Umberto Fracchia, Il perduto amore, 1921

intorno al suo letto, come sempre a quell'ora

assisterla fino all'alba, come faceva ormai da tre

con uno sguardo interrogativo, come se attendesse da lui

e se le ricompose come un tempo, divisi i

sua cuffiettina di lana. Come la mattina innanzi, quando

ne andò per sempre. Come mia madre. Nemmeno Silvio

mai più. ¶ PARTE QUARTA ¶ Come finì poi la collana

fatti ben più importanti, come sarebbe quello, per esempio

o di bimbo, fumare come le froge dei cavalli

mondo dal suo davanzale come se fosse nuovo, e

paletti e strani ordegni, come bande di svaligiatori, danno

sulla strada le mercanzie come se fosse roba rubata

dalle quali si sprigionavano, come da un firmamento di

dalla loro profondità traspariva, come in certi begli occhi

s'incendiarono e, fumando come vulcani, vomitavano cenere calda

faceva roteare sui tetti come frecce arroventate. Da per

le strade si vuotarono. Come se un ciclone si

di cenci si spegnessero come s'erano spente nella

dargli due ali possenti come quelle dei gabbiani, gli

e due le gambe come una volta, anche la

non le avrebbe impiegate, come quegli stupidi gabbiani impiegavano

povero pezzo di legno, come poteva mettere un'ala

era andato così liscio come si poteva sperare. Sotto

bella perla bianca, grossa come un cece. Poi trovò

pietre giallognole, trasparenti, lavorate come il brillante, ed erano

quando piccoli gridi lamentosi, come se realmente ella si

intorno con occhi torvi, come se contasse di non

mani e si torceva come se avesse le doglie

specie di focaccia larga come una mano. Lo involtò

bruciare dentro, le viscere, come se avesse inghiottito e

capelli, fitti e increspati come la lana. Ma non

le dicevano: — Oh! fiorita come una rosa di maggio

è bevuto il mare? Come siamo sgargianti! E questa

e gli gridava: — Stupido come tuo padre! Non vedi

da marito, che vedevano come tutti i giovani le

lo smeraldo che oscillava come una stella verde, e

dita anelli che splendevano come fari. Perdifiato, prono dinnanzi

Daria, se è morta come disse Soave, e Silvina

anni fa, e vedo come la vita mi sembrasse

già allora disperata, e come poi abbia potuto vivere

m'è intollerabile pensare, come risulta dalle pagine scritte

spogli in mia presenza, come se nulla ci dividesse

maledetta parete. ¶ Mi ricordo come fosse ieri quando la

stupide e meravigliose fantasie. Come la mia buona casa

già lontana, perduta, dimenticata! Come tutto era finito molto

tanto semplice finì misteriosamente come tutte le altre), e

idea della morte sopprime, come se importasse qualche cosa

sospira, io lo palpai come un innamorato tocca voluttuosamente

di calma, Silvio pensò come quell'incontro imminente e

dovuto ancora soffrire, e come invece sarebbe stato felice

labbra sarebbe stato dolce come il primo bacio d

ora d'averlo trattato come un estraneo, d'essere

no! Non sono morto! Come mi vedi sono vivo

e venti notti abbandonato come un cane in un

rimane quella che è, come se io fossi perfettamente

troppo agitato per vedere come gli occhi di lei

indubbiamente alla verità. ¶ — Ma come? Quando? domandò a Silvina

aveva deformato il viso come una maschera. Deliravi e

avresti mandato a chiamare. Come ti ho aspettato, Silvio

dell'indomani, del modo come avrebbe risolto il problema

ed egli non vedeva come avrebbe potuto mutarla. Bisognava

a guardare Silvina addormentata, come fa il ladro il

respiro di Silvina era come l'onda di un

un odore di nuovo, come tutte le cose appena

un soprabito caldo caldo come questo. L'inverno di

un'orrenda sciagura. ¶ — Ma come hai potuto spendere tanto

