parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Fabio Bussotti, L'invidia di Velasquez, 2008

concordanze di «con»

nautoretestoannoconcordanza
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bicchiere vuoto e scorse, con la coda dell’occhio
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ben colmo, facendolo pattinare con studiata lentezza sul legno
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fino alle spalle. Perlustrò, con crescente ammirazione, il collo
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viso, e poi scivolò con gli occhi nella scollatura
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Una Venere andalusa appollaiata, con la grazia di un
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umano. ¶ Bertone fece sì con la testa, presumendo che
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verde dell’oasi. Resistere con tutte le forze, perché
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dei carillon, e vide con precisione come doveva essere
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ce l’aveva riportato? Con chi aveva passato la
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diresse verso il bagno con l’intento di attaccare
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dopo un minuto terribile, con gli occhi gonfi di
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scarico e si appoggiò con entrambe le mani al
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mestiere. Era inutile prendersela con lui. ¶ Troppo compreso a
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po’ della scritta, fatta con il rossetto, su un
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occhi sforzandosi di tornare con il pensiero alla notte
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la cantante, la telefonata con Mafalda, la sangria, la
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la sangria, la ragazza con il ciondolo dell’Ordine
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accaduto niente del genere. Con quella sbornia, Bertone non
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una notte d’amore con la Venere di Siviglia
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scambiare ancora qualche parla con lei». ¶ Bertone si mise
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i denti, e poi, con estrema lentezza, si fece
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vestì. Preparò la valigia con la consapevolezza che in
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poliziotto italiano rimase muto, con lo sguardo fuori dal
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lo metta in contatto con la polizia di Siviglia
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di fattorie e ville con piscina annessa. ¶ «E di
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fu accolto da Bertone con inaspettato sollievo. ¶ «La Casulla
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ghiacciaia piena di gente con i carrelli stracolmi di
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in una saletta anonima con una scrivania vuota, una
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poliziotto, più vecchio e con la pancia prominente, lo
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i vestiti nella valigia con l’espressione di una
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nel corridoio dell’aereo, con gli altri passeggeri, nella
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velivolo. Il decollo avvenne, con un po’ di ritardo
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lettera chiaramente antica, scritta, con una grafia svolazzante e
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sapete qualcosa, parlate. ¶ Mataré con mis manos el infame
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me lo robó. ¶ Ucciderò con le mie mani l
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faccenda. Arrivò l’hostess con il carrello delle bevande
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che l’avevano drogato con la sangria e poi
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trombato tutta la notte con la più bella ragazza
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antiquario gli faceva luce con una torcia. ¶ «Lasciati andare
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acqua nera stagnante. Aronne, con insospettabile prontezza, riuscì ad
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in quel tunnel stretto con la volta a botte
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sotto le case». ¶ Aronne, con la torcia, rischiarava il
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e poi si voltò con un’espressione che Picasso
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minuto a riprendere fiato. Con la torcia illuminò Aronne
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stava seduto a terra con la schiena appoggiata al
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stanzetta dalla pianta quadrata con il soffitto a cupola
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illuminò una stretta apertura con la volta ad arco
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deferente inchino, e poi, con maestosa calma si infilò
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il centro di Siviglia con il telefonino in mano
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aveva risposto il deficiente con i baffetti che, non
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certo». ¶ La telefonata terminò con la promessa reciproca che
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due spiedini di pesce con contorno d’insalata mista
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di bianco della casa con la solita spiacevole controindicazione
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fatto il trentesimo tentativo con il telefono… nada. Non
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altro per non sfigurare con il suo Zapatero. Traversò
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di un chiostro pavimentato con le tipiche piastrelle sevilliane
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bionda sedevano a terra, con le schiene appoggiate al
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croce continuavano a fissarlo con disapprovazione. ¶ Finalmente trovò un
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di bianco e rosa con scintillii argentei. I personaggi
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a fissare il quadro con maggiore interesse. Gli era
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gli occhi dal dipinto con la ferma volontà di
