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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Marone, La tristezza ha il sonno leggero, 2016

concordanze di «come»

nautoretestoannoconcordanza
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ancora nella mia mente. Come il suono di pagine
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telefono smettesse di squillare. ¶ «Come va?» esordì lei. ¶ Risposi
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chi gli è accanto, come un buco nero che
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Ci intrufolammo in casa come ladri, in punta di
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tentoni nel buio, proprio come facevo un tempo con
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infilata fra le cosce come uno struzzo), e il
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era stato abbattuto. ¶ «Ma come vi è venuto in
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della mia nuova conquista come un angioletto. ¶ «Vabbè» si
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su una mina antiuomo! Come si fa a credere
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vedere la partita?» ¶ «E come no!» rispondo di getto
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adesso.» ¶ «Già» ribatte impassibile. ¶ «Come ti è venuto in
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forza ho nel corpo, come se non stessi aspettando
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sarai un ottimo padre.» ¶ «Come fai a dirlo?» ¶ «Lo
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a grattarsi la barba, come fa tutte le volte
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dolore e delusione. È come la vita, un’immensa
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quali spiacevoli. Non fare come molti, che per non
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vita è ritrovarsene uno come padre. ¶ Tutti feriamo e
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ennesima proposta le chiesi come mai avesse biglietti per
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tornai sull’argomento. «Ma come fa mamma ad avere
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qualcosa?» ¶ «Ma di che?» ¶ «Come di che? Se è
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i Ferrara si tradiscono, come tutti.» ¶ Tornai a guardare
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di non essere più come prima. Tu fregatene e
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in autostrada mi domandai come mi avrebbero accolto i
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a casa da Matilde, come fa un uomo vero
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Le parlo, le spiego come stanno le cose...» proseguì
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dietro e mi pregava come fossi un oracolo. Eppure
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passeggiare e a chiacchierare come facevamo un tempo. Ma
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interno. ¶ «Mi piacerebbe essere come quei due» fa lei
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lei, «una coppia normale, come tante, che passeggia al
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a mio agio, è come se mi trovassi ogni
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guancia e ribatto ironico: «Come faresti senza di me
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divertita e mi scruta come faceva da piccola, quando
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ne approfittano di quelli come te». ¶ Poi dà un
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Corona già aperta. ¶ «Sai come mi sento?» esordisco dopo
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alcuni istanti di silenzio. ¶ «Come?» ¶ «Come un vecchio tronco
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istanti di silenzio. ¶ «Come?» ¶ «Come un vecchio tronco pieno
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e saggio albero parlante, come quelli delle favole!» ¶ «Ridi
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paura di lasciarla andare, come ogni cosa della mia
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tua vita. Non fare come me, che da sempre
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quel giorno. «Davvero?» ¶ «Già. Come vedi l’istinto non
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testa ti risuonano frasi come «vuole stare sempre in
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e così, senza sapere come, ti ritrovi di nuovo
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mamma e Mario sapessero come andavano le cose e
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possono disporre del fratellino come di una specie di
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rabbia verso i secondi, come da diritto acquisito. Quando
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cosa poi tanto stupida. Come la paura, serve ad
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fronte all’altra. ¶ «Sì. Come sto?» ¶ «Bene.» ¶ Negli anni
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ai carboidrati riguarda quelli come me, che con i
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tirargli i capelli proprio come avevo fatto con Barry
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nel rovinarci la vita.» ¶ «Come se lui avesse avuto
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si infila nel gabinetto come se io non esistessi
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Flor» gli sento dire, «come stai?» ¶ La voce di
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dubbi. Non lo immagino come un bravo nonno.» ¶ «Vabbè
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lo sarà davvero!» ¶ «E come farai economicamente? Ci hai
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è fatta più vedere. Come se sapesse il motivo
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pranzo a casa Gargiulo. Come sempre, non era stato
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saliva, ferma in gola come un pezzo di catrame
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sarebbe stata quantomeno anacronistica come domanda. Chissà se lei
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a fissare il muro come un imbecille. Così come
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come un imbecille. Così come sarei dovuto andare a
