Alberto Moravia, I racconti, 1952
concordanze di «come»
n | autore | testo | anno | concordanza |
---|---|---|---|---|
1 | 1952 | sempre un poco muoversi, come dagli atteggiamenti diversi e | ||
2 | 1952 | allegria sotto capelli bianchi come argento e alfine Locascio | ||
3 | 1952 | un prete spretato, nero come una mosca, malvestito, con | ||
4 | 1952 | bella in maniera particolare, come se fosse stata insieme | ||
5 | 1952 | di questo Tullio aveva come un senso diffuso sebbene | ||
6 | 1952 | della sua ammirazione, passavano come d’incanto. Di solito | ||
7 | 1952 | giorno della sua nascita. Come se il mondo intero | ||
8 | 1952 | fermamente deliberata ad agire come se avesse indossato il | ||
9 | 1952 | lussuoso degli abiti scollati, come se si fosse trovata | ||
10 | 1952 | dal pavimento marmoreo e come se, in luogo di | ||
11 | 1952 | bensì ferma e fulgente come un miraggio, l’immagine | ||
12 | 1952 | davanti ai suoi occhi come una meta forse irraggiungibile | ||
13 | 1952 | E nello stesso tempo come dovesse soffrire a vergognarsi | ||
14 | 1952 | brillavano ai suoi occhi come le fiammelle dei ceri | ||
15 | 1952 | vassoio dei liquori; e come se veramente la casa | ||
16 | 1952 | ma resisteva alle perdite come probabilmente resisteva all’alcool | ||
17 | 1952 | così bella e fine come la De Gasperis; dalla | ||
18 | 1952 | così per il Parodi come per il Locascio. Egli | ||
19 | 1952 | sguardi pesanti e crudeli come mani. Il Locascio, sia | ||
20 | 1952 | invece a starle vicino, come per respirare meglio il | ||
21 | 1952 | riferimento alla De Gasperis come ad un oggetto che | ||
22 | 1952 | languente e assonnata. Poi, come i quattro si alzavano | ||
23 | 1952 | più Tullio. Ma piuttosto come un sogno piacevole e | ||
24 | 1952 | piacevole e remoto che come un piano pratico da | ||
25 | 1952 | slancio inebriato, fu veramente come aveva tante volte immaginato | ||
26 | 1952 | tratto velate e remote come se avessero parlato dal | ||
27 | 1952 | ella gli fu vicina come non mai. Improvvisamente Tullio | ||
28 | 1952 | meravigliava la De Gasperis. Come se non fosse stata | ||
29 | 1952 | se non avesse significato, come significava, un rifiuto vero | ||
30 | 1952 | sogno. Gli era avvenuto come a quegli spacconi che | ||
31 | 1952 | tanta franchezza, lo spaventava. Come se avesse temuto di | ||
32 | 1952 | fiotto delle lagnanze. Disse come fossero ormai dieci anni | ||
33 | 1952 | marito alle sue dissipazioni. Come, nei primi tempi del | ||
34 | 1952 | circondati di amicizie e come, a poco a poco | ||
35 | 1952 | a lamentarsi. Spiegò arrossendo come il marito le avesse | ||
36 | 1952 | mentre Tullio, non sapendo come dare a vedere il | ||
37 | 1952 | accento commosso e offeso, come se fossero state massime | ||
38 | 1952 | uomo normale, un uomo come gli altri," ella concluse | ||
39 | 1952 | qualità dolente che era come l’anima nascosta della | ||
40 | 1952 | calda e impegnativa e, come gli sembrava, più pericolosa | ||
41 | 1952 | Parodi e il Locascio come il Varini erano da | ||
42 | 1952 | innamorati di lei. Varini, come conveniva al suo carattere | ||
43 | 1952 | Locascio, invece, è più, come dire?" ella ebbe una | ||
44 | 1952 | e degli altri due. Come loro era innamorato della | ||
45 | 1952 | sospetto lo infuriava singolarmente, come un insulto; decisissimo a | ||
46 | 1952 | parole dure e smodate come percosse; ma la De | ||
47 | 1952 | lei ha ragione... ma come ho detto bisogna pur | ||
48 | 1952 | dal passo falso compiuto come dalle cose che era | ||
49 | 1952 | E dopo un momento come per caso: "Sai cosa | ||
50 | 1952 | hai bisogno di compagnia, come è del resto la | ||
51 | 1952 | sarebbe? Ne soffriresti tu come puoi immaginare... ne soffrirei | ||
52 | 1952 | acuto di oppressione ignominiosa. Come se si fosse veduta | ||
53 | 1952 | stanza destinata ai figli come un grosso insetto molle | ||
54 | 1952 | averla portata a Roma come aveva promesso, il Vagnuzzi | ||
55 | 1952 | idea simpatica e convenzionale, come di una donna spigliata | ||
56 | 1952 | pensato anch’ io," soggiunse come per scusarsi, "non so | ||
57 | 1952 | stenti. ¶ Il giorno dopo, come era stato convenuto, la | ||
58 | 1952 | con gli spaghi. Raccoglierla, come fece notare il marito | ||
59 | 1952 | non era così comoda come avrebbe potuto essere: qui | ||
60 | 1952 | capì che sarebbe stato come confidarsi ad una bambina | ||
61 | 1952 | di nuovo ogni estate come già avveniva un tempo | ||
62 | 1952 | trattarla con ogni cortesia, come un’ospite di riguardo | ||
