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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Moravia, Il disprezzo, 1954

concordanze di «come»

nautoretestoannoconcordanza
1
1954
mia spiegazione con curiosità, come dimenticando per un momento
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1954
illuminati dentro di azzurro, come le lucertole, come il
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1954
azzurro, come le lucertole, come il mare, come il
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1954
lucertole, come il mare, come il cielo e come
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1954
come il cielo e come tutto ciò che è
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1954
odore pungente di cera; come ci affacciammo alla cucina
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1954
sensibilità...». ¶ Non dissi nulla; come al solito Battista prendeva
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1954
mi fido di lui come tecnico, come uomo del
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1954
di lui come tecnico, come uomo del mestiere... Non
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1954
mi fido di lui come tedesco, come uomo di
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1954
di lui come tedesco, come uomo di un altro
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1954
arrivo, invece di riposarsi, come avrei fatto io al
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1954
anima ad un diavolo, come tutti i diavoli, al
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1954
riflessioni mi diedero improvvisamente come un senso di soffocazione
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1954
allora, così in Omero come in Petrarca, era il
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1954
la vita insieme, amanti come il primo giorno, nonostante
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1954
salotto senza essere veduto. Come alzai gli occhi, vidi
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1954
insieme smarrita e disinvolta, come tra l’impaccio e
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1954
ad Emilia; ella trasalì, come chi si desta da
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1954
solita espressione incerta. Finalmente, come a rompere un silenzio
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1954
brusco che il liquore, come ella aveva temuto, si
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1954
stava ferma e dritta, come aspettando con pazienza che
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1954
restavano perplessi e smarriti, come prima. Poi ella guardò
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1954
infedeltà) di Emilia. Ma come mi avvicinavo alla balaustra
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1954
per questo scompariva né, come capivo, avevo adesso il
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1954
produttore, durante il viaggio. Come potevo mettere d’accordo
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1954
non erano cambiati e, come prima e non meno
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1954
miei rapporti con Emilia come nel mio lavoro. Avevo
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1954
di ogni specie. E come nella stanza, se la
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1954
perché, mi turbò profondamente, come una conferma particolarmente eloquente
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1954
Di molte cose, ma, come notai, sia indirettamente, sia
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1954
lo più cose interessanti; come quando, alla fine della
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1954
per conto mio... io, come lei sa, ho l
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1954
sarebbe stato il luogo, come si dice, ideale, per
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1954
Ma Battista ed Emilia, come non erano stati turbati
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1954
e avevo anch’io, come lei dice, degli ideali
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1954
ecco l’ideale... Poi, come mi disse, l’ideale
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1954
disse... e io feci come mi diceva e mi
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1954
in fila nella vita, come in fila davanti allo
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1954
così per il viaggio come per i tanti avvenimenti
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1954
parve, sembrò quasi compiacersene come di un indizio lusinghiero
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1954
mia inquietudine. E sebbene, come ho detto, mi sentissi
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1954
in un atteggiamento riflessivo. Come mi vide domandò subito
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1954
aveva mai tanto disprezzato come adesso. ¶ Strinsi i denti
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1954
consigliava di continuare, così, come avevo preveduto, ella mi
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1954
fondo fare il lavoro... come quel giorno che dovevo
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1954
avevo veduta con Battista, come ella stessa sapeva benissimo
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1954
soltanto metterla alla prova, come era vero; e che
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1954
me, senza guardarmi però, come trasognata. Allora, con moto
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1954
puerile. In quel momento, come un bambino, o una
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1954
senso quasi di ipocrisia. Come se avessi fatto apposta
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1954
fatto apposta a piangere, come se avessi voluto servirmi
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1954
e pareva riflettere, ma, come notai, gli angoli della
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1954
e credo che trasalissi, come per una trafittura. Non
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1954
era lei a piangere, come mi avvidi, sebbene cercasse
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1954
girata verso la spalla, come per non vedermi. Poi
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1954
Mi resi subito conto, come avevo pensato qualche giorno
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1954
