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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Sgorlon, L'armata dei fiumi perduti, 1985

concordanze di «come»

nautoretestoannoconcordanza
1
1985
umiliazione continua e mortificante, come per Dunaika. Ma ciò
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1985
scivolando verso istinti primordiali, come quando vagabondava per l
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1985
inseguita con grandi risa, come fosse un gioco, ma
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1985
caserma. Il cosacco era come un animale selvatico che
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1985
occhiate d’intesa dolorosa, come se silenziosamente si parlassero
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1985
mugolando il suo lamento come un animale, o borbottando
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1985
un disegno che dava come risultante la certezza che
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1985
donne anziane e spaventate come Esther, o bambini come
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1985
come Esther, o bambini come Elias, se non per
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1985
una notte di tormenta, come il protagonista di una
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1985
zingaro, e piansero insieme, come se li legasse una
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1985
nella zona dell’irrealtà, come si trattasse di favole
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1985
e il fragore. ¶ Gridavano come ossessi e sparavano contro
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1985
Faceva un freddo polare, come nella steppa. L’alito
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1985
di neve ghiacciata, pesante come una pietra. Si sentiva
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1985
di rapina, di vittoria, come quando si azzuffavano con
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1985
tutto adulto e libero, come avesse avuto gli anni
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1985
da Dunaika, e lui come mai in precedenza si
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1985
essere vivo e allegro come non lo era mai
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1985
cantato e ballato spavaldamente come in quella sera. L
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1985
si studiava di pensare come dalla mente del figlio
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1985
lei era anziana, sapeva come andavano le cose del
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1985
sue esibizioni col cavallo, come fosse inchiodata alla finestra
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1985
erano persino di nobili, come Gavrila, di quelle che
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1985
Fossi matta! Uno smargiasso come te!» ¶ «Di che hai
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1985
finestre, faceva la ruota come un tacchino, ma sapendo
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1985
che tutto era inutile, come pestare l’acqua nel
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1985
a Dio, non era come Marta, una donna troppo
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1985
fatta apposta per lui, come il pavone apre la
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1985
del paese. Non sapeva come, ma sentiva che era
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1985
sentimento maturo e stanco, come quello di Urvàn, ma
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1985
lanciarsi nelle cariche travolgenti, come quelle che raccontavano Urvàn
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1985
Saetta o Vento, così come aveva fatto un suo
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1985
ma li fuggono.» ¶ «Farò come vuoi, madre…» ¶ Invece a
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1985
portarlo a valle legato come un galeotto. Non aveva
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1985
nell’aria l’avventura, come un giovane cavallo fiuta
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1985
Hanno bocche anche loro, come i cosacchi.» ¶ Ghirei aveva
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1985
Vento era un uomo come gli altri, e nessun
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1985
ha il colbacco bianco, come i principi cosacchi e
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1985
aver parlato con loro come fossero uomini qualunque, o
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1985
i partizany erano uomini come lui, che avevano degli
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1985
erano sanguinari e terribili come si diceva… ¶ Tornato al
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1985
sopra di se stesso, come avesse avuto un’esperienza
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1985
riusciva ad essere pessimista come gli anziani, era convinto
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1985
e non sapevano né come né quando. I tedeschi
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1985
pletorico e congestionato. Apparteneva, come Dunaika, alla setta dei
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1985
dottrine di antiche sètte, come i “Kaskol”, per i
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1985
cosacche non sapevano più come rammendare le sue tonache
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1985
pareva un re pastore come quelli di Omero. Poi
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1985
e non capiva più come avesse potuto ritenere che
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1985
cupo e di sordo, come se d’un tratto
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1985
aggirava attorno a Marta come un cane sperduto attorno
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1985
le campane a martello, come quando c’è l
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1985
Arturo. Urvàn soggiunse sottovoce, come fossero parole del tutto
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1985
accendevano dentro di lui come lampi durante un temporale
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1985
la provava lo stesso, come se nascesse dai cosacchi
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1985
