Matilde Serao, Addio, amore!, 1890

mio amore è ardente come il tuo, la mia

è inebbriata di passione come la tua, noi siamo

perdono, senti, ti perdono come Cristo perdonava ai suoi

e chiuse gli occhi come se svenisse. Ma tanta

sfere. Laura, Laura, vedi come ti prego, vedi come

come ti prego, vedi come ti imploro, abbiamo lo

pericolo, che due donne, come me, Anna Dias, come

come me, Anna Dias, come te, Laura Acquaviva, debbano

senza vendicarsi, ella ebbe come un approfondimento di anima

passione - e a Sorrento come a Pompei, ella era

il peccato. A Napoli, come a Pompei, come a

Napoli, come a Pompei, come a Sorrento, ella era

simile a un torpore, come coloro che sulle altissime

riaveva, d'un tratto, come se le rotelline interiori

porta contro lei, trattandola come una estranea, quando, dieci

cose, negli struggimenti quotidiani, come nella catastrofe! Ma poichè

abito, che la copriva come una coltre funeraria. Cominciava

sua passione. Ed ebbe come un desiderio più profondo

sua desolazione notturna. Fiaccata, come da un colpo di

gesto vago. Di nuovo, come nella sera innanzi, tutti

anno, intendi? Mi porterai come un compagno, come un

porterai come un compagno, come un amico, come un

compagno, come un amico, come un servo, per un

qui, soli, allora. ¶ - Soli, come? ¶ - Noi soli, noi due

pallido, niente altro: era come il domatore di fronte

o passionale signora Dias, come io vi tradisca, amando

ripeto a te, oggi, come le ho dette a

vi abbruciassero il cuore, come hanno abbruciato il mio

morire, dunque, Cesare? Ma come hai potuto dimenticare che

girando per la stanza come la pazza che si

d'insopportabile dolore fisico, come se le dure sillabe

o la seconda tragedia, come vi esprimete voi, passionalmente

mise un profondo sospiro, come se morisse veramente. ¶ - Invece

si sposa una donna come voi... ¶ - Avresti preferito mia

esclamò ella, sentendo bene come si avviliva parlando così

volevo essere assolutamente libero, come da scapolo: voi accettaste

avete coscienza, per parlare come voi parlate, se avete

capisci? - ella gridò - Oh come hai ragione, sempre, tu

ho conosciuto fin oggi, come hai saputo metterti dalla

nella tua paurosa corruzione, come hai avuto ragione, offrendomi

che adorare un uomo come ti ho amato, come

come ti ho amato, come ti ho adorato, credevo

vigliacca e infame. Vedi, come ti do ragione. Tu

di suo marito e come se volesse scrivere qualche

un'espressione d'inquietudine, come se temesse la pioggia

in su e giù, come una creatura che ha

alberi. La rotonda era come segregata dal mondo e

dell'orologetto, minutissime, sottili come le zampette di un

Anna, come fidanzato prima, come amante, poi: e il

l'amante ideale, diventasse come Dias. Quella creatura semplice

sua. E quasi, quasi, come per torturarla, quei due

ma sottile e tagliente come una sega che si

innocente e casta fanciulla come Laura, che un onest

che un onest'uomo come Cesare, potessero commettere questo

potendo guardarlo in viso, come una donna che ha

o chiudeva gli occhi come se dormisse. ¶ Ma il

egli trattava quel discorso come un soliloquio. Ella si

me ne voglio andare. ¶ - Come vuoi - egli disse, cedendo

e il modo trionfale come si portava via Laura

la vinse: e giammai come in quei tre giorni

cattivo, poi; ma è come è. ¶ - È vero - ella

di desiderarlo. E vedete, come sono ragionevole. Voi siete

me? ¶ - Ricorrerò a voi, come ad un fratello. ¶ - Sentite

vi dico questa cosa, come se la dicessi alla

Voi, amando, non fareste come me? ¶ - Farei come voi

fareste come me? ¶ - Farei come voi... Gitterei la mia

abbattimento morale così intenso, come se veramente tutta la