o due... per vedere come procede il nostro lavoro
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1954
le gambe strettamente accavallate, come per pudore, ma il
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1954
si soffiava il naso, come timoroso di essere scoperto
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1954
gusto delle cose proibite, come un ragazzo che spii
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1954
all’isola, per farci, come egli stesso si era
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1954
gli onori di casa; come scendemmo in strada, trovammo
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1954
che considera l’Italia come il paese del sole
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1954
ci vennero incontro. ¶ «Allora come ci mettiamo?», domandò Battista
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1954
sforzandomi di sembrare allegro, come mi pareva lo richiedesse
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1954
il viaggio. Raccomandazione superflua: come avemmo attraversato la città
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1954
psicologico e soltanto psicologico... come ebbi appunto a dirle
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1954
ma nello stesso tempo, come mi voltavo appena dalla
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1954
troppo letterale del mito... come un buono scolaro che
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1954
molto indietro a Battista, come pensai; la strada, a
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1954
con l’Orestiade... aprirla... come si apre un corpo
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1954
un riso che suonò come il chioccolìo di una
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1954
film kolossal, di avventure, come lo vorrebbe Battista... ma
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1954
ma non vedo ancora come...». ¶ «Un momento, Molteni, un
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1954
Molteni, un momento... dunque, come è chiaro, alla luce
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1954
attraverso lo spazio geografico, come vorrebbe farci credere Omero
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1954
e poi ridere sgradevolmente, come chi preferisca volgere in
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1954
abbattevano e si libravano come studiando di secondare col
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1954
tutto ad un tratto, come per reazione al rimorso
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1954
rappresentare proprio un mare come quello, sotto un cielo
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1954
libera e così concreta come l’Odissea. Passavamo in
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1954
questo credere nella realtà come è e come si
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1954
realtà come è e come si presenta oggettivamente... in
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1954
e lo vedeva realmente come l’ha rappresentato e
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1954
prenderlo com’è, credendoci come ci credeva Omero, letteralmente
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1954
mio tentativo di chiarificazione, come da uno sforzo che
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1954
Extroverso, extroverso... lei Molteni, come tutti i mediterranei, è
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1954
di guardare il mare, come per lasciarli andare avanti
90
1954
in silenzio il sentiero. Come fummo sulla strada, davanti
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1954
metallica; ma proprio bellissima come una creatura senza tempo
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1954
e alzai il braccio come per chiamarla. Ma ormai
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1954
perché invece di riprendere, come temevo, il discorso sull
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1954
e dorata dal sole. Come avrei goduto in altro
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1954
tutto languido e ottuso, come, appunto, un epilettico che
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1954
La villa di Battista, come apprendemmo al nostro arrivo
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1954
era stato il bacio, come ella adesso pretendeva di
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1954
Emilia non era cattiva, come sapevo, e non amava
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1954
sapere tante cose?... Ecco come sei... perché vuoi frugare
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1954
la verità mi stava, come si dice, sulla punta
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1954
era fatta rossa e come gonfia in volto, dovevo
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1954
mi assistette: non so come riuscii a dominarmi, riposai
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1954
dalla stanza. ¶ CAPITOLO DECIMO ¶ Come ho già accennato, Emilia
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1954
vero, di buona famiglia, come si dice, cioè di
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1954
quasi una popolana; e come certe popolane non pareva
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1954
assai acuti; un po’ come succede, appunto, alle persone
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1954
disprezzo», queste tre parole, come notai con amarezza, avevano
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1954
un poco di più, come tre spine, con dolore
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1954
una specie di compassione: come di un uomo non
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1954
sorte non aveva arriso come avrebbe dovuto, ma assolutamente
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1954
il cervello in fiamme come se la frase di
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1954
potevamo metterci a sedere come tutti i giorni a
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1954
aspettava, acquisto recente che, come l’appartamento, restava ancora
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1954
Ecco la macchina, che, come la casa, rappresenta il
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1954
fastidiosi tutti questi acquisti. ¶ Come fui salito nella macchina
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1954
