parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giuseppe Marotta, L'oro di Napoli, 1947

concordanze di «come»

nautoretestoannoconcordanza
1
1947
sforzo artistico per guardarla come la guardava sempre, di
2
1947
gli occhi delle donne come velava i bicchieri. ¶ Egli
3
1947
porse il bicchiere colmo come si porgono i vaglia
4
1947
don Raffaele fu assunto come guardia notturna in una
5
1947
cui furono sorpresi addormentati come sassi su un passabile
6
1947
Raffaele, che lo guardava come un ospite e diceva
7
1947
quale essa era munita come di un oggetto, non
8
1947
e fotografare i morti. ¶ Come vetturino don Raffaele non
9
1947
fabbricante di fuochi pirotecnici, come nel vostro quadro; ma
10
1947
moglie; frattanto le parlava come da un fossato. ¶ «Questo
11
1947
gemendo. ¶ «È un miracolo come un altro, padre, perché
12
1947
gli arrivavano a folate, come da un incensiere. ¶ A
13
1947
nella feracissima Irpinia, sta come un’arca sul mare
14
1947
ogni tanto da sé, come un’indocile onda di
15
1947
vaste solenni e sfarzose come cattedrali: col filo di
16
1947
spessore degli anelli splendevano come borchie sugli orli delle
17
1947
e spoglia ruota semovente, come la Fortuna. Un odore
18
1947
provinciale. I cavalli agghindati come spose si voltavano a
19
1947
applaudiva senza riserve mentali, come se i vari sontuosi
20
1947
erano di puro argento. Come per convalidare tutto questo
21
1947
piramide di scugnizzi attorcigliati come mazzi di anguille si
22
1947
o adottando un orfano come fece nel 1919. ¶ Si iniziava
23
1947
i pellegrini di lusso come il guantaio Gargiulo si
24
1947
di infelici che sollevavano come stendardi i loro malati
25
1947
gridavano certe donnette, vecchie come i sassi, sfregiate dai
26
1947
correndo verso la Madonna come per linciarla. L’ultimo
27
1947
si erano fatte bianche come la tonaca del frate
28
1947
gremiva il locale; ma, come in tutti i drammi
29
1947
che risultato? Lo “squarcione”, come ogni mito, incanta per
30
1947
più veloce. Si sa come vanno a finire queste
31
1947
trivialità; se non fosse, come credo, redimibile e trascendente
32
1947
eunuco, largo e sidereo come la luna. Don Pasquale
33
1947
tumida, bianca, sdraiata, è come un’odalisca sui tappeti
34
1947
tre carte», col quale, come gestore, ci si può
35
1947
era di mano pesante; come vetturino si affezionò al
36
1947
preservandolo da ogni scossa, come si porta uno Stradivario
37
1947
quale si potrebbe scrivere, come per il canto dell
38
1947
e denso, che liberava come un fluido la sua
39
1947
aggettivanti, aveva lo sberleffo come si ha il genio
40
1947
il compenso in busta, come si fa coi medici
41
1947
di tempo, tacendo puntigliosamente, come se gli spessi tappeti
42
1947
volumi, pieno di meandri come un antico edificio, non
43
1947
Mamma» invocava don Pasquale come i bambini di un
44
1947
e nera, stranamente piatta, come in un dipinto: confluivano
45
1947
il grasso gli arrivò, come si dice, al cuore
46
1947
di fede: che taciturno come sempre, e più ancora
47
1947
lumi e il braciere». Come è precisa e sincera
48
1947
quella atmosfera da presepe, come è naturale, come è
49
1947
bandisti; dietro di voi, come dipinta su un fondale
50
1947
che esilara e rattrista come ogni essenziale connotato di
51
1947
essenziale connotato di Napoli, come il dramma stesso dei
52
1947
Don Peppino nacque “pazzariello” come si nasce gobbi o
53
1947
domenica di luglio, indossando come qualsiasi altro giovinetto del
54
1947
sposarono pochi giorni dopo; come erano giovani; quando cessò
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1947
di piccanti bisbigli, vibrò come un “putipù”. Sono nove
56
1947
diventò bianca e soave come il grano che a
57
1947
estraeva il brulicante contenuto come col coltello si aprono
58
1947
forchetta e vini sceltissimi come andiamo a dimostrare! Puro
59
1947
per risultato un barbiere, come un gomitolo di spago
60
1947
era, può darsi, insensato come l’immaginazione, rispecchiava meglio
61
1947
non riesce a spendere come moneta legale l’oro
62
1947
è già un fatto, come un tonfo nell’acqua
63
1947
che gliene derivavano, insanì come tutti ricordano. ¶ “Pazzariello” del
64
1947
voi, ne siete pieno come io, quassù, di memorie
65
1947
ritegno è tutto. E come marito ingannato voi vi
66
1947
a riferire i fatti come avrebbero potuto apparire o
67
1947
agitando il suo modulo come un vessillo. ¶ Che cosa
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1947
meridionali raccolgono e solcano come vele, curiosa di furtivi
69
1947
parlandole del suo amore come avrebbe parlato, ai forestieri
70
1947
ricompose e si alzò come poté. Era pallido, ma
71
1947
Leopoldo con dolente garbo, come se mostrasse a un
72
1947
io sono entrata qui come un giglio» singhiozzò la
73
1947
dichiarò: ¶ «Vedete voi stesso come stanno le cose. Uno
74
1947
col numero novanta. Ora come ora, fate attenzione. Qualora
75
1947
desideri e di segreti, come un cuscino. Asservì il
76
1947
che interrogasse le foglie, come se contenessero fatti) e