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uscire dal museo, rinunciando con piacere a vedere le
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avrebbe sicuramente sorpreso. ¶ Pattinò con le suole per un
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Tornò sui suoi passi con molta calma, quasi scusandosi
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molta calma, quasi scusandosi con i Cristi, le Vergini
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sarebbe uscito nel chiostro con il pozzo al centro
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era costretto ad andarci con la scuola. Da adulto
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fronte a un Mantegna. ¶ Con Mantegna sì e con
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Con Mantegna sì e con me no? ¶ Ecco, era
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ormai sotto controllo. Anzi, con il tramonto, si era
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avrebbe preferito quattro chiacchiere con il collega spagnolo piuttosto
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le vie di Siviglia con la testa vuota e
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al centro della stradina, con lo sguardo rivolto verso
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l’angolo. Lo chiamò con tutta la voce che
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perdere le tracce. Poi, con tutta quella gente… ¶ Rifiatò
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nobile motivo: voleva scusarsi con il ragazzo che aveva
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scartò subito l’idea. Con il collega spagnolo, meno
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ennesimo tentativo di parlare con Mafalda. ¶ «Por aquí, señor
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Un giovane alto, bello, con i capelli lucidi di
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lenta, ancorata al muro con ganci d’ottone. Ogni
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citronella. Il commissario scese con cautela temendo di scivolare
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una grande stanza vuota con la volta a crociera
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ragazzo non era sceso con lui. Proseguì per un
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articolata in tre navate con due file di colonne
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vino rosso che tracannavano con gusto. Non era folklore
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Un paio di cameriere, con l’ombelico in vista
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in vista, si districavano con mestiere in mezzo alla
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l’applauso e ringraziarono con stile. ¶ A una delle
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alcolico. Scivolava in bocca con la potenza di un
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parola. Si fece coraggio con un altro bicchiere. Saltò
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Bertone si era accalorato. Con il telefonino schiacciato sull
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sull’orecchio, aveva parlato con crescente eccitazione senza mai
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ancora». ¶ «Buonanotte…». ¶ Rimase così, con la testa bassa, il
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e delle chitarre. Cercò con lo sguardo la sua
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suo posto un ragazzo con una parannanza bordeaux. Esitò
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Un altro!». ¶ Il cantiniere, con faccia inespressiva, riempiva il
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lentamente, come un robot, con le ginocchia rigide e
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segato, stramazzò al suolo con uno schianto micidiale. Qualcuno
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il commissario era andato con la mano a cercare
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naturalmente, non l’aveva con sé. Si fiondò lo
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lampada e un quadro con la tela squarciata e
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tela squarciata e poi, con la mano, tastò una
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era recato all’incontro con la ferma volontà di
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davanti alla grande fontana con la statua di Marte
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Lomo gli correva dietro con un ramo fra i
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che il duca gustasse con calma e in silenzio
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corte, riprese a parlare con il tono più calmo
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Perché ce l’avete con me? Ditemelo, duca De
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piantandosi davanti al duca con i palmi sulla scrivania
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entrano le mie spese con la nomina…». ¶ «C’entrano
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voleva continuare a parlare con Velázquez che lo guardava
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che ce l’avesse con lui. De Torres, alla
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tesoro che avete comprato con i danari del re
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Ho capito!». ¶ Velázquez cercava con ogni mezzo di arginare
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san Giacomo che rispose con una serie di piccoli
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che mettersi a discorrere con il ritratto di re
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terra davanti a loro con una banderilla conficcata nella
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obbligo di essere coerente con se stesso. ¶ Sorrise all
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disperato bisogno di parlare con qualcuno. Per una frazione
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Era entrato in polemica con tutti i cervelloni che
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Valentini. Due mostri ghignanti con la bava alla bocca
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l’italiano. Bertone pensò con mestizia ai suoi colleghi
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entrò nel piccolo cortile con i muri di calce
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di calce bianca che con l’ombra assumevano una
