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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Matilde Serao, Il romanzo della fanciulla, 1886

concordanze di «come»

nautoretestoannoconcordanza
1
1886
mantiene poco o nulla. Come va questo? Io me
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1886
sono domandato più volte. Come il potente analizzatore di
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1886
la fanciulla nel vivo, come ha potuto fare della
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1886
alle confessioni delle fanciulle. Come se la fanciulla si
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1886
o romanziere sperimentale! Chiusa come un baco da seta
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1886
Voi vivete in me, come eravate un tempo, nei
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1886
È un chiasso confuso come una volta: rammentate? Io
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1886
disposti a strati successivi, come le tracce della vita
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1886
do le note così come le trovo, senza ricostruire
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1886
mutate erano di nuovo come furono, le cose finite
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1886
STATO ¶ (SEZIONE FEMMINILE) ¶ I. ¶ Come Maria Vitale schiuse il
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1886
si scendesse a ottanta, come niente. Così, ogni mattina
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1886
dal cuore alle labbra, come se le avessero fatto
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1886
fatto una grande ingiustizia, come quando, piccoletta, la battevano
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1886
in quell’ora? Oh come sarebbe volentieri tornata a
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1886
a quell’ora, sola, come una pazza, fra i
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1886
infantile: chinando il capo come a rassegnazione, entrò nella
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1886
tre Ave, tre Requiem, come è prescritto, quando si
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1886
nulla le si precisava, come bisogno, nell’anima. Solo
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1886
gambe: Giulia Scarano camminando come una sonnambula, senza parlare
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1886
era una testa forte come Caterina Borrelli, che scriveva
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1886
sapeva fare i versi come Pasqualina Morra; ma capiva
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1886
ieri, ma non so come mandargliele: mammà ha cacciato
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1886
e amore all’ufficio. Come entravano in quell’anticamera
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1886
sbottonavano il paltoncino. E come ci erano linee buone
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1886
vorrei non saper ricevere, come te. Oggi mi hanno
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1886
a Napoli. Centottanta dispacci, come niente! Ho l’emicrania
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1886
non ara diritto! ¶ — Ma come le viene in mente
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1886
con la testa inclinata, come si farebbe il còmpito
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1886
grossa, che ondeggiava, camminando, come un’oca, di cui
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1886
bocca rossa e schiusa come un garofano, gli occhioni
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1886
di beghina scrupolosa. E come le chiamate si facevan
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1886
si stringeva nelle spalle, come seccata di tante scioccherie
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1886
riprendevano le loro occupazioni, come intorpidite. Solo il tasto
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1886
Faraone parlava con Reggio, come al solito: ma più
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1886
alla fine del mese, come non si fa colle
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1886
Achard scosse il capo, come per dire di no
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1886
tossendo, soffiandosi il naso. ¶ — Come, niente? Perchè piangete? Dite
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1886
per le due stanze, come un giocondo rinascer di
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1886
e che ora tossiva come un dannato. Clemenza Achard
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1886
giovanotto bruno e sottile come lei, impiegato al municipio
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1886
ora fischiava lungamente, dolcemente, come a dire: eccomi, sono
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1886
fischiare, ogni mezz’ora, come per dire: consolati, bella
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1886
fischio lo aspettavano tutte, come se fosse un interesse
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1886
miserabili trenta minuti implorati come una grazia. Adelina Markò
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1886
che comandava alle telegrafiste come a un plotone di
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1886
spalle e tirava via, come se non avesse udito
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1886
si arricciava il mustacchio, come aspettando, guardandola freddamente, con
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1886
la Borrelli. ¶ Il direttore, come al solito, girava attorno
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1886
i registri, a lungo, come se li studiasse; leggeva
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1886
