parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alessandro Baricco, Castelli di rabbia, 1991

concordanze di «come»

nautoretestoannoconcordanza
1
1991
o semplicemente stesse lì, come ad aspettare – la bocca
2
1991
mormorare – a bassa voce, come se la notizia gli
3
1991
e disfaceva, perlopiù sorridendo, come sempre, ma con la
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1991
sapesse bene: e citano come prova la famosa estate
5
1991
portar via all’amo, come un pesce sfinito dal
6
1991
un metro per trenta, come quella che abbiamo fatto
7
1991
per andare a capire come diavolo si lavorava quella
8
1991
del signor Rail, lasciando come si vedrà un segno
9
1991
decisivi sviluppi, risulta chiaro come potesse suonare legittima l
10
1991
Rail andassero considerati sostanzialmente come viaggi di lavoro. E
11
1991
di citare da quando, come mille rivoli in un
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1991
Una pisciata alla grande” come diceva Ticktel, che sapeva
13
1991
stretto di bottiglie sfaccettate come diamanti, le salviette con
14
1991
occhi, quelle due immagini, come l’istantanea percezione di
15
1991
solo con gli occhi, come bicchieri pieni fino all
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1991
aveva imparato ad amare come nessun altro dolore. ¶ Solo
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1991
che si dicevano e come vivevano, e com’erano
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1991
dunque lo faceva così come lo fanno tutti gli
19
1991
signor Rail un uomo come gli altri né Jun
20
1991
né Jun una donna come tutte le altre, una
21
1991
quasi impersonale, un po’ come se parlasse a un
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1991
trovavano donne così belle come le figlie di Giobbe
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1991
tubo: “un espediente infantile”, come annoterà, non a torto
24
1991
in un tubo grande come una tazza. Non c
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1991
lo sguardo tutt’intorno, come a cercare la via
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1991
niente o niente? ¶ – Niente. ¶ Come se l’avesse morso
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1991
Pekisch e si sbraccia come un mulino a vento
28
1991
a ridere. Perché è come una colossale e universale
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1991
Un buco nel tubo... come ho fatto a non
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1991
terra, passo dopo passo, come insetti, e invece sono
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1991
tubi per terra è come suonare un violino con
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1991
mai non ha usato, come logica imporrebbe, un tubo
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1991
un tubo largo esattamente come la sua bocca, cosa
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1991
Lei può ben capire come sia sembrato provvidenziale, alla
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1991
a Brétonne. Lei sa come sono i giornalisti. In
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1991
ma la mia mano, come Lei stesso può constatare
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1991
vent’anni, poi identificato come Philippe Kaiskj, studente di
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1991
causa prima del decesso. Come annotò diligentemente il rapporto
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1991
del prof. Dallet, così come quella del signor Kaiskj
40
1991
mai modo di sistematizzare come avrebbe voluto nella logica
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1991
era una storia iniziata – come si può evincere dai
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1991
quello che Pehnt festeggiò come giorno del suo ottavo
43
1991
L’idea gli venne, come spesso accade, per estensione
44
1991
quando si intraprendono imprese come questa. Ogni giorno una
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1991
nelle più diverse direzioni. Come tutti i cataloghi, anche
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1991
cos’è la Polizia, come si chiamano i mesi
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1991
delle bare da morto, come diventare Santo, dov’è
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1991
