare a occhi

non l’ha abbagliata come pensava, malgré tout, lei

Sì, ma intendevo dire, come ha fatto ad averle

cenno del mento: “Sai come si chiama? Malgré tout

Ho ancora buone gambe,-come vedi”. ¶ Nella mente del

caviglie sottili... gambe slanciate, come le dipingeva lei stessa

Invenzioni?” lo interrompe lei, come se non volesse sentire

al centro della sala, come paralizzato: gli occhi di

collo, tocca i capelli come se volesse affondarvi le

che mi ha amata come nessun altro, mi ha

non si volta, è come se non avesse neppure

sole. Era Nahui Olín. Come abbiamo potuto dimenticarci di

abbaglianti, spalancati sul mondo come a volerlo divorare. Occhi

di musica e pittura, come si addiceva a una

Che vide la luce come prototipo già nel 1894, suscitando

sedici movimenti anziché venti come il diretto concorrente prussiano

provava una sensazione indefinibile, come se un liquido caldo

e gli occhi incavati, come poteva sentire attrazione per

una cavallina di razza, come avevano soprannominato con irriverente

La Cucaracha, “lo Scarafaggio”, come veniva popolarmente chiamato il

José María Pino Suárez come vicepresidente. ¶ Manuel Mondragón, divenuto

generale fu irremovibile: “Fa’ come ti dico. E abbi

viso leggermente all’indietro come in attesa di spiegazioni

I miei fratelli dormono. Come sempre, del resto.” “Smettila

per offrire ai giovani come te un futuro solido

sarebbe passato alla storia come ‘‘la Decena Trágica’’. Migliaia

sarebbe passato alla storia come Pacto de la Embajada

puntando su giovani ministri come José Vasconcelos; riacquistò l

nessuno lo citava più come uno dei principali artefici

le imprese straniere calavano come api sul nettare – o

api sul nettare – o come avvoltoi su un cadavere

ministro Mondragón rientrò tardi, come spesso accadeva. Mancavano poche

circondati da paludi scure, come infossati nella melma, e

ne sapeva lui di come si crepa lottando per

non svegliare gli altri: “Come ti permetti? Io non

primo venuto e sollazzarsi come la yegua in calore

lo spedì in Giappone, come ambasciatore, con il pretesto

conobbe Carmen. Si chiamava come la sorella perduta ed

E si chiamava Manuel, come suo padre. ¶ Carmen si

si aggrappò a Manuel come se fosse una scialuppa

migliore di una moglie come Carmen, che oltre a

la figlia, renderla autonoma come moglie di un giovane

che affrontava nella vita come sul campo, era talmente

costato migliaia di morti! Come puoi parlare così?”. ¶ Il

potrebbero tornare a riverirmi come facevano finché ero ministro

a piedi, lo studiava come si fa con i

si preparava a fuggire come un ladro e voleva

in tono dimesso, neutro, come se comunicasse una notizia

per espandersi nella sala come i disegni della mitragliatrice

generale rimase immobile, contratto come in preda a uno

sapere?”. ¶ Carmen la guardò come se la vedesse per

dovuto capirlo prima, da come guardava quelli che credevo

penzola dalla mano guantata come se stesse per cadere

corrugata, gli occhi bassi. Come se pensasse: “Cosa tocca

a Città del Messico. ¶ Come potrei dimenticarlo, quell’addio

mia madre che piangeva come una grondaia sfondata e

porto la mano guantata come se dovesse immergerla in

a non dare scandalo, come a ricordargli che tutto

cambia? Non amo te come non amo loro, ma

quanti ce ne fossero come Manuel, che andavano allegramente

i casi. Sono rimasta come una scema, qualche notte

goderselo, questo armónico conjunto, come lo chiamava lui, di

generale trovò vari ingaggi come consulente militare presso industrie

del Centauro del Norte come promessa mantenuta nei confronti

ispirarsi alle sue genti, come se nemmeno vedesse i

giovani dello stesso sesso. Come prima. Il mutamento riguardava

me e a tutto, come sempre. Se n’era

un momento di noia come tanti altri, pensavo io

stessa in un posto come San Sebastián, che al

in una casa affollata come un pollaio, senza un

io, in quelle condizioni? Come potevo accettare che per

quando fosse nato e come lo avessero chiamato. Qualcuno

io l’ho giustiziato come meritava. ¶ Meglio un processo

sformato e irriconoscibile, di come mi vedevano gli altri

sua voce, di colpo, come se fossi riemersa dal

lo cambiavo... Dio mio, come abbiamo potuto... ¶ Credo... Penso

sentito quel rumore sordo, come di un frutto acerbo