si allontanava dalla casa, come da un luogo d

mormorava Anna, smarrita. ¶ - Ma come, non puoi vivere ed

essere, almeno nelle apparenze, come tutte le altre donne

fastidio. Ma nel modo come egli la guardava, ansiosamente

languendo per un uomo come Cesare Dias, ella aveva

creatura disperante, poichè era come il fuscello di legno

tante altre donne ornate come lei, cariche di gemme

tutte quelle creature risplendenti come idoli ieratici, non avessero

idoli ieratici, non avessero come lei un cuore straziato

Suo marito la trattava come un'amante a cui

carrozza chiusa, la inebbriava come un convegno di amor

torneremo insieme - soggiunse confortandola come un'amante tradita a

melanconici o pensosi, ma come se assaporassero intimamente quel

un sorriso tutto languore, come se tutta la sua

si muovevano, agivano, ma come in una fantasmagoria: non

e la faceva vacillare come nel massimo grado di

di essere scoperta là come se ella fosse in

prendeva Anna, di entrare come una furia, in quella

ella sparve tutta: poi, come un automa, senza che

sua sorella, tal quale come in quella prima notte

e verginale di Laura. Come dormiva placidamente, la bellissima

sua bruna veste, terrea come una agonizzante, Anna non

che esse colpirono Laura come uno schiaffo. ¶ - Eccomi: vengo

fissava sui capelli biondi come l'oro di sua

Forse che una donna come me, va nella stanza

sol fatto. Tu, fanciulla, come me, hai abbandonato la

ero dietro la porta, come te, per sapere la

giovane bello e ricco, come hai potuto gittare la

ti ho imitata, ecco. Come tu lo ami, io

Ella, fece un cenno, come per dire di non

una donna, umana, terrena, come tutte le altre... più

l'aria eccitata, felice, come quella di chi aveva

gli erano offerti innanzi, come se egli fosse la

e mordendosi le labbra, come faceva da qualche tempo

voi, nelle vostre fantasie, come vi seguirei!... Invece, io

si scuoteva sorridendo vagamente, come a una musica che

è il fatale errore... come si dice nei romanzi

mano sottile che sorgeva come un fiore dai merletti

si vestì di nuovo, come se volesse vegliare. Aveva

al suo arrivo. E come in tutta la serata

suo nome, chiamandolo, invocandolo, come faceva in tutte le

essere tornato. E rapida come un'ombra fugace, attraversò

che a un nottambulo come Cesare, il presto non

terrore l'assalse. Forse, come quella di Adolphe, che

la invadeva a intervalli, come una tempestosa raffica di

assaporando, sorbendo la vita, come tutti i meridionali, senza

impeto folle di passione, come se fossero le labbra

che la seguiva, fluttuando come una bianca onda. Perchè

uomo che ella adorava come un Dio, tutta la

senza emozione, senza voce, come una creatura che non

aveva preso questo perdono, come lo schiavo prende il

avrebbe mai voluto viaggiare, come Giuseppe Prudhomme; e infine

di ricevere, di divertirsi come volevano. Anna aveva udito

aveva risposto l'altra. ¶ - Come puoi dire questo? - le

Neanche quello che scrivo. ¶ - Come sei chiusa! Come nascondi

scrivo. ¶ - Come sei chiusa! Come nascondi i segreti del

innamorato, è vero, ma come tutti coloro che molto

forte inclinazione amorosa, inconsciamente, come tutte le forti volontà

disprezzo, solo nel modo come lo squadrava, quando appariva

originali: originali ma buone come la loro madre Caterina

era morta così presto, come il loro padre, Francesco

Che cuore profondo, avete! Come mi ci annegherei volentieri

leggeva in quel cuore come in un libro aperto

in una sola notte, come visione di orrore e

di Cesare Dias. Ah, come si vergognava di domandare

per la forma, ma come vinto, come se trionfasse

forma, ma come vinto, come se trionfasse della propria

