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esplorazioni verbali


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Paolo Maspero, Odissea [traduzione da Omero], 1867

concordanze di «come»

nautoretestoannoconcordanza
1
1867
nostri alberghi scambiavam, sì come ¶ Dir ti potrìa Laerte
2
1867
fosse il padre tuo, come la voce ¶ n'era
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1867
Al suo fianco sedea, come ora al tuo, ¶ Prima
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1867
di questa ¶ Sala apparisse, come io stesso il vidi
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1867
forse ¶ A te palese come chiaro splende ¶ D'Oreste
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1867
ucciso? E tu, garzone, ¶ Come sei bello e grande
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1867
suo carme altrui diletti, ¶ Come l'estro lo inspira
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1867
a riscuoter venne ? Oh come ratto ¶ Da questa sala
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1867
questa sala dileguossi, e come ¶ Nascondersi cercava ai nostri
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1867
non dorme. ¶ LIBRO SECONDO ¶ Come la bella Aurora il
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1867
destra ¶ Avessi io ferma, come fermo ho il core
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1867
gli amanti ingannò. Ma come il quarto ¶ Fu dall
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1867
tra noi, garzone, e come suoli ¶ Fa' le tue
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1867
Di ciò s'accorga. Come poi la madre, ¶ Sopraggiunta
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1867
e lagrimando esclama: ¶ Ah! come, figliuol mio, ti cadde
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1867
per mentir Nestorre. ¶ Ah! come, amico mio, con qual
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1867
qual perì. Sincero ¶ Or, come chiedi, ciò che in
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1867
non sarà, cred'io, ¶ Come in Argo sia giunto
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1867
Minerva ¶ Fossi tu caro, come già tuo padre ¶ Sotto
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1867
alla sua terra appena, ¶ Come per man d'Egisto
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1867
O figliuol di Neleo, come fu spento ¶ Il re
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1867
Pallade repente ¶ Al cielo, come fosca aquila, alzossi, ¶ E
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1867
l'ospite seco, ¶ Bello come un Celeste, e a
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1867
presenti ad essi offrìa. ¶ Come la bella Aurora il
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1867
superbe sale, ¶ Altre splendenti come Luna, ed altre ¶ Come
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1867
come Luna, ed altre ¶ Come Sole raggianti. E poiché
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1867
de' miei mali, e come ¶ Fu rovinata la mia
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1867
Non mi cruccio così, come d'un solo, ¶ La
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1867
a donna ¶ Non somigliò, come un di lor somiglia
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1867
chiome, alle mani. E come il figlio ¶ Non sarebbe
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1867
che molce il core ¶ Come quella d'un Dio
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1867
potessi e col consiglio. ¶ Come del morto padre s
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1867
nembi avventurosa ¶ Vita concesse; come al gran Nelide, ¶ Che
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1867
Il re de' Numi, come più gli torna, ¶ Ora
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1867
Le fatiche potrei; ma come ad Ilio ¶ L'astuto
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1867
letto ¶ Salir d'Ulisse? Come imbelle cerva ¶ Che nella
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1867
al biondo Apollo, ¶ Che, come un giorno in Lesbo
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1867
velo ti farò palese, ¶ Come io stesso l'appresi
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1867
persegue degli Eterni, e come ¶ Il vasto golfo attraversar
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1867
dormir si corcò. Ma come il primo ¶ Raggio dell
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1867
attento il guardo, e come ¶ Ebbe noi primamente, indi
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1867
tollerar del Sole. ¶ Ma come alfin di piangere fui