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entrò nel forno crematorio con la finestra spalancata sui
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Un cinquantenne tutto nudo con un accenno di pancetta
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Per riuscire a parlare con Mafalda avrebbe dovuto perlomeno
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riposare, ¶ pantaloncini e canottiera, ¶ con il caldo che faceva
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sua testa, si confuse con quella di una donna
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un paio di minuti con l’aria di chi
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documenti nel ’56, l’incontro con il collega universitario di
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all’interno del palazzo. Con lui lavoravano altri pittori
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in grado di rivaleggiare con Velázquez…». ¶ «No!». ¶ Questa volta
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proprio niente in comune con gente sgradevole come Ghinassi
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che incontrava la spogliavano con gli occhi. Aveva imparato
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d’ordine era riservatezza! ¶ Con l’espressione di chi
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suo ufficio a parlare con mezzo mondo. Era esausta
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Per giunta, aveva litigato con la direttrice del museo
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andata da qualche parte con il marito o con
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con il marito o con il compagno di turno
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ma soprattutto l’incoscienza con la quale il poliziotto
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di consueto, all’angolo con Calle de Juan Bravo
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doveva fare i conti con quella specie di turbamento
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marciapiede, una Mercedes scura con un marcantonio in giacca
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di nuovo sudato e con i pantaloni appiccicati alle
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sedeva un ometto calvo, con due baffetti neri e
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camicia. ¶ Bertone si accostò con la speranza che capisse
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señor. Ho un appuntamento con la dottoressa Mafalda Moraes
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C’ho parlato stamattina con la dottoressa Moraes. Non
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qualcosa di incomprensibile. Poi, con lentezza irritante, prese il
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hombre italiano. Quiere hablar con la doctora Moraes…». ¶ Appoggiò
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cornetta, lisciandosi i baffi con l’indice della mano
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non dover più interloquire con lo scostante usciere. Sull
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Una donna sui quaranta, con i lunghi capelli raccolti
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in una poltroncina rossa con il cuscino arancione, giurando
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È entrato in polemica con Foucault, Searle, Brown, Cohen
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le gambe, tamburellando leggermente con i polpastrelli sulla coscia
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Vitaliano voleva controllare qualcosa con i suoi occhi. Il
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sé alcuni quadri acquistati con i soldi della Corona
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alzò, guardando l’orologio con intenzione, e Bertone corse
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a guardare il commissario con dolce pazienza. ¶ «Non so
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anni, d’estate, andava con suo zio in cima
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Corpus Velazqueño, il fondo con i documenti più interessanti
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so. Vedi, Flavio…». ¶ Solo con il nome di battesimo
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rimasta dopo il pranzo con Mafalda. Ma… niente! A
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giurato e spergiurato che con lei se ne era
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aveva fatto anche Mafalda, con un sorriso tra il
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per Siviglia. ¶ Un idiota con il botto. ¶ E dire
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troppo per un uomo con tanta poca fiducia in
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come uno specchio, restituiva con bagliori accecanti lo schiaffo
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se – come in Italia con il Duce – anche in
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di panico. Lo lesse con attenzione, sforzandosi di mandarlo
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magro, poco pulito e con la faccia patibolare, era
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ciò che sto dicendo! Con chi devo parlare per
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valutò questa ipotesi e con lo sguardo andò a
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ma meno violenta, e con qualche possibilità di successo
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cinquanta euro che dispose con cura sul bancone sotto
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venne verso di lui con un vecchio registro sotto
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aveva un confidente. ¶ Lesse con attenzione tutti gli altri
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sbucando in un cortile con i balconi e le
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Barrio di Santa Cruz con il telefonino in mano
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bevuta d’un fiato, con il risultato poco piacevole
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negozi, ristoranti, bar e con qualche edificio moresco intarsiato
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numero 67: segnava una porta con le ante di legno
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ombra, sul marciapiede opposto con l’intenzione di meditare
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frenetico, poco in stile con l’aplomb sfoggiato solo