gettò al collo, giuliva. ¶ — Come poco basterebbe per essere

sollevata fra le braccia come una bambina piccina, pensava

uno sguardo acuto acuto, come uno spillo, gli si

Silvio in gran fretta, come se le parole di

scale. Veniva qui correndo come un indemoniato, e ora

il cuscino e ruggiva come un leone. Il parrucchino

disse solennemente Silvina, così come vi vedo, mi sembrate

Silvina, gemette il principe, come siete crudele! Perchè indegno

me, e non piangendo come un bambino.... ¶ Egli le

dagli attaccapanni e agitati come bandiere. E mentre Silvio

rossi e gialli, brillanti come pietre preziose. Allora sollevò

tanto che Silvina ebbe come in un lampo la

rotolarono qua e là come tante pallottole colorate di

ebbe una trafitta dolorosa, come se in quell'attimo

affilato e più bianco, come se a goccia a

passi silenziosi e incerti, come desiderosa di uscirne, d

stanze. Una mattina volle come sempre alzarsi per scendere

era propriamente un male. Come un lume stanco ella

veduto l'Invisibile trasvolare come un vento gelido per

della sua ala avvolgerla come in un freddo abbraccio

non si mosse. Poi, come se avesse preso una

uscì precipitosamente dalla stanza come per dare degli ordini

stecchiti degli alberi, svanire come lieve fumo; udii i

lungo la roggia ghiacciata, come galleggiando nell'aria sporca

tutti accettavano quel giorno come ogni altro giorno dell

le sue dita nodose come radici, e con quella

avevo fame. Silvina, digiuna come me, pallida, rincantucciata al

ippocastano altissimo e aperto come un pino, e una

del frutteto che era, come sempre, socchiusa. Da quella

due lati del letto, come i due angioli oranti

sotto i solai. Ma come fare? Quella debolezza la

superstiziosa si raffiguri giustamente come spettri notturni i maligni

che s'era offerta come sua compagna di solitudine

letto, appesi ai muri, come se chi abitava quella

conoscerti da tanto tempo. Come ti chiami? ¶ — Silvina. ¶ — Silvina

Silvina, soggiunse. E sai come mi chiamo io? Mi

Silvina, non sono orfana... ¶ — Come ti invidio! sospirò Soave

essere sciocca anche tu, come sono stata io. Non

domandò. Eppure è dolce come il miele. Perchè non

pelle liscia e lucida come seta, illuminando il suo

opacità calda e vellutata, come l'alito caldo fa

di commozione, è vero! Come sono diversa!... ¶ — E più

morbida le sue mani come aveva fatto prima mia

fatto prima mia madre, come aveva poi fatto Silvio

cara... I tuoi capelli come sono dorati! Questi non

sole, spighe di grano... Come sono fini! Quanti sono

sono fini! Quanti sono! Come pesano! ¶ Glieli accarezzò a

rossetto non è dolce come il miele.... ¶ E la

la prima volta; e come un giorno aveva potuto

non era così triste come l'altro. Silvina si

in una corsia squallida come tutte le altre. Chiese

senso di repulsione invincibile, come se non lo avesse

veduto prima di allora, come se fosse un altro

tonda gialla e liscia come il suo viso. Non

abiti di un taglio, come si dice, irreprensibile e

piede sottile e lungo come in un guanto. Ma

capo per non vedere come Silvina avrebbe accolto le

una mano sul cuore) come il mio cuore batte

fingere o mentire. Così come mi vedete, non più

incapace di mentire, così come sono incapace di nascondere

senza dolore vedo ora come voi lo amiate. Forse

la mia felicità. Ma come potrei ora andarmene, senza

sempre, tutte sono scomparse, come se il destino, dopo

uguale, commossa. Silvina pensava: — Come è lungo! E per

credetti di essermi ingannato. Come potevate essere voi, proprio

le tratto con confidenza, come un vecchio amico. Ma