marmo delle scale... Dio, come hai potuto permetterlo? No

risvegliato vispo e sorridente come era prima della nostra

rospo. ¶ Lui la osservò come un batrace che si

abbraccio fu insospettabilmente tenero, come la sua vocenel salutarla

a rimpicciolire, mostrandosi per come era dentro: le amava

del solo Diego Rivera, come corteggiatore. Conobbe anche un

del Messico era famoso come “il Doctor Atl”. ¶ 12. ¶ DUE

giù dalla scalinata, entrò come una furia nello studio

me un abisso verde come il mare: gli occhi

quell’abisso, all’istante, come se scivolassi da un

possibile che un uomo come me possa infiammarsi di

Povero me! ¶ “Un uomo come me”... A quarantasei anni

scorza dura e spessa come lava pietrificata. Quarantasei anni

cibo e l’acqua come e quando poteva. Dipingerli

a Porfirio Díaz, chissà come ottenne di essere ricevuto

quando non si intrufolava come clandestino, se li pagava

incutevano rispetto: li adorava come esseri viventi, creature capaci

prima ad Amecameca e come guida si era rivelato

Gerardo concepiva quell’ascesa come una sfida, l’ennesima

quella vita che viveva come una continua provocazione, e

mondo preda dell’inganno, come avevano dimostrato guadagnandosi l

mondo dove un impero come quello azteco poteva crollare

quando a un tratto, come sorto dal nulla, si

Disse a bassa voce, come in segno di rispetto

fertile la terra”. ¶ “Ma come diamine fa a raggiungere

fece volteggiare la mano come a voler indicare le

sé. Toño lo osservava come se lo ascoltasse. ¶ “Teopixcalco

era comune ai maya come ai greci, agli aztechi

ai greci, agli aztechi come ai latini. Teologia, teocrazia

improvviso Gerardosi sentì ridicolo, come qualcuno sorpreso a parlare

un ghiacciaio,” disse Gerardo come se annunciasse una scoperta

nevi accumulate in inverno come hanno scritto quegli sprovveduti

e si preoccupava di come sarebbe diventato più avanti

descrisse un ampio cerchio come a indicare l’aria

si mise a dipingere come una furia, giorno e

in patria. Si registrò come viaggiatore italiano, sotto le

dei veterani della rivoluzione: come faceva a non capire

Carranza. Lo aveva descritto come l’unico leader in

di negarli, l’una come l’altro, avrebbe prodotto

del proprio cavallo. Proprio come fece il “ mefistofelico” Doctor

fine, un uomo pragmatico come il generale Álvaro Obregón

spalle a un paredón, come si diceva all’epoca

assegnato al Doctor Atl come residenza, tranne un’ala

smisurati e morbosamente attraenti come bocche di vulcani. Il

cristallo in cui fluttuavo come un pesce imprigionato: solo

de Tal, neanche ricordo come si chiamava, quella stucchevole

e allora si capiva come facesse a portarsi a

guadagnarsi il rispetto per come erano e per cosa

voragine voluttuosa, si comportava come se fosse animato da

vederlo così, a sentirlo come un satiro che teneva

Doctor Atl mi apparve come un demone che bruciava

fama di Diego Rivera come tombeur de femmes era

a lei e a come portarsela a letto. La

divenuta celebre nel mondo come Dolores Del Río. Per

per damerini, e uno come lui, forgiatosi al freddo

plotone d’esecuzione, lui, come diamine poteva perdere il

per l’acquazzone pomeridiano... Come era finito lì, a

e parlava al singolare come se lui neppure esistesse

bellissima, ancor più di come la ricordasse nei suoi

un cenno del capo come se volesse dire: “Sì

oggetti al loro posto, come del resto le persone

rovesciate accanto al letto, come se una forza centrifuga

la curiosità della pittrice: come riusciva a rendere così

solo e unicamente Gerardo.” ¶ “Come vuoi. Io però non

del Sol, comunemente conosciuta come Calendario Azteco, c’era

possa offrire, scrivere forsennatamente come se vivesse in altri

per se stessa. Dipingeva come faceva l’amore: cercava

attese di lui – vanitoso come tutti i maschi in

vasto salone che usavo come studio, le piccole stanze

revolver. Gerardo fu arrestato, come unico indiziato, ma lo

quelle di Gerardo. Chissà come andarono davvero le cose

nella stanza che usavo come studio, stavo dipingendo e

e intanto mi guardava come una povera sprovveduta. “Sei

nazione all’ennesima rinascita, come non capirlo?, il paese

fine tutto sarebbe tornato come prima, l’essenziale era

aver pazienza, si sa come sono i politici... Finché

umiliazione, contrizione, facendola frollare come selvaggina. ¶ Álvaro Obregón si