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i bambini: una vecchia con le tette enormi che
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specie di pietra ollare con la sensazione che il
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entravano, mi ha chiesto, con le indagini? Niente! L
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ministero della Cultura, e con l’aiuto prezioso di
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è venuto per parlare con Yeoshua!». ¶ «Sì, è vero
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specie di sacripante calvo con una camicia ampia, di
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Pizzo che chiamava rinforzi con il cellulare premuto sull
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si ritrovò di nuovo con l’attore penzolante dal
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dei primi del Novecento con le ante spalancate. Dentro
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Diego Ribonskij. Due buste con fotografie di vario genere
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la foto di gruppo con i compagni di corso
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una gita al mare con gli amici… Passò in
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aver iniziato la relazione con Natoli nel 2004. Bertone aprì
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di giugno erano sbarrate con la scritta siviglia. Tra
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faticosamente in piedi. ¶ Tornò con lo sguardo al cadavere
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poteva essere stato stordito con un colpo alla testa
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alla testa, poi strangolato con una corda e infine
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pavimento. Improvvisamente si fermò, con lo sguardo rivolto fuori
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e riprese il discorso con tono solenne. ¶ «Insomma, abbiamo
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punto, almeno, Bertone concordava con il magistrato. ¶ «In primo
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non rimaneva che insistere con Ribonskij e indurlo a
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grave stress emotivo e con l’omicidio del suo
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sostituto procuratore frustò sonoramente con la suola della scarpa
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Come aveva potuto escludere con tanta certezza nel suo
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potevamo condurla in porto con un successo pieno e
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poi finita in tragedia con lo strangolamento di Natoli
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del suddetto Ribonskij Diego. Con tutto il rammarico possibile
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Flavio, sarai d’accordo con me nel ritenere che
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poltroncine, fissarono il commissario con l’espressione atterrita di
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dell’idiota giulivo che con tutta evidenza doveva essere
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desiderio di avere Giuliana con sé, la fantasia che
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bello passare le ore con lei nel museo, in
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sale eleganti e luminose con alte volte a botte
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da Patinir a Dürer. Con la scuola veneziana, poi
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Giuliana non era lì con lui e il commissario
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lino, ravviò i capelli con le mani e, già
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molisano mal si conciliava con gli slanci emotivi, ma
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Voleva provare a leggerlo con il quadro davanti: chissà
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dove è dipinto Velázquez con il pennello e la
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percepibile che il rovescio, con l’immenso telaio che
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percepibile che il rovescio, con l’immenso telaio che
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della scena. Qualcosa stonava con l’armonia dei colori
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alla croce dei Templari, con l’elsa elaborata come
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sembrava che Filippo iv, con l’intenzione di omaggiare
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riflessione così tecnica? ¶ Tornò con lo sguardo sulla prosa
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Velázquez continuava a fissarlo con ironia, un po’ di
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nello specchio fossero lì con lui, fuori dal quadro
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aveva fatto la fila con lui all’ingresso del
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Aveva preso un appuntamento con una tal dottoressa Mafalda
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in cerca del foglietto con l’indirizzo, girò i
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girò i tacchi tornando con passo veloce verso lo
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visitatori, ce l’aveva con lui. Solo dal quadro
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un biglietto per Madrid. Con un colpo di fortuna
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Belle Arti di Madrid. Con una serie di telefonate
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nessun timore a presentarsi con il suo compagno, un
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Vitaliano lo portava sempre con sé ai convegni, all
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molto spiritoso. Ci deliziava con le sue battute e
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Era pronto a collaborare con tutti. E poi, era
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interessava entrare in polemica con le interpretazioni del quadro
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Bertone stavolta a cercare con lo sguardo la mattonella
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l’armadietto e tornò con aria soddisfatta dal commissario
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sistemò accanto a lui con il bottino dei quattro
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vado a mangiare qualcosa con Cipriani e poi andiamo