ormai impossibile indietreggiare. Allora, come uno che, dopo essersi

Credete che non veda come la mia situazione sia

che ella aveva recitata come nei vecchi drammi, le

seno, Soave le disse: ¶ — Come sei fortunata tu, Silvina

in piedi, era pallido come un morto, e doveva

di una carezza, abbandonato come un cane, dimenticato come

come un cane, dimenticato come uno straniero, non doveva

portato neppure un fiore. ¶ Come ebbe salite le lunghe

egli si sentiva perduto, come se fosse per mancargli

sue e di Silvina come le aveva lasciate, Silvina

nel corridoio avvicinarsi leggiero come sempre, e poi l

ma proprio lei viva, come l'aveva posseduta un

Se tu avessi ¶ sofferto come me, e sperimentato come

come me, e sperimentato come me il sorriso d

di luce, senza stupore, come se avessi saputo di

ma vestita e pettinata come in pieno giorno. Con

Silvina con accento compassionevole. Come vuoi che sappia che

offrire ad una ragazza come te una vita agiata

udii, udii distintamente che, come in un sospiro, disse

mattina mia madre andò come sempre a bussare all

Beatrice lo tiene stretto come in una dolce catena

che scoloriranno al sole come petali caduti ad un

si ridusse a piangere come un bambino e da

e pregò molto devotamente, come se Silvina fosse morta

all'amore per Silvina, come se il fatto di

un abbaino, che aveva come giardino un bellissimo vaso

sua spalla: ¶ — Silvio, diceva, come erano belli quei fazzoletti

libero, diceva, sono libero come l'aria. Pochi uomini

Pochi uomini sono liberi come me. Io non ho

uno che ti consideri come un nemico, o che

annoiata? Se tu sapessi come ti amo, come ti

sapessi come ti amo, come ti adoro! Tutte le

più per me; è come se non esistessi che

che era infame così come era disgraziato il mio

Era timida, sottomessa, paziente. Come avrebbe potuto essere così

tuoi piedi. Ti vedo come sopra un trono, tu

schiavo. E le diceva: — Come sei bella, Silvina! Che

E le diceva anche: — Come ammiro, Silvina, la forza

Silvio trovava bellissima. Così, come faceva in casa nostra

in ultimo di accoglierla come figlia in casa sua

aveva dipinto suo padre come un uomo di vecchio

e lo accettavano volentieri come compagno di ozi. ¶ Appunto

su per le scale, come se lo portasse il

l'ho colta. Ora come potrebbe più nascondersi? Il

Mio Dio! disse Silvina, come ha potuto trovarmi elegante

primavera, essa rimane immobile come morta sotto un cielo

tutte con lunghi gemiti, come se spiriti imprigionati nelle

collo, parata e immobile come una madonna di cera

le sue palpebre leggiere come un velo di seta

sonno, pensava con tenerezza come Loreto rassomigliasse tutto a

Silvina udì dei nomi come Odette, Frufrù, Mimì, Manon

con sospiro: ¶ — E ora come la compiango, poverina, che

suo Silvio! Chi sa come le sembrerà triste non

pena, disse Silvina esitando, come se questa confessione le

era fulva e maliziosa come una volpe. Chi vestiva

vago allontana questo pensiero, come per dire: — Verrà più

Manon, la più acerba, come fra due cuscini. Ma

di nome Silvio? E come Silvina accennava di sì

dice alfine lo zio. Come mai all'ospedale? ¶ — Con

aveva una collana proprio come la tua, con uno

illusioni. Era stato giovane come tutti gli uomini, e

di strada, camminando camminando, come faceva lui, da mattina

palandrana verde, stava fermo come una statua, incantato dalle

quando alfine si riscosse, come se improvvisamente al vecchio

pietra sprigionava lampi meravigliosi, come avrebbe fatto un vero

un bel nastro; e, come nastro, era senza dubbio

il nastro di Andromaco come se fosse il più