63 | 1952 | l’aveva sempre presente. Come una brutta piaga fredda | ||
64 | 1952 | in cui l’anima come in un’acqua tersa | ||
65 | 1952 | tristi giornate d’inverno, come un attossicato che una | ||
66 | 1952 | chiarezza nuova. La quale, come conveniva ai suoi poteri | ||
67 | 1952 | una violenza forsennata. Fu come una scintilla sopra un | ||
68 | 1952 | si appoggiava alla tavola come presa da un capogiro | ||
69 | 1952 | alla Coceanu che ora, come indiavolata, inveiva anche contro | ||
70 | 1952 | di trattenere le coperte come se qualcuno avesse voluto | ||
71 | 1952 | l’avventura del Vittoni come un trascorso di gioventù | ||
72 | 1952 | alla generosità; anche quando, come era il caso di | ||
73 | 1952 | sua certi amici, avvocati come lui, e con loro | ||
74 | 1952 | accordava con una passione come l’avarizia. La quale | ||
75 | 1952 | per strada nella bella come nella brutta stagione, elogiando | ||
76 | 1952 | elogiando le panchine pubbliche come i luoghi più comodi | ||
77 | 1952 | il sentimento, ben sapendo come esse, quando amano, siano | ||
78 | 1952 | trovare una donna che, come quella, possedesse una casa | ||
79 | 1952 | inclinato. Nei pianerottoli vasti come anticamere si aprivano porte | ||
80 | 1952 | lì, così nei palazzi come nelle casette, erano rimaste | ||
81 | 1952 | a questa regola. Lì, come dappertutto nel palazzo, ingombravano | ||
82 | 1952 | e un po’ arcigno come avviene appunto nei vecchi | ||
83 | 1952 | a qualche anormalità fisica come il cattivo funzionamento di | ||
84 | 1952 | giungeva le mani, addolorata: "Come? Credevo che ti piacesse | ||
85 | 1952 | a nulla, egli viveva come gli piaceva, privilegio veramente | ||
86 | 1952 | donna. S’è detto come Tullio non facesse eccezione | ||
87 | 1952 | giorni fiacchi e vuoti come un fiume scarso nelle | ||
88 | 1952 | mancava per riuscire simpatico come tutti gli altri? Non | ||
89 | 1952 | di annaspare e boccheggiare come un pesce fuor d | ||
90 | 1952 | felicità sarebbe stato incompleto. Come una casa dal tetto | ||
91 | 1952 | solcate da rughe profonde come tagli, insieme imperscrutabili e | ||
92 | 1952 | donna che gli presentò come sua moglie. ¶ Elena, ché | ||
93 | 1952 | della bellezza. Ne fu come abbagliato e per tutto | ||
94 | 1952 | suo cliente. Il quale, come se avesse indovinato i | ||
95 | 1952 | su tutte le cose come un grigio velo di | ||
96 | 1952 | a cucinarsi da sé come avrebbero potuto attestare dietro | ||
97 | 1952 | mente vuota e oziosa come la sua, finirono per | ||
98 | 1952 | moglie prendendo una casa come quella dalla quale lo | ||
99 | 1952 | squallida e troppo vasta come il primo giorno che | ||
100 | 1952 | vestiva dei panni migliori, come se avesse dovuto andare | ||
101 | 1952 | presenti della nobiltà italiana. Come quei militari che sanno | ||
102 | 1952 | riuscendo, non si sa come, a rinfrescare le sue | ||
103 | 1952 | di dondolare le anche come nei pollai certe vecchie | ||
104 | 1952 | disgusti. Dapprima con precauzione, come chi si arrischi sopra | ||
105 | 1952 | terreno infido, poi trovando, come aveva supposto, un’accoglienza | ||
106 | 1952 | sarta o modista, ma come una gran signora dilettantesca | ||
107 | 1952 | quello che ormai considerava come il segreto della sua | ||
108 | 1952 | sicuri di nulla, è come il giuoco della roulette | ||
109 | 1952 | e scontenta. E ricordandosi come un anno prima gli | ||
110 | 1952 | il doppio. Notò anche come Gemma evitasse di parlargli | ||
111 | 1952 | villa e le diceva come si fosse sentita la | ||
112 | 1952 | vecchia data. Ambedue, poi, come persone esperte del mondo | ||
113 | 1952 | una idea abbastanza giusta: come di un esemplare fra | ||
114 | 1952 | silenzio stantio e compatto come un tanfo, nel quale | ||
115 | 1952 | storielle ardite di cui, come per il vino, la | ||
116 | 1952 | e irreale. In cui, come nei sogni, qualsiasi azione | ||
117 | 1952 | ebbrezza, la prima agiva come senza cervello, in maniera | ||
118 | 1952 | con ironica vanteria presentò come il suo palazzo. In | ||
119 | 1952 | Gemma al suo fianco. "Come state bene insieme," gridò | ||
120 | 1952 | meschino e di pedante come le pareva fosse il | ||
121 | 1952 | chi? Per che cosa? Come spesso avviene alle persone | ||
122 | 1952 | l’avvenire. Meglio, perciò, come non si stancava di | ||
123 | 1952 | d’ombra, parevano respirarlo come se fosse stato la | ||
124 | 1952 | fece impressione a Gemma. Come un invito a fermarsi | ||