le accadeva di usare, come solenne intercalare, l’espressione
49
1991
solenne intercalare, l’espressione “Come diceva il mio caro
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1991
matrimoni anche più strani. ¶ Come d’altra parte si
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1991
pisello. Le maniche penzolavano come morte. ¶ – Ascoltami bene, Pehnt
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1991
sarai comunque felice, perché come diceva il mio caro
53
1991
piedi. ¶ – È un po’ come per la voce nei
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1991
quella enorme giacca addosso come viaggia una lettera nella
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1991
avviluppato nel suo destino. Come tutti, peraltro, solo che
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1991
poteva, proprio così, e come un tubo contorto in
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1991
era di mezzo qualcosa come lo sforzo di ricordarsi
58
1991
roba. ¶ Dopo – dopo era come ricominciare a scrivere da
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1991
vita ne esce stropicciata come un bigliettino stretto in
60
1991
ti piacerà. ¶ – Mi piacerà come mi piace fare l
61
1991
quand’è così è come se quei rintocchi facessero
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1991
e disumana forza. E come ogni isteria del terrore
63
1991
diventa capace di muoversi come un Dio – un rito
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1991
ferroviarie mai costruite, correva come un’incrinatura lungo un
65
1991
scivolava nei tempi altrui, come una goccia d’olio
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1991
mano in mano, prezioso come un segreto, prezioso come
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1991
come un segreto, prezioso come un gioiello... ¶ (C’era
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1991
e lì ritornava, esattamente come l’orologio ritornava nelle
69
1991
cui l’uomo correva, come un’incrinatura lungo un
70
1991
lo stesso istante.) ¶ ... prezioso come un segreto, prezioso come
71
1991
come un segreto, prezioso come un gioiello – un orologio
72
1991
treno. Neanche lo possedevano come idea. E allora viaggiare
73
1991
dentro, a quel mondo, come un urlo represso per
74
1991
dà sempre un nome, come dimostra il fatto che
75
1991
volta, sui binari. Vedi come ogni volta, sempre, il
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1991
caldaia che si disfa come una vescica rovente, la
77
1991
che vola, improvvisamente leggera come il fumo che ha
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1991
anche loro a volare come fantocci, come sbuffi insanguinati
79
1991
a volare come fantocci, come sbuffi insanguinati, razione quotidiana
80
1991
e intanto tutto vibrava come di fatica, come di
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1991
vibrava come di fatica, come di emozione – una specie
82
1991
tutto offriva di sé. Come ai morti, a cui
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1991
l’altro, il bombardamento, come onde concentriche di un
84
1991
certo, ma anche... qualcosa come un improvviso squarciarsi della
85
1991
dolorosamente, fino allo stremo, come ragnatele esauste chiamate dopo
86
1991
di immagini impazzite, figure come insetti collassati dal vortice
87
1991
fissa esattezza della scrittura come sutura di un terrore
88
1991
un occhio che legge. Come un nòcciolo di silenzio
89
1991
da malato a malato, come un segreto, il segreto
90
1991
sfinita, e lì suoni come un verdetto capace di
91
1991
e indietro il mondo come ferite fumanti si portavano
92
1991
aperti, infiniti libri aperti, come finestrelle aperte sul dentro
93
1991
fecero voltare un treno – come, non si sa – e
94
1991
difesa del treno, inteso come idea e come oggetto
95
1991
inteso come idea e come oggetto, l’ultimo suo
96
1991
è certo a quelli come lui che la Storia
97
1991
Okay. Tutti a posto. Come sempre: dimenticatevi chi siete
98
1991
ad ascoltare. Ciò spiega come, salvo la saltuaria eccezione
99
1991
la tiravano fuori, esatti come strumenti d’ottone, e
100
1991
dentro e addosso) proprio come pensava Pekisch, come un
101
1991
proprio come pensava Pekisch, come un profumo, come un
102
1991
Pekisch, come un profumo, come un ricordo, come una
103
1991