77
1947
si potevano ottenere appunto come i panini ripieni o
78
1947
notturne e gioconde baldorie, come la fiamma dell’acetilene
79
1947
quando anche gli uomini come don Gennaro, inimmaginabili eroi
80
1947
contrario?» rispose donna Carmela, come avrebbe risposto con un
81
1947
donna Carmela era convincente come un albero carico di
82
1947
carico di frutti, o come una mammella gonfia di
83
1947
era impercettibile e naturale, come la salute. Oppure la
84
1947
si decidesse a rivelare come stavano in realtà le
85
1947
do, signora mia». ¶ Aggiunse, come a caso, che dovevano
86
1947
di Santa Teresa, e come ho detto si fermava
87
1947
la folla si schiuse come un sipario per mostrare
88
1947
volto e vagamente melenso, come una figura di ex
89
1947
viene rotondo e molle come se ancora conservasse la
90
1947
dilagò con massiccia lentezza, come lava. ¶ Uomini e donne
91
1947
remoti ed imprecisi peccati, come sempre ci accade quando
92
1947
cui radi capelli, drizzatisi come aculei, di poco superavano
93
1947
guardate le mie mani come tremano. Vol mi insegnate
94
1947
di questo patetico animale. Come impostore egli non ha
95
1947
suo volto esprimeva, così come lo ricordo, appunto questo
96
1947
Piacenza, o dove fosse, come aveva smascherato e punito
97
1947
anni ed era nero come la pece; immobile in
98
1947
certo punto, Dio sa come, una incauta farfalla fu
99
1947
e in quelle parole come nelle nuvole bionde sulla
100
1947
nuvole bionde sulla collina, come nell’erba ravviata da
101
1947
da impercettibili venti meridiani, come nei tavoli neri delle
102
1947
stesso percorre i “Quartieri” come può, ignorando interi edifici
103
1947
Quartieri” erano effettivamente uomini, come dimostra un episodio che
104
1947
di tutta la gente come me, potendosi avere i
105
1947
in paradiso si goda come godevano gli spettatori di
106
1947
autorità della malavita, deciso come tale a sostituire il
107
1947
Assunta alzando le braccia come per sollevare, appunto, i
108
1947
scandiva gesti e parole come su un ideale palcoscenico
109
1947
mano di don Gennarino, come in quella del suo
110
1947
orfani o no, ora come ora il senso della
111
1947
don Gennarino, una vedovanza come un’altra. È bruna
112
1947
più esclamativo dei modi, come in un monumento alla
113
1947
sole il proprio scheletro, come un cencio ad asciugare
114
1947
loro corpo sul braccio come un soprabito esitavano a
115
1947
dentro mi parve esatta come se invece di vederla
116
1947
tutto il loro sangue, come fu delle mie sorelle
117
1947
vi disponete senza volerlo come in un rozzo fregio
118
1947
osservandole mentre si divertivano come alla loro età le
119
1947
ne presi buona nota, come uomo e non per
120
1947
nostra vicenda umana. Forse come Emma e come Amelia
121
1947
Forse come Emma e come Amelia, con la stessa
122
1947
Napoli su un piattino come la comunione. Sono qui
123
1947
giugno Napoli si spalanca come una rosa nel bicchiere
124
1947
cielo vibranti e ricci come code di lucertole. ¶ Per
125
1947
che il guidatore impugna come redini. Andiamo, perché Dio
126
1947
si torcevano in mano come anguille: le rotelle del
127
1947
debbo semplicemente starmene qui come un santo fra gli
128
1947
greco e in latino come pagine di antichi messali
129
1947
Il vento che passava come un rastrello sulle grida
130
1947
dieci volte al giorno “come sono bella”, Egli le
131
1947
Napoli su un piattino come la comunione. Scrivo e
132
1947
carta è, mettiamo, bianca come la riviera di Chiaia
133
1947
aristocratici, flessuosi e scattanti come “bandoleri”, ben vestiti e
134
1947
mulinelli che lo proteggevano come uno steccato, dal quale
135
1947
una figlia di mamma, come suo eventuale compare d
136
1947
clava fra le ginocchia come Ercole, egli diffondeva non
137
1947
ciclistico, o venivano spodestati, come accadde a don Ciccio
138
1947
più sprovveduti; non sapeva come pagarsi la pensione e
139
1947
e rivolta, sui mestieri come su un letto di
140
1947
presentatosi alla signora Scarano come il nuovo proprietario della
141
1947
bottega, non gli rimaneva, come si dice, né cielo
142
1947
una barba da radere come si aspetta un verdetto
143
1947
era sul suo capo, come su quello di chiunque
144
1947
di terriccio di Poggioreale come io, quassù, di memorie
145
1947
il tuo carcere, so come regolarmi». ¶ Qualche tempo dopo
146
1947
scuotere sistematicamente il capo, come un plantigrado, in modo
147
1947
stato condotto (un uomo come don Nicola) dalla dannata
148
1947
mia prima scuola, inviatomi come sapete in busta chiusa
149
1947
livrea, spesso osservandole attentamente, come se le leggesse. Frattanto
150
1947
il conte Prospero rifletté come seppe, e si persuase
151
1947
rotolò su di esse come un fauno sull’erba
152
1947
di quanto accadeva, coronò, come si dice, il suo
153
1947
venne la vecchiaia. ¶ Ora come ora il conte Prospero
154
1947
alle undici del mattino come ogni altro nobiluomo del
155
1947
gli andirivieni della sorte come davanti a un autentico
156
1947