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1867
con gli amici; e come ¶ Giunti vi fummo, s
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1867
il saggio vecchio; or come ¶ A Pilo ei dunque
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1867
lume offusca ¶ Della ragione, come bragia rossi ¶ Volge gli
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1867
sbrigliati cavalli? Perché pèra, ¶ Come quello del padre, anche
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1867
d'ogni virtude adorno, ¶ Come leon magnanimo, e per
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1867
non gusta bevanda. E come batte ¶ In petto il
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1867
Da queste rive! E come vuoi ch'io freni
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1867
scomparve per la toppa, ¶ Come soffio di vento. Allor
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1867
suo, ¶ Ch'ei mite come padre un dì reggea
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1867
Ninfa, e le annunzia come sia di Giove ¶ Immutabil
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1867
onore a lui faranno ¶ Come ad un Nume, e
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1867
de' mortali il sonno, ¶ Come più gli talenta, or
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1867
pelago si cala. E come il laro, ¶ Che del
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1867
entrambi al desco; e come in essi ¶ Del cibarsi
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1867
su l'onde. ¶ Ma come il loco gli mostrò
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1867
balza, e siede. E come suol talvolta ¶ Nel freddo
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1867
flutto contro gli solleva. ¶ Come talvolta quinci e quindi
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1867
e su vi monta ¶ Come a sbrigliato corridor sul
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1867
cor gli stringe. ¶ Ma come al terzo dì spuntò
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1867
nuotando ¶ Raggiungerlo sperò. Ma come presso ¶ Ne fu quanto
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1867
avvicino, ¶ Ora non so come toccarla io possa; ¶ Ché
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1867
Golfo seco il portò. Come alle branche ¶ D'un
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1867
e senza forze. ¶ Ma come gli tornâr la lena
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1867
foglie si raccolse. E come ¶ Il solitario abitator de
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1867
ancelle. La varcò Minerva, ¶ Come soffio di vento; e
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1867
e la vergine traendo. ¶ Come fûr giunte al vorticoso
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1867
maestra la gentil Nausica. ¶ Come Dïana, quando in Erimanto
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1867
ne cinse, e incamminossi. ¶ Come nel verno, quando fischia
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1867
d'una palma; e come ¶ Le ciglia allor maravigliando
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1867
alta la persona, e come ¶ Il fiore del giacinto
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1867
Un mendico parea, ve' come ai Numi ¶ Abitatori dell
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1867
son use ¶ Su prore come l'aquila veloci, ¶ Come
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1867
come l'aquila veloci, ¶ Come il pensiero. - In questo
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1867
gente se le inchina ¶ Come a Diva, e l
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1867
fronda ¶ D'aereo pioppo. Come i Feacesi ¶ Esperti sono
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1867
le libagioni ¶ All'Argicida, come avean costume, ¶ Pria di
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1867
dargli pasto. ¶ Voi doman, come appaia il primo albore
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1867
sdegnassi; perocché ben sai ¶ Come al sospetto l'uom
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1867
sorge ¶ Lontanissima in mar; come si narra ¶ Dalle mie
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1867
gli avea. ¶ LIBRO OTTAVO ¶ Come la figlia del mattin
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1867
Che altrove il porti. Come è nostra usanza, ¶ Noi
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1867
banchettar si diêro. E come sazio ¶ Fu ciascuno di
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1867
ai Celesti libò. Poi come il vate, ¶ Al pregar