amorevole, le disse: — Ah! come faccio a vederla se

un vero smeraldo. Ma come la fortuna gli si

e incominciò a battere come un tamburo. E Porfirio

di una luce stupenda, come se per il tetto

non fu così ubbidiente come egli avrebbe voluto. I

occhi non potevano addormentarsi, come accade quando, in estate

fodera della sua palandrana. Come tutti gli eroi, egli

la mia casa, pallido come un morto, appoggiandomi ad

raro cespuglio ancor verde, come una speranza subito soffocata

in cui erano scomparse, come se il loro compito

la strada semina occhiate come elemosine. I suoi occhi

un tempo semplicemente chiari, come quelli di mia madre

luci fredde e pallide come scintille. ¶ Se non sapessi

sue spalle a dipanarli come oro filato? La mano

si indugiava un poco, come si posa la mano

guardava attentamente nello specchio, come se cercasse qualche cosa

antica. Era bellissima, ma come le donne potevano piacere

stoffe di solito cupe come il suo carattere, fogge

suo carattere, fogge capricciose come i suoi pensieri, che

un fiore unico anzi, come un gran giglio o

suo corpo piccolo stava come un gambo. Così vestita

portasse, e che volasse come una farfalla. ¶ Mio padre

indipendente, e quella grazia, come dire? isolata, che ella

vita, perchè anch'io, come mio padre, come tutti

io, come mio padre, come tutti noi, ero teneramente

zitella taciturna ed arcigna, come se ne incontrano di

Anch'io forse farei come tutti gli altri, se

amore di una fanciulla, come nasca, e che cosa

passo lungo il fossato, come uno che non ha

Pensavo che stesse là, come me, a fantasticare i

si mettono a vendere come in tante botteghe. Vengono

batteva nella mia mano come se fosse nudo; i

le cadevano sulle spalle come serpi d'oro. Con

sul palmo della mano, come fa Amleto con il

che ci incombe, e come essa colpisca sempre con

senso vago di felicità, come se mi si fossero

prima chiuse per me come per tutti gli altri

eccitati dalla mia indifferenza. Come la vita doveva essere

Forse Silvina stessa, nascosta come sempre dietro le persiane

io stesso non so come esercitarlo. ¶ «Voi mi vedete

da Silvina? Si offre come un salvatore, ma chiede

frollo, delicato, sensibile, dolce come lo zucchero. Perchè esse

inutile che tu aspetti. — Come? esclamo. Non viene? — No

L'uscio si mosse come se un soffio di

è casa mia. E come hai potuto entrare? ¶ Dai

aggrapparsi alle mie, convulsamente, come se avesse voluto spezzarmele

fece un moto improvviso come se avesse voluto fuggire

sopra un gradino, e come svenuta si abbandonò contro

mi muovo: ero fredda come il marmo. Si direbbe

bicchieri, le sottane rovesciate, come morta. Ma non era

ferma a ogni passo come un ubriaco, parla a

vedermi. Ma, non so come, a un tratto si

giù per la scesa come una pazza, mi nascondo

Sveglio! Non mica addormentato come oggi! Così avessi veduto

mondo vasto e vacuo come un abisso! Ah! come

come un abisso! Ah! come tutto era ridicolo in

di schiavo. Che fare? Come potevo io resistere o

felice! — ed io ero come un prigioniero al quale

Mi pento, diceva guardandomi come una madre guarda il

era socchiuso. Guardandomi intorno come un ladro, adagio lo

la mia testa gira come una banderuola, e sono

posso. — Sono io! dico come in un soffio. L

ai piedi del letto, come morto. — ¶ La candela si

scolorata e falsa: era come una mano fredda che

appesi in un angolo come impiccati. Bensì cercavo di

uscivano, non si sa come, due, due mani... Sì

anche una macchia rossiccia, come un involto di carta

vaghi, incerti, s'aggiravano come farfalle... ¶ Così vissi. A

fiore chiuso. ¶ PARTE SECONDA ¶ Come finì la collana ¶ Se