a una generazione perduta, come i bolscevichi, condannata da
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1985
di opprimere altri popoli, come i polacchi e i
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1985
momenti, di brevi fiammate, come un fuoco di stoppie
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1985
sarebbe stato, gli pareva, come voltare le spalle e
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1985
artigiani, operai e pastori come nella sua. Sentiva una
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1985
cacciava via quel pensiero, come si sentisse colpevole per
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1985
voluto fare anche lui, come i semplici soldati, il
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1985
attesa di lui; fu come catturato dalla stanza e
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1985
ne fece di fresco. ¶ «Come va, Urvàn?» gli chiese
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1985
duri. Cercate di fare come me. Io vivo alla
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1985
Ebbene, eccone uno…» ¶ Lentamente, come fosse un gesto già
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1985
che attorno a sé, come sempre, non riusciva a
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1985
passioni accese e robuste come l’incendio di un
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1985
rientrava in casa, assettata come una moglie che vuole
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1985
casa o gli altri. Come sempre con il suo
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1985
di notizie per sapere come andavano veramente le cose
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1985
collocarono dalla parte opposta, come le stelle in cielo
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1985
vuoto. Erano un po’ come quei cadaveri che conservano
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1985
verità era terribile, dissolvitrice come la soda caustica che
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1985
pallidi sostituti di essa, come la domaine dov’era
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1985
vissuto in Francia, o come la casa di Marta
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1985
Le notti erano inquiete come sonni agitati, e tutto
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1985
sospensione, pieni di ansia, come lo si è sempre
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1985
gli animali erano inquieti, come avvertissero anche loro qualcosa
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1985
fossero stanchi e abbattuti come loro. Soffiavano ansiosi, picchiavano
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1985
stalle e nitrivano desolati, come ricordassero i grassi pascoli
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1985
a metter vicino chissà come, date la penuria e
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1985
raffreddavano e diventavano tristi come un fischio di treno
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1985
disperso ai quattro venti come quello ebreo, le tribolazioni
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1985
privi di forza carismatica, come se loro stessi fossero
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1985
arie tristi e melanconiche, come quella del ragazzo che
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1985
voce della sua donna. ¶ Come sempre, nessuno dava loro
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1985
di pienezza di spirito, come ricordasse che in tempi
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1985
zar li avevano usati come cani da guardia contro
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1985
facevano razzie nei pollai come fossero volpi o faine
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1985
fare tutto alla grande, come fossero ancora nei loro
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1985
lei, durante la rapina, come avesse qualcosa da dimostrarle
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1985
ricadde giù dalle mani come uno straccio. ¶ Marta fu
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1985
con un’aria superba, come stesse caracollando con il
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1985
solo. Poi rise soddisfatto, come avesse compiuto una prodezza
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1985
dai soldati del presidio. ¶ Come imparava con grande rapidità
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1985
parole del suo linguaggio come se, sotto sotto, in
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1985
i toni a Baldo, come se volessero esprimere un
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1985
tra le loro zampe come fossero alberi del cortile
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1985
lo baciava in fronte come fosse un cristiano. Gli
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1985
seguiva fino da Alda, come si proponesse di dargli
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1985
modi di cortesia russi, come se entrambe le lingue
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1985
in vista restava dura come un pezzo di legno
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1985
e per sua madre, come per le zie e
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1985
aveva radici né durata, come un fiore nato su
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1985
richiudeva con energia, chiassosamente, come per tenerlo fuori con
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1985
nero e lucido, strigliato come un animale da maneggio
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1985
Andava per le strade come fossero il suo elemento
110
1985
fossero il suo elemento, come un pesce va per
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1985
andava mai troppo lontano, come avesse paura di smarrirsi
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1985
rapidamente concludersi e risolversi come un brutto sogno. Un
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1985
finita, non si sapeva come. Immaginava un altro armistizio
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1985
davvero, questa volta, non come l’altra che la
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1985