ristorante dal nome archeologico, come entrammo nello stanzone finto
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1954
verso di lei, proprio come un marito ossequioso e
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1954
invano contro questa consapevolezza come contro le sbarre di
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1954
Dimentica quelle cose... fa’ come se non le avessi
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1954
soltanto il braccio, ma, come mi parve, tutto il
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1954
sei tenuta a spiegarle». ¶ «Come sarebbe a dire?». ¶ «Tu
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1954
dalla vergogna (era vero, come ella aveva detto, tutti
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1954
a risuonarmi nelle orecchie come un nuovo spiacevole enigma
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1954
sciogliere, tra i tanti: come e quando le avevo
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1954
speranza di una riconciliazione: come si poteva disprezzare, parlando
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1954
e la macchina partì. Come ho detto provavo adesso
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1954
momento: forse la disperazione, come un vino troppo forte
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1954
goffo dicendo queste parole; come è goffo uno storpio
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1954
in una maniera angosciosa, come chi capisce di essersi
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1954
Pioveva proprio forte e come misi il piede in
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1954
la provocazione: ormai guidavo come in sogno. Un brutto
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1954
vitali della mia vita, come mi accorsi subito, non
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1954
la sceneggiatura dell’Odissea, come se nulla fosse; giungere
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1954
ma non sapevo affatto come ci sarei riuscito. ¶ Sonnecchiavo
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1954
com’ero, alla finestra, come se avessi voluto tirar
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1954
qualche frase, qualche gesto. Come in preda ad una
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1954
addirittura discorrendo all’aria, come se fossi stato solo
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1954
discorso veloce e incoerente, come i pezzetti di vetro
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1954
mi aspettavo quest’uscita, come sinora non mi ero
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1954
seduta sul divano; eppure, come mi accorsi, era già
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1954
già tutta diversa. Era come, non potei fare a
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1954
che piangevo perché sentii come un solletico all’angolo
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1954
viso, rapida e oscura come l’ombra di una
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1954
riattaccò il ricevitore, sebbene, come mi accorsi, la voce
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1954
in mezzo al viso come la falce della luna
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1954
nuovo silenzio. Battista riprese: «Come ho detto, io posseggo
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1954
vi ispirerà... anche perché, come facevo osservare a Rheingold
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1954
essere utile... soprattutto, se, come penso, gireremo gli esterni
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1954
Pensai subito ad Emilia, come sempre; e pensai pure
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1954
che oscuramente mi offese, come per fermare un fiume
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1954
formula nuova». ¶ Io sapevo, come ho già accennato, che
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1954
era molto difficile che, come tanti altri produttori più
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1954
egli non diceva mai, come gli altri: «Questo soggetto
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1954
esso rappresenta l’Italia come un paese di straccioni
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1954
punto, quasi pensosamente, ma come aprendo una parentesi alla
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1954
interruppe rivolgendosi verso Rheingold, come incerto sulla citazione. ¶ «Proprio
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1954
ci vuole nel cinema come ci vuole nella vita
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1954
con un’attenzione pesante, come per indovinare quali intenzioni
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1954
spettacolo... e questo spettacolo, come ho detto, non è
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1954
disse con solennità: «Ecco come vedo un’Odissea prodotta
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1954
e grandiloquenza. In fondo, come mi dissi, il gusto
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1954
di D’Annunzio; e come avrebbe potuto essere diverso
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1954
guadagnare senza rischi. Probabilmente; come pensai, c’era sotto
164
1954
di Omero, la Bibbia, come lo definiva Rheingold, dei
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1954
a mezzaluna, un po’ come un attore che si
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1954
memoria un ricordo che, come mi accorsi subito, sembrava
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1954
volerlo la mano che, come notai, era molto grande
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1954
Notai pure, con sorpresa, come per la prima volta
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1954
sdegnosa, indispettita. Ultimo particolare: come ella parlò, dicendo con
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1954
dentro quando si fermavano. Come avviene, dapprima questi sguardi
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1954
alla fine, non sapendo come evitarli, mi ridussi a
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1954
si limitò a dirmi, come entrai: «Potresti almeno toglierti
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1954
specie di dolcezza malinconica, come invitandomi tacitamente a smentirle