profumo, come un ricordo, come una malattia. Così. Alla
104
1991
Okay. Tutti a posto. Come sempre: dimenticatevi chi siete
105
1991
piede davanti all’altro come su un invisibile filo
106
1991
Magari quando diventerai grande come quella tua giacca. ¶ – E
107
1991
l’infinito, quella nota, come il mare può ingoiarsi
108
1991
e vede il mondo come non l’ha mai
109
1991
in una volta sola, come non ne ha mai
110
1991
è assurdo! Se fosse come lei dice, allora tanto
111
1991
bisogna confondere le cose. Come le ho spiegato nella
112
1991
traiettoria del destino. Sono come dei quadri, dei ritratti
113
1991
Bonetti crollò sulla sedia, come un pugile che dopo
114
1991
di scegliere una città come punto d’arrivo del
115
1991
esclusa così drasticamente. Se, come mi pare di aver
116
1991
sulla carta. La studiava come se non l’avesse
117
1991
lo schienale della sedia come se qualcosa lo avesse
118
1991
assistevano immobili e silenziosi come due lapidi. ¶ – E poi
119
1991
i treni sono fatti come il destino, e il
120
1991
il destino è fatto come i treni, allora io
121
1991
un treno in corsa, come una ferita lungo la
122
1991
invece proprio quella, dritto come un proiettile sparato contro
123
1991
opportunità di sfruttamento commerciale, come lei le chiama, non
124
1991
Bonelli. ¶ – Veramente? ¶ 4 ¶ Un uomo, come un pendolo, che corre
125
1991
il diluvio, un uomo, come un pendolo impazzito, corre
126
1991
il diluvio, un uomo, come un pendolo impazzito, esce
127
1991
il diluvio, un uomo, come un pendolo impazzito e
128
1991
non la smetterà mai, come se fosse stregato dai
129
1991
undici volte. ¶ Ogni rintocco come se fosse l’unico
130
1991
sterminata sequenza di suoni. Come spesso gli succedeva quando
131
1991
e sparire lontano. Sentì come se qualcosa l’avesse
132
1991
chiaro venato da curve come nuvole, si sedette e
133
1991
chiaro venato da curve come nuvole, e ritmicamente urlando
134
1991
un tempo tutto particolare, come un orologio impazzito chiuso
135
1991
lui la prese, e come uno che portasse un
136
1991
mobili, per poi voltarsi, come richiamato da una paura
137
1991
mai più”. ¶ Stava lì, come una candela accesa in
138
1991
una nota diversa, insomma... come se uno suonasse una
139
1991
non riesco a capire come possa diventare una... una
140
1991
non sentii più niente, come se fosse scomparso... allora
141
1991
lui niente, sempre là, come una statua... era anche
142
1991
tavolo e semplicemente disse, come tutti gli altri giorni
143
1991
Pekisch, dormito bene?’, ‘Benissimo’ ... come se niente fosse successo
144
1991
piano... mi disse qualcosa come ‘mi spiace per il
145
1991
andò così... è strano come alle volte non ci
146
1991
si vede il mondo come se si muovesse, come
147
1991
come se si muovesse, come una specie di lanterna
148
1991
treno... be’ ovviamente non come gli piacevo io... no
149
1991
provare... è un po’ come se il mondo vi
150
1991
ecco è un po’ come se... se voi provate
151
1991
girate e guardate... è come andare veloci... la velocità
152
1991
potesse vederla dall’alto, come con l’occhio di
153
1991
treno devi girare... così, come gli altri... ¶ Mormy lo
154
1991
perché nessuno aveva occhi come quelli – belli come quelli
155
1991
occhi come quelli – belli come quelli – e nessuno mai
156
1991
fissava in quel modo, come ti fissava lui. E
157
1991
cosa”, “Secondo me è come andare a teatro”, “Cosa
158
1991
me il treno sarà come una specie di teatro
159
1991
uno spettacolo”, “No, proprio come un teatro, si pagherà
160
1991
detto io che sarà come il teatro”, “Ah, se
161
1991
una donna”, “E poi come mai le locomotive hanno
162
1991
costruito. ¶ – È un po’ come scrivere l’indirizzo su
163
1991
binari che posarono Elisabeth, come un bambino in una
164
1991
piccolo incendio. Vibrava, Elisabeth, come il mondo prima di
165
1991
No, non esploderà – era come se si comprimesse dentro
166
1991
e allegrezza – certo era come un lentissimo e prodigioso
167
1991
gettarla nel cielo – è come quando Stitt mette su
168
1991
allora, proprio allora, dolcissimamente, come uno sguardo, nulla di
169
1991
iniziò a scivolare, Elisabeth, come uno sguardo, pianissimo, sull
170
1991
sé una leva alta come un bambino. ¶ Si inchiodarono
171
1991
Un niente. ¶ La sera, come tutte le sere, venne
172
1991
Così anche quella sera, come tutte le sere, venne
173
1991