le palpebre le battevano, come se approvasse. Ella non
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1886
chiesto il permesso fremevano, come se quell’ultimo quarto
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1886
due e tre parole, come se fosse una obbiezione
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1886
salutandosi fiocamente, senza baciarsi, come istupidite, con la faccia
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1886
ombra, un po’ curve, come se una improvvisa vecchiezza
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1886
per chi? Le trattavano come tante bestie da soma
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1886
al telegrafo prestavano servizio come uomini, come impiegati di
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1886
prestavano servizio come uomini, come impiegati di seconda classe
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1886
in quelle doglianze monotone come un ritornello. In casa
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1886
ogni giorno. Ida Torelli: come sua sorella. Peppina De
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1886
aprile! Alla mattina piovvero, come fitta gragnuola, telegrammi di
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1886
presenti, andando e venendo, come sonnambuli, col sigaro spento
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1886
dando l’inchiostro, lesta come uno scoiattolo, le mani
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1886
gamba incavalcata sull’altra, come un uomo, con un
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1886
lo aizzava, lo spronava, come il fantino al cavallo
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1886
valorosi, si erano salutati come due schermitori di prima
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1886
corrispondente e correva correva come un indiavolato, per vedere
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1886
senza fare osservazioni, passeggiando come un leone nella gabbia
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1886
ogni tanto il capo, come se non potesse reggerlo
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1886
Egli dava le volte come il leone, ma non
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1886
cui la pioggia smetteva, come per stanchezza: ma insensibilmente
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1886
naturale, inesplicabile e grande come il calore, come la
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1886
grande come il calore, come la luce, — la corrente
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1886
duri, secchi, ripetuti fittamente, come bussasse per aiuto, come
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1886
come bussasse per aiuto, come se chiamasse al soccorso
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1886
le sue labbra muoversi, come per la preghiera. Peppina
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1886
smorfia nervosa della faccia, come se tutta quell’elettricità
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1886
ed era felice, adesso, come aveva scritto alla direttrice
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1886
isolatori, a punte metalliche, come i denti di un
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1886
arrivare Tecla, — sei puntuale come un giovanotto a un
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1886
uscita a cavallo, stamane? Come va Gipsy? ¶ — Benissimo, non
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1886
di feltro. ¶ — E Carlo, come va? — domandò sottovoce, con
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1886
la bellissima fanciulla, snella come uno stelo; — tanta curiosità
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1886
flessuosa persona si chinava come un fiore, le lunghe
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1886
attenzione e d’interesse, come per leggere un libro
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1886
subito recitarono la lezioncina, come bambole ben ammaestrate. ¶ — Buongiorno
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1886
viso pallidamente acceso, allungato come quello di una capra
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1886
noioso — soggiunse Chiarina Althan. ¶ — Come è che si è
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1886
giovanotti, egli ha bestemmiato come un turco, contro il
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1886
sottile, sempre più rosea, come un cero. Aveva sempre
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1886
lo dissero ambedue insieme, come una lezioncina, anche Elfrida
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1886
le veniva ripetendo sottovoce, come se pregasse per lei
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1886
si marita subito e come vuole, perchè non ci
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1886
madre, alla vecchia bestia, come la figliuola la chiamava
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1886
tratto, non si sa come, era nata una grande
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1886
torace spazioso e solido come la poppa di una
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1886
e le maritate ballavano come diavoli, e negli intervalli
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1886
imbandierato, si ballava disperatamente, come se quello fosse l
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1886
orecchini di brillanti grossi come noccioli, lusso permesso solo
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1886
non fermandosi mai, girando come un arcolaio, passando da
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1886
le guance accese, divertendosi come una bimba: invano il