mondo del piccolo Antonio come se egli costeggiasse col
157
1947
buia, sporca e sonora come il cavo di un
158
1947
me lo tende appunto come una “pizza” sulla pala
159
1947
Dunque don Ersilio viveva come un’erma sulla soglia
160
1947
sfregio che vi taglia come... come una serenata vi
161
1947
che vi taglia come... come una serenata vi sveglia
162
1947
Don Mimì: «Chi sarebbe? Come, civile?». Don Ersilio: «Ciascuno
163
1947
appena fornito il preventivo (come rischi e castigo) di
164
1947
ah, le colpe, riflettemmo, come debbono aver imbrattato, dopo
165
1947
Carluccio l’ho perduto, come uomo ho settant’anni
166
1947
dormire e a svegliarsi come se niente fosse accaduto
167
1947
età, si sveglia ragazza come un seme si sveglia
168
1947
eloquenza avvolgente, retrattile, ondosa come il panno di un
169
1947
sua gonna immensa era come un sipario dietro il
170
1947
vagamente criminoso e vandalico come sempre sono nelle cose
171
1947
desidero e d’ira come forse ogni uomo deve
172
1947
è tacito e fulmineo come uno scatto di coltello
173
1947
supplichevoli, sono minacciosi e come induriti da una visiera
174
1947
loro sesso, lo sentono come una divisa, vogliono le
175
1947
divisa, vogliono le ragazze come esaltanti medaglie da appuntare
176
1947
romantico e niente altro, come dirò per concludere; frattanto
177
1947
per rifocillare il messaggero; «Come sta Graziella?» chiedeva sommessamente
178
1947
miei tempi, perfino poeti come Di Giacomo e Russo
179
1947
sfregio” ci può apparire come una cara pazzia, quasi
180
1947
ebbero, volteggiano e cadono come ali secche di farfalle
181
1947
rampa tatuata sulla collina? Come fu breve la loro
182
1947
rende fulminei e dolorosi come uno scatto di coltello
183
1947
solidarietà. Essi immobilizzano prodigiosamente, come si vede fare dai
184
1947
sventura porta l’abbondanza; come ricordo d’aver mangiato
185
1947
e la fronte aggrottata, come per una vertenza; i
186
1947
se stesso. Sa Iddio come poté a un certo
187
1947
fu impareggiabile in questo. Come era stato il più
188
1947
si accostò dapprima riluttante, come è di prammatica, poi
189
1947
è domestica e affabile come laggiù fra Vesuvio e
190
1947
attenti e sicuri gesti, come se non avessero mai
191
1947
pettinano e lo agghindano come per la prima comunione
192
1947
chiama e li conta come la chioccia fa con
193
1947
e gli allungò Carolina, come aveva fatto con la
194
1947
il salario, ogni sabato, come a un operaio. ¶ Per
195
1947
povera testa grigia e come se gli propinasse un
196
1947
rabbrividiva. Guardava l’amico come si guarda un palazzo
197
1947
demolito; toccava il tavolo come la groppa di un
198
1947
Petrillo erano a tavola. ¶ «Come sarebbe?» disse don Saverio
199
1947
che essendo stato graziato, come egli stesso dichiara, si
200
1947
occhi di Saverio Petrillo come sul marmo di una
201
1947
L’eccezionale visitatrice entra come un sospiro nel “basso
202
1947
è ripida e dubbia come un quadro sul cavalletto
203
1947
interposta persona. Io sono come san Tommaso, credo se
204
1947
solo fino a settembre... Come dite? Resta fatto?». Invece
205
1947
stato consenso: il Mazzullo, come sempre, arraffa; il mezzo
206
1947
strangola e più esiste, come la fantasia di chi
207
1947
Don Alfonso Corrado (ah come gli riaffluisce l’aria
208
1947
sbagliandolo e poi indovinandolo, come fa il filo con
209
1947
ormai sono fatto internamente come questo Conte di Mola
210
1947
e là sull’elemosina come i piccioni sulle grondaie
211
1947
mani su questo banco. Come li trovate? Mi sembrano
212
1947
Alfonso Corrado hanno agito come una nenia sulla interlocutrice
213
1947
avrebbe ucciso almeno quindici come lui? La stessa scienza
214
1947
se ne stia seduto, come lo vediamo, su uno
215
1947
per quanto riguarda Napoli, come quelli di un commissario
216
1947
dal ramo più basso come una bolla di sapone
217
1947
discute gesticolando con Dio. ¶ Come comincia lo “scugnizzo”? Può
218
1947
pece e saliva, trafiggente come uno spillone, il muro
219
1947
di Luigi avevano agito come sempre fecero in seguito
220
1947
fulgida al tempo stesso come certi legni di preziosa
221
1947
capelli ondulati, fini, malinconici come un’antica seta; la
222
1947
intero disegno, che era, come ho detto, di suscitare
223
1947
il letto divenne sicuro come alla banca. Irretitelo col
224
1947
resiste! Gesù, a voi come potrei mentire? Sapete benissimo
225
1947
i muri dei vicoli come ombrello, come guanciale e
226
1947
dei vicoli come ombrello, come guanciale e come fazzoletto
227
1947
ombrello, come guanciale e come fazzoletto, è tanto solo
228
1947
impercettibile e grazioso movimento, come i toreri quando offrono
229
1947
piacere, scrivo questa volta come chi fuma al buio
230
1947
rosso di capelli, taciturno come un sasso, e inchiodato
231
1947
istruirci. Detestava la cultura, come tutti gli egocentrici. ¶ Alla
232
1947
densa, scintillante di gemme come un’icona, e se
233
1947
scopra e lo gusti come Goethe, senza la presunzione
234
1947
lanterna e la vide come sott’acqua. Non la
235
1947