avevano ripreso a dilagare come nel Medioevo. ¶ Ci furono
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1985
anche per Anita, era come se essa non si
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1985
di stregato. Urvàn, pensoso come al solito, muovendo le
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1985
nella notte della steppa, come uno spaventapasseri avvolto di
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1985
i longobardi, gli ungari, come fossero figli dei propri
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1985
in eterno a sanare come poteva le ferite della
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1985
che spettava alle creature come lei, che stavano contemporaneamente
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1985
un poco con lei, come per aggiungere consistenza alla
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1985
Gavrila una volta. ¶ «E come, colonnello? Da quando ero
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1985
nostalgie degli anni francesi, come se la Francia fosse
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1985
gruppo si spostasse continuamente, come la cosa da cui
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1985
con i cosacchi, esattamente come Urvàn e Gavrila, e
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1985
trappola della disperazione. Era come quando uno è malato
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1985
guerra con i partizany, come volevano Saetta e gli
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1985
aggressione con i partigiani, come ci fosse un tacito
130
1985
avrebbero pensato a loro come a traditori di professione
131
1985
che si portavano dentro come la paura della morte
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1985
loro raffiche inaspettate. Erano come spiriti folletti che vagassero
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1985
l’aria, invisibili, imprendibili, come elfi o tröll, che
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1985
quei sentimenti erano penetrati come una nebbia in tutti
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1985
mente dei capi, e come pensassero di tirar fuori
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1985
partirono in fila indiana, come predoni, con le cartuccere
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1985
sfidarlo nel suo elemento, come si va a cercare
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1985
era rotta, ed era come venisse spezzato un magico
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1985
cavalli accennavano a fermarsi, come non riuscissero più a
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1985
Alcuni uomini della spedizione, come Burlak o Akmek, erano
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1985
antica essenza di cosacchi, come ai tempi dei loro
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1985
a sentirli. Erano diventati come strani miraggi. Forse l
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1985
corta, ricciuta e fittissima come il pelo di un
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1985
giù per la baita come un orso infuriato. Il
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1985
Schnapps!» insistevano i cosacchi, come ne avessero tutti i
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1985
era una repubblica cosacca, come prima era stata la
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1985
di partigiani, ben nascosti come i funghi nei boschi
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1985
dei loro discorsi affiorava come una muffa una sorda
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1985
improvvisi dentro di lui come i lupi sulla neve
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1985
lungo dentro di lui, come una talpa, e adesso
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1985
terra all’altra. Era come se si accorgesse, così
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1985
abbandono, di desolazione vasta come i deserti che c
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1985
in fondo li sentiva come fratelli. Tutti i cosacchi
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1985
nuovo al nomadismo. Era come un destino che pesava
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1985
fatto un misterioso dovere, come se l’avesse ricavato
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1985
segno, e parevano imprendibili come fantasmi. ¶ Ghirei gli stava
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1985
potuto essere suo figlio, come del resto anche per
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1985
lago. ¶ Queste voci furono come un’onda di lutto
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1985
e lontano, e avvolse come un invisibile velo nero
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1985
sulla piazza della fontana, come si fossero date appuntamento
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1985
soldati arroccati sulle montagne, come la madre di Alda
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1985
la testa con rassegnazione, come se nell’intimo sapesse
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1985
le donne del paese. Come loro Dunaika sembrava nata
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1985
stessi, e sembravano obbligati come i binari di un
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1985
lunghissima. Era un po’ come se nella steppa o
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1985
Tu mi vedi ancora come un cucciolo. Ma io
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1985
tempo sotto le icone, come te…» ¶ «Preferisci la guerra
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1985
uomini, di cui uno come lui doveva essere consapevole
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1985
con voce appena percettibile, come si trattasse di un
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1985
dei partizany, ancora ingenui come bambini, come cuccioli di
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1985
ancora ingenui come bambini, come cuccioli di orso e
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1985
una vaga minaccia. Era come una tempesta che non
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1985
anche se non sapeva come sarebbe potuto avvenire. Eppure