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cominciato Michel Foucault nel 1966 con il primo capitolo di
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le manone da contadino con un fare teatrale che
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Il professore si fermò con lo sguardo rivolto verso
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sbuffare e a calciare con la punta del piede
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al centro dell’aia con Cipriani cotto dal sole
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a una lunga catena, con la lingua di fuori
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bar e gli uffici con vassoi di caffè, bibite
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Lazzaroni salì le scale con l’ansia nel petto
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niente. Quanto ci metti con il motorino ad andare
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da noi spontaneamente. Viaggia con uno scooter…». ¶ «L’ha
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voltò verso la porta con un gesto un po
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Aspettò lì cinque minuti con la testa che gli
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uscì, infatti, poco dopo con il capo chino e
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in mano. Faceva tutto con grande lentezza. Prese il
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una trentina di secondi con la faccia rivolta verso
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via dell’Amba Aradam con Lazzaroni che faceva l
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a terra. Restò così, con il naso nell’erba
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parte il cattivo odore con il quale aveva dovuto
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salutare il nuovo giorno con l’ennesima boccata venefica
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quale il superiore rispose con il peggior malumore del
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stare l’attore. Vieni con me». ¶ Presero per via
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sedettero a un tavolino con il ripiano bagnato perché
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Ho parlato di nuovo con il vicino di Natoli
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di Terracciano e andarsene con calma quando voleva». ¶ Pizzo
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Guardò negli occhi Bertone con un’aria canzonatoria di
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Ma come ha fatto con la porta dello studio
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di quelle a scatto, con serratura di sicurezza. Dall
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silenzio fino all’angolo con via del Boschetto. Roma
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ispettore. Tagliò corto: «Basta con le idee, passiamo ai
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e riprese la scalata con Pizzo dietro che brontolava
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dolciastro dell’ aria viziata, con un retrogusto di incenso
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bruciato. Il commissario tastò con la mano la parete
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a bocca aperta e con la pistola in mano
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Un fantoccio floscio, disarticolato, con i piedi a non
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la porta: un trespolo con un vaso di rame
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all’edicola all’angolo con via del Boschetto e
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e una signora magra con la sporta della spesa
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in giro per Monti con in mano una pistola
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pistola. ¶ «Calma, calma! Polizia!». ¶ Con una sola goffa piroetta
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il perimetro della stanza con Ghinassi che lo spiava
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sottecchi, intento ad armeggiare con una macchina fotografica. ¶ Bertone
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tanto si fermava. Toccava con le dita le coste
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Lo indicò a Ghinassi con tono affettato, eccessivamente professionale
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sottosegretario all’Interno, poi con Tangentopoli si era ritirato
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dalla quale ora guardava, con la sufficienza di chi
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Flavio…» la citazione gaddiana, con gran sollievo di Bertone
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e basta. Dammi retta». ¶ Con ciò Alvarino chiuse definitivamente
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chiuse definitivamente il contraddittorio con il suo ex compagno
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consueto mutismo e tornò con il pensiero a una
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a prenderla sotto casa con la sua Panda arrugginita
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anzi era stato cordiale con quella ragazza così irruente
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poi si erano salutati con un abbraccio, come vecchi
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di suoni rauchi conditi con lamenti e gorgoglii di
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un nanerottolo tosto, calvo, con le spalle e le
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finestra aperta dell’ufficio con l’espressione di chi
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di ricordare le persone con cui ha parlato ieri
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voleva venire a teatro con me. Mi ha detto
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di fronte a Ribonskij, con i palmi incollati sulla
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nove e un quarto. Con il motorino, da casa
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Vittoria, avevo un appuntamento con Massimo Lello…». ¶ «E chi
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emozionato… poi ho parlato con tutti, con il Magnifico
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ho parlato con tutti, con il Magnifico Rettore, con
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con il Magnifico Rettore, con i professori e poi