sotto forma di racconto, come tanti fanno oggidì, che

fuggì ad inseguire Daria, come abbiamo veduto. Clauss non

attributo della sua bellezza, come i suoi occhi oltremarini

i suoi occhi oltremarini, come le vene azzurre delle

azzurre delle sue tempie, come il rosso crudo di

a galleggiare sull'acqua come meduse. Ora invece era

un raggio verde diritto come dalla pupilla di un

era non solo rotonda come un uovo, ma grossa

un uovo, ma grossa come una zucca. Quel ragazzo

arruffio di capelli gialli come la stoppa, e il

banchina nuova del porto. Come ogni giorno, ad ogni

Era una bambina rotonda come una palla, due gote

palla, due gote rosse come due mele, e un

suoi capelli erano crespi come la lana e opachi

tu! Guarda Andromaco piuttosto come fa con Rosina. Guarda

dondolavano sull'acqua. ¶ — Sei come tuo padre, tale e

nè muoversi nè voltarsi, come se parlasse al vento

splendore al collo, e come si sarebbero consumate di

collana era proprio verde come una goccia di quell

Anche Porfirio era vecchio come quell'orologio, e il

pronta ad ascoltarvi. Ma come sapete voi che Clauss

era calda e modulata, come un flauto. Vedendola così

quanto egli soffra, e come sia degno della vostra

sulle mie labbra. Ebbi come un principio di vertigine

io sia per lui come un fiore? Come una

lui come un fiore? Come una violaciocca, un piccolo

Non voglio! ¶ Ma ero come assonnato. Udivo, vedevo, comprendevo

dica di me, domani, come ieri: — Quella donna è

Quella donna è doppia come un serpente? — oppure: — Ella

della luce, mi stupirono come se avessi lasciato il

manifestava tutta alla superficie, come la spuma di un

e la solitudine sono come un baratro che ci

volta meraviglie e palpiti, come se mi fosse apparsa

e intricato. ¶ — Hai veduto come sotto la sua pelle

tempie, i suoi polsi! Come il suo cuore è

palme rosee e concave come i grandi petali del

suoi occhi sono neri? Come hai potuto sbagliarti? Sono

ti guarda dal basso, come una colomba innamorata, col

domandò una voce acuta come un allegro campanellino d

a quello di Daria come la copia mal riuscita

e azzurri, e pesanti come il ferro. ¶ — Ah! io

Ebbene io so tutto, come te, e come Daria

tutto, come te, e come Daria... Tutto, tutto... ¶ — Ma

mi confidò: ¶ — Vuoi sapere come mi piacerebbe un cappellino

mi piacerebbe un cappellino? Come quello che ho veduto

avrò mai di cappelli come quello! ¶ Rimase silenziosa qualche

Venticinque lire... ¶ Mi guardò come aspettando da me qualche

ebbe la mia immagine come non l'aveva avuta

di Daria si posavano come farfalle, come farfalle, su

si posavano come farfalle, come farfalle, su quelle cose

quei sorrisi che sono come fili tesi fra due

impara a inventare. È come dire che sono vecchio

me, con queste parole), come mai Platone non si

un istante si pelò, come un altro si sarebbe

la tavola, rimanevano inerti. — Come mai? — pensavo. — Finge? O

era paffuta e beffarda come la vedono i fanciulli

naturale, che non era come tutti gli altri; e

impacciate nei loro gesti come se gli oggetti, sul

sfavillando. E vidi anche come le loro mani si

e gonfio fosse liscio come una zucca, e che

occhio, umidiccio e peloso come un ombelico, gli si

mezzo alla fronte. Erano come scimmie bianche, gigantesche scimmie

e vidi ogni cosa come era avvenuta. — Daria! Daria

l'anima rimaneva sospesa, come sul punto di abbandonarmi

bocca, un bacio tepido come una colomba, non pensi

amati, fratello, teneramente, appassionatamente, come fanciulli, come malati, come

teneramente, appassionatamente, come fanciulli, come malati, come moribondi. Godere