125 | 1952 | della luna se non come di uno dei tanti | ||
126 | 1952 | certi suoi fini. Ma, come l’uomo esperto che | ||
127 | 1952 | provò ad abbracciarla e, come aveva calcolato, non incontrò | ||
128 | 1952 | pratico, strategico, di azione, come ella disse, e non | ||
129 | 1952 | fatto normale e obbligato come il tramonto o lo | ||
130 | 1952 | veniva per l’appartamento come un padrone; costrinse Gemma | ||
131 | 1952 | che ad essere sincera. Come la sera avanti, sul | ||
132 | 1952 | seguirono così il Vittoni come la Coceanu ebbero a | ||
133 | 1952 | con una nitidezza ossessionante, come attraverso l’ingrandimento e | ||
134 | 1952 | sua disinvoltura, le appariva come l’incarnazione vivente e | ||
135 | 1952 | la Coceanu gli appariva come uno dei maggiori inconvenienti | ||
136 | 1952 | sul braccio di Gemma come la zampa piena di | ||
137 | 1952 | Coceanu. Quest’ultima, però, come se quello scontro l | ||
138 | 1952 | di odio. Ma Gemma, come la più disarmata e | ||
139 | 1952 | quasi rammarico a lasciarla come se si fosse accorto | ||
140 | 1952 | bocca di un uomo come lui tanto brutale e | ||
141 | 1952 | tra le labbra sottili come un taglio due di | ||
142 | 1952 | io rimango con costei." Come se avesse indovinato questo | ||
143 | 1952 | Era una voce sibilante come un filo di vento | ||
144 | 1952 | tch..." fece la Coceanu come un pappagallo lanciandole una | ||
145 | 1952 | profondo, stupefatto, addirittura penoso. Come di fronte a una | ||
146 | 1952 | morte con amarezza particolare. Come ci pensano gli spiriti | ||
147 | 1952 | Uno scemo, uno storto come quello," disse, "non lo | ||
148 | 1952 | a portata di mano, come una vivanda che si | ||
149 | 1952 | gli era stata promessa. Come aveva stabilito d’accordo | ||
150 | 1952 | in modo da tenerlo, come aveva appunto detto alla | ||
151 | 1952 | bassi, lunghi e assonnati, come stanco e vinto dal | ||
152 | 1952 | incomincerò finalmente a vivere. Come il cielo, il sole | ||
153 | 1952 | ne provava un sentimento come di una ingiustizia commessa | ||
154 | 1952 | non più alla villa..." ¶ "Come?" non poté fare a | ||
155 | 1952 | rassegnato che avrebbe preferito, come quello che meglio conveniva | ||
156 | 1952 | per la nascita scomparirebbero come d’incanto... né ricca | ||
157 | 1952 | mia," domandò la madre, "come farai? ¶ "Come farò?" ora | ||
158 | 1952 | la madre, "come farai? ¶ "Come farò?" ora Gemma gridava | ||
159 | 1952 | subito qui, gli dirò come stanno le cose... e | ||
160 | 1952 | nome? per farmi trattare come una serva? fossi matta | ||
161 | 1952 | vivacità. "Preferisco," rispose, "darti, come dici, un grande dolore | ||
162 | 1952 | la madre che ora, come se l’aver tolto | ||
163 | 1952 | fratelli?" ¶ "Già, proprio cosi..." ¶ Come sua madre che le | ||
164 | 1952 | a guardare al fratello come ad un amante. Orrore | ||
165 | 1952 | lui aveva sempre pensato come ad uno strumento, i | ||
166 | 1952 | sospiro profondo e sentiva come un diaframma lacerarlesi in | ||
167 | 1952 | in quegli ultimi tempi, come certe afe malsane che | ||
168 | 1952 | sciocchi e indiscreti commenti come altrettante canzonature. "Finiscila," esclamò | ||
169 | 1952 | ritraevano con orrore intenso, come le dita da un | ||
170 | 1952 | prospettiva vuota del tempo, come quei malati che, in | ||
171 | 1952 | dopo. Venne la madre, come era solita, al mattino | ||
172 | 1952 | e, lì per lì, come una malata che, destandosi | ||
173 | 1952 | il più presto possibile..." ¶ "Come, come?" interrogò la madre | ||
174 | 1952 | più presto possibile..." ¶ "Come, come?" interrogò la madre quasi | ||
175 | 1952 | della camera di Gemma. Come la vide apparire, si | ||
176 | 1952 | Per un momento, Gemma, come se l’avesse osservato | ||
177 | 1952 | curiosamente antiquato e romantico. Come se non avesse mai | ||
178 | 1952 | si accorse. Per lei, come prima, più di prima | ||
179 | 1952 | ottima impressione. Egli pensò, come tanti altri amanti sfortunati | ||
180 | 1952 | ringraziò con fervore eccessivo, come per una magnanimità davvero | ||
181 | 1952 | il quale si difendeva come poteva additando Gemma. Come | ||
182 | 1952 | come poteva additando Gemma. Come quegli autori che si | ||
183 | 1952 | rapporti con il fidanzato. Come la sola nota giusta | ||
184 | 1952 | che dare nella stonatura. Come fidanzato, il Vagnuzzi, le | ||
185 | 1952 | questo era possibile, che come pensionante. Ora, alle solite | ||
186 | 1952 | fidanzati, non poteva più, come usava un tempo, rifugiarsi | ||