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1867
se qualcun ne sai, ¶ Come il dovresti; ché il
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1867
or seggo fra voi come un mendico, ¶ Il re
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1867
l'onorano le genti ¶ Come un Celeste. Un altro
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1867
fu dato ¶ Esser leggiadro, come se t'avesse ¶ Formato
90
1867
io no, non sono, ¶ Come tu cianci, a questi
91
1867
il piede abbiam veloce ¶ Come l'ala del falco
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1867
con la vaga Citerea: ¶ Come la prima volta nella
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1867
si mischiâr furtivi, ¶ E come poi, la tresca seguitando
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1867
le tenui maglie; e, come tela ¶ Finisssima d'aragna
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1867
dall'aureo freno; e come vide ¶ L'artefice divino
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1867
s'accorgeano in breve ¶ Come chiusa al fuggir fosse
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1867
mi fêro. ¶ Deh guardateli, come nel mio letto ¶ Giacciono
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1867
Marte di pagar ricusa, ¶ Come potrei chiederne a te
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1867
Scheria, ¶ L'ospite placherò, come ti piace. ¶ Gli darò
100
1867
di lui pensiero ¶ Prendea come d'un Dio. Ma
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1867
e quanto ¶ Hanno sofferto, come se veduto ¶ Tutto avessi
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1867
vate ¶ A cantar cominciò, come gli Achivi, ¶ Arse le
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1867
Di lagrime furtive. E come donna ¶ Piange lo sposo
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1867
non cessa ¶ Il forestiero, come se profondo ¶ Cordoglio il
105
1867
Ricchi di biade, e come stral veloci ¶ Varcano il
106
1867
bello ¶ Un poeta ascoltar, come costui, ¶ Che nella voce
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1867
dal ciel piombò. ¶ Ma come vidi dal furor del
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1867
dono ¶ Porger ne voglia, come si costuma ¶ Da chi
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1867
compagni, ¶ E pigliandone due, come poppanti ¶ Cani a terra
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1867
Il gran macigno rimettendo, come ¶ Il coperchio si leva
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1867
grotta, in cor volgea ¶ Come potessi vendicarmi; e questo
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1867
pupilla conficcar del mostro, ¶ Come si fosse al sonno
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1867
pecore e capre, ¶ E, come avea per uso, a
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1867
venìa ¶ Girando il calce. Come allor che fora ¶ Col
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1867
E le palpebre. E come strider s'ode ¶ Scure
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1867
mente invece ¶ Io ruminava come ai cari amici ¶ Ed
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1867
Così dolenti aspettavamo; e come ¶ Il Sol comparve, Polifemo
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1867
Dite, ¶ Io gli soggiunsi, come il gran Nettuno ¶ Renderti
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1867
Così dicea taluno: Oh come tutti ¶ Innamora costui! come
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1867
come tutti ¶ Innamora costui! come la gente ¶ d'ogni
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1867
questi ¶ Dicean maravigliando: Oh come, Ulisse, ¶ Come tornasti? Quale
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1867
maravigliando: Oh come, Ulisse, ¶ Come tornasti? Quale avverso Nume
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1867
punte ¶ Dell'aste infissi, come pesci all'amo, ¶ Alle
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1867
e dagli affanni. ¶ Ma come l'Alba il terzo
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1867
d'allegrezza in segno. ¶ Come i bracchi festeggiano il
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1867
setoloso, intero e saldo ¶ Come prima serbando l'intelletto
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1867
narrava de' perduti amici: ¶ Come tu comandasti, inclito Ulisse
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1867
di salvarti, ed odi come ¶ Prendi, e teco di
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1867
bruna la radice e come latte ¶ Avea candido il
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1867