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te lo porti dietro come una zavorra per il
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confrontarmi con te anche come padre, prima che come
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come padre, prima che come uomo.» ¶ «Che c’è
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sai perché?» ¶ «Perché?» Sospirò, come se già immaginasse la
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a distanza di sicurezza. Come fai da sempre con
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sto tentando di capire come fermare questa cosa... del
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e poi si seccano, come una spugna stretta fra
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e replicò: «Okay, okay, come non detto. Volevo solo
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ma trovare un’altra come Rosalinda secondo me sarà
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stato poi così cattivo come padre.» ¶ «Mi dispiace deluderti
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solita espressione impenetrabile. ¶ «Vabbuò, come non detto» bofonchiò, «rientriamo
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Gettò il sigaro. «Farò come hai detto, mi accontenterò
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accontenterò. Tanto già so come si fa.» ¶ Una volta
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mi fosse toccato lui come genitore. Almeno, non era
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storie di un bambino come se avesse davanti un
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mediocre, questo bambino, uno come tanti». ¶ Zio Vittorio era
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Giurisprudenza e anche lui, come papà, era più interessato
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essere fuori di zucca come lui. Che in genere
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nostri occhi si ritrovarono come un tempo, quando la
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di diventare, un domani, come loro: due leoni che
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papà ci ha raccontato come stanno le cose.» ¶ «Sapete
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più equilibrata.» ¶ «Mi volevi come te» ribatte Arianna con
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lei sia una discussione come tutte le altre, senza
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mi arriva alle orecchie come da un posto lontano
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un figlio arrivato chissà come, il desiderio di avere
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che ha da donarci. Come a un’asta, la
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accumulate e mai avverate, come quella di diventare fumettista
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perenne, e mi chiedevo come facesse a stare con
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decise senza mezzi termini, come era da lei. ¶ «Non
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la mia famiglia. Papà, come Mario, russava, dormiva a
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presto cominciai a domandarmi come avessero fatto entrambe a
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sì, ma «fatto sbagliato», come aveva detto Arianna. ¶ In
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brutto, forse un tipo, come si dice in questi
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si è capito bene come, la macchina che trasportava
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prototipo perfetto, a pensarci. Come sia iniziata tra loro
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sempre a me gettare. Come le cialde del caffè
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coso, poi penserò a come dirlo ai tuoi fratelli
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Me l’avevi detto come se fosse una cosa
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chiudevi in te stesso, come se le ingurgitassi per
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a morire, a spegnersi come le stesse stelle, eppure
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nostro castello» dice. ¶ «E come no. Solo che poi
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dire. ¶ Ma lei è come assente, il suo corpo
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con gli occhi sbarrati, come se mai si sarebbe
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a sfiorarle la pelle come se fosse mia figlia
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una birra, poi esclamò: «Come sei bello!» ¶ Nessuno mi
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fianco, strabuzzò gli occhi. ¶ «Come va?» chiese poi. ¶ «Bene
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di farlo contento.» ¶ «E come no, ci vengo, ci
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cane che saltellava attorno come un canguro, e li
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attorno a me, proprio come Vasco quando cantava: «... adesso
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per niente!» ¶ Avessi fatto come lui, avrei smesso di
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a litigare.» ¶ Mi colpì come non mai che Mario
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la donna che amavo come mia sorella, ma non
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Un cane macu... Sì, come fai a saperlo?» ¶ «L
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il mese scorso.» ¶ «E come ti è sembrato?» ¶ «Brutto
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sembrava divertirsi. «Non capisco come fai a essere così
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insieme!» proseguì Rosalinda raggiante, come se stesse recitando in
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dimenticheresti anche quella lì, come se chiama, Giulia.» ¶ «Arianna
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e affascinante, un po’ come il figlio si bea
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Dovresti capire che quelli come noi devono essere bravi
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darle ragione. ¶ «È che, come te, non sapevo di
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e sbatto le palpebre come intontito. Alla fine riesco
