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Salvatore Di Giacomo, Nella vita, 1903

concordanze di «come»

nautoretestoannoconcordanza
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d'un subito sparve, come penetrando, rimpetto, nelle viscere
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acque luccicavano verdeggiando, immobili come quelle d'un lago
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la conquistavano. Fra tanto, come generata dalla lontana e
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rapidamente all'orizzonte: era come una uguale cortina di
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a un punto, smarritamente, come se più non lo
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lo dico a nessuno. ¶ Come la donna lo baciava
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morte! - ella mormorò. ¶ E come, nell'atto in cui
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un lembo dello scialle, come per soffocarvi nell'atto
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dalla pioggia e tremanti. ¶ Come Letizia passò d'avanti
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la sua mano tremava come per impeto di sangue
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e dai suoi abitatori, come un fiato di anime
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rimase indifferente, senza pietà, come abituato a cose somiglianti
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dell'orribile vecchia, gigantesca come il marito, quasi calva
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bucce di un'arancia. ¶ Come la porta s'aperse
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dunque, nella vita? Marta! Come lei, come lei, dunque
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vita? Marta! Come lei, come lei, dunque! Destinata alla
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Cristo! Con una serataccia come questa!... ¶ E a gran
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rispose la guardia. ¶ E come, a un tempo, gli
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teneva stretta al seno, come una bambina. Lo scompartimento
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non t'odio. Siamo come due che si son
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me, che m'aiuterai come io t'aiuterò, che
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aiuterò, che mi difenderai come io ti difenderò. Giurami
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mezzo, pel Rettifilo, apparivano come dissolventisi in quella furia
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quella furia d'uragano. ¶ Come le due donne, attonite
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che non seguisse più come prima. Risuonava, soltanto, a
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in sulla piazzetta, lentamente, come trascinandosi. Era un gran
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piccola pallida lo guardò come smarrita. S'era tutta
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e si gettò indietro come abbandonandosi, con lo sguardo
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domandò: ¶ - V'aspetto? ¶ E come ella pareva indecisa il
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svolgersi rapidamente, e trascorrere, come un gran serpe nero
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La sconosciuta soggiunse, piano, come parlando a sè stessa
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veda in faccia, carina! Come siete in faccia?... Bella
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freddo... Oh mamma!... ¶ E come lo vide fuggire a
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è giffunino... o giffunese... Come si dice? ¶ E sedette
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non mi lavora più come prima. E la Rosetta
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silenzioso, per qualche minuto, come si fa con certe
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fermò su due piedi. ¶ - Come? Ma dunque siamo vicini
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volta, per un momento, come a meditare, e io
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secondo, l'eco malinconica. ¶ Come spuntammo dal Corso nella
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nel buio fitto, brillò, come una lucciola sorvolante, la
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poi daccapo tutto tacque. ¶ Come entrai nella mia stanza
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che m'era parso come mi avessero inteso e
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Terra di Lavoro. Toccavo, come si dice, il cielo
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cui m'ero posto, come si dice, in carriera
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di Lavoro. Bene, benissimo. Come dite voi, suor Agata
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non gliela lascio più come quella sera, si ricorda
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scomparsi, e io solo come un cane! ¶ S'accendeva
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pungermi in petto qualcosa come una spina... Ma davvero
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si ritrova ottusità - mormorai, come se parlassi a me
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da parte. L'ercole, come preoccupato, si guardava attorno
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che imponendo all'uomo - come nel caso - sforzi muscolari
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Chiusi gli occhi. Rividi, come in un sogno, Giffuni
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davanti agli occhi miei, come in una nebbia... ¶ La
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così presto mi aspettavo. Come! - pensavo - Tu conquisti un
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arrestare. Sì, sì, arrestare! Come ritorcer l'animo mio
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mano allontanarsi, svanir quasi come in una nebbia fredda
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partecipato la mia nomina... ¶ - Come hai saputo?.. Da chi
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Che hai?... ¶ Guardò intorno, come a interrogar sul mio
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il decreto di professore..... ¶ - Come! - esclamò - Ma davvero?.. ¶ Gl
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in fretta. ¶ - Perdio!.... Ma come!... E non mi hai
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detto nulla! ¶ - Che importava? ¶ - Come! A me! Ma importava
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sonetti pieni d'anima, come dicono adesso, i suoi
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posseggono le creature fatte come lui, le sue due
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del Lago mi appariva come quella d'un personaggio
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guarito? mi domandavo - E come sarà andato a finire
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chiara e grande, indizio, come osservano i grafologi, d
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ritiro, d'un solitiero, come dicono a Napoli. Il
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Lago? ¶ Egli esclamò, sorpreso: ¶ - Come! Chi?.. ¶ - Domando perdono - soggiunsi
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amico lei? ¶ - Io!? - fece, come se gli avessi dato
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fece il vecchietto. ¶ E come io non sapevo proprio
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fatto, non del luogo. Come è andato? Spicciatevi. ¶ - Il