scuoteva sistematicamente il capo, come un plantigrado, in modo
236
1947
teneva i polsi accostati, come nelle manette, e impercettibilmente
237
1947
astratta, simbolica e splendida come un’immagine sacra. Quando
238
1947
luce e la guardava come un febbricitante guarda il
239
1947
Disse che aveva sofferto come se fosse stato colpevole
240
1947
sposasti me, ma fu come se andasti a costituirti
241
1947
scendevano sui suoi pensieri come una veletta: l’età
242
1947
Carmela B. Napoli è come l’anguria, in giugno
243
1947
al sole di giugno come l’anguria spaccata: e
244
1947
incurvavano e dilatandosi sparivano come fanno ora nella mia
245
1947
senza finestre, totale, vecchio come il tanfo d’argilla
246
1947
che pendeva dalle travi come su un patibolo. Che
247
1947
impaccio, e mi osserva come se lo avessero incaricato
248
1947
ora: rivedo Napoli del 1920, come un ingenuo disegno su
249
1947
i quali dondolavano lugubremente, come appiccati, al giovane vento
250
1947
ed iniziare la contrattazione. ¶ Come “barraccaro”, Ubaldo G. M
251
1947
Ubaldo G. M., spossato come una puerpera, ma tuttora
252
1947
esortava a scrivere almeno come D’Annunzio e come
253
1947
come D’Annunzio e come Papini. Per mio conto
254
1947
si alzava gemendo, soffiava come Eolo nel lume a
255
1947
e stringendosi al tipografo come in un quadro di
256
1947
gli accarezzava la schiena, come a un gatto, e
257
1947
a studiare con lui, come subito facciamo, sedendoci lietamente
258
1947
e Napoli del 1920 scompare come un ingenuo disegno su
259
1947
ossia lucide e lisce come i medaglioni; dunque, caro
260
1947
carne giovane, non so, come se le foglie crescessero
261
1947
gli scende sulla spalla come la mano di un
262
1947
ai “luciani” di ridarmeli come a un principe, con
263
1947
dai riflessi del mare come in questa cartolina; per
264
1947
a causa delle inferriate, come se fossero dipinti su
265
1947
più candide o bizzarre, come quella in cui le
266
1947
per un tornese?», o come quella in cui lo
267
1947
vento dorme o viaggia come Tarzan, mi rassicura: sì
268
1947
Liberaci dal male, o come? Gli occhi di lei
269
1947
una voce insolita, carnale, come se i suoni non
270
1947
nel solito modo: stanca come la seta delle bandiere
271
1947
attimi supremi per me, come se mi sentissi dire
272
1947
accordo? ¶ E infine abbiamo come sempre avemmo, a Napoli
273
1947
di “posteggiatori”: mi seguano, come mi hanno preceduto, le
274
1947
di don Rosario Pugliese, come industriale e come uomo
275
1947
Pugliese, come industriale e come uomo. ¶ All’alba di
276
1947
da caldarroste, che deponeva come un tronetto, con accorte
277
1947
Faccio per dire. Ora come ora don Rosario ha
278
1947
caldi suoni, ora attutiti come un bisbiglio, gutturali starei
279
1947
sensuali, che fanno vibrare come antenne i baffi degli
280
1947
col pergolato che ondeggia come un baldacchino, sul confuso
281
1947
di guardare sua moglie come quell’uomo la guardava
282
1947
quel giorno, la guardarono come il costruttore di barche
283
1947
i gusti dell’avventore? Come involucro o come contenuto
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1947
avventore? Come involucro o come contenuto? S’intende che
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bionda appare e scompare, come nel cielo nuvoloso fa
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espanso, capire perché bellezze come quelle di donna Sofia
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cautelosi e tuttavia autoritari, come per guidare i portatori
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sulla punta dei piedi come una Vittoria, sventolò le
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ricchi non erano state, come ho detto, che una
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creste dei ripidi vicoletti, come aquiloni. Suor Elena aveva
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M. assumesse mia madre come guardarobiera e stiratrice a
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tende e di soprammobili: come tutte le dimore dei
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quella sua incessante fatica, come erano neri i suoi
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mucchi di biancheria. ¶ Curioso come ogni ragazzo cominciai ad
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soriano: riuscì non so come ad afferrarlo, si gettò
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quel tempo: ma più come tavola che come alcova
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più come tavola che come alcova. Insomma il salario
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giorno e l’ora. Come me ne ricordo; era
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ardente il cielo pesava come un elmetto. Fu mia
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giovane trovai facilmente lavoro come operaio. “Gas” si leggeva
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una ruota che gira come gira? Fantasticava, credo: l