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niente sarebbe stato più come prima.» ¶ «Perché non me
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una mano sul viso, come se volessi scacciare il
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grande enfasi. ¶ «Davvero?» Fu come un pugno che mi
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fronte, ero troppo magro (come mio padre) e con
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ne avevo idea. ¶ «Vabbè, come non detto. Facciamo così
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figli, non era cordiale come lo era con la
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che non era brava come me, andava troppo veloce
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tuo figlio. Vuoi sapere come andò a finire?» ¶ Annuisco
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che la sua infanzia, come la mia, fosse stata
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abbozzo, «in questo siamo come le scimmie.» ¶ «No, la
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turno.» ¶ Arianna è inarrestabile, come se parlare la aiutasse
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tempo.» ¶ «E avete sbagliato. Come vedi, non abbiamo poteri
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il momento giusto.» ¶ «O, come direbbe Flor, più semplicemente
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me stessa, però. Tento come posso di contrastare la
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dirglielo. Aspetto di vederla.» ¶ «Come sta?» ¶ «Bene, lei sta
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lei sta sempre bene.» ¶ «Come fa?» ¶ «Credo sia un
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qua e di là come un ubriaco. Però alla
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che la sofferenza fortifichi, come molti dicono, però almeno
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restano nascoste. Tu sapresti come proteggere tua figlia dal
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controllare se Renata dormiva.» ¶ «Come un ghiro» risponde Arianna
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andava più in me, come se la bolla fosse
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guardrail che si spezza come un grissino. Poi non
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che la felicità è come il pulviscolo, si nasconde
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me) ho accumulato qualcosa come millesettecento sconfitte a picchiaduro
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padre, nemmeno i figli, come ci era riuscita lei
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vuol parlare.» ¶ «Parlare?» ripetei come un pappagallo. ¶ «Sì, per
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nome è Erri?» ¶ «Tu come ti chiami?» ¶ «Obi.» ¶ «Posso
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arrivò, improvvisa, mia madre, come quei nuvoloni neri estivi
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che iniziò l’interrogatorio. ¶ «Come ti trovi qui?» ¶ «Bene
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dormire?» ¶ «Sì.» ¶ «I vicini come sono, rumorosi?» ¶ «Non più
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avrebbe continuato a trattarmi come il povero figlio incapace
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fratelli era troppo. Mai come in quel momento sentii
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è che lo sai come vanno queste cose, una
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nessuna parentela». ¶ «Lo so.» ¶ «Come fra te e Arianna
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a mio fratello. ¶ «Così come?» intervenne lei. «Pazza, intendi
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conoscete da una vita, come vi viene in mente
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letto?» ¶ «Mamma mia, Erri, come sei pesante. Una scopata
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me.» ¶ «Ecco, appunto. Fate come se questa cosa non
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ancora di più. ¶ «E come lo chiamerai? Il negozio
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dello spinello ancora roteava come una piccola galassia attorno
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Rebecca mi si attaccò come un polpo e, quando
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e i bottoni schizzarono come schegge per la stanza
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una specie di mazza, come uno spiedino. ¶ Solo che
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ogni sua minima mossa, come se Rebecca fosse una
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miriade di applausi finti come quelli delle sitcom. ¶ In
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di commentare: «Figlia mia, come ti manda in giro
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se volessi, non saprei come aiutarti. E, comunque, non
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e sussultò col torace, come se piangesse. La tirai
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poteva fare un testamento come tutti?» esclama Giovanni appena
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sono suo figlio.» ¶ «È come se lo fossi.» ¶ Finisco
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con un mezzo sorriso, come a dire che a
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c’è, non sai come spiegare la situazione?» ¶ «Mmm
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potessi distoglierei lo sguardo. ¶ «Come sarebbe, che non c
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Già, ricordo.» ¶ «Be’, ecco, come dire... l’ho sparata
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la ricordo bene. E come potrei dimenticarla? Quella sera
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un po’ d’acqua, come se fossero medicinali. ¶ Se
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che dice le cose come stanno, un fratello maggiore
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potuta dimenticare il cameriere, come possono averlo fatto quel
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La sua voce è come il canto di una
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il colletto della camicia, come se così facendo potessi