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1954
la rividi mai più. ¶ Come ho detto, questo ricordo
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1954
punto lo ami... e come lei sa, si può
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1954
sorpresa: mi ero aspettato, come era avvenuto per le
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1954
bisogno, almeno non urgentemente, come la frase lasciava intendere
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1954
che le sette e, come rientrai in casa, chiamai
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1954
saputo essere altrettanto convincente. Come si vede, sebbene fingessi
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1954
Questo consiglio era importante, come pensai, perché introduceva nel
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1954
tutto ad un tratto, come affiora improvvisamente alla superficie
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1954
famoso, oppure quel titolo, come era più probabile, pur
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1954
senso acuto di dolore, come chi veda disprezzato in
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1954
doveva lasciarmi e io, come mi passava davanti, l
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1954
dritte, muscolose e dure, come la velatura abbondante di
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1954
meglio che tirare avanti come adesso... l’hai proprio
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1954
sempre inattesa e dolorosa, come se non si avesse
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1954
avuto. Non ricordo bene come ricevessi questa dichiarazione. Probabilmente
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1954
questa dichiarazione. Probabilmente trasalii come chi si mette sotto
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1954
ricevendola, trasalisce lo stesso, come se non l’avesse
191
1954
e di conseguente diniego: come se la mia supposizione
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1954
del tutto assurda. Poi, come vidi chiaramente, un’improvvisa
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1954
ero proprio un poveruomo, come mi dissi, lacerato tra
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1954
comportarmi in questo modo? Come ho fatto per ridurmi
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1954
dissi con voce soffocata, «come mai sei a casa
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1954
commiato e poi, improvvisamente, come riprendendomi, gridai: «No... aspetti
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1954
fece un gesto impaziente, come per ingiungermi di chiudere
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1954
apposta. Ma in realtà, come mi ripetevo, le sue
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1954
e poi avrebbe riso, come di un trascorso infantile
200
1954
mani sulla mia fronte, come a scacciarne ogni preoccupazione
201
1954
mano la rivista, ma come mi vide sedere davanti
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1954
dissi con sincerità, «io, come sai odio questo lavoro
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1954
alla fine, con precauzione, come, appunto, chi voglia prender
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1954
dormendo non sei silenzioso». ¶ «Come sarebbe a dire?». ¶ «Russi
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1954
non fa l’amore come tu lo fai da
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1954
dovuto risponderle: “Lo fai come una prostituta che soggiace
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1954
cosa sia lesta... ecco come lo fai”. Ma, per
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1954
rispondermi o di muoversi, come per calcolare attraverso il
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1954
occhiaie, smarriti e foschi, come dentro una cera scura
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1954
semplicemente annoiato e diligente, come di chi, appunto, fa
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1954
del tutto sicuro. Allora, come se avesse intuito questo
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1954
mai disfatto e irresoluto. Come se ella avesse durato
213
1954
qui, glielo do subito... come sta lei?». ¶ Seguirono dall
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1954
ricevitore. Battista mi annunziò, come avevo previsto, che mi
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1954
ormai la sua presenza come le sue carezze non
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1954
famiglia patrizia e adesso, come avviene, sede di numerose
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1954
e forse graziose, ma come guastate in anticipo, nell
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1954
non aveva più scopo, come, del resto, tutta la
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1954
mia vita. In seguito, come pensavo, sarei stato sempre
220
1954
e con i compromessi. ¶ Come ho detto mi sentivo
221
1954
di Emilia. Ma adesso, come mi pareva, sapevo di
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1954
non avrei saputo dirlo; come, d’altra parte, non
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1954
cessare di amarmi, tuttavia, come era evidente, non mi
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1954
della mia mente. Finalmente, come si fa con certi
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1954
un motivo ci sia, come non può non esserci
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1954
me. E i primi, come mi accorsi subito, si
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1954
quasi sempre in casa, come sapevo, dove passava il
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1954
me, con una dipendenza, come ho già accennato, sempre
229
1954
avviare la mia sostituzione: come in passato, seppure senza
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1954
patetico e di infelice, come di persona che abbia
231
1954
ella sapeva forse essere, come era infatti, adesso, per
232
1954
ma senza labbra, sottile come il taglio di un
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1954
quella di Rheingold; e, come quella di Goethe, incorniciata
234
1954
quasi fossero di cartapesta, come quelli di una maschera
235
1954
non ci fosse nulla, come, appunto, dietro le grinte
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1954