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1886
lontano dai suoi cari. ¶ — Come sono belle, come sono
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1886
cari. ¶ — Come sono belle, come sono belle queste vostre
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1886
balla la polka sopra, come questa sera. ¶ — Che importa
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1886
tempesta la buona nave! Come è salda, come resiste
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1886
nave! Come è salda, come resiste, come non si
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1886
è salda, come resiste, come non si piega! ¶ — Non
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1886
da un mese, strettissimamente, come si può fare a
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1886
accettava questa corte tranquillamente, come se nulla fosse, con
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1886
straniere, senza pregiudizi. E come sempre, si dicevano di
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1886
abitava, — Willy la trattava come una ballerina, — Willy l
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1886
Vargas porgeva da mangiare, come a una bimba, ridendo
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1886
la divisa sulla tempia come un giovane ufficiale, le
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1886
Tecla? Vieni a vedere come mangiano queste amiche nostre
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1886
notturna. Appoggiata alla ringhiera, come a un balcone, voltando
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1886
azzurri per l’oscurità, come se volesse viaggiare, con
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1886
più trasparente che mai, come se una fiaccola fosse
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1886
uomini e di donne, come inghiottite dalla stiva, un
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1886
le tagliava la fronte, come una cicatrice, sollevò l
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1886
corrose dallo stesso male. Come la luce si muoveva
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1886
ragazze e di giovanotti, come per la posa di
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1886
di Miradois, paziente, calma, come colei che attende il
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1886
minuti e bianchissimi scintillare, come quelli di una gattina
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1886
Maria sorrideva profondamente, intimamente, come colei che sa e
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1886
questa pazza gioia, roteando come trottola, ballando alla perfezione
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1886
veletta abbassata sugli occhi, come due viaggiatrici pazienti. ¶ — Che
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1886
ami il tuo prossimo come te stessa? ¶ — Oh! — fece
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1886
credo... — disse Eva impallidendo. ¶ — Come, non credi? Ha anche
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1886
per un minuto secondo, come interrogandosi, — ma Eva sorrideva
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1886
o si guardavano intorno, come distratte; decisamente Elfrida Kapnist
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1886
volto calmo e concentrato, come tutto chiuso in un
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1886
la delicata creatura rigermogliava, come le fragili rose bianche
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1886
tenerezza, non osando domandarle come si sentiva, parlandole sottovoce
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1886
uomo seccato e seccante. Come Olga vide tutti quelli
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1886
bambolette, dopo essersi guardate, come facevan sempre, nello stesso
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1886
a parlar loro quietamente, come una vecchia nonna che
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1886
gli occhi in faccia, come bimbe che si affidano
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1886
disse, piano, Chiarina Althan. ¶ — Come è possibile, Clara? — rispose
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amica, toccandole la fronte, come per benedirla. ¶ Ma sulla
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1886
diceva l’altra, parlando come in sogno, con le
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1886
che egli mi ami? Come faccio, se egli non
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1886
delle cose tenerissime, carezzandola come una bimba malata. Ma
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1886
e i guanti chiari, come per un matrimonio: mostrava
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1886
stucchi e oro, ornata come un salone, simpatica e
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1886
continuavano a considerare Elfrida come un’avventuriera, gli indifferenti
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1886
a tutta la faccia come un subitaneo invecchiamento. Pareva
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1886
continuò la sua strada, come se nulla più potesse
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1886
ma si rigettò indietro, come pentita. La novizia s
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1886
maggiore, vestita di bianco come una sposa, tenendo in
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1886
pregava, per i vinti come per i vincitori, per
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1886
donna Maria di Miradois come per sè, per la
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1886
per la povera Eva come per coloro, gli ignoti
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1886