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1985
speranza, non sapeva né come né perché. Sentiva che
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1985
si sgrovigliassero pian piano, come una matassa arruffata. Nel
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1985
e caduta a scaglie, come un vecchio intonaco, e
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1985
da niente ed era come una vecchia amica, una
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1985
tono ingenuo e stupito, come l’eco dei grandi
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1985
da un ottimismo inconsueto, come un momento di benessere
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1985
nel corpo del bambino, come un tè o una
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1985
complimenti rozzi e pesanti come pietre. Lei lo cacciava
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1985
a una vedova rispettabile come lei, ma sotto sotto
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1985
un consiglio. Dico solo come stanno le cose.» ¶ «Parlate
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1985
chiusa…» ¶ «Non siete vecchia.» ¶ «Come no? Ho un figlio
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1985
fiato alle sue speranze come se la guerra non
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1985
se la dimenticava. Oppure come se, finita la guerra
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1985
tranquillamente per i cosacchi, come per ogni altro popolo
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1985
a queste cose. Ma come sarebbe potuta finire per
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1985
per loro la guerra? Come avrebbero potuto sciogliere i
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1985
della vita dei cosacchi, come se da anni e
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1985
per lui era diventato come un parente strettissimo. Marta
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1985
prete, e dire messa come lui. ¶ Spesso infilava il
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1985
a quelli più umili, come Ghirei. Si occupava dei
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1985
dure leggi della sopravvivenza, come Gavrila. Lui sapeva bene
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1985
il cortile della villa, come le strade del villaggio
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1985
e bruciarlo nelle stufe, come facevano nei loro villaggi
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1985
nostra. Qui dobbiamo fare come la gente del luogo
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1985
ferite, specie quelle invisibili come le sue. Lui infatti
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1985
e i suoi fiumi, come se, all’inizio dei
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1985
pareva non riflettere affatto, come se la cosa non
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1985
cavalli. Avevano baffi spioventi come asiatici, pugnali arcuati, a
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1985
circassi fieri e bellicosi come Burlak. La valle aveva
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1985
dei tanti della steppa, come il Don, il Donez
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1985
La stanitša era silenziosa come un cimitero, tutte le
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1985
di essere rimasto solo come l’albero in mezzo
206
1985
veniva bruciato e distrutto…» ¶ «Come fanno i tedeschi da
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1985
e non si sapeva come sarebbero andate a finire
208
1985
marito e dei figli, come tutte le ragazze di
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1985
agitate e in movimento come i venti e le
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1985
tornare… ¶ Perciò anche lei, come i cosacchi, si sentiva
211
1985
era terribilmente diverso da come lui pensava. E non
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1985
senza radici, e quindi come fuori del tempo e
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1985
significava “nomade”. Erano nomadi come i kirghisi e le
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1985
passato. Per esempio di come, nella guerra civile, i
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1985
Friuli due nomi bugiardi come la moneta dei falsari
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1985
spietato e senza ritorni, come dimostravano i treni che
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1985
dai tedeschi perché servivano come base ai partigiani. Da
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1985
loro case da padroni, come dovessero starci per sempre
219
1985
e adesso li vedeva come fossero un’orda barbarica
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1985
venire trattati da loro come esseri inferiori. I tedeschi
221
1985
micidiosa dei partigiani. Era come se un cosacco regalasse
222
1985
volevano e li trattavano come servi. Così il loro
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1985
accumulando e stratificando, tendendosi come una trappola, che a
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1985
sulle strade solchi duri come pietre. A un tratto
225
1985
arbusti di noccioli, palpitò come le ali di un
226
1985
effetto di una fattura, come se il vento avesse
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1985
L’ho inseguita correndo come un capriolo. Niente, è
228
1985
carta si sentivano sperduti come due gattini ciechi, o
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1985
carta si sentivano persi come in una landa asiatica
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1985
da quelle strade scivolose, come se lì dov’erano
231
1985
incombere sopra di sé come moli insensate e paurose
232
1985
una sola domanda fosse come confessare di essersi persi
233
1985
soffiava nei loro cuori come il vento lamentoso delle
234
1985
che andava e veniva come un’eco. Attraversarono il
235
1985
di paura andò crescendo, come fossero capitati in mezzo
236
1985
fare, con chi prendersela, come uscire dall’impressione sgradevole
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1985
suoi sguainarono le scimitarre, come fossero le armi a
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1985