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i professori e poi… con Vitaliano…». ¶ Era inevitabile, ogni
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invece, guardava il commissario con ammirazione. ¶ «Lei aveva la
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forza di fare sì con la testa. ¶ «Si calmi
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Vorrei che lei rispondesse con attenzione a questa domanda
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a Pizzo un cenno con il capo che voleva
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farfugliò un «va bene!» con il viso nascosto tra
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alla porta sul fondo con la targhetta commissario bertone
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Si sedette nella poltroncina con i braccioli di legno
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fate bere il caffè con calma, lo rassicurate, vi
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alibi!». ¶ «Ma se insistiamo con l’interrogatorio, verrà fuori
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che si poteva tagliare con l’accetta. Un uomo
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in giro, si esce con altre donne, ci si
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all’università per parlare con i colleghi di Vitaliano
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che aveva già finito con gli impegni didattici e
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appuntamento per l’una con il professore di Storia
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si rivolse al custode con tono troppo sommesso. ¶ «Sono
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commissario Bertone, ho appuntamento con il professor Alberto Giussani
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muri intonacati di bianco con tasselli in travertino e
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alle pendici dell’Acropoli, con il mar Egeo sullo
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a una porta socchiusa, con la scritta: storia dell
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in canottiera celeste e con una sacca di tela
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tracolla, tamponava le lacrime con un fazzoletto bianco che
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un signore distinto, alto, con i capelli bianchi che
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uomo gentile, mite, disponibile con tutti. Un grande intellettuale
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non bastasse, ho giocato con i nomi, trasformando qualche
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dall’Hotel del Sol con passo spedito. Mancava un
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metri poi, all’angolo con Calle Castellar, intravide le
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avessero visto o meno. Con naturalezza decise di cambiar
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dell’amico. ¶ «Adesso, guarda!». ¶ Con estrema cura, Aronne distese
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foglio di carta velina con la mappa di Siviglia
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alla quale Picasso replicò con una imprecazione in francese
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colma di vecchie banderillas, con le quali i toreri
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sono coincidenze. Se rileggi con attenzione i documenti del
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aveva cominciato a gorgogliare con sempre maggiore frequenza. Era
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tre, le graziose cameriere con la frangetta, gli shorts
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chiamavano «dottole». Gli sorridevano con la tipica cortesia dei
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Genesis. Si era fissato con The Lamb Lies Down
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Si ipnotizzava da solo con quella melodia struggente. E
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ora e si risvegliava con la testa che gli
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la notte si consolava con il Bianchello del Metauro
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sincera, che Bertone tollerava con pazienza. ¶ «Non mi serve
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rompesse le balle. ¶ «Scendo con te!». ¶ Si infilò la
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via Petrarca. All’angolo con viale Emanuele Filiberto si
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euro dal nigeriano Omar. Con gli occhi ridotti a
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fessure, rischiò il frontale con una specie di armadio
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regolata. E basta anche con la nenia dei Genesis
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nenia dei Genesis, basta con la malinconia della musica
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degli anni Settanta, basta con i ricordi, con i
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basta con i ricordi, con i soliloqui notturni. Tra
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al centro della piazza con la madonnina di bronzo
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se la figurò nuda con il seno sodo e
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molisano di quasi 50 anni con un matrimonio fallito alle
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aver bevuto tanta birra. Con quel caldo, un bagno
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e poi, all’angolo con via Bonghi, svoltò a
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Fece solo un cenno con il capo, tanto per
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lentamente. Bertone guardava sempre con attenzione l’arredamento di
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a microonde, una grata con appese tazze di tutte
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squarciata nel mezzo e con un lato lungo del
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altro l’aveva perso con ogni probabilità nella lotta
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L’altro fece cenno con la mano a un
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stava andando benissimo, ma con un gesto della mano
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attenzione dal cadavere, squadrò con calma Bertone e, un
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vuoi?» Bertone aveva visto con la coda dell’occhio