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ristorante è disponibile.» ¶ «Ah, come no, certo, il mesiversario
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e perciò non capisco come sia riuscito nell’intento
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Vero?» ¶ Io non sapevo come rispondere e rimasi a
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spiegazione. «Non voglio crescerti come una femminuccia che dorme
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telenovele e mangiare «schifezze», come le chiamava papà. Per
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giorno di più, proprio come la pancia. ¶ Spesso restavo
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mia madre, non provavo, come loro si sarebbero attesi
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mammelle grosse e nere come Rosalinda. ¶ Ottantuno anni è
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cinque anni, mi siederei come sempre sul tappeto e
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una notizia del genere come se mi stessi dicendo
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provvedere a me stessa, come ho sempre fatto. E
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davvero felice. ¶ E allora come oggi mi dicevo che
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bocca aperta. ¶ «Ciao, ragazzi, come va?» chiese, prima di
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non fare il pesante come papà.» ¶ Mi portai le
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dici?» ¶ «Che devo dire?» ¶ «Come vivrete?» ¶ Flor si alzò
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gola. ¶ «Niente» ribatté Flor come nulla fosse. Fece una
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uno ora all’altro, come del resto ha fatto
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Mio padre, non so come, venne a sapere la
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Invece rimasi ad ascoltarlo come se nulla fosse. ¶ «Ma
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era molto folta, proprio come i suoi capelli, che
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divertirei così tanto». ¶ Quelli come noi si accontentano del
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in silenzio una spiegazione. ¶ «Come vedete, ho cercato di
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qui a discutere di come ci spartiremo le tue
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ti azzardare a chiamarlo come tuo padre!» ¶ In breve
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poi mi stringe piano, come fa sempre, e mi
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denti: «No, ma quelli come noi si accontentano del
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speciale. ¶ Non ti dirò, come molti, di restartene sulle
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mi aveva sempre visto come il figlioccio del capo
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posta e lessi qualcosa come cento messaggi degli ultimi
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crepa la pelle, proprio come l’acqua erode l
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una pausa per vedere come andavano le cose, se
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senza dire una parola, come sempre, e come sempre
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parola, come sempre, e come sempre non feci domande
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dei giorni «giusti» e, come ogni mese, avevamo organizzato
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ma più che altro come paracadute per i nostri
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i nostri insuccessi mensili, come se il solo fatto
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l’avrai vinta tu, come fosse un’infinita partita
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dei pancioni che spuntavano come funghi attorno a noi
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uscita ci sentivamo felici, come se fosse successo chissà
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anziché starcene ad aspettare, come ci dicevano tutti. Ricordo
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orgoglioso e stranamente libero, come se mi fossi tolto
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e le orecchie tese, come una lince che ha
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la sua attenzione?» ¶ Balbettai, come inebetito. ¶ «Qual è la
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sa.» ¶ Mi stava trattando come un bimbo di dieci
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vivere... prima di dimenticare come si fa.» ¶ Dovevo tornare
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mano. E non sapevo come avrebbe reagito. La mia
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Ma avendo io ereditato, come unica caratteristica comune ai
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il suo corpo apparve come la più alta dimostrazione
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ragioni: lo aveva scelto come omaggio al sorriso spagnoleggiante
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stato simpatico, ma sa come intrattenere le persone, parla
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Renata Ferrara. ¶ Donna Rosalinda, come la chiamano i suoi
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figlia, così da farne, come diceva spesso, una niña
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fatto innervosire non poco. Come si permetteva di mettere
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tremolanti e macchiate chiedendomi come sarebbe stata la mia
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a chiederti di assumermi come cameriere.» ¶ Papà sospirò. «Erri
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ma almeno è gratis.» ¶ «Come desideri, qui, comunque, c
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con colori sgargianti, così come gli stipiti delle porte
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a fatica la strada come un ruscello tra le
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domandò lei. ¶ «Tu, invece, come ti chiami?» replicai, lasciando
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che porta all’indice. ¶ «Come sapete, ultimamente le cose