freddo e arido! E come in quei particolari gelidi

sguardo che meravigliava Caracciolo, come una bizzarra e ignota

minuti di grande scoraggiamento. Come lo amava Cesare Dias

di lui, umile, innamorata, come una povera sciocca sublime

baciandola sulla guancia tenue come il petalo di una

tutte le idealità: ¶ - Bè, come va la corte, Luigi

campo... ¶ - Sì, sei generoso come un Cesare; ma quando

idea che egli considerasse come una frivolezza mondana, l

indignava egualmente contro Cesare, come contro Luigi. ¶ - Voi scherzate

Luigi Caracciolo presso Anna, come fidanzato prima, come amante

impresse sulla fisonomia. ¶ - Ma come! - esclamò lui - non vi

laceratele - ella soggiunse, amaramente. ¶ - Come volete - disse lui, lacerando

capo, le disse, parlando come in sogno: ¶ - Vi rammentate

fatalità le pesava addosso come un presentimento; e nella

e amava villa Caterina, come il nido familiare, cercando

dilatazione cerebrale di Anna, come egli diceva, trovava l

le labbra chiuse e come sigillate, perchè non lasciassero

divorando il proprio dolore, come tante timide e buone

martire inebbriata di martirio, come tutte le donne che

poter vivere d'infelicità, come tante donne ne vivono

la loro anima è, come la pelle di Ester

ella si muoveva, obbedendo come un fanciullino. Lei, guardando

ancora combatte col dolore come Giacobbe con l'angelo

senza impeto, monotona, continua, come di coloro a cui

lentamente e a riprese, come se il respiro le

dentro... ¶ - Ma una giovane come voi, deve cercare la

faceva battere le tele, come se navigassero per l

senza badare al modo come le aveva parlato Cesare

potenza, vale a dire come vi amavo io, voi

di nuovo il cuore, come se in questo momento

lagnerò: io vi riterrò come il mio più grande

Voi mi lascerete vivere come voglio? ¶ - Voi siete il

mai possibile, anche questo? ¶ - Come volete - egli osservò freddamente

altro - disse lui, fermamente. ¶ - Come oggi, come sempre, voi

lui, fermamente. ¶ - Come oggi, come sempre, voi sarete libero

umilmente incrociando le mani, come se pregasse. ¶ Un silenzio

e piegò le ginocchia come innanzi al suo Dio

dal tempo, apparvero bianchi come una spuma, e fin

la invase sempre più, come in un'onda di

di un pallor caldo come l'avorio, dalle grandi

non ad origliare, ma come se non osasse ancora

belle braccia nude uscenti come fiori dalle larghe maniche

Laura comparve. Era vestita, come sempre, di bianco e

Minerva - disse vedendo Laura. - Come stiamo bene! Un vestito

piume color crema, leggere, come una nuvola, come una

leggere, come una nuvola, come una spuma, volanti al

uomo ragionevole e calmo come lui! ¶ Tutta la via

si allontanò, nel sole, come una freccia. Anna aveva

Guardava la campagna, fissamente, come se vi scorgesse delle

la conversazione divenne generale. Come tutte le giovani spose

della tribuna e capitò, come per caso, accanto ad

vestirsi per le corse come se andassero a ballare

ebano, sulla seta nera, come i suoi occhi carezzavano

della donna che guardavano, come la sua voce carezzava

moto di superbia. ¶ - E come il divo Giulio, tutte

stessa arrivavano a lei come un'eco indistinta, come

come un'eco indistinta, come un vago movimento di

Ella lo guardò trasognata, come se non lo riconoscesse

persone che sembrano nemiche, come le cose. Egli non

lasciarlo passare avanti. ¶ - Oh come state?... bene, nevvero? - gli

la testa in là, come se volesse guardare il

intendo. Io sono savio come voi: anzi come tutti

savio come voi: anzi come tutti i sette Savii

quel periodo di assenza, come una novella tinta di

più: vale a dire, come si compromette una ragazza