più grossi furono seppelliti come coloro che l’avevano
239
1985
gioia selvatica ed elementare, come se un’imboscata o
240
1985
fine. Era un po’ come se due Abrek discesi
241
1985
Non partigiani, soldati. Soldati come voi. Al fronte» rispondeva
242
1985
chiedere niente a nessuno, come fossero in casa propria
243
1985
per tutto il paese come le cavallette, cinque o
244
1985
Tutti si guardavano attorno come per valutare lo spazio
245
1985
vicini, curiosi di sapere come mai Marta conoscesse la
246
1985
altezzosi e risposte seccate, come se lui, che pure
247
1985
cose a bassa voce, come non volesse inoltrarvisi sul
248
1985
e di trepidazione ansiosa. Come poteva immaginare la povera
249
1985
guardava tanto la casa, come gli altri, quanto piuttosto
250
1985
una cosa fatta bene, come meglio non si poteva
251
1985
capelli neri e lunghi, come suo nipote, sicché c
252
1985
Haha non sapeva quasi come passare la giornata, se
253
1985
agli ordini più insensati, come quello di alzare una
254
1985
tutti conoscevano e applicavano, come fosse contenuta in un
255
1985
passo dalla bábuška, era come presa da un incantamento
256
1985
altri partigiani. E allora, come doveva metterla? Non lo
257
1985
Dovrei esser sempre serio come voi? A che vi
258
1985
kubànka, gli tornava utile, come la pesante giubba di
259
1985
si somigliassero tutte quante, come se nascessero dallo stesso
260
1985
che fossero predoni leggendari come gli Abrek, di cui
261
1985
e là, dove e come volevano i tedeschi. Dei
262
1985
un loro ordine era come un versetto del Vangelo
263
1985
sentiva correre nel sangue, come un rivolo sottile e
264
1985
di quei costumi arcaici, come un ricordo attenuato e
265
1985
faceva s’era depositata come una patina di stanchezza
266
1985
e si guardavano attorno, come per riuscire a raccapezzarsi
267
1985
sotto i tralicci. Escono come talpe dalle tane, quando
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1985
adesso ne sapeva esattamente come prima. Gli era noto
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1985
e lontana. ¶ Anche lui, come Urvàn, aveva combattuto nella
270
1985
la più piccola notizia. ¶ Come Urvàn, sentiva che il
271
1985
male armati e braccati come lepri. Avevano cominciato ad
272
1985
e il rimpianto per come si eran messe le
273
1985
Era stupito nel vedere come ciò che un tempo
274
1985
una zona di calma, come un’isola dei Feaci
275
1985
non aveva mai fatto, come macinare l’orzo tostato
276
1985
un po’ di nostalgia come se, anche volendolo, non
277
1985
raffinato e gentile e, come per ognuno, provava per
278
1985
di Stalin sarebbe crollato come un’isba di legno
279
1985
sempre fissa nella mente, come una ferita che ancora
280
1985
imperiale erano stati massacrati come pecore al macello, mentre
281
1985
ciecamente dei loro carcerieri, come si erano sempre fidati
282
1985
persona. Gavrila li sentiva come vittime di una nuova
283
1985
e pieno di stupore, come si fosse trattato di
284
1985
palustri dalle foglie affilate come spade, che tagliavano le
285
1985
dita. ¶ Aveva nell’orecchio, come le sentisse ancora, le
286
1985
ritorno si faceva acuta come un male fisico. Ma
287
1985
cacciare i tedeschi invasori come loro volevano fare con
288
1985
partizany, che erano giovani come lui, e combattevano una
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1985
tutte le cose abbandonate, come le isbe svuotate dalla
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agire. Era un po’ come se lo zingaro, Anita
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nel gorgo della guerra, come Caleb e Arturo; la
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restituito neppure il cadavere, come aveva fatto con il
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sentì un’altra. Era come quando le pareva che
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una parola.» ¶ «Allora domani. Come vuole.» ¶ Marta mandò Anita
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loro con le pedine, come la “tria”, o “il
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cacciatore”, oppure di carte, come il “sette e mezzo
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rubamazzetto”, e si divertivano come ragazzi. Ma poi Haha
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silenziosa, e diventava immobile come un idolo di legno
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aveva uno sguardo sfuggente come un bambino che ne
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andava preparando il nido come una coniglia o una
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sue vaghe conoscenze di come andavano le cose. ¶ Marta
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Anita l’ascoltava attentamente, come se chi era nei
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certo modo aveva fatto come Marta stessa, che s
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di quell’epoca devastata. Come se proprio la sua
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tutta la valle. Mai come in quel momento Marta
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a emettere brevi mugolii, come se le sue antenne
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Anita e si sentiva come avvolta dal pensiero che
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sorella di Arturo era come una ragazzina, interamente affidata
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c’era da sentirsi come paralizzati. Anita quasi subito
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subito si rasserenò; fu come se nella sua vita
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con poche parole aguzze come stiletti, tutti quelli che
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argomento. Se la ricordava come l’aveva vista due
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uscire dai loro monti, come se il mondo finisse
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Ivos e di quelli come lui, e tutto ricominciava
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la guerra era davvero come la favola del signor
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nuovo cupo e disperato, come quando avevano cominciato a
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nella Repubblica di Carnia, come prima i tedeschi, e
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agli zingari. Erano nomadi come loro, solo che al