snudo il brando, e come ¶ Trafiggerla volessi, a lei
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1867
ed io proruppi: Ah come ¶ Esser poss'io con
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1867
e imaginando ¶ Nuove sciagure. Come la ricciuta ¶ Ninfa s
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1867
io giurai terribil giuro. ¶ Come, o Circe, io risposi
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1867
in largo pianto immersi. ¶ Come quando dal pascolo satolle
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1867
degli altri che fu? come perîro? ¶ Ed io tranquillo
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1867
greggia ¶ E tutto nero. Come avrai compiuta ¶ La tua
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1867
azzurre onde fendea. ¶ Ma come il Sol disparve, ed
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1867
salutai, ¶ Elpenore, dicendo, e come all'Orco ¶ Sei tu
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1867
Sei tu disceso? e come sei qui giunto ¶ Tu
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1867
Tu ne farai. Ma come con la forza ¶ O
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1867
Deh tu m'insegna come far poss'io ¶ Ch
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1867
Mi chiese: O figlio, come hai tu potuto ¶ Scender
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1867
s'altri vi comanda, come s'io ¶ Più tornar
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1867
ognor Telemaco tranquillo, ¶ E, come al figlio si convien
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1867
vide ¶ Tutti i presagi, come piacque a Giove. ¶ E
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1867
ornata la favella, ¶ E come vate rammentar sapesti ¶ Le
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1867
prole di Tïeste uccisi. ¶ Come il sangue ei libò
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1867
alla sua mensa assiso, ¶ Come si scanna al suo
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1867
venni, ¶ Onde mi sveli come alla petrosa ¶ Itaca io
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1867
figlio mio: dimmi se, come un tempo, ¶ Si slancia
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1867
reggo ¶ Su le ginocchia, come allor che il fiore
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1867
da vicino asta nemica, ¶ Come succede quando Marte infuria
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1867
lo seguian gli spettri, ¶ Come stormo d'augei, mentre
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1867
l'Alba novella. ¶ E come la novella Alba comparve
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1867
sedevamo a mensa; ¶ E come il Sol disparve, e
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1867
Deh! tu m'insegna ¶ Come, scampato alla fatal Cariddi
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1867
marina. ¶ Allor ch'erutta, come un gran lebete ¶ Che
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1867
l'ultima volta. ¶ E come pescator, che dallo scoglio
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1867
I sacri armenti; e come le vivande ¶ Su la
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1867
carni si cibâr. Ma come ¶ Spuntò la settim'Alba
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1867
timoniere ¶ Il capo infranse. Come palombaro ¶ Precipitava il misero
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1867
tutta la notte; e come apparve ¶ La prima luce
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1867
ritrassero i Feaci. ¶ Ma come il raggio mattutin comparve
164
1867
piegar verso il tramonto. ¶ Come al villano, che co
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1867
i suoi dolori. E come ¶ In ciel comparve la
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1867
ogni tempo ¶ Puoi castigarlo, come il cor ti detta
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1867
Dai feacesi prenci. E come tutti ¶ Ebbero que' tesori
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1867
Diva? Or dimmi ancora ¶ Come de' Proci vendicar mi
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1867
Da ruvida coreggia. E come dato ¶ Ebbe così principio
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1867
essi omai ridotti. ¶ Fieri come leoni, alla custodia ¶ Del
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1867
vergogna ¶ Io ne soffrissi; come se d'angoscia ¶ Altra
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1867
moglie ¶ Dato m'avrebbe; come far costuma ¶ Buon padrone
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1867