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Iddio! - sospirò la suora. ¶ - Come ti chiami? - chiese il
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qui un reggimento, suora.... ¶ - Come? E perchè?.... ¶ - Perchè?.. Perchè
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signorina è un po'..... Come devo dire? Un po
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s'andava rimarginando. E come l'Ercolano lasciava penzolare
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È guarito. ¶ - Ah, sì? Come andiamo dunque? Bene? ¶ - Bene
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della gente esso passava come quello già abituato e
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se ne bagnavano e, come un casco dorato, lì
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Guglielmi. ¶ L'uomo, pallido come un morto, si lasciò
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fin ne' capelli, rossicci come quelli del figliuolo. Trasse
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difficile gonfiava il petto come un mantice, Bernardino disse
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si chiudeva in casa come se ci fosse il
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col labbro superiore spezzato, come l'aveva visto a
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dalla parte dell'uscio, come se qualcuno lo avesse
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pagliericcio e a torcervisi come una serpe. ¶ Per Gesù
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argenteo da strisce brunastre, come se per entro vi
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mi misi a guardarlo come se lo vedessi per
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non volere lasciare qui, come un brano del suo
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Comprenderai - disse lui, quasi come per rispondere al mio
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vi ho voluto iniziare come una tradizione metodica ed
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sulla tavola tutto insudiciato, come uno straccio. Si levò
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maniera di battagliare. Ora, come l'hanno insegnata anche
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sei elettore, tu? No? Come, non sei elettore, non
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da quel lento carro come da quell'uomo pur
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mio ufficio, pesava ancora, come l'ultimo segno di
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le scale della biblioteca. ¶ Come mi seccava di dover
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di guardia alla porta, come mi vide - Ha domandato
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lento, paziente, tranquillo. E come la pratica scienza del
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badava, offerendo e adoperando come un valor succedaneo la
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Una volta, non so come, non ricordo più perchè
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è la madre, qualcosa come una famiglia. Penso, talvolta
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pacata e soddisfatta, illuminata, come da un dolce riverbero
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a riposo. Ci lascia. ¶ - Come! - esclamai - Così! Di punto
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è tempo. Guardi, faccia come se il decreto non
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Peccato! - esclamò il direttore, come lo vide uscire e
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pose quella carta sottocchi. ¶ - Come! De Laurenzi! ¶ - Già, s
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sottobibliotecario a tremila, liquidava, come si dice, quasi dugento
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illetterato, una tabula rasa come lui, che la doveva
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in un instituto scientifico come di mettersi a tavola
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alle quindici. ¶ - E tu come fai a saper tutto
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a guardare rimpetto. E come l'alito suo tepido
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con un tintinno allegro, come di cristalli percossi. Era
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gli altri. ¶ Nella via, come uscimmo dal palazzo della
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sciagurato andava soggetto. Poi, come lo scoteva e quello
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e fredda stanza pesava come un rigido mistero, e
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breve: constatazione del decesso - come si dice in gergo
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la moglie lo pianta come un cane rognoso. ¶ Il
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infantili. ¶ - Quella? - mi dissero, come ne parlavo una volta
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mucchietto di pesce fritto. Come l'oste seguitava a
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era che quella. E come ne ascendevo, cautamente, gli
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del letto, si partiva come una sottil lama d
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saprà nulla. Su, Milia! Come te lo devo dire
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dita sulle palpebre grevi. ¶ Come un'eco, dalla finestra
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lo so. Lo vedo. Come sei pallida! ¶ E il
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era buono e pietoso come i suoi buoni e
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Sofia Sponzilli tremava, bianca come un cencio. Tremavano le
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di cielo sereno, rischiarato come da un lume prossimo
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un de' pilastri. ¶ Pareva come se da gran tempo
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con l'acqua. E come, per un vetro rotto
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e quelle donne erano come scivolate sul pavimento: dalle
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tante circostanze, non so come dire, per cui in
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e vi frugò sotto, come a interrogare le pallide
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silenzio, il loro ansimare: come se avessero voluto per
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di tanto in tanto, come offesi dalla troppa luce
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Le sceglierete voi stesse. ¶ - Come! - disse quella che chiamavano
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chiuse a' polsi, pendevano, come abbandonate. Un tremito impercettibile
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e se ne empirono, come se volessero strapparla. ¶ Gli
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fece Cocotte - È carina! Come ti chiamano? ¶ La suora
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poggiuoli, la luce pioveva come in un pozzo e
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Seguì un breve mormorio come di preghiere recitate sommessamente
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Vittoria stese la mano, come per difendersi. Cocotte glie
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un tonfo sordo. E come la suora, in quel
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stridevano, ed ella mugolava, come un bruto ferito. ¶ - Lasciala