spose morivano o fuggivano come Maria di Miradois, le
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perire nel peccato spirituale come Giovannella Sersale, cercava al
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1886
ma ella non udì, come la prima volta. La
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1886
mano della monaca, molle come una cosa morta. Qualche
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1886
si gettò indietro, pallidissimo, come se gli mancasse la
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1886
tratto diminuito, diventato piccolino, come di certe persone morte
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la fecero distendere supino, come persona morta, le incrociarono
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Attorno, ai quattro lati, come intorno al cadavere, ardevano
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1886
sotto la coltre, rigida come cadavere, fu incensata, benedetta
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1886
intorno a lei. Oh come avrebbe voluto esser morta
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1886
non si soffre più! Come avrebbe voluto esser lei
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1886
ma Eugenia era stretta come in una morsa in
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1886
troppo, ma coi mustacchi come la madre, un donnone
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1886
labbra grosse e rincagnate come una mora. Avevano una
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e gonfia, sciammannata, vestita come una serva, con un
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1886
un minuto, interdette. Povere come erano, una vedova, l
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1886
non giungeva ancora: e come chiamavano il numero quarantatrè
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1886
sua madre fu desolata: come prendere il bagno? E
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1886
a comperare il biglietto, come dimentiche del loro scopo
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1886
lupo, dormendo dopo pranzo, come tutte le fanciulle borghesi
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1886
intorno, parlando fra loro, come se il resto del
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1886
bruna, dalla pelle lucida, come unta, dai grossi denti
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1886
dai grossi denti gialli come i tasti del pianoforte
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1886
sudicia, ridicola: e gorgheggiava come un canarino vecchio e
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1886
lui l’aveva scordata, come quello della romanza di
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1886
Ida, gonfiava le labbra, come per piangere, con una
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vagolare attraverso l’operetta, come comparse; e siccome erano
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figura e per inclinazione, come ella diceva, e che
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fra scettico e umile, come se fosse sicura di
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1886
ricche: mentre una poveretta, come si collocava facilmente con
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1886
rubavano i fidanzati, litigavano come tante serve, odoranti di
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carrozze scendevano in giù, come due fiotti rotolanti; il
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1886
fronte, in linea retta, come i cavalieri che si
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1886
secondo le abitudini. E come al Parlamento, pareva che
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1886
bel volto della Brown, come prese da un fascino
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1886
l’ultima col fratellino, come cavallucci di carosello, stanche
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si credono belle. E come, verso le nove e
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1886
il nastro nei capelli, come se fosse una bambina
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1886
le sorelle lasciavano fare, come se non ci fossero
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1886
le labbra sboccianti rosse come il melagrano, erano carine
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1886
gonfiare la gola bianca, come facevano nelle commedie, mostrando
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1886
levar gli occhi, tremava come una colpevole, voleva andarsene
195
1886
pallido, ora pareva divampasse, come l’olezzare alternato di
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1886
sorelle non intervenivano mai, come disinteressate, guardando la folla
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1886
cose, stringendola a sè, come per protezione; la donna
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1886
ha detto? — strillò allora, — come lo sai? Ti sei
199
1886
Caputo umile e volgare come una serva, trascinando il
200
1886
un po’ di mustacchio come sua figlia Riccarda, la
201
1886
la tormentavano, poichè mai come in quella sera sentiva
202
1886
che stava dura dura, come un tronco pietrificato, e
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1886
con lui il waltzer, come era stabilito, senza che
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1886
guardare dalla sua parte, come vergognoso: vide che Eugenia
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1886
Eugenia grossa e dura come un tronco nel suo
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1886
se lo rivide innanzi, come un momento fa, tutto
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1886