si lascia dalle ciglia, come ¶ Far si vede la
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1867
torni ¶ Alfin l'eroe, come da me si brama
175
1867
figlio, che bello è come un Dio. ¶ Ahi! che
176
1867
i Numi ¶ Hanno allevato come pianta eletta, ¶ E ch
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1867
su qual nave, e come alla petrosa ¶ Itaca sei
178
1867
e per famosa prole. ¶ Come poi vecchio uscì di
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1867
gagliardo soffiar dell'Aquilone, ¶ Come dall'onda rapida d
180
1867
ed un mantello, ¶ E, come bramo, al fertile Dulichio
181
1867
rivolgea: Possa tu sempre, ¶ Come a me, viver caro
182
1867
mio vanto dirò, sì come il pazzo ¶ Lïeo comanda
183
1867
una minuta ¶ Neve calava come brina, e dense ¶ Croste
184
1867
d'amistà ne rechi. ¶ Come la nova Aurora in
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1867
il più guardato, ¶ Fulgido come stella. Attraversando ¶ Poscia le
186
1867
garzoni Menelao condusse; ¶ E come fûr seduti, una donzella
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1867
desco ¶ Stendean le mani. Come in lor fu sazia
188
1867
a me fu sempre ¶ Come padre benigno, allor che
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1867
Menelao Telemaco rispose: ¶ Tutto, come tu brami, inclito Atride
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1867
E che certo avverrà. Come il grifagno ¶ Augel, calando
191
1867
l'intero giorno; e come ¶ Il Sol disparve e
192
1867
volgea ¶ Nella sua mente come al caro amico ¶ Attener
193
1867
e so per prova ¶ Come il sangue gli bolle
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1867
la via m'insegni. ¶ Come crudel necessità comanda, ¶ Ivi
195
1867
arrostir, trinciar le carni, ¶ Come coi grandi fanno i
196
1867
a tutti i Numi, ¶ Come a me tu sei
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1867
che di lei. Ma come ¶ Alla bramata pubertà giungemmo
198
1867
prenda ¶ Che delle merci. Come il dì sia giunto
199
1867
l'umide vie; ma come il Sole ¶ Apparve in
200
1867
copre ¶ D'ardenti baci, come se scampato ¶ Fosse allor
201
1867
Porsero al desco; e, come ognun fu sazio, ¶ Al
202
1867
Tu di lui disponi ¶ Come t'aggrada, e solo
203
1867
cor m'è grave! ¶ Come poss'io nella paterna
204
1867
in via si pose. Come allontanarsi ¶ Pallade il vide
205
1867
forza gli cresce, e come prima ¶ Piene e fresche
206
1867
strida mettean miseramente, ¶ Sì come fanno l'aquila grifagna
207
1867
piedi ¶ Tu non varcasti. ¶ Come brami, io tutto ¶ A
208
1867
sono, ¶ Ma grossa schiera, come udir potrai. ¶ Cinquantadue dal
209
1867
ti guarda ¶ Dall'oblïarlo. Come da Minerva ¶ Saprò che
210
1867
su la porta, ¶ Bella come una Diva, arresta il
211
1867
membra. ¶ LIBRO DECIMOSETTIMO ¶ Ma come in cielo, d'ostro
212
1867
mattutina, se dai campi, ¶ Come tu dici, è la
213
1867
suo fulgido peplo; e come il pasto ¶ Ebber compiuto
214
1867
vogliono il letto! ¶ Ma come incauta cerva che, deposti
215
1867
al santo Apollo, ¶ Che come un giorno nell'amena
216
1867
Da vicino il seguìan. Come li vide, ¶ Ecco un
217
1867
ferro ¶ De' prenci achivi, come certo io sono ¶ Che
218
1867
veloce avesse il piede, ¶ Come la taglia ha bella
219
1867
se infingardo ¶ Non fosse, come i cani da trastullo
220
1867
contento Argo spirava. ¶ Ma come nella sala il mandrïano
221
1867
al pubblico non giovi, ¶ Come indovino, o sanator di
222
1867
piede, ¶ E dice: Oh come poco in te risponde
223
1867
L'omero destro. Saldo come rupe ¶ Stette a quel
224
1867
Penelope anch'essa, udendo come ¶ Fosse in sua casa
225
1867
ancor mi narrò. Ma come attento ¶ Porgiam l'orecchio
226
1867
lo stranier. Non odi come ¶ Al mio parlar Telemaco
227
1867
fuoco, perché mal difeso, ¶ Come vedi, son io da
228
1867
mal n'avvenga! ¶ Sia come dici, padre mio, rispose
229
1867
Gli sbalzo i denti, come ad un maiale ¶ Che
230
1867
sarei. - Giurâr gli amanti, ¶ Come Ulisse bramava; e a
231
1867
e i ciacchi; e, come sei, codardo, ¶ Non voler
232
1867
in noi la mente, come ¶ Varia è la sorte
233
1867
Donzelle a tergo; e come su la soglia ¶ Giunse
234
1867
sangue sozzi e barcollanti. ¶ Come quell'Iro, che, nell
235
1867
intanto ¶ Abbi qui cura: come prima onora, ¶ E, se
236
1867
Volgeansi i Proci; e come il dì fu spento
237
1867
E liscio, e splende come face: al certo ¶ Egli
238
1867
in questo braccio, e come ¶ Aprir dritto e profondo
239
1867
un saldo elmetto: ¶ Vedresti come fra i guerrier più
240
1867
il Laerziade eroe, ¶ Oh come tremeresti, e questa porta
241
1867
petto ¶ Del soave licor. Come bevuto ¶ Ebbe a sua
242
1867
della tua regina, ¶ O, come ancor si spera, il
243
1867
del tuo nome ascende; ¶ Come di saggio re, che
244
1867
governo, florida e gioconda ¶ Come prima io sarei. Lutto