187 | 1952 | mondo: soltanto non capiva come persone in apparenza simili | ||
188 | 1952 | inquieti e smaniosi, ridicoli. Come ne parlava, non poteva | ||
189 | 1952 | di questa sfuriata, ricorrente come certe note più ispirate | ||
190 | 1952 | di parlare del marito come di un uomo molto | ||
191 | 1952 | disperata: dunque, anche sposata, come già un tempo nubile | ||
192 | 1952 | li fanno affondare, agitandosi come facevano in una mente | ||
193 | 1952 | dell’esistenza di Gemma come avviene talvolta, dopo lungo | ||
194 | 1952 | se gli avessero chiesto come era fatta, sarebbe stato | ||
195 | 1952 | brutta. Tuttora, per lui come per le persone che | ||
196 | 1952 | uno con il silenzio. Come giunse al bosco, entrò | ||
197 | 1952 | parere sproporzionata. Osservò pure come le braccia, che erano | ||
198 | 1952 | Questi particolari lo colpirono come se Gemma non fosse | ||
199 | 1952 | guance. Anche il viso, come già il corpo, parve | ||
200 | 1952 | bocca una smorfia leggera, come di disgusto. Egli osservò | ||
201 | 1952 | scuro di frutto, e come ravvivate dal calmo alito | ||
202 | 1952 | intonazione e nel contegno. Come se avessero tacitamente convenuto | ||
203 | 1952 | a meno di ricordarsi come ella fosse povera e | ||
204 | 1952 | con lei, un sentimento come di accondiscendenza e di | ||
205 | 1952 | o altri luoghi deserti, come appunto avrebbe fatto se | ||
206 | 1952 | servile. Avrebbe voluto considerarla come una sua pari e | ||
207 | 1952 | sentimenti così poco amorosi come il disgusto, la crudeltà | ||
208 | 1952 | idea che fosse sveglia come per attenderlo, guidato da | ||
209 | 1952 | pareva languida e amorosa come sono spesso le donne | ||
210 | 1952 | Costei sembrava piacevolmente angosciata come chi è preso dal | ||
211 | 1952 | io non saprei davvero come raccontarlo..." ¶ Paolo si voltò | ||
212 | 1952 | aria quasi materna, raccontò come quel giorno un giovane | ||
213 | 1952 | A questa notizia, Gemma, come persona esperta e addentro | ||
214 | 1952 | amica, si vedeva veramente, come aveva affermato, al posto | ||
215 | 1952 | Ora rivedeva con limpidità, come l’aveva sempre veduta | ||
216 | 1952 | ingannato nelle sue supposizioni. Come un’esca molto asciutta | ||
217 | 1952 | straordinaria, allucinati e meticolosi come visioni di un mondo | ||
218 | 1952 | guardare alla propria avvenenza come ad uno strumento utile | ||
219 | 1952 | monti, scura e lucente come un arnese di ferro | ||
220 | 1952 | specie di presentimento lugubre. Come se quelle torri, quelle | ||
221 | 1952 | di obbligo: chi era? come era avvenuto? Senza dapprima | ||
222 | 1952 | e supposizioni e Gemma, come nel giuoco in cui | ||
223 | 1952 | chi?" "Ma Paolo, diamine, come mai non ci hai | ||
224 | 1952 | curiosità timida, furtiva, paurosa, come se avesse temuto la | ||
225 | 1952 | calvo, giallo e inseccolito come un vecchio. Ma dietro | ||
226 | 1952 | questo concetto, il Vagnuzzi, come professore e come uomo | ||
227 | 1952 | Vagnuzzi, come professore e come uomo di modeste origini | ||
228 | 1952 | Vagnuzzi di Gemma e come quell’uomo inesperto e | ||
229 | 1952 | Vagnuzzi. La madre era come se non ci fosse | ||
230 | 1952 | subitamente con raffiche pesanti come lenzuoli bagnati, che facevano | ||
231 | 1952 | fossero remoti e irreali come quelli di un mondo | ||
232 | 1952 | mezzo di questo silenzio come un’immagine sopra un | ||
233 | 1952 | di Gemma e di come gli fosse piaciuta. E | ||
234 | 1952 | convenzionali, si sentiva sollevata come se si fosse liberata | ||
235 | 1952 | fregava le mani borbottando come se fosse stato solo | ||
236 | 1952 | carità," protestò il Vagnuzzi come preso da orrore, "io | ||
237 | 1952 | mai disfarsi, neppure quando, come ora, si rendeva necessario | ||
238 | 1952 | affaticava e si accalorava, come disperato di convincerla del | ||
239 | 1952 | si era sempre attaccata come alla sola ragione di | ||
240 | 1952 | vita che possedesse. E come un tempo il suo | ||
241 | 1952 | musica... Desidera altro?" ¶ "Ma come," insistette Girolamo che s | ||
242 | 1952 | un istante Girolamo restò come era, seduto sul letto | ||
243 | 1952 | una specie di agitazione, come se il professore fosse | ||
244 | 1952 | avrebbero disprezzato anch’essi come tutti gli altri; e | ||
245 | 1952 | che, non si sa come, aprono le loro vetrine | ||
246 | 1952 | dentro le vetrine profonde come caverne, in mezzo ad | ||
247 | 1952 | lontana dalla sua stanza, come di gente in fuga | ||
248 | 1952 | una specie di sollievo; "Come lo merito," pensò. Ora | ||