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le parole del padre. ¶ «Come tutti voi, però, Giovanni
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la frase. Invece mamma, come punta da uno scorpione
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in avanti. ¶ È Mario, come sempre, a gettare acqua
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hai guadagnato?» prosegue Giovanni, come se la madre non
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stava parlando» riprende Valerio come se nulla fosse, «facciamolo
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sul mento che spacciava come lo sfregio di un
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sarei cascato a terra come un salame. Siccome però
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però iniziavo a parlare come loro, a gesticolare come
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come loro, a gesticolare come loro e a ridere
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loro e a ridere come loro, mamma decise che
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borghesi arricchiti e annoiati. Come tutti, dovevo andare in
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estivi nei quali Ari, come la chiamavo allora, veniva
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restavo in silenzio, proprio come adesso, a chiedermi cosa
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un fumetto, un libro. Come se la mia esistenza
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mostrai le tette?» ¶ E come potrei dimenticarlo? Eravamo stesi
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e riprese a leggere come se nulla fosse. La
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ne sai tu di come impiego il mio tempo
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del loro percorso. Quelli come noi, invece, soddisfatti non
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madre.» ¶ La guardo e, come sempre, non so cosa
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anni Arianna già parlava come un’adulta e a
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termini. Perciò feci spallucce, come a dire che certi
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a chiedermi com’era. ¶ «Come tutti i bambini piccoli
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mi avrebbe mai amato come un figlio. Flor, soprattutto
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mi interruppe per chiedermi come trascorressi le giornate. ¶ «Non
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eravamo da piccoli. Di come erano i nostri genitori
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bisogno di un ripasso, come si dice in gergo
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l’unico che sa come prenderla», che serve a
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sulle labbra. Era contento come poche volte lo avevo
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nella storia, mi chiedevo come facesse a sapere tutte
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Mi raccomando, abbine cura come se fosse tua. E
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non avevo idea di come usare quell’aggeggio. ¶ «Stasera
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chiesi preoccupato: «E tu come farai a fotografarlo?» ¶ «Aspetterò
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sul collo. Flor rideva come una matta e più
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mancanza di coraggio: era come se istintivamente mi accontentassi
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il tempo con lei, come se sapessi che di
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se non fosse accaduto. ¶ Come le oche degli Aristogatti
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e parlottano fra loro come se nulla fosse successo
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ipotetico valore e di come avremmo pensato di dividerle
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Poi ci sono quelli come noi, come me e
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sono quelli come noi, come me e Matilde, che
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nei confronti degli altri, come se stesse rubando qualcosa
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qualcosa dal piatto comune, come se la serenità conquistata
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aver fatto l’amore come allora sapevamo fare, senza
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che prenderlo con sé. Come darle torto... ¶ Lì per
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qualsivoglia oggetto e catalogandolo come «carino». ¶ Fra Matilde e
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alle decisioni. ¶ Per uno come me è troppo avanti
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e mi chiedevo, oggi come allora, se davvero ognuna
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riva. ¶ In tutto ciò, come si fa a girarsi
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uno per l’altra, come mai era accaduto negli
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notiziario? ¶ Era un giorno come tanti per dirsi tutto
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sempre uguale ci appare come il peggiore dei mali
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sono riuscito a trattenermi. «Come fai a stare con
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i pantaloni calati, proprio come ai vecchi tempi. ¶ «Un
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che si sono immolati come fanti al fronte. I
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allora verrebbe da chiedersi come sia riuscito Palle mosce
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Davvero?» chiedo, ma Clara, come un segugio, sta già
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in modo diverso». ¶ «Diverso come?» ¶ «Non so, più...» ¶ «Più
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strano che portavo appresso come un peso. ¶ La osservai
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avesse proseguito la conversazione come se nulla fosse. ¶ «Anche
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anche me. E poi, come si faceva a odiare
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una cosa così forte come l’odio. ¶ Se Arianna