dentiera. Ma subito dopo, come egli sedette di nuovo
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1954
colpo, senza lasciar traccia, come si spegne la luna
238
1954
dove anche un uomo come me, che si occupa
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1954
era che quest’entusiasmo, come avvertivo in maniera sicura
240
1954
Penso che se fossi come lei Molteni, scrittore, amerei
241
1954
una sceneggiatura non è come lavorare insieme, poniamo, in
242
1954
dunque, in ultima analisi, come ho già accennato, il
243
1954
su un travaglio silenzioso, come potrebbe essere quello di
244
1954
favorevoli combinazioni sono rare come, appunto, sono rari i
245
1954
mio levare, mi appariva come un deserto arido, senza
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1954
quali registi e sceneggiatori, come ho già accennato, cercano
247
1954
amaro perché mi pareva, come ho già detto, di
248
1954
apparve in quei giorni come il più intollerabile; e
249
1954
il collega di sceneggiatura, come mi accorsi ben presto
250
1954
avarizia e di rimorso, come a sperperare per pochi
251
1954
un uso infinitamente migliore. ¶ Come ho detto non mi
252
1954
tanto desiderato, pian piano, come avviene, non potei fare
253
1954
Presi dunque a vivere come un uomo che porta
254
1954
rinunziato così al lavoro come all’amore, perché mi
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1954
perché mi sarei convinto, come mi convinsi in seguito
256
1954
uomo frettoloso ed evasivo, come tutti i produttori; e
257
1954
andarono mai oltre frasi come: «Molteni, appena ha finito
258
1954
del resto: anche quando, come era il mio caso
259
1954
metà della giornata. Inoltre, come sempre avviene nelle sceneggiature
260
1954
serio questa volta. Finalmente, come avviene in certe interminabili
261
1954
chiusa, un po’ appunto come due alpinisti quasi esausti
262
1954
la mia età; ma, come avviene sempre nelle sceneggiature
263
1954
e lui correvano rapporti come da inferiore a superiore
264
1954
che tu, Riccardo, sei come i cavalli che sentono
265
1954
una volta di più, come egli si esprimesse quasi
266
1954
ma tu lo sai come sono le donne... per
267
1954
molto e che, tuttavia, come mi sembrava di capire
268
1954
capire, egli considerava invece come una creatura bizzarra, piena
269
1954
il lavoro o meglio, come dici, il grosso del
270
1954
dal viso di lui, come fanno col padrone certi
271
1954
poltrona eguale. Il salotto, come notai guardandomi intorno, era
272
1954
stesso un po’ misero, come, appunto, nella casa di
273
1954
un tuffo al cuore, come per un ritorno improvviso
274
1954
l’avrei fatto, sapendo, come ho detto, che quello
275
1954
marito. Ella disse finalmente, come Pasetti, dopo avere scosso
276
1954
Pasetti, per il quale, come ho già detto, nonostante
277
1954
non mi amava più, come era giunta a quest
278
1954
sapevo né perché né come questo fosse avvenuto; e
279
1954
di separarmi da Emilia, come, in un primo momento
280
1954
di quel che facessi. Come Dio volle, finalmente, la
281
1954
assai comune, insomma insignificante come i genitori. Ricordo che
282
1954
non sarò mai felice come costoro... Emilia ed io
283
1954
pensiero anche più amaro: “Come tutto questo è meschino
284
1954
loro prole... esattamente, appunto, come qualsiasi marito che si
285
1954
compassione di me stesso. ¶ Come giunsi nella mia strada
286
1954
casa a quell’ora, come, infatti, sempre avveniva. È
287
1954
e in secondo luogo, come mi dissi, avevo bisogno
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per esperienza, erano capricciosi come tanti piccoli tiranni; un
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mi ero comportato non come il giovane genio ancora
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genio ancora sconosciuto, ma come il pubblicista famelico o
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il pubblicista famelico o come l’impiegato segaligno in
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ingresso, incontrai Battista e, come ho già raccontato, fui
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sentii sollevato e allegro come non ero più stato
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tre molto piccoli, ridotti, come avviene nelle case moderne
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recente, liscia e bianca come se fosse fatta di
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Era una vista bellissima, come feci osservare ad Emilia
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con la finestra aperta, come piace a te... Mi
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alzò la testa, contenta, come mi parve, che riportassi
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affettuosa arrendevolezza; in realtà, come pensai, volevo metterla alla
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solito: «Riccardo, lo vedi come sei... questo sacrificio non
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notte dopo le nozze, come ella si fu tolta
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una bianchezza luminosa, sempre come inumidita e resa brillante
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smarriti. Ella non era, come ho già detto, veramente
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maniera repentina e ossessiva, come un senso di impossibilità
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goduto senza rendermene conto, come di cosa ovvia e
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naturale. Ora questa comunione, come se i miei occhi
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era più. Ed io, come chi si accorga improvvisamente
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nel bagno, si lavava, come potevo arguire dal rumore
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si era sempre manifestato come d’incanto, in un
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mia ci fosse stata, come ho detto, imposizione, da
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e dissolversi in nulla, come cera presso il fuoco
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e non mi abbracciasse, come, al solo incontro dei
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questo con indolenza, ma, come mi accorsi, senza alcuna
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alzò in piedi e, come decidendosi ad un tratto
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atto con occhi incantati, come il brigante della favola