donde non si scuoteva, come se tutta l'anima

di una grande vergogna, come se tutto quell'amore

sera e la notte come una sonnambula, vegliando, addormentandosi

altro uomo vi sposi? ¶ - Come sarebbe a dire? ¶ - Dico

uomo innamorato e cieco come Caracciolo, dove lo troverete

e gli occhi smarriti. Come camminava dritto alla verità

alla verità, Cesare, e come ella tremava, ormai, che

innamorata, è vero? ¶ - Ancora, come? - esclamò lei, trasalendo. ¶ - Dicevo

ella pregandolo e scongiurandolo come una creatura infelicissima scongiura

al cervello... se sapeste come io perdo la testa

si era seduta affranta, come precipitata nel sonno, da

il diritto di farlo come voi. Che cosa valgo

venire dietro la vostra, come le pie donne di

voi che mi apparite come il modello della serenità

il mio solo sostegno. Come debbo chiamarvi? Amico? Sì

ricchi di forza spirituale, come voi. Io, la poverella

per adorarlo. Dio, Dio, come mi sono potuta ingannare

sono potuta ingannare così? Come ho potuto imporre il

mi baciava le mani, come il mendicante ad una

ho amato anche io come una infelice creatura stupida

nè caldo, senza importanza, come per un fatto qualunque

pareva di esser eletta, come un apostolo delle Passione

sentiva, a un tratto, come sollevata da una potenza

non volete amare adesso, come non avete amato mai

di volermi bene non come una pupilla, non come

come una pupilla, non come una sorella, ma come

come una sorella, ma come una povera fanciulla che

una sola noia. Vivete come avete vissuto, sempre; soltanto

in me, alcuna poesia, come non hanno poesia le

Io ho baciato devotamente, come si baciano le reliquie

di me, a trattarmi come una creatura malata di

sofferenza m'inebria. Ah come vi amo, quanto vi

amore vuol essere amato, come il mistico, nelle preghiere

faceva atto, così impenetrabile, come fanciulla non fu giammai

guardandosi le mani attentamente, come se le vedesse per

per la prima volta, come se vi scorgesse certe

amabile, e le chiese: ¶ - Come state? ¶ - Bene - ella rispose

scirocco - ripetette Anna parlando come una sonnambula. ¶ - Guarirete col

interrotto quel dialogo, chetamente, come era il suo solito

neppure la verità? Allora, come voi volete. Ma sorridete

decrepito e avrò bisogno, come quel truce Amenofi, re

i fiori - replicò, duramente. ¶ - Come, neanche per metterli all

ella si fece bianca come il merletto della sua

sè, una tristezza nacque, come se in quel consenso

No, no. ¶ - Ognuno ama come può, mia cara - ribattè

altitudini del lubbione, fu come un lungo sospiro di

forte, era un zittìo, come se l'opera fosse

sottili che scendevano, scendevano, come un fumo chiaro, come

come un fumo chiaro, come una chiara nuvola e

pur non sapendo nè come, nè perchè, pur non

occhi. ¶ E di nuovo, come il fiore del girasole

da diventare indispensabili, più come amici che come amanti

più come amici che come amanti. ¶ Dove si era

arrossire, poichè tutti amavano come lei, e lei aveva

il diritto di amare come tutti. Certo, come già

amare come tutti. Certo, come già le lacrime piangevano

del ventaglio, sottecchi, palpitando come esso palpitava. Adesso Cesare

guardò e sorrise: ella, come se fosse il suo

suo sguardo di nuovo, come si cerca il sole

volendo partire, mentre desolatamente, come un fantasma bianco e

di Anna, Cesare Dias, come se le parlasse all

le parlasse all'orecchio, come se parlasse tra sè

È bello - mormorò lei, come se rispondesse a lui

se rispondesse a lui, come se parlasse a se

lungo. E vi fu come una fuga di tutta

Anna si fece bianca come se svenisse. Tutto era

nella realtà; appariva già come ricordo, nella memoria. ¶ - Fo