dall’alto, sembrava piccola come non l’aveva mai
174
1991
piace? ¶ – È strana. ¶ – Strana come? ¶ – Non so, me l
175
1991
sotto il sole brillerà come uno specchio e la
176
1991
vero? ¶ – Da molto lontano, come uno specchietto che scivola
177
1991
una sola curva, diritto come un colpo sparato da
178
1991
qualcosa, ma molto piano, come a se stesso, in
179
1991
è che un’immagine come un’altra, senza suono
180
1991
Nella sua rimase impressa come un’orma, inchiodata, bloccata
181
1991
riconosceva. E ne rimaneva come ipnotizzato. ¶ Gli altri vedevano
182
1991
ipnotizzato. ¶ Gli altri vedevano come vedono tutti. Una cosa
183
1991
cosa dopo l’altra. Come un film. Mormy no
184
1991
e cavalieri si attorcigliava come una rovente molla schiacciata
185
1991
in fondo una cosa come le altre, ordinatamente in
186
1991
cose erano prodigi, esplodevano come incantesimi, diventavano visioni. Poteva
187
1991
così tante cose... è come se ci portassimo dentro
188
1991
di Mormy. ¶ 2 ¶ Adagio. Adagio come se stessi camminando su
189
1991
su una ragnatela. ¶ Adagio. ¶ Come un tarlo. ¶ Si continuava
190
1991
l’angoscia nell’anima come un sorso di acquavite
191
1991
d’un fiato... non come quelli che lo fanno
192
1991
era un uomo giusto, come lo era stato suo
193
1991
caro Andersson, no, prendiamola come una prova generale, okay
194
1991
basta, adesso tutto torna come prima e se ne
195
1991
ragione. Son finito qui come un bottone in un
196
1991
una memoria di ferro. Come tutto il resto, d
197
1991
iniziava a raccontare. Raccontava come erano morti. La vedova
198
1991
così – pensò – una pelle come se nessuno mai l
199
1991
nella propria stanza, nudo come un verme. Ora, si
200
1991
se ne faceva uno come lui di quattro camicie
201
1991
trovarono. ¶ Gent. ing. Bonetti, ¶ come avrà potuto constatare non
202
1991
e la signora Dodds, come due quadri incorniciati dalla
203
1991
accartocciata su se stessa come un insetto insidiato. Pekisch
204
1991
lo sapeva. ¶ 2389. Rivoluzione. Scoppia come una bomba, la soffocano
205
1991
una bomba, la soffocano come un grido. Eroi e
206
1991
messo insieme tante puttanate come te. ¶ – Non finirà niente
207
1991
bene. ¶ – Tu non sei come gli altri, Dann, tu
208
1991
delle altre ed è come se non ti bastasse
209
1991
devi vincerla, la vita, come se fosse una sfida
210
1991
strana. È un po’ come fare tante bocce di
211
1991
Pekisch, la nostalgia di come parlava Andersson, l’odio
212
1991
Un sacco di roba. Come una lunga attesa. Sembrava
213
1991
il potere di cancellare, come la fontana della giovinezza
214
1991
poi una faccia bellissima, come lo stesso Hector Horeau
215
1991
matrimonio già avviate. Così come, non a caso, fu
216
1991
sulla superficie del mare, “come grandi fiaccole del progresso
217
1991
Procedeva, la sua vita, come una forbice in cui
218
1991
avere l’anima lisa come una ragnatela abbandonata. Uno
219
1991
fantasmi della sua mente, come polvere su un quieto
220
1991
Crystal Palace non vagabondava come tutti gli altri suoi
221
1991
e quella lo raggiunse, come spesso succede, sorprendendolo alle
222
1991
misteriosa – della memoria. Fu come un sottile refolo. Uno
223
1991
suona sempre così? ¶ – Così come? ¶ Horeau svuotò la tazza
224
1991
Ma non sono più come una volta, adesso che
225
1991
E non è più come una volta. ¶ Alla casa
226
1991
suona sempre così? ¶ – Così come? ¶ Arold lo lasciò all
227
1991
verso casa Rail pensando, come avrebbe pensato chiunque, che
228
1991
il ritaglio del giornale: come diavolo era, Bail, Barl
229
1991
pensò che si vestiva come una ragazzina. Pensò anche
230
1991
del signor Rail appariva come abbozzato. Dev’essere così
231
1991
delle lastre di vetro come quelle descritte in questo
232
1991
strumenti musicali, quadri grandi come pareti, bandiere ovunque, cristallerie
233
1991
lì dentro... Lì dentro come da nessun’altra parte
234
1991
mente un’idea strampalata come questa, lo sa? ¶ Tacquero
235
1991
usciva dalla gola, piano, come se venisse da lontano
236
1991
lontano. Però non era come quando qualcuno chiede aiuto
237
1991
che galleggiava nell’aria come una bolla di sapone
238
1991
Horeau che raccontava di come era immobile l’Egitto
239
1991
solo un uomo spaventato come me poteva farsi venire
240
1991
per quello... ma per come è fatto lei. Lei
241
1991
ventimila lastre di vetro. ¶ – Come, non si vede? Sta
242
1991