249 | 1952 | di intuito psicologico e, come dire?, politico, lo spettacolo | ||
250 | 1952 | farsi strada, in questo come in tutti gli altri | ||
251 | 1952 | posto le coltri, e, come poteva, si ravviò i | ||
252 | 1952 | questo suo sgomento e come per incanto si calmò | ||
253 | 1952 | i suoi due compagni. ¶ Come se avesse voluto contraddire | ||
254 | 1952 | al sanatorio... è contento?" ¶ "Come, quali condizioni?" incominciò il | ||
255 | 1952 | senza far nulla, immobili come morti, altri ancora, laggiù | ||
256 | 1952 | specie di funesto incanto, come facevano dei sudori e | ||
257 | 1952 | scrutare il proprio viso come se avesse sperato di | ||
258 | 1952 | letto, Lorenzo capì che, come aveva immaginato, l’amante | ||
259 | 1952 | quasi senza guardarla e come pensando ad altro. Le | ||
260 | 1952 | ora sul petto nudo come se avesse voluto sentire | ||
261 | 1952 | realtà era per lui come toccare un tronco esanime | ||
262 | 1952 | ad un tratto fu come se per uno schianto | ||
263 | 1952 | ci abbracciamo e osservare come ti fai rossa ed | ||
264 | 1952 | eccitata in viso e come ti agiti col corpo | ||
265 | 1952 | vuol bene," pensava intanto. "Come fa a dire di | ||
266 | 1952 | chi io sia e come sia fatto?" ¶ L’aridità | ||
267 | 1952 | stipo dorato e falso come tutti gli altri mobili | ||
268 | 1952 | intonazione indolente e giudiziosa, come sicura che questo contegno | ||
269 | 1952 | e casuali dei sensi. "Come me, anzi meglio di | ||
270 | 1952 | l’una dall’altra. "Come sono infelice," incominciò poi | ||
271 | 1952 | senza staccarsi dal davanzale, "come ho fatto per ridurmi | ||
272 | 1952 | che aveva sempre considerato come una debolezza, oltre ad | ||
273 | 1952 | e ufficiali della guarnigione. Come tanta altra gente, le | ||
274 | 1952 | tutti, universalmente si riconosceva come un elogio che non | ||
275 | 1952 | molto apprezzato di avvicinare, come da pari a pari | ||
276 | 1952 | evasiva e convenzionalmente paterna. Come, appunto, avrebbe trattato la | ||
277 | 1952 | della sua vita. "Andrò come il solito al Querceto | ||
278 | 1952 | dubitando della propria memoria. Come fosse giunta a soggiacere | ||
279 | 1952 | erano poi seguite e, come tale, l’avesse illusa | ||
280 | 1952 | potere ingannare gli altri come già ingannava se stessa | ||
281 | 1952 | da tutta la città come una bugiarda inveterata, ridicola | ||
282 | 1952 | che ben conoscevano, e come una macchina automatica che | ||
283 | 1952 | delle passate sconfitte. Ma come un uomo politico vinto | ||
284 | 1952 | soggiorno nella villa dove, come il solito, si era | ||
285 | 1952 | in certo modo, doverosi. Come possedere la macchina o | ||
286 | 1952 | alle persone volgari o, come loro due, perseguitate dalla | ||
287 | 1952 | spirito di quell’epoca come al cappello di foggia | ||
288 | 1952 | e si sentivano trasportare come d’incanto nel mondo | ||
289 | 1952 | un amante le ragazze come sua sorella! " continuava il | ||
290 | 1952 | per esempio, una ragazza come sua sorella non la | ||
291 | 1952 | si sposano le ragazze come sua sorella!" ¶ Senza pensare | ||
292 | 1952 | non è un borghese come lei, si crede in | ||
293 | 1952 | che meriti un marito come me? Non le pare | ||
294 | 1952 | quale le trattava. Ma, come s’è detto, Girolamo | ||
295 | 1952 | è una persona seria come Joseph... Quando lei con | ||
296 | 1952 | poche canzonature, poche frasi come, per esempio: "Oggi il | ||
297 | 1952 | la signorina pollo o come si chiama... Aspetti che | ||
298 | 1952 | dall’Inghilterra, e vedrà come gli dà subito il | ||
299 | 1952 | subito il benservito, vedrà come se lo leva subito | ||
300 | 1952 | uomo da esser preso come modello; se gli avessero | ||
301 | 1952 | del commesso, di entrare, come per esempio Joseph, nel | ||
302 | 1952 | sapesse press’a poco come doveva comportarsi, così grande | ||
303 | 1952 | morale. Così la madre come la figlia non gli | ||
304 | 1952 | un povero ragazzino, buono come il pane, a cui | ||
305 | 1952 | poi dirsi da sola: come sono buona...; ebbene, voglio | ||
306 | 1952 | resi lustri e levigati come i rosari sgranati senza | ||
307 | 1952 | letto, nell’angusta cabina, come un angelo custode di | ||
308 | 1952 | soffriva in modo indicibile, come se fossero state nuove | ||
309 | 1952 | quell’altro letto, e come se l’avesse vista | ||
310 | 1952 | aspetto pigro, addormentato e come sornione. Nulla insomma di | ||
311 | 1952 | la guardava, non sapeva come incominciare, cercava di immaginare | ||