combinava, di sedici coppie, come non se ne erano
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1886
Gennaro Mascarpone si dimenava come un ossesso, brutalizzava i
209
1886
marito guardava in aria, come disinteressato, fingendo di non
210
1886
tutto quel chiasso notturno, come aveva fatto l’altro
211
1886
Ciccillo de Marco suonava come un dannato, tutto felice
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1886
sala. Caterina Borrelli, maligna come una scimmia grassa, a
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1886
ballare; dava una spazzatina, come un frego, come una
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1886
spazzatina, come un frego, come una cancellatura; e posava
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1886
riso indulgente di tutti, come un incoraggiamento amabile a
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1886
il povero impiegato, ritenuto come il fidanzato ufficiale di
217
1886
spezzate, tutto alla rinfusa come in un negozio di
218
1886
coppia sorrideva a tutti, come a vecchie conoscenze, felice
219
1886
di nessuno, tenevano circolo come in casa loro, ridevano
220
1886
madre non sapendo più come bastonarla per non farle
221
1886
la marchesa, senz’altro, come se non ve ne
222
1886
le sedie erano preparate come per il cotillon, a
223
1886
polsini e al goletto, come un ufficiale, aspettava, con
224
1886
scopa, con due mani, come una clava e diede
225
1886
altro padron di casa, come era chiamato, si faceva
226
1886
strappavano il fazzoletto subito, come se avessero voluto vedere
227
1886
ravvolte nelle cartine dorate, come se fossero confetti prelibati
228
1886
la mano sulla gobba,come per caso, per trarne
229
1886
di portarla senza fatica, come se fosse lievissima. Le
230
1886
la perdevano d’occhio, come se fosse l’urna
231
1886
a prenderla in cucina. ¶ Come la pignatta restava sempre
232
1886
ragionari, sempre tumultuanti, passò come pacificamente, un vassoio di
233
1886
un cenno di addio, come se un grave affare
234
1886
Atrio del Cavallo, discendeva come un fiume di fuoco
235
1886
fra la folla correva come un ritornello: ¶ — La terza
236
1886
minuto solo gli alberi, come un cerino che si
237
1886
andati da quello zio, come a uno spettacolo teatrale
238
1886
fidanzato, chinava il capo, come compresa di malinconia, ed
239
1886
Margherita Fusco — di anni 18 — come sopra. (L’uno dovette
240
1886
che aveva dovuto debuttare come cantante e poi aveva
241
1886
piana, filata semplicemente, elementare come la prima sillabazione sull
242
1886
calore, senza capir nulla, come se cantassero in sogno
243
1886
e pronunciando le parole, come se fossero in ebraico
244
1886
dai capelli tagliati corti, come quelli di un uomo
245
1886
grande movimento era accaduto, come nella formazione dei ranghi
246
1886
le mani nei capelli, come un uomo. ¶ — Radente non
247
1886
della classe, era considerata come una gran signora: e
248
1886
vi gocciava dell’acqua, come una lagrima rara; al
249
1886
l’acqua era calda, come è sempre quella che
250
1886
congiunte, la bocca schiusa, come se pregasse sempre. Il
251
1886
con le unghie rosee, come quelle di una donna
252
1886
Qui non si ozia, come a casa, qui si
253
1886
professore poeta e pazzo, come esse dicevano: esse si
254
1886
retorica, crollava il capo come un uccello affascinato; Teresa
255
1886
macchiate dalla febbre, stava come assurta in un sogno
256
1886
arrovesciava il capo indietro, come se svenisse, Giustina Marangio
257
1886
con gli occhiali, sorrise come lusingato. ¶ — Dite la parabola
258
1886
un curvarsi sul banco come per cercare un oggetto
259
1886
da destra a sinistra, come ad esprimere la soddisfazione
260
1886
immerse la mano magra come quella di una donna
261
1886
su quell’ingranaggio metallico, come se volessero estrarne tutta
262
1886
piccola e così meschina come era, forse per pietà
263
1886
caduta dei gravi! E come passava il tempo, la
264
1886
per un terrore ignoto, come ci si ammala per
265
1886
fanciulle: esse la guardavano come un mostro, spaventate. A
266
1886
un po’ le sopracciglia, come infastidito. E Giustina Marangio
267
1886
compivano quell’ufficio gratuitamente, come se si degnassero di
268
1886
il mondo a soqquadro come due gazze. Onde, quell
269
1886
arnesi. ¶ Luisetta Deste tossiva, come se affogasse: vedendo entrare
270
1886
anni, io. ¶ — Signorina Vetromile come è che ella adopera
271
1886
fu criticata pel modo come tirava il punto: e
272
1886
Dolcemente, Judicone gli chiese come si sentisse, gli offrì
273
1886
sospensione: egli andava, andava come un vecchio meccanismo, la
274
1886
indifferenza assoluta: tutte fingevano, come meglio sapevano, e potevano
275
1886
pedagogia, — diceva De Sanctis, come se parlasse a se
276
1886
vedere a Carmela Fiorillo come si trova il raggio
277
1886
quelle che ascoltavano, assorte, come in sogno, ripetevano, balbettando
278
1886
la sua borsetta. Poi, come suonavano le nove, un
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riprovata in quattro materie, come può prepararsi in tre
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vita, un altro anno? Come ricominciare quell’ansietà degli
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rossa sulla guancia destra, come la striatura di uno
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la Barracco aveva riveduto come in un sogno truce
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figliuoletti che non sapeva come far vivere, si era
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un pallore giallastro e come untuoso, con quella vecchia
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le sue labbra vivide come il fiore e piacente
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pietoso stravolgere tutto, chiacchierare, come un’oca stordita e
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dire da Checchina Vetromile, come agisce la luce sulle