Sta per partire. ¶ QUATTRO ¶ 1 ¶ “... come sarebbe a dire ‘per
243
1991
e basta... un po’ come quella storia lì... anche
244
1991
un tasto all’altro, come a seguire un grillo
245
1991
ho lasciato che andasse come doveva andare... e non
246
1991
chiaro di così... rotaie come quelle le vedrebbe anche
247
1991
la roncola la sventrò, come un animale... un mare
248
1991
carrozze. Tutta la strada come un tavolo da biliardo
249
1991
dodici uomini di destra, come le dita di due
250
1991
e poi si trovano, come ruote di un grande
251
1991
un grande ingranaggio sonoro, come fili di un tappeto
252
1991
di un tappeto orientale, come venti di una burrasca
253
1991
venti di una burrasca, come i due proiettili di
254
1991
le due nuvole sonore (come sarà, immaginarlo è impossibile
255
1991
della strada, stanno immobili, come pietre, ciascuno con il
256
1991
strumento schizofrenico eppur preciso – come farò a raccontare tutto
257
1991
a poco a poco, come uno sbuffo bianco che
258
1991
stava succedendo, se no come mai adesso si vedeva
259
1991
suoni che si avvicinavano – come farà a starci tutto
260
1991
biforcuto e viaggiante è come se una bolla si
261
1991
si stringe, senza accorgersene, come aspirata da quello strumento
262
1991
porgono le orecchie – rapita come Jun, in piedi in
263
1991
certo che lo sa, come potrebbe non saperlo, che
264
1991
ne sarebbe incantato, uno come il signor Rail, da
265
1991
rimanendo così, in bilico, come in adorazione, prima di
266
1991
adorazione, prima di crollare come un animale fulminato da
267
1991
di corale da chiesa, come fosse un rito, la
268
1991
di ninna nanna, rotola come fatta di niente, fatta
269
1991
scivola tra le cosce – come quel collo candido che
270
1991
Dio – che esploda tutto come un grido / ma non
271
1991
adesso – è proprio adesso – come si sarebbe potuto immaginare
272
1991
mondo, più bello? / è come una sorta di magico
273
1991
altra – in testa è come se diradassero le nubi
274
1991
il cazzo di Mormy, come un cuore ingolfato, sfinito
275
1991
estremo dell’ultima casa – come fosse un baratro – tacciono
276
1991
e davanti l’infinito – come d’altronde tutti – l
277
1991
testa. È caduto giù come un sacco. Non respirava
278
1991
li fissava e basta, come una statua, che però
279
1991
è crollato... all’indietro... come un fantoccio... allora ci
280
1991
stringergli forte le mani, come uno stupido, a piangere
281
1991
uno stupido, a piangere come un bambino, io non
282
1991
pazzeschi, non ti guardava come lo fanno tutti gli
283
1991
e venivano, i treni, come matti. E tutta la
284
1991
simile barbaro messaggio perché come le ho detto non
285
1991
di persone, si piegherà come se fosse fatto di
286
1991
e posarsi sulle colonne, come uccelli giganteschi migrati da
287
1991
pagine una ad una. Come se infilasse perle in
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li schierano là sopra, come se fosse una parata
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questa finirà sui giornali. Come l’altra, quella dei
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non è vero. E come avranno fatto? Non so
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È tutto di vetro, come una serra, ma mille
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stai dentro ed è come star fuori, però sei
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quel vetro, parlando sottovoce, come pesci in un acquario
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così che ho saputo come sarebbe finito il Crystal
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dalla tenda, si accese come un lampo e iniziò
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parve dilagare tutt’intorno come un groviglio di ruscelli
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andarsene così un sogno come quello. Tutti pensarono Resisterà
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proprio tutti, si chiesero Come può andare a fuoco
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una, tra le migliaia, come fosse una lacrima, nessuno
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e così fu infatti, come tutti capirono quando una
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scoppiare in pezzi, schiocchi come frustate, seminati nel gran
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a chilometri di distanza, come se fosse scoppiata una
