Vittorio Alfieri, Merope, 1782

di lei moto traspariva con tanta immensità: e benché

pria col pugnal fu con tanti altri, e preda

cogli occhi tuoi vedesti; con l´iniqua ¶ tua man

le crudeli voglie ¶ cessar con esso: ecco il mio

io ´l credo ¶ spento, con lei finger mi giova

via ¶ lungo il Pamìso, con veloci piante ¶ venìa calcando

assoluti: ei di lontano ¶ con man mi accenna, ch

inoltro io quindi. ¶ Ei, con voce terribile; «Ritratti, ¶ o

invan dibattesi; il conficco ¶ con mie ginocchia al suol

suol: sua destra afferro ¶ con ambe mani; ei freme

te voti ¶ al ciel; con man, ch´era innocente

Corinto, Sparta ¶ io visitai, con altre città molte; ¶ né

gli alti natali suoi, con dolce impero ¶ ei ci

più tu nol vedrai... ¶ Con sue picciole mani ei

Ahi lasso me, che con lui non spirava!... ¶ Se

tuo tremante core ¶ rassicurar con tal feroce vista? ¶ e

io tardi! Ah! me con esso ucciso ¶ avria colui

i suoi fidi, ¶ qui con Merope viene. Ella vuol

che miro? ¶ Merope vien con Polifonte... Ahi lasso!... ¶ Egisto

il figlio ti accingevi ¶ con pompa tanta, sperandolo estinto

la diffidenza alquanto; onde con l´armi ¶ sue sen

tiranno; arte è mestier con esso ¶ non poca, e

il salva? — ¶ Ma, se con arte io cominciai, con

con arte io cominciai, con arte ¶ proseguirò; fin che

mal sua esperta mano, ¶ con altra infame uccisione: e

pur rammentando il nome; con quest´arti ¶ forse il

Ed al mio dir con giuramento? O voi, ¶ deh