Bernardino Martirano, Aretusa, 1618

del bel viso; ¶ e come il ciel, le stelle

pianto: ¶ gioie d'amor come durate poco! ¶ Costei che

lui batten le incudi, ¶ come quando si fer l

lo conforta ¶ che voglia come pria esserle appresso. ¶ - Tu

testimonio invoco; ¶ ei sa come m'ha pien del

l'onde fa nere, come inchiostro ¶ e muggendo nel

ché svelle i pin come fosser finocchi: ¶ e correndo

attende: ¶ così i soldati come i marinari, ¶ chi zappa

ululando, scalza e scapigliata ¶ (come menade corre al suon

alto mare ¶ la nave come augel per l'acque

per l'acque andare. ¶ 56 ¶ Come una pietra la dolente

fia sempre a canto, ¶ come la madre al furioso

piangendo, divenne fontana. ¶ 69 ¶ E come in vita tanto al

così vile, ¶ ma falle, come in vita, in morte

la sua saetta. ¶ 85 ¶ E come dura fu vie più

furon tornate. ¶ 86 ¶ E così, come prima era scortese, ¶ tutta

virtute e gentilezza. ¶ E come piace a Crate, che

metta. ¶ 98 ¶ Si vede appresso come a la Bicocca ¶ al

suo gran padre, ¶ che come il grande Atride, mentr

con su' eterno vanto, ¶ come Protesilao nel fiume Xanto

che vuol ivi mostrarsi, ¶ come contra l'Apostata Iuliano

città abandona ¶ e disperato come leon rugge, ¶ e manda

a tutti i danni: ¶ come del tuo valor la

c'hai poche figlie come questa ¶ - perdonimi qual è

gran mar di pianto come il mergo ¶ s'affonda

duol l'adduce: ¶ e come pazzo si mette a

appresso il fonte e come ¶ quando in Meandro il

mi t'asconde? ¶ Deh, come ogni mio amor gettasti

qual gridando sempre orribilmente, ¶ come fantasma fugherà la gente

le sue fiamme erge. ¶ 159 ¶ Come la lampa piena del

òr luce e odora come nardo. ¶ 162 ¶ Così il fanciul