312 | 1952 | incominciare, cercava di immaginare come avrebbe agito al suo | ||
313 | 1952 | girò intorno al collo, come per farle capire che | ||
314 | 1952 | Ma il braccio restò come egli l’aveva messo | ||
315 | 1952 | i rumori dell’esterno, come, per esempio, i sonagli | ||
316 | 1952 | dell’infermiere il quale, come il solito, si era | ||
317 | 1952 | malattia e il sanatorio come uno stato normale, mentre | ||
318 | 1952 | d’animo e piaceri, come cose transitorie e soltanto | ||
319 | 1952 | a considerare la malattia come uno stato normale, come | ||
320 | 1952 | come uno stato normale, come un’atmosfera respirabile gli | ||
321 | 1952 | questo suo stato, ma, come per sfida, mostrarsene persino | ||
322 | 1952 | di una certa disinvoltura, come di animale immerso nel | ||
323 | 1952 | una nerezza fradicia e come carbonizzata, e il fumo | ||
324 | 1952 | di fucile che esplode come una bomba nel mezzo | ||
325 | 1952 | ventaglio o ben chiusa come un tulipano, sia che | ||
326 | 1952 | si abbandonò sui cuscini come chi sta per svenire | ||
327 | 1952 | siamo noi del servizio... Come se si potesse sapere | ||
328 | 1952 | particolari e mi canzonerà come il solito." Non voleva | ||
329 | 1952 | trepidante, aspettava una frase, come per esempio, "ah lei | ||
330 | 1952 | commosso fino alle lagrime, come il segno di una | ||
331 | 1952 | macchinalmente egli si rannicchiò come poteva e tirò fin | ||
332 | 1952 | si raffigurò la ragazzetta come l’aveva tante volte | ||
333 | 1952 | subito questa ostentata freddezza come un rimprovero e una | ||
334 | 1952 | disperato, "e mi disprezza come tutti gli altri." Ora | ||
335 | 1952 | Dica," domandò con sforzo, "come sta la signorina Polly | ||
336 | 1952 | fa il male, poi come se nulla fosse, in | ||
337 | 1952 | venuto per dirti..." ¶ Ora, come tutti gli altri giorni | ||
338 | 1952 | le circondava il capo come un turbante; disotto, il | ||
339 | 1952 | gesto teatrale nella vestaglia; come se fosse stato un | ||
340 | 1952 | di sé; ed era come se avesse veramente temuto | ||
341 | 1952 | teiera. Così, nel silenzio, come l’umidità di un | ||
342 | 1952 | stessa della sua giovinezza come dall’antro oscuro di | ||
343 | 1952 | facce mescolate e confuse come i giuochi di carte | ||
344 | 1952 | che gli faceva male come un ferro aguzzo che | ||
345 | 1952 | anemici la contemplavano infatti come tante facce smunte di | ||
346 | 1952 | seppellirli in quel cassetto come nel ricordo; adesso, redivivi | ||
347 | 1952 | né più né meno come si fa coi pezzi | ||
348 | 1952 | il suo delitto. E come appunto un accusato che | ||
349 | 1952 | sé con occhi affascinati come se avesse veduto disegnarsi | ||
350 | 1952 | molto ricca ora," concluse come parlando a se stessa | ||
351 | 1952 | ceneri del suo passato come una nave nella notte | ||
352 | 1952 | aria irresoluta e ansiosa come per cercare un appiglio | ||
353 | 1952 | e lo guardò curiosamente come se l’avesse veduto | ||
354 | 1952 | con affetto, con desiderio, come chi ha bisogno di | ||
355 | 1952 | allineati sopra le mensole; come cappelli da un portamantelli | ||
356 | 1952 | coi due amanti dentro come, dentro un blocco di | ||
357 | 1952 | movimento i seni tremare, come animati da una loro | ||
358 | 1952 | di dover essere commosso come per qualche sventura, ma | ||
359 | 1952 | del letto e rannicchiarsi come per dormire. Allora le | ||
360 | 1952 | un braccio sugli occhi, come fanno i bambini. L | ||
361 | 1952 | rumore, senza scosse, silenziosamente, come scorre il sangue da | ||
362 | 1952 | chiudendo gli occhi, amaramente, come se si fosse veduta | ||
363 | 1952 | nuovo duro e fermo come un profilo di medaglia | ||
364 | 1952 | diramare gli inviti, ecco, come il solito, sorgere una | ||
365 | 1952 | l’uccello di malaugurio come lo chiamavano, alto, dinoccolato | ||
366 | 1952 | piedi voltati in fuori come quelli dei palmipedi mentre | ||
367 | 1952 | alzandosi. ¶ Ballarono. ¶ "Lei balla come una piuma," disse il | ||
368 | 1952 | con straordinaria sicurezza. Poi, come vinta da una tentazione | ||
369 | 1952 | Ripandelli e la principessa, come era stato prestabilito, cacciò | ||
370 | 1952 | le braccia al soffitto: ¶ "Come, mio figlio qui? e | ||
371 | 1952 | faccia Lucini e lei, come se le avesse fatto | ||
372 | 1952 | tutto pieno di fossette come quello di una bambina | ||
373 | 1952 | impietosire Ripandelli, lo irritava come i sussulti di una | ||
374 | 1952 | liberatasi non si sa come dalle mani dei suoi | ||