era - disse sordamente Anna. ¶ - Come, non vi era? ¶ - Per

gloriava dell'opera propria come un novello creatore, come

come un novello creatore, come colui che ha trasformato

riservato, pur volendo mostrare, come aveva, un certo spirito

Acquaviva era dunque fatta come tutte le altre, nel

ella considerava Cesare Dias come il suo giudice naturale

resto si era condotto come se fosse un gentiluomo

debolezza! - diceva lei, arrabbiata, come si arrabbiano ingiustamente e

bene, la seccava assai. Come tutte le anime che

voltava a Cesare Dias come se egli fosse il

lui, distratto. ¶ - Il modo come tratto Caracciolo. ¶ - Avete bisogno

audacia e di abbandono, come Anna Acquaviva! La sua

forse assai profondamente. Ma come poteva fare, come poteva

Ma come poteva fare, come poteva fare, Signore? forse

domandava quel perdono, sempre, come fanno i bimbi, nel

dell'assenza che punge come un tribolo e che

breve, frivolo o profondo, come lo ha ogni uomo

anno, per dieci anni: come lo deve avere specialmente

ricco, disoccupato e forte, come Cesare Dias; non ci

sua testa si smarriva, come quando aveva voluto fuggire

fuggire con Giustino Morelli. Come allora!... Più di allora

senso della gelosia, amaro come il fiele, di cui

amare diversamente, di più, come me? ¶ - No, non so

momento viveva così intensamente come se dieci esistenze giovani

verità li faceva tremare, come due morenti, all'agonia

alito caldo di passione: ¶ - Come è possibile... come è

passione: ¶ - Come è possibile... come è possibile - balbettava Anna

mi voglia più bene.... Come può esser finito questo

luce i tuoi occhi, come la voce tua mi

tu mi cercavi dovunque, come io ti cercava, sentendo

catastrofi, Anna... ¶ - Tu parli come Cesare Dias... - gridò ella

da lui - tu parli come uno scettico senza amore

senza onore... tu sei come lui, un corrotto e

nella sera che scendeva, come se entrasse in una

a volta si lamentava come un fanciulletto a cui

o sussultava di sdegno come una donna offesa in

eppure accasciata e immobile come un cadavere, la fanciulla

si gonfiarono, divennero nerastre, come quelle di una echimosi

le sue mani, torturate, come quelle di Gesù, stillassero

sommessamente, con tale dolore, come se soffrisse senza poter

poter dire dove e come, senza poter essere soccorsa

Anna gridò ancora, lungamente come se vedesse uno spettacolo

vedesse uno spettacolo orribile, come se provasse una sofferenza

sangue e rimasero vivide, come tante piccole ferite che

che ne ritorna smorto come un fantasma, oggetto di

singhiozzare e senza sospirare. ¶ Come Veronica asciugò il volto

quei pianti silenziosi: era come uno sfogo tacito ed

sfogo tacito ed intimo, come l'ultimo e profondo

a una cosa morta, come la corona votiva che

piazza Gerolomini, a vedere come stava Anna. In realtà

che godeva la vita come se dovesse morir presto

morir presto anche lui, come la sua bionda e

bei capelli. Compagno suo, come fratello, ma freddo, ma

rispondevano. ¶ - Speriamolo - mormorava lui come un padre inquieto. ¶ Pure

serio del consueto. Poi, come il tempo passava, studiando

era vagamente piaciuto, così, come colui che vede delinearsi

egli le avrebbe fatta, come la sua, un'anima

hanno necessità dell'amore, come il corpo ha necessità

silenzioso, calmo, indulgente, benevolo, come si fa per chi

quel giorno, le domandava come si sentisse: essa accennava

breve e fittizia esaltazione, come se una bevanda sorbita

suo animo era malleabile come la cera; se la

risposta, sempre la stessa: - Come stai? - Meglio. - Che vuoi

colpa... ¶ - Dite le cose come sono, e non come

come sono, e non come voi le immaginate - replicò

a un'anima traviata come la sua, il pentimento