come fanciulli, come malati, come moribondi. Godere dell'amore

oblioso così della morte come della vita. Distrattamente ascolto

chiara notte autunnale, sarei come un orfano il quale

vita delle ombre. Sono, come le pallide larve, distaccato

sempre piena per me, come le desolate lande della

lui avevo udito parlare come di un'anima perduta

dalla mia immaginazione, passare, come contro lo scenario di

Nulla... — balbettai. ¶ Egli rise. ¶ — Come è possibile, nulla? — soggiunse

da me le pupille, come uno che stacca le

la sua voce, pacata, come una musica sopra una

occhi chiusi e sorrideva come in sogno. — Behela! — chiamò

il padrone, egli cantava come un forsennato. — Sarkis... — esclamai

forse uccidere anch'io come lui, — mormorò, — quel giorno

palpebre, lo rivedevo, non come era in realtà, ma

era in realtà, ma come era, da giovane, nella

abbandonò più. ¶ Vivevo dunque come trasognato. In quella grande

la mia fronte, ebbi come in un lampo il

verde della sua casa, come l'avevo veduta mille

a poco si spegneva. Come viveva quell'uomo? Che

e da sguardi striscianti come bisce. Incendi. Ed io

e brandiva il bicchiere come una clava, il bicchiere

è dunque così brutto come si dipinge? ¶ Io m

altri non gli badavano, come se non ci fosse

giovani, rivolto a Clauss — come possano durare pregiudizi di

stanca.... Io ti odio.... ¶ Come se queste parole le

non si deve piangere... Come potete piangere dinnanzi a

il colpo sugli occhi come una frustata, restò un

peggiore di una donna... ¶ — Come è possibile? — domandò con

toccata nella sua piaga... ¶ — Come? — mormorai. — Io l'ho

la sua voce era come uno specchio velato, l

verso i quali essi, come uccelli prigionieri, si lanciavano

ha detto. — Va via! — Come! — esclamo, — mi colpisci, mi

così? Mi scacci via? Come un cane? Io sono

mi abbia respinto, scacciato come un cane. Io non

ai quali si dice: — Come un cane! Peggio di

notte. Di giorno sono come un bambino; la luce

I suoi occhi sono come quelli dei gatti. La

sua carne muta colore, come l'opale, o la

È fatta così. È come una bambina capricciosa. Una

Ma tu devi considerarmi come un moribondo al quale

con quella stessa corda, come prevedevo, l'omicida s

so quale nascosta preoccupazione, come inquieto, incerto, non così

così sicuro di sè come sempre. ¶ — Paris, — disse ad

ch'io sia capriccioso come un ragazzo. Non so

risuonò al mio orecchio come un richiamo, come un

orecchio come un richiamo, come un allarme) — Daria... ¶ — Ebbene

Clauss. Bella gente! Eccoli come son fatti! Che grandissimi

piccole unghie rosse. Poi come un turbine si precipitò

mi porse la mano, come se con quel gesto

capo, un singhiozzo soffocato, come uno scoppio di pianto

entro una nuvola, ma come se tutta quanta la

corico disperatamente solo, e come me tratteneva il respiro

cercando me nel silenzio, come io cercavo lui, e

in tono quasi pietoso, come per consolarla. Perchè? Perchè

brontolio cupo, inarticolato, appunto come il brontolio di un

capo piegato sul petto come se fosse staccato dal

mattoni rotti e sconnessi come questi: e pareva scalza

nessuno di noi poteva, come invece avrebbe desiderato, morire

Me ne ero dimenticato, come se quel giorno non

rapporto con il prossimo. Come spesso una cosa da

mi strinse a sè come se temesse che gli

temere: dopodomani sarò puntuale come un orologio! ¶ Salii lentamente

manica del soprabito. Pensavo: — Come un orologio! Come se

Pensavo: — Come un orologio! Come se tutti gli orologi

ritrovarmele dinnanzi ne soffrivo come d'una nausea. Occupavo

modo ingannare il tempo? Come occupare la lentezza e

seduto a quel tavolo. Come in tutte le fotografie

senza dubbio una stranezza come tutte le altre, dovuta

corpo, continuano ad attorcigliarsi come se nulla fosse accaduto

Tu mi hai affascinata come il serpente. Avevi quel

loro corpi arroventati dibattersi come in un rogo. Infine

lettere. Minaccia di uccidermi. Come sarei felice, amore, di

da un pezzo! Rimasi come inebetito a guardare l

verso il suo corpo, come in un disperato desiderio

amore, amore e morte, come nelle più sublimi leggende

solo! Non disperatamente solo, come me! Con Armida sua

che Armida potesse morire come Ofelia, tra fiori galleggianti

quella era una morte come tutte le altre. Con

era là, ancora sfatto, come quando la mattina m

e richiudere le coltri, come se nulla fosse avvenuto

poco ti avvolgerà tutto come in una nuvola, e

considerare tutte le cose come se fossero infinitamente lontane