375 | 1952 | si era cacciato. Fu come se una mano enorme | ||
376 | 1952 | così, con cinque dita, come si stringe una spugna | ||
377 | 1952 | sua prerogativa gli dava come un senso di responsabilità | ||
378 | 1952 | da matti," incominciò Mastrogiovanni come per protestare contro qualche | ||
379 | 1952 | a ballare, e comportiamoci come se nulla fosse successo | ||
380 | 1952 | e, a un tratto, come se avessero voluto con | ||
381 | 1952 | Jancovich, "animazione, ballate, divertitevi come se nulla fosse successo | ||
382 | 1952 | dagli altri ballerini che come loro vestiti di nero | ||
383 | 1952 | il viaggiatore di commercio, "come va la sorellina?... Con | ||
384 | 1952 | l’amante le ragazze come sua sorella..." ¶ Una grande | ||
385 | 1952 | ma senza labbra, sottile come il taglio di un | ||
386 | 1952 | di muso, anch’essa, come le sopracciglia, singolarmente mobile | ||
387 | 1952 | fuor dei polsini duri, come branche inutili, le scure | ||
388 | 1952 | di una curiosa dolcezza, "come va?" e così dicendo | ||
389 | 1952 | senz’altro chiamare imbarazzato, come se la mia presenza | ||
390 | 1952 | noi già ci conosciamo... come va, come va, caro | ||
391 | 1952 | ci conosciamo... come va, come va, caro Sebastiani?"; e | ||
392 | 1952 | lei non mi riconosce come sua sorella? che cosa | ||
393 | 1952 | detto io che sapevo come si prendono gli uomini | ||
394 | 1952 | con le due manine come se avesse voluto davvero | ||
395 | 1952 | ho parlato di te, come ti avevo promesso, al | ||
396 | 1952 | ma alzò la voce come se avesse voluto, con | ||
397 | 1952 | in vestito da sera come la sorella ma in | ||
398 | 1952 | accavallate e scoperte. Ma come vide Luca si levò | ||
399 | 1952 | compiacimento evidente seppure discreto, come consapevole che quelle attenzioni | ||
400 | 1952 | chiari, sereni, fiduciosi, ma come attraverso gli occhiali affumicati | ||
401 | 1952 | pessimista perché non è come dovrebbe essere ogni giovane | ||
402 | 1952 | essere ogni giovane e come ero io stesso alla | ||
403 | 1952 | continuò Bosso, "non è come dovrebbe essere... probabilmente c | ||
404 | 1952 | indietro, contraendo il viso come chi si prepari ad | ||
405 | 1952 | mare e ai monti; come in una battaglia campale | ||
406 | 1952 | lasciarlo sfogare in pace come si lascia divagare un | ||
407 | 1952 | Marta debole e passiva; come due anni prima, ma | ||
408 | 1952 | il vino così bene come me!..." ¶ "Calma, calma," s | ||
409 | 1952 | aria qualsiasi... e non come si balla nei salotti | ||
410 | 1952 | balla nei salotti ma come si balla sul palcoscenico | ||
411 | 1952 | mi sono convinta che come tutte le cose troppo | ||
412 | 1952 | fare... non quelle brutte come sarebbe mettersi con Bosso | ||
413 | 1952 | ti succede? " ¶ "Ma Luca, come ho fatto a non | ||
414 | 1952 | il prezioso involto. ¶ Ma come furono nel corridoio e | ||
415 | 1952 | compì tutti questi gesti come se, invece del buio | ||
416 | 1952 | perché viveva, a quaranta come a vent’anni, in | ||
417 | 1952 | lavoro risolvesse il tempo, come vuole il proverbio, in | ||
418 | 1952 | potere; e per lui, come durante l’adolescenza, ogni | ||
419 | 1952 | vaste e insensate speranze. Come tanti, durante l’estate | ||
420 | 1952 | consueta impaziente attesa mescolarsi come un rintocco lugubre e | ||
421 | 1952 | belle valigie fiammanti. Ma come, dopo molti timidi tentativi | ||
422 | 1952 | si affacciò al finestrino. ¶ Come aveva detto al giovane | ||
423 | 1952 | buio, nere e lucide come serpenti e le pietre | ||
424 | 1952 | alle rade gocce, violente come sferzate; e continuava a | ||
425 | 1952 | ridicolo e candido provinciale. ¶ Come discese sulla banchina della | ||
426 | 1952 | o altro. Con gente come quella egli poteva benissimo | ||
427 | 1952 | gli altri passanti casuali come lui. Era un peccato | ||
428 | 1952 | peccato sprecare una notte come quella, tepida e sensuale | ||
429 | 1952 | tutte quelle ombre; e, come un’ombra, di ricalcare | ||
430 | 1952 | trapelasse. Ora quella porta, come era giusto, non era | ||
431 | 1952 | piano disserrò l’uscio. Come fu nel vano, vide | ||
432 | 1952 | sopra il tavolo. Ora, come si era affacciato senza | ||
433 | 1952 | tanto vogliosamente gli occhi come per gustare meglio la | ||
434 | 1952 | e allora, senza meraviglia, come se avesse saputo di | ||
435 | 1952 | due bande, ora cortissimi come quelli di un uomo | ||
436 | 1952 | un sorriso goffo che come due anni prima pareva | ||
437 | 1952 | per sempre. Tuttavia nascondendo come poteva questa sua commozione | ||