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occhi gonfi, non sapeva come parlarmene. ¶ Abitavamo in via
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dei rispettivi “bassi”; là, come su un palcoscenico, le
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pensava ma non sapeva come parlarne a me. Infine
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Montecarlo: forse non immaginava come sarebbero cominciati presto i
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provoloni” che si dondolano come odalische, i falcati prosciutti
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viene nel suo cuore come il ferro sulla candida
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Cara mamma, le dicevo, come sai che io sono
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sono il mio padrigno, come hai potuto indovinarmi tutto
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e non è certo come il tuo definitivo ritorno
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indichi a colpo sicuro. Come i chicchi del caffè
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e infine mi addormento come tra due ferri di
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alluci per un lembo, come una bandiera: quante volte
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caviglia di mia sorella come in uno specchietto; sull
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ero tetro e dannato come Otello, i fulgori di
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fra l’altro ereditario come il colore dei capelli
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sposa, il quale intervenne come meglio seppe. Fu ugualmente
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fronte se alla domanda «Come visse la Vergine Maria
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misero e buono, elementare come il pane con sale
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ultimi mesi visse proprio come la Vergine Maria fino
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dall’intero rione Materdei, come potrei tacerlo?), sgusciai fuori
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le mie sorelle capiscono (come non dubito), si può
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vide servir messa piangeva come se mi avessero ordinato
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cuore, lucente e precisa come i panorametti sepolti nei
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Agostino finii per conoscerlo come il mio berretto; l
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e degli altri ragazzi, come era nostra la chiesa
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gli sbatteva sulle ossa come una vela mentre ci
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merletto, sa di cera come un alveare, in quel
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le fiamme, si divertivano come bambini nel bagno. L
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era fresca e chiara come la tovaglia dell’altare
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giorni prima ne soffrii come un attendente. Leggeva nei
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che sbucano dai cornicioni come penne di indiani, le
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Non fingeva, era persuaso come noi della verosimiglianza di
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su di lui levigandolo come l’acqua di un
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gomito e uscivo, proprio come se mi avessero estratto
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mai consumarsi, ci sopravvivono come gli anelli col brillante
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alterno afflusso di umidità, come una fronte pensosa; più
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con bianche spume, palpitanti come gole d’uccelli. È
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starei per dire ondulante come il moto stesso della
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che fremono e pulsano come se fossero dipinte su
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dita istintivamente si incurvano come sulla impugnatura di un
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si srotolava e ferveva come lo strascico di una
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era domestico e cordiale come acqua di cisterna, lo
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portiamo con noi, dovunque, come tatuato sul petto con
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averne i piedi feriti come per aver calpestato i
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rotaie, scrollando i viaggiatori come per assicurarsi che siano
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di non piangere più. ¶ Come è umido e grigio
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le zolle fangose, ma come per caso e vergognandomi