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dopo l’altra. Lettere come geroglifici. Sulla pelle rimangono
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segni che poi scompaiono come lettere magiche. Scrive e
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Diavolo di un Pekisch, ¶ come devo dirtelo che la
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Io nemmeno mi immaginavo come potesse essere, e adesso
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assicuratore con un nome come Pekisch? Lascia perdere. La
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portare una gran fortuna, come nome, ma comunque... Magari
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Vi assicuro che pagine come quelle restituiscono la fiducia
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la voce nei tubi, come se quella arrivasse davvero
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è diverso. ¶ Non so come fartelo capire, ma qui
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proprie paure, senza barare, come medaglie della propria mediocrità
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Accadono cose che sono come domande. Passa un minuto
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perché?” / ¶ – Perché se no come farai a vivere con
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E bellissime. Jun ascoltava. Come se le stessero parlando
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di storie?... di storie come quella del vetro. ¶ – Un
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Ne hai una lunga come una notte? ¶ / Così non
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Andersson, io non so come bisogna fare nella vita
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è nemmeno così orribile come sembra. Sai, ogni tanto
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le sue labbra, e come stringeva quel pacco. Adesso
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una ragazza così bella come a Quinnipak non se
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Accadono cose che sono come domande. Passa un minuto
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e si guardava intorno come rapito. Uno ad uno
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bello spettacolo. Un po’ come vedersi svaligiare la casa
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fondale erboso del mondo. Come pesci, ogni tanto, ci
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bambini di Quinnipak, muti come pesci per non svegliarla
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via, le sue giornate, come parole di una liturgia
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sgrana parole e colori come versetti di una litania
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ai compiti più diversi, come stregato da una trascendentale
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capo la sua esistenza, come se nulla fosse successo
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davanti. Prese a fissarlo, come rapito. L’uomo parve
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cui importi qualcosa, soli come bestie, le bestie che
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piedi squallidi, e scoppino come vesciche putrescenti le persone
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odio i pianoforti che come bare popolano il cimitero
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fulminea di uno sguardo. ¶ 3 ¶ Come si è già avuto
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di Fiori aulenti. ¶ – No. ¶ – Come no? ¶ – Suonano insieme. ¶ – Fiori
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Quaglie al mattino: uno come Pekisch, quanto meno. Il
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terra ti sia lieve, come tu sei stato per
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porta altrove dev’essere come guardare in faccia l
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dissi che l’amavo come prima e che avremmo
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che faceva paura. Era come se odiasse tutto il
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mi guardava. Mi fissava come ipnotizzato. Aveva degli occhi