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che se ne stava con il dito indice della
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preciso, condendo le parole con i gesti, più il
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irrigidì. Chiuse gli occhi con una smorfia di dolore
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porta, e poi guardò con aria stanca l’ispettore
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avviò verso il corridoio con la speranza che Ghinassi
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affatto voglia di parlare con il vicino, il professor
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compagnia di un cadavere con la lingua di fuori
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numerosi disegni a china. Con uno scatto che fece
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raccolse e li esaminò con attenzione. ¶ Erano studi raffinati
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a petrolio. Lo appesero con un gancio alla parete
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aprire una breccia. Aronne, con calma, rimosse i detriti
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cassa di legno chiaro con nel mezzo un pesante
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sul piede di porco con il peso dei loro
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tela, arrotolata e protetta con cura. ¶ Ce l’avevano
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Calabria, incazzoso e superficiale, con il quale Bertone non
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l’opinione pubblica sapesse con quale scrupolo e professionalità
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piena sinergia». Così affermava, con la consueta sicumera, davanti
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Cardoso, in alto mare con l’inchiesta sulla morte
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Bertone si era confidato con l’ispettore. Gli aveva
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andalusa. Pizzo aveva ascoltato con molta attenzione. Non ci
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goffa. Teneva la sigaretta con il pollice e l
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repliche. Pizzo stava cercando con lo sguardo qualcosa che
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sbagliato». ¶ Pizzo sempre muto con gli occhi che vagavano
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Perché non ne parla con il commissario Corrente…». ¶ Bertone
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Corrente…». ¶ Bertone fulminò Pizzo con un’occhiataccia. L’ispettore
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Bertone si alzò e, con le mani dietro la
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il battente si aprì con uno scatto. L’androne
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privata. ¶ Avrebbe visto, quindi, con occhi diversi la scena
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aveva pensato a portare con sé una telecamera. Se
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per ore nell’appartamento con il rischio di essere
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lo specchio. Andò avanti con questo ping pong per
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e poi avrebbe voluto con sé Pizzo. Ma era
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soglia. Osservò la scena con molta attenzione. Sì, era
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sistemato gli oggetti riproducendo con esattezza la composizione di
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Ma lo specchio, sistemato con cura da Natoli, non
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autore: Alberto Giussani. ¶ Sfiorò con i polpastrelli le coste
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Il professor Alberto Giussani! Con ogni probabilità, l’uomo
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se glieli avessero trapassati con uno spiedo. Stava facendo
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si fosse sbagliato. Se con il riflesso dello specchio
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D’Amico aveva parlato con un tono che avrebbe
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non hanno mai stabilito con certezza cosa riflettesse lo
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altri capolavori acquistati segretamente con i denari del re
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Va a Siviglia e con l’aiuto di Yeoshua
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che è meglio riflettere con calma. Ha tutto il
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Amico afferrò lo specchio con tutte e due le
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solito i fenomeni paranormali. Con un misto di stupore
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parete. Palpò il muro con minuziosa precisione, sfiorandolo delicatamente
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minuziosa precisione, sfiorandolo delicatamente con i polpastrelli, come se
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specchio e lo lanciò con forza inaudita contro le
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in un san Sebastiano con il corpo che ruscellava
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e il bestione sopra, con il coltello sguainato. ¶ Poi
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muovere meglio la mano con l’arma, D’Amico
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Bertone spazio per divincolarsi con uno scatto repentino. Spingendo
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Natoli. Della lotta furibonda con D’Amico, culminata con
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con D’Amico, culminata con la morte del professore
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tanto lunga. E poi, con estrema naturalezza, aveva sciolto
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Sarebbe stato sufficiente collegarsi con un buon motore di
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e incerottato ben bene. ¶ Con somma gioia del questore
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commissario Juan Manuel Cardoso. ¶ Con riluttanza e malcelato fastidio
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impronte di D’Amico con quelle trovate sulla banderilla
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e del suo ufficio con una foga inedita. Qualcuno