si rincorava a vederlo, come i deboli si rincorano

fatta fragile, aveva bisogno come le leggere farfalle, di

nè vivere, nè amare come gli altri. Era meglio

hanno portato le rose... come sono belle! ¶ - Ho visto

fin giù ai piedi come un mantello, e il

sua passione. ¶ Camminò, scivolando, come un fantasma, fatto di

avuto paura... - singultava lei come una creaturina sgomenta. ¶ - Cara

di bianco, nell'ombra, come un desolato fantasma, che

mani; adesso erano fredde, come se tutto il gelo

che non mi ami. ¶ - Come puoi dubitare? ¶ - Se mi

si abbandonò di nuovo, come se non avesse altro

non avesse altro appoggio; come se quello fosse stato

una fanciulla onorata! Fuggire come una avventuriera? ¶ - L'amore

un moto d'orrore. ¶ - Come? - disse lei con voce

lei con voce affannata - come, tu avresti vergogna? Della

Io ti vengo dietro come una povera pazza, e

mondo di te? Oh come siete forti, voi uomini

siete forti, voi uomini, come conoscete la vostra via

conoscete la vostra via, come vi camminate diritti, senza

incuteva rispetto e timore, come le cose che non

Sento che mi disprezza come un cuore folle, come

come un cuore folle, come una mente esaltata, mentre

a me, fa pietà, come mi fanno pietà tutti

regola le tue cose, come se fossi in punto

in punto di morte, come se dovessi abbandonare questo

Sperava, almeno, che, tranquilla come era Laura, a un

la povera Anna, tremando come una foglia, perduta, folle

cessò di sorridere alteramente, come se tutto l'umano

del suo cuore glaciale, come se ella non potesse

sorella. Nell'alba invernale, come un mucchio di cenci

libertà del mio cuore, come avrei, fra poco tempo

Oh quanto ho pianto, come ho prostrato il mio

ragionava così freddamente, e come ora mi pento di

con ammirazione di spettatore, come al teatro si ammira

lascia la tua casa, come se andassi a passeggiare

Non ti curare di come io potrò uscire di

diversi, perduti nella folla, come vuoi che ci scoprano

lettera di Anna, lentamente, come se ne imparasse a

ne irrompevano. ¶ Andava, andava, come in un sogno, scuotendosi

guanto, e senza sbagliare, come un congegno di orologeria

guardò attorno con indifferenza, come se non fosso neppure

ripetendo fra sè, macchinalmente, come il bimbo che non

costui il cuore arido come la pomice. E fu

sentiero che aveva percorso, come se attendesse qualcuno, come

come se attendesse qualcuno, come se volesse tornare indietro

vorrai sempre? ¶ - Sempre. ¶ Era come un'eco molle e

volesse pranzare, così, volgarmente, come per dominare l'imbarazzo

mi disprezzerai, mi odierai, come un vile, come un

odierai, come un vile, come un ladro, Anna: tu

da lui immediatamente smentita, come egli aveva fatto sempre

che non mi ami. ¶ - Come tu vuoi, come tu

ami. ¶ - Come tu vuoi, come tu meriti, no. ¶ - Cioè

più bigia, più triste, come se già imbrunisse: una

di Cesare erano chiusi, come ella li aveva lasciati

A questa porta bizzarra, come tutta l'architettura della

aveva le imposte sbarrate, come se fosse notte e

pallida dietro la veletta, come Caracciolo non l'aveva

egli indovinava, lo turbavano, come giammai in presenza di

beltà e di profumo, come un'infamia allora, come

come un'infamia allora, come un'infamia adesso, le

si dava alle sue, come abbandonata. Ma si levò

da quegli occhi profondi - come posso credervi... se siete

le vere, quali erano, come erano, le vere, le

troppo lungo - disse ella, come in sogno, passandosi sulla

ora debbo partire. ¶ - Anna, come posso lasciarvi andare così

e vi ho trattata come un perverso... perdonatemi... ¶ - Voi

Anna era contratta dolorosamente, come se ancora dovessero uscire