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dalla sua indifferenza. Rimasi come stavo, chino, le mani
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fu ancora qualche fruscío, come di chi si assesti
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era distesa sul letto: come avrebbe potuto essere altrimenti
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senza quasi poter ricordare come fosse avvenuto e che
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eccitato i suoi gesti, come lei, senza dubbio, avrebbe
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momento davanti agli occhi, come un’apparizione, e poi
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aperti ma indifferenti e come senza sguardo, l’altro
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la mano. Questa volta, come pensai, non era più
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e di nostalgia, remota, come se non fosse stata
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giorno dopo, non so come, l’incidente della sera
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la mia rivolta; ma, come avviene, ciò che mi
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sera, si fosse comportata come una prostituta; ma meno
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fredda e impaziente passività come se fosse stata il
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che Emilia mi amasse come in passato, o meglio
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che vi si insinuasse come un sottile senso di
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di ripugnanza. In realtà, come ho già detto, avevo
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avevo accettato questo lavoro come ne avrei accettato qualsiasi
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provavo in quel tempo. Come è noto lo sceneggiatore
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non si vede davvero come altrimenti si potrebbero giudicare
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Egli può, è vero, come avviene spesso, raggiungere anche
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senza pause, un po’ come certe governanti che passano
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perdonabili ma anche amabili, come se invece di difetti
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Questa storia vuole raccontare come, mentre io continuavo ad
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per nulla prezioso; proprio come l’aria che si
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anche per il necessario. Come avrei potuto esser felice
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tempo in cui, invece, come ebbi ad accorgermi in
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avvenimenti quasi contemporanei e, come si vedrà, legati tra
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questa sera c’è come una nuova inquietudine, quasi
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alla casa del produttore. Come entro nel salotto, vedo
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adottare un tono evasivo, come se avessi qualche cosa
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abbondare troppo nei particolari, come se temessi di non
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prima con la reticenza come adesso con la precisione
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con sorrisi e sguardi, come è solita: ella non
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a bere in silenzio, come se fosse sola. Alla
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buon punto... non so come avremmo fatto ad andare
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di denaro. Si trattava, come ricordo, di un film
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quella stessa serata; ma, come si dice, sarebbe il
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sua presenza faceva piacere, come dimostrava la sua raccomandazione
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giustificabile, avrebbe potuto suonare come un dispetto o, peggio
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io l’ho ricostruito, come ho già accennato, più
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in alcun modo; così come si avverte, per l
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ansiosa di starmi vicina, come nei primi tempi del
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fondo, di questo dispiacere come di una prova di
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avvertire un’oscura angoscia, come di chi, tutto ad
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ma anche la mattina, come ho detto, e spesso
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placidità se non, addirittura, come mi sembrò, con mal
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disperata, e non sapevo come uscirne. La difficoltà, poi
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ordine amorevole e suggestivo, come per invitarmi a lavorare
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terra o sulle seggiole, come avviene spesso in simili
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accontentarla. ¶ Finalmente mi decisi, come ho detto, ad acquistare
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perché non sapevo affatto come me la sarei cavata
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confusa con la sensualità, come se il fatto di
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alla fine della visita, come mi avvicinavo ad una
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della voce, la baciai, come ella voleva; ma mentre
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suo corpo al mio, come per invitarmi ad una
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vuoto, ella si dava, come pensai, al donatore della
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acquisto, io mi sentivo, come ho già accennato, assai
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Ma ricordo quel tempo come un periodo di grande
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né poco di sapere come avrei fatto per procurarmi
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nuovo acquisto. Mi domandavo come mai, lei che mi
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quella fisica: mi vedevo come un giovane la cui
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incolta e semplice, piena, come mi pareva, di tutti