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se li immaginava ingenui come bambini. Li sentiva come
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come bambini. Li sentiva come un popolo che si
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guerra si viaggiava sempre come si poteva, lo sapevano
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pelli o di teloni, come quelle dei coloni del
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interpretava la loro pensosità come un’incertezza profonda sopra
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cartuccere incrociate sul petto, come quelle dei guerriglieri messicani
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soprattutto verso i suoi, come per una consultazione volante
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indugi ridendo, lo sollevò come fosse uno stecco, lo
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dell’estate. Pensò che, come lungo la sua valle
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successo. La guerra era come la grandine, che girava
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perché piena di partizany, come tutte le terre e
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di colpo, si rintanavano come talpe sottoterra, e poi
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era piena di ribelli come un orto è pieno
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in un paese straniero, come gli alpini italiani in
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promessa, che però era, come tutte le precedenti, occupata
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naturalezza calma e totale, come fossero nel cortile di
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e senza badargli troppo, come se, in certo modo
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farli vedere alla gente, come a ribadire che loro
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stati pubblicati in Friuli, come La terra impossibile di
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e l’abbracciava stretta, come se da lei potesse
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perché l’aveva visto come un’immagine del “povero
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colonnel… ¶ Per lei era come se i soldati, costretti
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anzi ricominciava daccapo. Era come la storia del signor
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di un’altra invasione, come all’epoca di Caporetto
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mordere. Marta la sentiva come le favole più paurose
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da cima a fondo, come una muffa o una
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di passaggio. Pensando a come la ragazza era ingenua
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i carrozzoni degli zingari, come al solito accampati tra
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e ne era attratta come questi dai giocattoli. ¶ Scesero
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andati così a precipizio, come fossero stati spaventati all
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esploso dentro di lei come un temporale d’estate
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qualcosa, ma in confuso, come se la paura le
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disperato in un angolo, come se la colpa di
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erano chiusi dentro, asserragliati come in una fortezza. ¶ «Domani
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dormire nella stessa camera, come facevano da tempo; però
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anche la signora Esther…» ¶ Come diavolo avessero saputo che
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stava appartata e nascosta, come per far dimenticare la
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degli uomini. Anche lei, come era accaduto a Esther
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dell’uomo e di come funziona il nostro corpo
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un mestiere da ebreo, come l’orologiaio o l
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con una forza disperata, come a un’àncora di
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pianta strana della pietà, come se anche Caleb fosse
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e agli ebrei. Ma come? perché? E cosa avrebbero
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con una strana tenerezza, come fossero gli unici superstiti
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e gli saltava addosso come per chiedergli dove fosse
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alberi e le rocce, come gli amici di Robin
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era avvicinata anch’essa, come ogni altro aspetto del
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volevano consegnarsi ai tedeschi, come quelli imponevano, lanciando minacce
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a giocare col cane, come se per Baldo egli
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tra di noi.» ¶ «Farò come vuoi» promise il vecchio
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battaglia pittoreschi e strani, come Bora, Saetta, Sonia. Infatti
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uni e gli altri, come a esempio un certo
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Ugo, un ragazzone alto come un palo di telefono
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ad alta quota, e come sempre andavano verso il
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sentiva strana e viva come raramente le era accaduto
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esseri viventi ne partecipassero, come attingendo da un pozzo
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freschezza. Si sentiva viva come la vita stessa, e
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biancheggiavano sull’erba scura come fossero un segnale enigmatico
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ad abbracciare il cane come fosse il più caro
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alto, col viso triste. Come aveva fatto Baldo, concepì
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in cui si riconobbe come fosse il nucleo più