245
1867
ad un inganno, e, come ¶ Inspirommi un Celeste, io
246
1867
faci al chiaror. Ma come, all'ore ¶ I giorni
247
1867
di finir costretta. ¶ Or come a queste nozze io
248
1867
Né d'una quercia, come d'altri è fama
249
1867
piangea la infelice. E come neve, ¶ Dagli algenti Aquiloni
250
1867
L'itaco eroe; ma come se di corno ¶ Gli
251
1867
or tu secura ¶ Che, come affermi, al mio diletto
252
1867
vantano discesi, ¶ L'onorâr come un Nume, e di
253
1867
Da me cacciato. E come, o forestiero, ¶ Io sarei
254
1867
così pingui e numerose, ¶ Come tu, supplicandolo che il
255
1867
faranno ¶ Le fanti insulto, come a te, buon vecchio
256
1867
apposte dapi ¶ Partecipando; e come sparve il Sole ¶ E
257
1867
terrò chiuso in core, ¶ Come in arca di bronzo
258
1867
Sollecita la vecchia; e come Ulisse ¶ Fu lavato e
259
1867
fino all'Alba insonni. ¶ Come allor che di Pandaro
260
1867
io l'oche vidi ¶ Come prima beccar dal truogo
261
1867
dolce sonno. ¶ LIBRO VIGESIMO ¶ Come fu solo, il Laerziade
262
1867
Si rode Ulisse: e come allor che, scorto ¶ Un
263
1867
core si sedò. Ma come ¶ Quinci e quindi taluno
264
1867
Agitato si volta, meditando ¶ Come stuol così denso di
265
1867
m'è d'uopo come solo io possa ¶ Misurarmi
266
1867
slanci ¶ Nell'ondoso oceàn, come le figlie ¶ Di Pandaro
267
1867
servi ¶ Ad Ulisse recâr, come suo figlio ¶ Avea lor
268
1867
girando, ¶ Metteano un suono, come di giovenca ¶ Che di
269
1867
a lagrimar si mise. ¶ Come col pianto al suo
270
1867
volte la lena. Or come al quarto ¶ Cimento ei
271
1867
Or via, parlate ¶ Liberamente, come il cor vi detta
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il pregar d'Eumeo. Come la mente ¶ Dei due
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un arcaiolo! ¶ Se badi come volge e palpa e
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appagar, soggiunse un altro, ¶ Come avverrà che il valid
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e se il capraio, ¶ Come io sospetto, danno ai
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onde sul dorato soglio, ¶ Come far ti piacea quando
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noi! perché se morto, ¶ Come n'ho speme, ei
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abbia l'assillo. ¶ Ma come uno sparvier dal curvo
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E dica agli altri come più del vizio ¶ Giovi
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polve stesi ¶ Li mirò. Come i pesci, che dal
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coperto ¶ l'eroe trovò. Come leon feroce ¶ Che, avendo
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Le colpevoli fanti. E come tordi, ¶ O timide colombe
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È tornato l'eroe, come ha potuto ¶ Solo affrontar
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tutto ingombrando il pavimento. ¶ Come avresti goduto in rimirarlo
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donna replicò. Tu sai ¶ Come a tutti gradito, e
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omeri gli sparse. E come industre ¶ Artefice, da Palla
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bocca, o donna. E come il letto ¶ Levar potrìa
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petto si stringea. Ma come ¶ Grato il lido apparir
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contento alle paterne spiagge. ¶ Come l'inclito Ulisse il
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che piene ¶ Tutte ancor come pria n'avrem le
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Nume ¶ Quell'ombre conducea. Come uno stormo ¶ Di vipistrelli
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faci al chiaror. Ma come, all'ore ¶ I giorni
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suo stesso albergo. ¶ Ma come lo inspirò l'Egioco
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a lui lo porse, ¶ Come il figlio volea. L
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pensoso. Il grande Ulisse, ¶ Come così dagli anni e
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Trattar non ti vorrà come se fossi ¶ Un infingardo
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in Itaca son io, ¶ Come un uom mi dicea
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ed ambo ¶ S'incamminar. Come all'ostel fûr giunti
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al biondo Apollo ¶ Che, come un tempo, ai forti
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intanto ¶ Noi spargeremo; e come pria l'un l
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fuggendo alla città. Ma, come ¶ Aquila che fra i