Luigi Pirandello, L'imbecille, 1922

uomo. E le furie, come vede, non sono svaporate

sé ciascuna una città come Costanova. E sa da

anni forse, di sera, come adesso, e rivedrà qua

Sono là! tengono testa come possono! ¶ Primo redattore: Si

mio! ¶ Paroni: E tu come farai? Tra le bastonate

ucciso qualcuno? ¶ Rosa (guardandoli, come nuova di tutto): No

No. Dove? ¶ Primo redattore: Come! Non sai che c

poi m'ammazzo! - Ecco come si fa! - E chi

pensato, poverino! ¶ Paroni: Ma come si fa a non

a non pensarci, vivendo come viveva lui fino a

Quinto redattore: Cacciati via come un branco di pecore

nostri - magnifici! - bisognava vederli - come tanti leoni - addosso! ¶ Quarto

Luca! ¶ Secondo redattore: E come! te ne stavi lì

la mano, poi dice): Come Pulino. ¶ Paroni (notando il

Luca: Da Roma. Ridotto come mi vedi, avevo qualche

E fa per accostarsi come per levargli l'arma

scrollò, mi gridò: «Ma come? così ti uccidi? Oh

d'un passo; ha come un tiramento convulso in

davvero, sai? ¶ Paroni (restando come impietrito): Ecco... Ecco .. ¶ Luca

e Mazzarini per uno come me o come Pulino

uno come me o come Pulino, a cui non

voglio essere chiamato imbecille come Pulino, e ammazzo te

potrei anche farlo; ammazzarti come niente; poiché questo non

in cui è caduto): Come dici? ¶ Luca: Patentare, patentare

diritto; diritto sacrosanto, giunto come sono al confine ormai

saprai che anch'io come Pulino mi sarò ucciso

avrebbe dovuto ammazzar me come un cane». ¶ Aspetta che

poi domanda: ¶ Hai scritto «come un cane»? Bene. A