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io me lo ricordo come se ci fossimo separati
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attimo prima di licenziarlo come il più normale e
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suoi aviti palazzetti, entrò, come dice il poeta «una
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legno in cui ammiccavano come cento occhi gialli i
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Dimostratemi che siete disgraziati come me, o fuori di
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don Ignazio si distinse come fabbricante di fuochi artificiali
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petardi, che si dondola come una vite. Ma questo
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scoppi, che lo fece, come in un terribile alterco
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intervalli di ore, minacciosi come ultimatum; la notte, nel
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angosciosi e vivi rumori, come di schiaffi, finché le
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disponeva di «sette spiriti, come i gatti», e cioè
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riflettendoci scoppia a ridere come quando si avvide che
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per la sua arguzia, come per la destrezza con
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davanti a questo martirio come un’acquasantiera. Non appena
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Mio padre è morto» come se avessi detto qual
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se li scopre addosso come minuziose cicatrici. Il 3 febbraio
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mano. ¶ Fu un’idea come un’altra, che ci
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vecchiette reclutate non so come e non so dove
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e spesse erbe, tumide come labbra; certe foglie parevano
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me lo scoprii addosso come una cicatrice. ¶ Il cugino
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il cugino Aurelio; ma come ho detto costui non
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striscia di terreno sassoso come il letto di un
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mese pagavamo d’affitto. ¶ Come guardarobiera e stiratrice del
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più rigide e fredde come mi apparivano allora, ma
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spiritualizzate dal ricordo, dolci come stecche di ventaglio. ¶ Nel
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strofinaccio fin dall’alba, come se avesse dovuto asciugare
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bianca e senza forme come le mamme in realtà
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grasso. «Il matrimonio è come la morte, viene una
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riflettere, vuotandosi di parole come se si vuotasse di
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sapete! Li tiro su come meglio posso, e perché
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Salvatore si sfoghi! E come no! Maria, Peppino, Ada
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su di lui, parlava come se gli si fosse
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dalla porta-finestra, proprio come se don Aurelio gli
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sulla soglia, o meglio come se durante tutto quell
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quale mia madre fu, come ho detto, guardarobiera e
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o andarsene al diavolo come ogni altra splendida superfluità
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presepe, come è naturale, come è nel giusto punto
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vasche lucida e innocente come la sclerotica dei neonati
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minuziosamente, spigolo per spigolo, come un lavoro di intagli
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l’appassionante interrogativo è: come se la caverà quest
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in ginocchio le beghine come davanti alla mannaia; ma
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fruttivendolo, accettando quella diagnosi come un elogio e senza
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monumento alla frutta, e come tale costituiva il risultato
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non lo aiutava affatto, come nessuno avrebbe potuto veramente
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e guardava il marito come per dirgli: «Avvertimi quando
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aria chiara, autentica, giovane come Dio lasciò detto al
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e muta; scalzo appunto come la luna e non