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piedi avvolti negli stracci, come i mendicanti pittoreschi della
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era vana e vuota come un miraggio, perché le
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e cominciavano a sentirlo come uno di casa. Marta
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che si lasciavano andare come bambini a fantasie di
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idea sarebbe stato inutile, come voler fermare l’acqua
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di inganni, che avevano come fine la pura sopravvivenza
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esprimeva anche di peggio, come se la sparizione del
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salire dentro di lui come una sorta di febbre
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che luccicavano al sole come sassi. Akmek fu del
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sentiva triste e incompleto come un vedovo. Qualcosa mutò
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veniva diritto al dunque come un colpo di fucile
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prende senza tante cerimonie, come si prende una pecora
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la procuro io.» ¶ «E come?» ¶ «Non ci pensare!» ¶ «Sei
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piena dei modi su come i cosacchi si procuravano
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ci stavano, si dibattevano come gatte nel sacco, graffiavano
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dell’estate, diventavano docili come puledre domate. Le smanie
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si amavano con furore, come gatti arrabbiati. Ne aveva
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abituato a vivere libero come un falco, e non
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era un fatto raro come un’eclissi di luna
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mani adunche e scure come radici di castagno sopra
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addosso una tetraggine nera come la caligine, e in
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faccia contratta e disgustata come se ce l’avesse
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benché continuassero ad abbaiare come cani, tutti fossero presi
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scura di un aereo, come un immenso gufo che
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Alida Valli e inesorabile come un giustiziere. Akmek non
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tuttingiro in modo ideale, come se li avesse collocati
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divise riempite di paglia, come spaventapasseri. Subito i cosacchi
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trionfo. I prigionieri, legati come malfattori, vennero portati giù
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Akmek aveva funzionato perfettamente, come una tagliola per lupi
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guerrieri. ¶ Si sentivano allegri come ragazzi al pensiero che
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imprendibili fantasmi, ma uomini come loro, in carne e
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potevano afferrare e legare come mummie. Di fronte alla
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capace di fare. Ah, come lo aveva sottovalutato finora
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e tutti entrarono disordinatamente, come un branco di ubriachi
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in tutte le direzioni, come galline che abbiano sentito
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cui adesso non sapeva come sbarazzarsi, in quella casa
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dei partizany! Tutti accorrevano, come se sulle carrette ci
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cuore dell’Africa; o come se le carrette fossero
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slancio gioioso e irresistibile, come fosse arrivata la notizia
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sottratti. Era un po’ come se una pernice di
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un po’ il Friuli come la patria del kazàk
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l’avevano preceduto. Era come una pianta che andasse
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più duraturo, anche se, come i precedenti, anzi più
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se glielo avessero raccontato come accaduto ad un’altra
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materiale un po’ trasognato, come se lei non fosse
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di noi. Ci usano come marionette, dove ritengono che
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le parti. Essa era come un fungo che rinasca
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ancora restringendo e avvizzendo, come una mela dimenticata nel
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dei boccali di vino, come il giorno della cattura
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ammiccava con viso furbesco, come se parlasse di vino
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cugina!» rideva il vecchio, come se la risposta fosse
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muoversi in varie direzioni, come se la loro azione
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Adesso la casa era come una fortezza assediata, e
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voce che generava terrore. Come stessero obbedendo a un
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al tradimento. Anche qui, come il solito, s’era
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e “diavolessa”, e ridendo come bambini. ¶ Nel legarla e
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perché pareva ancora ribelle come una gatta. «E sta
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della sua irriducibile vitalità. Come obbedissero a un altro
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ricordarsi perché erano lì, come erano arrivati a quel
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disse Akmek. ¶ «Non è come le nostre. Quelle sarebbero