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avessero a che fare con la sua morte. E
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fronte a un Tabasco con i chiari sintomi di
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ha a che vedere con l’interpretazione di Las
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di Velázquez e, probabilmente, con un tesoro immenso che
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vanta di qualcosa anche con i colleghi D’Amico
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avvocato Terracciano e poi, con calma, se ne torna
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Va da lui e con le cattive, gli fa
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un incontro di fuoco con Yeoshua Schilton. Lo uccide
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Saltò su un taxi con la radio a un
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volume perché il tassista, con la faccia larga di
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si fermò all’angolo con un via lunga e
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alle dodici in punto con la consapevolezza di aver
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fino in fondo almeno con lei. ¶ Si piazzò davanti
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Palau Berenguer de Aguilar con Palau Baron de Castellet
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riusciva proprio a ricordare con esattezza le ultime parole
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ultime parole della conversazione con Mafalda. ¶ Le 12 e 25. Basta
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gonna blu. Il ciondolo con la croce dell’Ordine
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suo posto. Le scarpe con i tacchi a spillo
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aperta. Incredulo. Inebetito. ¶ «Ven con migo. Mafalda te espera
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Dov’è Mafalda?». ¶ «Ven con migo, por favor». ¶ Evidentemente
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frase. ¶ «Dove andiamo?». ¶ «Ven con migo». ¶ Ancora. Bella quanto
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era parcheggiata una Mercedes con i vetri azzurrati. Bertone
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essersi fatto il bagno con il dopobarba più scadente
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paura. Era, semmai, incazzato con se stesso per non
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trasportarlo ovunque. ¶ Camminò, invece, con il deliberato obiettivo di
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o comunque una sala con il soffitto alto. ¶ Ancora
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si spalancava. Il bestione con il dopobarba puzzolente mollò
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serrava i polsi. Poi, con uno spintone così violento
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la tela misurava 194x260. Con un particolare non trascurabile
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poteva allora immaginare che con i raggi infrarossi si
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di uomini in nero con tunica fino ai piedi
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Bertone!». ¶ Parlava italiano, ma con un forte accento spagnolo
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Niente a che vedere con la bella pronuncia di
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in rotta di collisione con D’Amico. Pensavamo ci
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ma il suo rapporto con la fede era sempre
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casaccio. L’aveva caricato con tutta la forza che
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si ritrovò a terra con la marea nera sopra
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solo in quella macchina. Con la coda dell’occhio
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Riuscì a tornare frontale, con lo sguardo rivolto al
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Canyon: una valle brulla con alte torri di pietra
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cofano. Si aiutò anche con le gambe, ma il
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ma ricadde ogni volta con le chiappe sul sedile
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perché riuscì a portarsi con la pancia sul cofano
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ma avvertì distintamente, e con scarso sollievo, il crepitare
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buttato faccia a terra, con le mani a protezione
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tre punti. Emorragia interna con intervento chirurgico durato tre
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come una bestia. Immobile, con un tubo ficcato in
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La pipì la faceva con il catetere, la cacca
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si era stabilizzata sui 39, con picchi di 40 e 41. Era
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un infermiere che trafficava con la padella. Fu pulito
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sua, ma un’infermiera con la frangetta unta e
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un quarto d’ora con la speranza di ripiombare
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sono partito da Roma con un volo low cost
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alle 7 e 45…». ¶ Parlava lentamente, con un filo di voce
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Picasso, l’appuntamento mancato con Mafalda Moraes, poi l
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por hablar… per parlare con lei». ¶ Bertone era completamente
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Volvo e ha pagato con la sua carta di
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la ricevuta di pagamento con la sua firma…». ¶ Bertone
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ha preso la macchina. Con lei c’era un
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señor. Aveva i documenti con sé e siamo riusciti
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un bravo poliziotto, ma con quegli occhioni finto compassionevoli
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è perché avevo appuntamento con lei». ¶ «Lo faremo, señor
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ricomparve l’ispettore Felix con i suoi occhioni liquidi
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lo disse ritto e con le mani lungo i