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Era affettuosa con me come mai più sarebbe stata
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mia esistenza nel mondo. Come un bambino di nemmeno
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il resto, non so come abbiano fatto a sposarsi
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espiare: solo coincidenze. Io, come milioni di altre persone
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a prendere un gelato, come facevano i fidanzati delle
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ragazzo colto che parlava come un filosofo e recitava
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presente avrebbe potuto costruirselo come più le piaceva. Al
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possibile diventare un ingegnere, come l’uomo grande e
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restavo a fissarlo, chiedendomi come facesse una persona così
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enorme bugia. Sua madre, come ebbi modo di capire
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mia madre. Facile capire come mai Arianna la dichiarasse
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quelli dei ragazzini ingenui come me. ¶ Se la mamma
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attendeva. ¶ Avrei potuto chiedergli come superare il momento, a
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in che cosa sperare, come recuperare la dignità e
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spontanea una sola domanda. ¶ «Come hai fatto a passare
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mente la seconda domanda. ¶ «Come si fa a stare
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che voglio.» ¶ «Ma è come non fare niente. Chi
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comunque assorbivo senza accorgermene, come fossero radiazioni. ¶ Quella volta
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comportamento di Raffaele Gargiulo come quello di colui che
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ora, forse, disegnerei fumetti come mia sorella Flor. ¶ Mario
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a disegnare per passione, come sfogo, la sera magari
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soluzione alternativa senza urlare, come avrebbe fatto, invece, mia
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e ribatte: «Ma certo, come no, mi sembra giusto
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è di nuovo femmina, come speriamo, avrei pensato Luisa
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irrecuperabile, davvero non capisco come faccia chi ti sta
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un compagno di fumate: come me, non doveva passarsela
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colmarlo, ma ci sguazzeranno come un bambino in una
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novembre del ’93 gli studenti, come ogni autunno, occuparono la
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spiegare che quaggiù è come una savana, e se
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Orlando, che sapeva bene come ammazzare il retrogusto amarognolo
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la amavo. ¶ La amavo come si poteva amare una
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seno, ma con riluttanza, come se mi stesse facendo
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No, mamma mia, sai come sei brutto senza capelli
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diventato anch’io pelato, come papà. Mia madre del
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stato a farti diventare come sei, qual è l
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con cui nutrirsi davvero. ¶ Come un opossum ¶ Un anno
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indice puntato in aria, come a chiedere un istante
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però, non mi seguì come faceva mamma. Rimase a
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nauseante, invece rimasi zitto. Come sempre. ¶ Fu lei a
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rimanere lì una settimana, come il predatore che deve
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dei nostri rapporti «mirati», come li chiamavano i medici
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le situazioni più allucinanti, come la volta in cui
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di scoparla senza sosta, come un opossum. ¶ Mi sono
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lo stesso, per presentarmi, come sempre, in anticipo. C
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apro il frigo che, come al solito, è pieno
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vicino un nuovo superiore, come se i miei primi
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Giovannino, che si chiama come la nonna, come nostra
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chiama come la nonna, come nostra madre. In genere
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barba bianca e folta come quella di Babbo Natale
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Mario ed è magro come un’alice. Mario è
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ne parlava, io annuivo come si fa con un
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anche io un battesimo come i miei fratelli. ¶ Fu
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padre per essere battezzata come tutti i compagni di
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Anche tu sei bello, come tutta la nostra famiglia
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mio fratello Giovanni suoni, come sempre, tre volte al
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petto gonfio e glabro. ¶ «Come stai?» chiede poi, e
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che però non ride come avevo immaginato, ma si
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loro non so mai come rapportarmi, che fare o
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nella mia vita sono come la laurea: tutti ne
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capo miliziano mi apostroferebbe come asociale o, ben che
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suo lavoro, o se, come credo, la poverina è