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superstiziosi dei loro spiriti, come avessero violato misteriosi tabù
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con regolarità, si sentì come se la povera Alda
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sesto in ogni particolare, come fosse una bambola di
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dentro di sé. ¶ «Ma come morta? Come è possibile
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sé. ¶ «Ma come morta? Come è possibile, se nessuno
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fosse una ragazza forte come le loro, perché era
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era fiera e gridava come un’aquila. Invece era
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era fragile e delicata come un gingillo di vetro
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Ghirei, che era innamorato come un colombo? E pensare
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erano inchiodati sul posto, come fossero impediti nei movimenti
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il proprio disappunto per come erano andate le cose
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precisa. La morte era come una goccia che uscisse
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e nessuno sapeva né come né perché. ¶ Akmek fu
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quel punto la pensava come Urvàn, come Dunaika e
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la pensava come Urvàn, come Dunaika e gli altri
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si addormentarono di colpo, come niente fosse successo. Chi
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madre trapanavano la testa come un succhiello, e Akmek
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morto, che diventava terra come quella della fossa che
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carrette era visto soltanto come un invasore crudele. Urvàn
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invasore crudele. Urvàn restò come una statua di sale
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del kazàk. Sono stati come il Maligno. Ma è
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cortili e il paese come uno sperduto, e pareva
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disse soltanto poche cose, come controvoglia, quasi non disponesse
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poteva sapere dove e come si nascondesse la sua
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anche Urvàn e Gavrila, come fosse dipeso da loro
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sempre scuro e accigliato, come non si avvedesse di
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accorgersi di niente. Era come fuori da tutte le
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Per molto tempo restò come murato in se stesso
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e da ogni riunione, come se ognuna di quelle
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occhi. Le vedeva non come i momenti in cui
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di un uomo, ma come truci strumenti di eccidio
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a strisciargli umilmente vicino, come un cane cacciato a
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mai, ragazzo. Non è come gli uomini, che si
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case a capo chino, come se si vergognasse di
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si era comportato semplicemente come qualsiasi giovinotto del paese
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si riempiva di mestizia, come se il morto fosse
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di una malinconia pesante come una coltre. La morte
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situazione carica d’incognite come la loro. Sentiva che
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per l’avvenire, così come il delitto di Domanòv
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l’argomento ed era come assente a tutti gli
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sarebbe dissolto e liquefatto, come era già avvenuto a
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poteva anche morire giovani, come era già accaduto a
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l’avanzare della guerra come il rimbombo di un
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sarebbero stati visti soltanto come invasori capaci di ogni
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capaci di ogni violenza, come tutti gli invasori di
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accorgersi di niente. Vivevano come dentro uno strano sonnambulismo
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massacravano con gli aerei, come fossero i loro nemici
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Rossi li avrebbero considerati come traditori, e li avrebbero
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poteva metterli, farli frustare come per il furto degli
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truppa. E allora? Allora, come sempre, come dappertutto, la
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allora? Allora, come sempre, come dappertutto, la via d
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era, perché erano ingenui come bambini e non sapevano
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di diritto di guerra, come chi cattura una lepre
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in qualche luogo prestabilito, come fosse un consiglio di
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deriva e allo sbando, come naufraghi sopra una zattera
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di fantasmi di insepolti come il Caspio o il
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ardente gioventù. Si sentirono come rituffati in quei tempi
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astratta, fuori del tempo, come quella di un sogno
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con i capelli candidi come la neve. La sua
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sua divisa era impeccabile come la toeletta della moglie
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un istante di esitazione, come non sapesse in che