438 | 1952 | lì dove lo metti?" ¶ Come chi tema di impazzire | ||
439 | 1952 | di una cattiva azione come sono adesso io di | ||
440 | 1952 | D’altra parte, ricordò come egli stesso si fosse | ||
441 | 1952 | Hai ragione," proferì febbrilmente come fuori di sé. "Ma | ||
442 | 1952 | muta, chiusa e folta come se, in luogo delle | ||
443 | 1952 | esitando e muovendosi appena come se avesse cercato qualcosa | ||
444 | 1952 | nuovo cara e vicina come due anni prima quando | ||
445 | 1952 | ed entrando nel vestibolo, "come mai?" ¶ "Non è forse | ||
446 | 1952 | nelle mani dei giovani come me, che bisognava rinnovarsi | ||
447 | 1952 | erano nere e lucide come l’ebano, con una | ||
448 | 1952 | ma assai remoto e come risuonante in un altro | ||
449 | 1952 | insieme querulo e acuto, come di chi piangesse. "Sarà | ||
450 | 1952 | ascoltato. E raggiunse Marta. ¶ Come e più che il | ||
451 | 1952 | che aveva grosso e come staccato dal busto largo | ||
452 | 1952 | improvvise che ogni tanto, come le ali immense e | ||
453 | 1952 | volle darsi per vinto: "Come?" disse fermandosi nel mezzo | ||
454 | 1952 | nel mezzo della stanza. "Come, vorresti forse negare che | ||
455 | 1952 | con una lentezza spietata, come assaporando le parole e | ||
456 | 1952 | ma con occhi supplichevoli, come se avesse voluto domandargli | ||
457 | 1952 | argomenti, in quel pianto come nell’ultimo e più | ||
458 | 1952 | pianamente e con abbondanza come l’acqua da un | ||
459 | 1952 | tenere gli occhi spalancati come chi cerchi di scorgere | ||
460 | 1952 | vivere, dipendo da Bosso come prima dipendevo da Meloni | ||
461 | 1952 | suo interesse in Bosso come un tempo lo trovava | ||
462 | 1952 | sono sola..." ¶ Luca trasalì: "Come sarebbe a dire?" ¶ Si | ||
463 | 1952 | vibrarono al secco schianto come se la folgore si | ||
464 | 1952 | di un’alta sonorità, come se il fulmine strisciando | ||
465 | 1952 | fare né che dire. "Come si chiama?" domandò finalmente | ||
466 | 1952 | agitandole piano in aria come se avesse voluto afferrare | ||
467 | 1952 | che non amava. Poi come se la vista di | ||
468 | 1952 | aggressivo nella sua mente come destato da un lungo | ||
469 | 1952 | stringeva forte le dita come per comunicargli il sentimento | ||
470 | 1952 | espressione così diversa, corrispondeva, come aveva imparato Luca a | ||
471 | 1952 | io che non andrà come due anni fa, questa | ||
472 | 1952 | suo fidanzamento con lei come il più infelice e | ||
473 | 1952 | qualsiasi. Stava ferma e come incantata, guardando ora Luca | ||
474 | 1952 | ora la sorella che, come sicura dell’esito, ostentava | ||
475 | 1952 | indifferenza così nel viso come nell’atteggiamento. Finalmente levò | ||
476 | 1952 | per tutto il corpo, come accorta dell’intimità fisica | ||
477 | 1952 | per tutto il viso come se non l’avesse | ||
478 | 1952 | la spalla di lui come se non avesse osato | ||
479 | 1952 | si aprì pian piano, come se chi la spingeva | ||
480 | 1952 | una calvizie incerta e come sudicia, che si perdeva | ||
481 | 1952 | e non ti imbrogli come essi vorrebbero..." ¶ "È giusto | ||
482 | 1952 | puntava avanti le mani come per respingerlo, e pensando | ||
483 | 1952 | prestargli aiuto, ma è come parlare a un sordo | ||
484 | 1952 | vuotò di colpo. Poi, come tuttora spinto dall’impeto | ||
485 | 1952 | tu ti trovi qui come a casa tua." Con | ||
486 | 1952 | solito, osservò con soddisfazione come i foruncoli si vedessero | ||
487 | 1952 | dei marciapiedi si alzavano come tanti neri candelabri, disegnando | ||
488 | 1952 | dietro i cappelli ruzzolanti come trottole sull’orlo delle | ||
489 | 1952 | bicchieri e di spiccioli, come dall’orchestra, composta soltanto | ||
490 | 1952 | bevo tutta... e domani, come si dice, ho finito | ||
491 | 1952 | soffrire..." Dette queste parole, come per sottolineare con un | ||
492 | 1952 | si limitò ad osservare. "Come se non potessi ricomprarne | ||
493 | 1952 | disse ad un tratto, "come ho fatto a non | ||
494 | 1952 | il parapetto del fiume. ¶ "Come potrò mai renderti tutto | ||
495 | 1952 | tanto delle persone buone come te!" ¶ Questi discorsi di | ||
496 | 1952 | respingendolo, "anche tu sei come gli altri... anche tu | ||
497 | 1952 | né più né meno come tutti gli altri. " Disincantato | ||
498 | 1952 | povero fratello Antonio, che, come sai, morì due anni | ||
499 | 1952 | e in tono minore come una parentesi meno importante | ||
500 | 1952 | mano da baciare. "Ma come mai... come mai," ripeteva |