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suoi sogni. A costo, come pensavo con disperazione, di
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persone o condizioni, ma, come per un’invincibile inclinazione
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cui soffrivo: una società, come pensavo con riferimento a
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era chiaro e visibile, come se l’avessi seguito
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iscrivermi ad alcun partito, come facevano quasi tutti in
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poter far della politica, come tanti, per motivi personali
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con rabbia, «mi basta, come a tanti, di aver
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tra me e lei, come sempre. Ma non ne
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venuta a Capri: anzi». ¶ «Come sarebbe a dire: anzi
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sempre lo penserò», soggiunsi come per farle capire che
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perdonavo la sua infedeltà, come era vero, «qualsiasi cosa
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in una luce spiacevole, come una serie di assurdità
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alla ringhiera e qualcuno, come apparvi, si levò in
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dice di una mattina come questa?». ¶ «Dico che è
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Egli tacque un momento come per sottolineare l’inizio
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uccida i Proci... Ulisse, come sappiamo, non è affatto
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mandar via i Proci, come si dice, con le
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pedanteria, mi spiegava: «Sa come sono arrivato a questa
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sulla strage dei Proci, come ci è raccontata nell
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anche, se occorre, violento come Aiace, irragionevole come Achille
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violento come Aiace, irragionevole come Achille, spietato come Agamennone
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irragionevole come Achille, spietato come Agamennone... Ora a chi
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provavo una ripugnanza profonda, come di fronte ad una
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della sua esposizione, concludeva: «Come vede, Molteni, il film
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Ulisse è descritto, sì, come un uomo sottile, ragionevole
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di dirle che lei, come il solito, non ha
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non ha capito nulla». ¶ «Come il solito?», ripetei, offeso
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con enfasi ironica. ¶ «Sì, come il solito», ribadì Rheingold
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voglio fare di Ulisse, come lei mostra di credere
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costi, anche nelle questioni, come lei dice, di decoro
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che io credevo civilizzato come Ulisse, ragiona invece come
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come Ulisse, ragiona invece come quella barbara di Penelope
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stamattina non ragiona... proprio come Penelope... Facciamo così... lei
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giornata «per pensarci su», come egli si era espresso
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venendo su a frotte, come frecce, con le loro
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pensai ad Emilia, domandandomi come avrebbe accolto la notizia
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formulato questo pensiero, che, come in quel gioco per
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consigli, devi invece agire come appunto, secondo Rheingold, agisce
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era più alcun bisogno, come Rheingold mi aveva consigliato
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già molto forte. Ma, come ne ebbi fatto il
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scorcio. Ella era nuda, come ho detto, e i
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nudità mi apparve immensa come se il mare e
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dei panni una camicetta, come per coprirsi; nello stesso
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indietro per guardare. Ma come soggiunsi: «Sono io, Riccardo
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fosse bisogno di coprirsi. Come davanti a persona che
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sentii un’aridità improvvisa, come di timidezza, prosciugarmi la
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tratto, senza che sapessi come fosse avvenuto, mi ritrovai
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sul suo. Non so come, avevo già tolto via
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guardavo alla sua bocca come si guarda talvolta ad
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appariva secco e screpolato come se non il sole
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sonno, sarebbe stato inebriante come quello di un liquore
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dalle narici; e, anche, come mi parve, il calore
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freschezza della saliva, sorprendente come quella neve e altrettanto
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sua bocca aprirsi lentamente, come avevo desiderato, simile ad
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stava distesa sui sassi, come prima; e il suo
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avevo fatta. In realtà, come pensai, il torpore del
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azzurro fosse stato consistente come un’acqua sottomarina e
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Emilia prima del pomeriggio, come io stesso avevo proposto
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avanzava su questa linea, come una mosca su un
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e io non sapevo come riconquistare la sua stima