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di donne innocenti. ¶ Ma come al solito mi sono
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non se ne andasse come aveva fatto papà. Ho
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precisi, graphic novel. ¶ «Fratellone, come stai?» ha esordito mentre
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stirando indietro il collo come un pavone. ¶ «Be’, non
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un’alzata di spalle. ¶ «Come ’boh’?» ¶ «Uffa, Erri, non
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Vabbè, fa’ un po’ come ti pare, tanto sei
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srotoli al suo passaggio, come il tappeto rosso per
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semplice starti accanto. Chissà come ne avevi trovata una
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in pensione.» ¶ «Sai sempre come tirare su di morale
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in vetrina. ¶ «Dovresti fare come me» ha continuato lei
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e mi sono chiesto come faccia a essere sempre
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ha un suo perché. ¶ Come ai vecchi tempi ¶ Stavo
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mia moglie. D’altronde, come potrei definirlo in una
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aspetta di essere trattato come tale e quando entra
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devo stendere per terra come un tappetino. ¶ Quella volta
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mi si schiantasse addosso come un cavallone che ti
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prestigioso, di certo non come quello di Mario, il
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esclama un poco convinto «Come sei bella!» ¶ Infine, ci
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stringevo fra le dita come un tesoro. ¶ Annuii di
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avevo mai conosciuto una come Arianna. Lo sguardo malinconico
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del ristorante. ¶ «Un nome come tanti» risposi seccato. Tutti
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domande non poste, proprio come le scelte che non
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A ogni modo, da come aggrottò le sopracciglia sono
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prendere una brutta piega, come accadeva tutte le volte
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anni, resta negli annali come una delle migliori della
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tanto normale non è. Come non lo è chi
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Mi dispiace, non sapevo.» ¶ «Come potevi?» ¶ «I tuoi fratelli
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potevi?» ¶ «I tuoi fratelli come stanno?» chiede dopo un
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Cosa?» ¶ «Spostare il cuscino come se fosse un sacchetto
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ho visti più. Evaporati, come bolle di sapone. Così
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ho bisogno di dirti come stanno le cose e
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fatto una sciocchezza. È come se la notizia del
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la testa nella sabbia, come gli struzzi, non volevo
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tentato di fargli capire come stavano le cose, che
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Marta non la dava ¶ Come per le scelte, anche
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mia mano era scivolata come un serpente sotto il
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era rimasta a fissarmi come se di fronte avesse
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accenno di girovita. Eppure, come mi guardava Giulia, nessun
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di non renderle grazie come fosse la Madonna. ¶ «Sali
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non dissi nulla. Così come non feci domande sullo
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formicolare nella pancia, proprio come mi sarebbe accaduto molti
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Invece decisi che, così come era venuto, il formicolio
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assenza di speranza. Sarebbe come darla vinta a quelli
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sottrarmi la speranza, sarebbe come rinunciare alla mia vita
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parola. «Non mi chiedere come sia possibile, per anni
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differenza farebbe, dici?» Urlo come se la rabbia fosse
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una strana sensazione addosso, come quando una parola dondola
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conforto. Insomma, non so come e perché, ci sono
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ci sta accanto, proprio come ci abituiamo ai suoi
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un’opinione, non so come difendere il mio punto
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si fa l’amore come l’abbiamo fatto noi
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quella sera in bagno, come se non potessimo farne
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potessimo farne a meno, come se il contatto dei
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figlio lo voglio, vada come vada, perché tanto le
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mica possono arrivare sempre come avevamo immaginato, l’importante
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un boccale di birra, come a voler brindare con
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che è diverso da come lo ricordavo, più turgido
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amore con forza, passione, come se non potessimo farne
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Tutto il resto è come se non fosse mai
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felice, allegro, sorridente, positivo, come Flor, come Valerio, uno
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sorridente, positivo, come Flor, come Valerio, uno che affronterà