Dolores prese a parlare come se avesse perso di

all’obbligo di obbedire, come si conviene a un

detto. E che andasse come doveva andare, perché una

sorella. ¶ “Belle parole. Parli come un filosofo. Ma la

è che non so come potrò perdonarmi di averlo

tentativo di consolarla. Parli come un filosofo. Lo prese

muro mentre la gentaglia come tuo padre dormiva tra

costato!” ¶ Nahui sembrò boccheggiare come un pesce agonizzante. All

padre che io conservo ¶ come il ricordo della sua

il cranio ¶ per usarlo come coppa in cui tu

venerato da una donna come gli stava accadendo con

vincente: Nahui, in momenti come quelli, era pura energia

da tuo padre”. Fu come se l’avesse frustata

lei, “amavi quel porco come un uomo, non come

come un uomo, non come un padre... Ti sei

che dici, ma in come lo dici... Ammettilo, avanti

l’impeto dell’altro come carne morta. Finalmente lui

Mondragón! Ma so io come curarti... Finché un giorno

passione. L’aveva desiderata come mai aveva desiderato nella

attrici italiane del muto come Francesca Bertini, che a

società bollando quegli scritti come “sfoghi puerili” e definendo

amore e si soffriva come cani bastonati assistendo al

impotenza, nessuno avrebbe rinnegato come inutili e vacue. Notti

amare una donna brutta come l’inferno”, tanto la

corpo che lo affascinavano come fotografo. La perseguitava con

volta non spalancati ma come rivolti dentro se stessa

a dormire all’alba, come spesso faceva da quando

modella dai capelli nerissimi. Come nero era il pube

fieri tratti indigeni imperscrutabili, come chi da millenni è

tornando al proprio lavoro, come-se assistesse a una

e a passi strascicati, come una derelitta umiliata e

quel punto lo squadrò come se fosse un’apparizione

in più, e tornerà come prima.” ¶ “No, Rivera, non

Diego dilatò le narici come un toro nell’arena

ne stava in piedi come un manichino dimenticato, indecisa

Gerardo entrò alla Merced come un ciclone,salì le

scoramento, di annichilente delusione, come se andasse in frantumi

il sogno più bello, come se finisse nel fango

amore degli ultimi mesi, come se si spegnessero la

sudore. Ti odio per come mi hai ridotto, per

mi hai ridotto, per come mi sono ridotto. Non

sul divano, si coprì come se l’offesa le

sai fare eccelsamente, perché come poeta mi ricordi certi

perbenista: l’amore inteso come esclusività, generatore di gelosia

e tutte le altre come te, apparentemente spregiudicate e

dei conti siete gelose come gatte e appiccicose come

come gatte e appiccicose come cagnette.” ¶ Gli occhi di

e vagine non sono come saponette che si consumano

sentì avvampare. Non reagì, come invece Nahui avrebbe sperato

vocina scema, insultante, cristallina come un getto d’orina

ti faccio vedere io come si amano tutte le

modelle, rosso in volto come un’eruzione vulcanica, sdilinquendosi

pistola. E allora fu come un lampo di realtà

volteggiavano per la stanza come una nevicata che seppelliva

potesse umiliarla maggiormente. Sapeva come ferirla, e lo fece

bisognoso di affetto, sapeva come solleticare l’istinto materno

sempre pronto a usarla come un respingente. Era disarmante

ma si comportavano già come una coppia fissa. Era

aveva fissata negli occhi, come per chiedermi cosa volessi

epoca era più nota come autrice di prose e

di prose e poesieche come pittrice, e il riferimento

le scale flessuosa, felina come una tigre. L’ho

del salone, indeciso su come comportarmi. Si è fermata

non comprimaria o comparsa come in quelli di Diego

più. Odio i vigliacchi come te perché io sono

franca, sincera, anche brutale, come si addice a tutto

in stile coloniale noto come la Casa de los

che tu le calpesti come hai calpestato il mio

avrebbe preso sul serio, come quell’italiano, Mussolini, che

In fondo erano quelli come Gerardo Murillo ad averlo

ignorando chi la additava come la donna che aveva

critica teatrale, pubblicò libri come editore, fra i quali

bigotta, prensa de sacristía, come si diceva allora, che

e continuava a ripetersi come sempre: “Ho un corpo

negli ambienti artistici statunitensi. Come amante si rivelò tenero

abituati a dirigere attori come Rodolfo Valentino, Douglas Fairbanks

spalancate, sollevando lo scialle come un sipario che annunciava