sentire. Era, quel respiro, come un filo di luce

a ragionare, ad agire. Come era dunque possibile? Una

segno di sconsolato diniego, come per dire: — Che so

le spalle, la squassò come se avesse voluto stroncarla

riprendere la mia vita come prima. Per lei: per

mi misi a ridere come un pazzo, quando Esposito

sua sorella, anzichè rispondere, come un pazzo, di volerla

occhi fissi su lei, come un idiota. Ma Luisa

sguardo di bambina spaurita, come per domandarmi: Dunque è

e beato, e andarmene come ero venuto, lontano, e

essere generoso con lei come il destino era stato

racimolare qualche altro soldo come correttore di bozze. Luisa

tratti del mio viso, come per indovinare chi fossi

facendole sbatacchiare la testa come ad un fantoccio di

avrei tirato il collo come ad una vecchia gallina

sfiancato, brutto e sporco come un cesso, io qui

mi si chiama così, come un bambino: povero piccolo

sono ripugnante ed odioso; come sono irritato e cattivo

donna, in fine, Luisa, come tutte le altre. ¶ Un

uscire. Quando fu vestita, come sempre si sedette dinnanzi

non essere bella abbastanza? ¶ — Come siete curiose voi donne

a sopportare l'appetito come una regola di perfetta

tavolo, e mi guardò come perchè le dicessi: ¶ — Oh

Mammuzza, le disse, senti come sono profumate... ¶ E le

di un sorriso macabro, come quello di un teschio

al viso della figlia come ogni caricatura somiglia all

costei era stata giovane come Luisa ed era stata

essi l'avevano considerata come un ornamento della loro

ornamento della loro vita, come un bene desiderabile e

La nostra vita era come l'ho descritta: una

è di natura ciarliero come un merlo. Egli si

scoppio cupo e lungo come un tuono. Luisa, spaventata

vi sembra di udire come un crepitìo di fucilate

spiegando a un sergente come la tipografia nella quale

silenziosa, con buffa curiosità, come se da una parte

di panno verde, tonda come una papalina. Doveva avere

momento avrei dovuto subirlo come una mosca. Infatti, con

più naturale del mondo, come se l'avesse conosciuta

pioggia o nella neve, come se non avesse altro

consideravo la sua compagnia come l'ultima delle mie

parlare... Costui s'attacca come la rogna... ¶ — Piano piano

colore chiaro e vivo come la gota di un

vita si riduce arida come un deserto... ¶ Isacco soggiunse

con noi dopo cena. Come se non bastasse, alcuni

cose, ne godevo segretamente come un bambino. La miseria

avevo ancora una prova. Come apportatore di fiori, di

così spregevole e fastidioso come prima, quando si presentava

d'avere un vicino come lui, con uno zio

la pelle pareva tesa come gomma elastica appena appena

da capo a piedi, come uno di quei cristi

moto dei miei pensieri come avrebbe fatto una manata

stata un'altra donna! Come quei fiori che mi

di vainiglia e soffice come la lana. Mi fermai

in quella spelonca buia come un antro, e mi

quelle scarpe calzarono invece come guanti. ¶ IX. ¶ Eccole qua

Non pensarci, disse sottovoce, come per paura che Isacco

non riuscivo a capire come mai Luisa osasse suggerirmi

aveva ancora completamente acciecato, come poi mi acciecò. Solo

non fossi un marito come tutti gli altri, e

e Luisa una moglie come tutte le altre; ma

Questo vino non è come l'altro. Non mi

bicchiere nella bocca aperta, come dentro un imbuto. ¶ Ben

dello spirito. Deve essere come l'incontro di due

e gioia, si confondono come la vita e la

deserta e dolorosa stanchezza, come un rilassamento dello spirito

rasserenarmi. ¶ X. ¶ Tutti ricordano come è stata rigida la

aveva udito Isacco rincasare come il solito, all'ora

tutto questo era accaduto; come se Isacco non fosse

ammalato. Ora mi spiegavo come mai non lo avessi

lo avessi udito rincasare come ogni sera. Quella mattina

ella non si muoveva come ci si muove nel

sentivo benissimo, rimanendo immobile come se fossi addormentato profondamente

la finestra grigia illuminata) come se, mentre cercava qualche

nella serratura fu leggiero come il rosichìo del topo

scoppiare. Stando così, vedevo come se questa maledetta parete

era più grigio pallido come sempre. Era rosso, infiammato

gota sulla sua bocca, come per sentire se le

avevo un ronzio confuso, come il rumore di un

di un risucchio lontano. Come non vedevo nulla, così

E anch'io, cauto come un ladro, leggiero come

come un ladro, leggiero come un'ombra, rovesciai le

tirò con furia rabbiosa come una scimmia: le piantò

tuttavia macchiata di rosso come se l'avesse stretta