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quell’ora deserto. Rheingold, come se avesse voluto ritardare
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aria scura e reticente, come un avaro costretto suo
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siamo capaci di rifarlo come l’ha creato Omero
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è la parola, proprio come una serpe che si
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altro, ansimanti, io pallido come carta e lui rosso
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Feci un gesto convulso, come per dire «la scuso
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Odissea può essere fatta come l’ha scritta Omero
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il passo dantesco; forse, come pensai più tardi, perché
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e della mia vita come avrebbe dovuto essere e
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sopra noi richiuso». Subito, come ebbi finito, mi levai
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bar, le braccia allargate, come a ripetere: «Perché?». ¶ Io
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il pranzo della sera, come capii. «Il signor Riccardo
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sia molto fresca...». ¶ «E come primo che facciamo?». ¶ «Ah
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riempiva il salotto e, come d’incanto, mi sembrò
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era, avrebbe potuto essere come allora; sebbene tutto fosse
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Ricordai, a questo punto, come ella, non tanti giorni
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uno scadimento, un crollo, come se ella, adesso, deprezzasse
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un momento immobile, malcerta, come se non avesse capito
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a danneggiarti e basta». ¶ «Come sarebbe a dire?». ¶ «Sarebbe
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dire?». ¶ «Sarebbe a dire come ti ho detto: che
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che io non sono come tu mi credi: ecco
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ti consiglio di rimangiartela». ¶ «Come, non ti dimostrerà nulla
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si levò in piedi, come in preda ad un
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non puoi cambiarti». ¶ «Ma come sono fatto?». ¶ «Come tu
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Ma come sono fatto?». ¶ «Come tu sei fatto, non
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che non sei fatto come un uomo, non ti
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uomo, non ti comporti come un uomo». ¶ Mi colpì
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voleva spiegarsi o forse, come pensai ad un tratto
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non si sarebbe comportato come te, ieri sera, dopo
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detto; e capii che, come avevo temuto, il fatto
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essere interpretato da lei come una prova di più
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riferimenti alla mia condotta, come si è bruni o
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ero stato efficace; ma, come pensai, non sempre l
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viso da una parte come per nascondermelo. Ma lasciava
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stringessi il braccio e, come mi accostai a lei
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questo, ormai, è impossibile... come vuoi che mi lasci
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che mi lasci andare? Come vuoi che io non
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Resterò qui». In realtà, come mi resi conto dopo
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disperato, era invece angosciosa: come quella di un alpinista
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Emilia e con Battista, come se nulla fosse successo
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tre ore. La cena, come sapevo, era alle otto
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alterco con Battista e, come avevo minacciato, a fare
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l’aveva fatto, perché, come le avevo gridato poco
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notte così calma. Ma come sporgevo il viso ardente
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finché il disprezzo dura. Come i peccatori del giudizio
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stessa interpretazione, un po’ come succedeva con la lancia
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in un mondo semplice come lei, schietto come lei
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semplice come lei, schietto come lei, nel quale il
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rimasto integro, un mondo, come mi aveva fatto notare
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fondo, questa sembrava essere come ho già accennato, l
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il suo amore. E come? Non vidi altro mezzo
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di quei suoni tranquilli come il rumore della pompa
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e ci avevo pensato come si pensa ad una
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stesso dell’essere mio; come un albero sradicato, se
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sradicato di colpo e, come quell’albero, avevo le
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sentivo distratto e stordito, come chi è caduto in
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mare, liscio e lucente come un raso, fino all
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mi sarebbe stato impossibile. Come giunsi allo stabilimento, chiamai
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magro e vigoroso, bruno come il cuoio, con un
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e mi guardava fisso come per dire: “Sono qui
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ma non parlare... fa’ come se tu sapessi che
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me e a lei, come nella villa, come sempre
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lei, come nella villa, come sempre quando desideravo dirle