che le era apparso come un verminaio di farabutti

che ciò significasse usarlo come merce di scambio per

Matías erano al Biltmore: come diamine ci saranno finiti

lui chiamava Gatita Blanca, come tutti a Città del

e, nella scena conosciuta come Las percheleras, lei era

L’avrebbe sposata subito, come faceva con tutte le

o quanto meno contorti, come aver prestato la sua

forti, braccia che divorano”, come Nellie avrebbe scritto tempo

figlio naturale”, senza padre come lei e gli altri

avrebbe consacrato Nellie Campobello come la scrittrice della Revolución

e di una data, come se un destino beffardo

il balletto si chiamava 30-30, come la carabina degli insurgentes

Gerardo e di quelli come lui, così bravi a

povere di spirito, crescono come piantine dalla bellezza fragile

essere trapiantate in vaso – come arbusti vigorosi che vengono

per eccellenza – considerava “arte”, come i nudi immortalati da

più, mi hai considerata come una Nahui Olín o

colori caldi, solari, umidi come il clima di Veracruz

stiracchiare le membra intorpidite come una gatta rimasta troppo

ebbe un’impercettibile indecisione, come un pensiero o un

che troneggiava nel porto come un monumento alle sfide

virile, e già immaginava come ritrarlo, con quali colori

attenzioni galanti –, si chiedeva come sfuggire alla trappola: il

stimoli e desiderio. Era come se fosse in attesa

della dama nel rifugio, “come no, queda pendiente, tanto

tintinnante di ghiaccio. Brindarono come due fidanzati che si

sui tavoli, Eugenio era come inebetito, incapace di reagire

seni – piccoli e duri come albicocche acerbe, fu il

ritmo con il proprio, come se i loro cuori

Voglio innamorarmi di te come se dovesse durare per

intelligenza, la libertà intesa come rispetto reciproco e non

rispetto reciproco e non come sfrenata ricerca di felicità

la superficie senza ferirla, come se i delfini sapessero

scuri e ardenti, brillavano come ossidiana, mentre in quelli

o cali di intensità come è il tono di

adorava. La rispettava per come era: vulnerabile, fragile e

all’improvviso, un sussulto, come una leggera scossa elettrica

lei lo squadrò indifferente, come se lo attraversasse senza

sicuro che fosse lei, come altrettanto sicuro era che

Dolore quando si manifesterà come prezzo ineluttabile del vivere

vagheggiare, perché il problema, come si suol dire, non

fottute ostriche mezze putride... ¶ Come fai a rassegnarti, come

Come fai a rassegnarti, come puoi accettare che sia

Malecón di Veracruz, di come si fosse ridotta la

pescatori, la conoscevano ormai come la Loca del Muelle

ironia della sorte – o come parziale riparazione dei posteri

mondiale Nahui parve rianimarsi, come se la tragedia le

istante rimasero indecise su come evitarsi, sul lato da

rimossa. ¶ Tina Modotti sobbalzò, come se fosse stata scoperta

se fosse stata scoperta, come-se il timore che

si ricordava, e sembrò come flagellata da una ventata

commiserazione per entrambe. Per come si erano ridotte le

cosa facesse, dove abitasse, come incontrarsi ancora in futuro

più celebri dell’epoca, come José Clemente Orozco, Pablo

la cifra dello stipendio come una sorta di vitalizio

sue missioni all’estero come rappresentante dell’industria bellica

mentre lei era andata come al solito a sfamare

destino? Chissà. ¶ Esilio. Ecco come definirei questi tanti, troppi

che non ritroverai nulla come lo ricordavi. Ho aspettato

morte ma la rifiutano come idea, come condanna del

la rifiutano come idea, come condanna del nascere e

nascere e del vivere, come ineluttabile fine di qualsiasi

il tempo di chiedermi come si sarebbero comportati un

che ti presenti agghindata come se stessi per portarmi

e senza Atl, donne come Frida, Tina e Nahui

la società non riconosce come tali.” ¶ TOMÁS ZURIÁN, storico

modella o una musa. Come lei, c’erano altre

era di quelle persone, come Frida Kahlo, che non

certa: Nahui ha vissuto come ha voluto, senza risparmiarsi

parlando della liberazione intesa come possibilità di diventare dirigenti

differenza di altre che, come lei, condivisero quella stagione

tempo, considerandola non solo come la modella e musa

profondo conoscitore del francese, come fu il caso di