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quartino”, sono lucidi assorti come in un medaglione, sembrano
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contadino arriva senza affrettarsi, come la mano di Dio
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caro Chierchia, sono oberato... Come, non venite per la
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fibre delicate, bianche, lunghe come la pace; e infine
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sono gremiti di professionisti come l’avvocato Carraturo, i
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voleva pietà quando riempì come settimo e penultimo figlio
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finalmente, sulla parola. Ora come ora né la moglie
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su ogni strenuo sorriso come uno spegnitoio e ai
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con le dita; canticchiò come al solito: «Ditelo voi
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originaria fierezza si è come addolcita per una crisi
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fremere il vicino mare come lo spumante nel ghiaccio
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quanti secoli, ogni domenica, come la messa sugli altari
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impegna chi la prepara come un quadro impegna il
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abbandonato a se stesso; come una musica interrotta e
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anno, in Duomo, assisteva come parente di San Gennaro
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Ispido e grigio, sfacchinava come sempre; ma la domenica
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identifica a colpo sicuro, come se lo avesse tenuto
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Nulla induce alla riflessione come l’accudire a un
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ormai medita un uomo come don Ernesto, senza età
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che pulsa nei maccheroni come il sangue nelle arterie
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di sette madri. Crebbero come piante selvatiche; San Gennaro
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contemporaneamente stai in America come Scaiano e non come
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come Scaiano e non come Acampora, potrei almeno sapere
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gli voleva molto bene, come a modo suo lo
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punti seguiva il treno come uno strascico; visto dai
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ci si sente, allontanandosene, come la giovinetta quando volta
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e completi e ininterrotti come stampe dalla rotativa. Gli
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sua moglie, poté rassegnarvisi come a una tassa. ¶ Figli
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legno è una bara come legno è uno sgabello
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fuoco e dei lumi, come una cara gonna in
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rivela e lo forma, come alla base di un
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Angarella, la roteò, e come una pietra da una
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gli cadevano inspiegabilmente addosso come birilli, ma Nicolino Angarella
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ormai completo e famoso come jettatore. Lo si considerava
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si impigliò Dio sa come nel ventilatore. Adibito alla
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un po’ torbido, polveroso come quello delle macchie d
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che mai aveva demeritato come lavoratore, non si poteva
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dovete soltanto volerci bene.» ¶ «Come sarebbe?» balbettò don Nicola
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piede, e pensava: «Fu come un calcio di Dio
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gli si sarebbe avvinghiato come sott’acqua, precipitando con
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altra città abbia avuto, come Napoli ebbe don Nicola
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possibile; nelle grandi ricorrenze, come Piedigrotta o il pellegrinaggio
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Nicola fulmineo e tragico come si dice che sia
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Fu un istante, fu come se una mano gli
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erano ferme e inique come strumenti di supplizio. ¶ Subito
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penso uno per uno come cani»; ma venne pure