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un turbamento profondo. E come il tempo passava, la
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e di essere approvata, come se fosse stata la
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era andata all’esame come una trasognata senza intender
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riuscita. Si è allogata come commessa nei magazzini di
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due tenendosi per mano, come quando essa li conduceva
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molto indietro nello studio, come trascuratissime nella condotta, la
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traccie. ¶ ..... Luisetta Deste. Entrata come istitutrice in una famiglia
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del concorso, è andata come maestra in un comune
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son vista precipitare innanzi, come un fagotto di cenci
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municipio il più ricco come doti passate, presenti e
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e dalla testina languente. ¶ Come arrivava gente, Rosina Sticco
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pacata delle giovani spose; come arrivava gente, ella chiamava
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vi erano sei giovanotti, come Vincenzino Sticco dentro Santa
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dappertutto dove ella andava, come trasognata, e quando Rosina
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Emma provava una emozione, come uno struggimento di tenerezza
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balcone, agitava il fazzoletto, come per farsi vento; Paolina
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tutta quella luce rossa, come Fausto o Mefistofele. A
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e questo le dava come un pensiero latente di
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pensiero latente di malinconia, come una punta di amarezza
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con una debole detonazione, come un fiore che si
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d’oro che zampillava come da una fontana di
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diventare rabbiose e cattive come le due sorelle Crocco
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sorelle Crocco, placidamente rassegnate come le due sorelle Caputo
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sorelle Caputo, o indifferenti come donna Irene Moscarella. Ecco
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sarebbe morto il fidanzato come a Chiara Caputo, due
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toccato di esser tradita come Marietta Caputo: qualcun’altra
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tremenda avarizia del padre, come Margherita Crocco: qualcuna non
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accesso temporaneo di misticismo come Vincenzella Crocco, e un
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zitella, non si sa come, non si sa perchè
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per capriccio della sorte, come donna Irene Moscarella. E
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a girandole, a girandolini. Come l’arco fu tutto
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elevarsi. Saliva lenta lenta, come librantesi, e i potenti
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tanto socchiudeva gli occhi, come se si addormentasse. ¶ Dalla
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sul damasco della coperta, come se lo carezzasse: e
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che amare un birbante come quello? ¶ — Anche Clementina Riccio
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a sapere da Rosina, come era andata la cosa
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chinò le palpebre, restò come assorbita: le signore tacquero
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agitava lievamente le dita, come se già il neonato
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braccia, portando il piccolo come sopra un vassoio. Dietro
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ragazze lo guardavano curiosamente come un oggettino raro. ¶ Tommaso
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testa, sul cuscino. E come la manina del cristianello
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e socchiudeva gli occhi, come per dormire. La stanza
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tanto seducenti, erano diventati come smorti, come opachi; due
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erano diventati come smorti, come opachi; due borse di
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era bianca e trasparente come la porcellana; ma quello
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borse di pelle floscia, come morte, già tinte dei
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si fermarono sui ferri come immobilizzate. Poi si passò
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lo udiva quel giorno, come da due mesi, sopra
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in camera. ¶ — Per carità, come faremmo? ¶ — Moriremmo, — esclamò tragicamente
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di buttarmi nel pozzo, come si racconta che facesse
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Maria Orlando? — domandò Mimì. ¶ — Come tu vuoi, Mimì. ¶ — Vieni
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zitella, non si sa come, non si sa perchè
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di una grande tristezza, come se tutto si staccasse