parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Moravia, Il disprezzo, 1954

concordanze di «con»

nautoretestoannoconcordanza
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1954
normale nei miei rapporti con Emilia. Dicono che noi
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1954
avviene nei nostri rapporti con gli altri. Finché avevo
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1954
perduto ogni confidenza. Ma con gli stranieri completi si
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1954
sempre sperare di riacquistarla. Con Emilia, essa era un
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1954
restavo zitto; ma non con la sensazione distesa e
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1954
necessità di parlare, bensì con quella di chi scoppi
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1954
spiegazioni». ¶ Ella disse, sempre con quello stesso tono sincero
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1954
avessi mai dette». ¶ Domandai con speranza: «Perché dovrei dimenticarle
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1954
ella ritirò la mano con forza insolita, contraendo non
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1954
limitò a guardarmi, quasi con apprensione: il mio viso
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1954
Ella liberò le dita con un gesto violento che
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1954
quelle cose di cui, con quell’«anche» ella si
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1954
sotto la pioggia. Dissi con voce malferma: «Scusami, avevo
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1954
si poteva disprezzare, parlando con una voce così tranquilla
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1954
motore e le dissi, con una voce che mi
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1954
risolvere i miei rapporti con Emilia. Non so che
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1954
studenti», dissi di nuovo con voce malsicura, «io mi
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1954
baciami». In così dire, con la decisione di un
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1954
le cinsi le spalle con un braccio e cercai
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1954
sottrarsi all’abbraccio, quasi con buona grazia e in
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1954
il mio, mi respinse con durezza: «Ma che sei
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1954
penso neppure», ella rispose con una sua onesta indignazione
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1954
o per forza», mormorai con un tono che avrebbe
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1954
Roma a piedi». ¶ Dissi con voce tremante: «Vieni, su
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1954
breve tratto della strada, con un troncone di rovina
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1954
penombra, impadronendomi lentamente e con ribrezzo della realtà che
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1954
giungere ad una spiegazione con Emilia e scoprire che
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1954
puerile malinteso; finalmente riconciliarmi con lei. Ma pensando queste
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1954
lo meno di riempirlo con qualche cosa che avesse
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1954
era tuttora in penombra, con le persiane abbassate; ma
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1954
tornai indietro e gridai con voce forte: «Ma tu
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1954
il bambino», ella disse con voce ragionevole. «Separarci è
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1954
mia persona si ribellava con violenza al pensiero del
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1954
posto, che mi rispondeva con calma: «Ma Riccardo, ragiona
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1954
Emilia, neppure di esprimermi. Con sforzo, riuscii a dominarmi
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1954
chissà per quanto tempo con la consapevolezza che Emilia
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1954
cominciai a piangere francamente, con violenza. Intanto mi ero
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1954
essendo in pigiama e con il viso intriso di
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1954
parola capii che parlava con sua madre. Mi parve
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1954
aveva a che fare con Emilia e con la
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1954
fare con Emilia e con la sua decisione di
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1954
però, come trasognata. Allora, con moto istintivo, le afferrai
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1954
persona debole, pur piangendo con sincero dolore, io nutrivo
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1954
me ne vado». Ma con una voce disperata, amara
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1954
sua bocca tremavano e con le mani ripiegava l
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1954
e perplessità. Poi soggiunse, con voce improvvisamente esasperata: «Mia
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1954
sarò costretta a restare con te». ¶ Fui colpito da
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1954
nascondendosi parte del viso con una mano. Poi scosse
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1954
d’accordo, lei lavorerà con Rheingold». ¶ Risposi con sforzo
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1954
lavorerà con Rheingold». ¶ Risposi con sforzo: «Siamo d’accordo
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1954
accordo». ¶ «Benissimo», pronunziò Battista con soddisfazione, «allora facciamo così
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1954
maniera del tutto inaspettata, con intonazione magnanima e casuale
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1954
e casuale, «e insieme con il contratto è pronto
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1954
disse battendomi sulle spalle con gesto protettivo e paterno
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1954
Battista e lo discuterà con lui». ¶ «Va bene», dissi
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1954
mi strinse la mano con un brusco inchino del
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1954
si vede, sebbene fingessi con me stesso di aver
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1954
sceneggiatura dell’Odissea insieme con Rheingold... e poi non
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1954
fare. E di nuovo, con acuto dolore, mi accorsi
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1954
stava sulla soglia, ancora con il cappello in testa
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1954
cappello in testa, e con un pacchetto in mano
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1954
in mano. Dissi subito, con una spontaneità che mi
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1954
Beh», pronunziò finalmente quasi con impazienza, «non ti piace
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1954
la forza quasi convulsa con la quale le stringevo
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1954
parla, ti ascolto». ¶ Incominciai con voce fredda e incolore
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1954
è così». ¶ «Ebbene», dichiarai con risolutezza, «io credo che
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1954
di cui ella parlava con tanto spregio era la
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1954
più care ambizioni. Domandai con voce esile, quasi incredulo
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1954
certe cose!», domandò improvvisamente con voce triste e stanca
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1954
ginocchia. Tutto questo finiva con l’amore, dopo alcune
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1954
meno di rendermene conto con amarezza. Ella non si
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1954
violenta ribellione; e quasi con la speranza di provocare
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1954
strettamente le sue gambe con le mie due braccia
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1954
più spiacevoli e immaginarle con la sicurezza che sono
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1954
Mentre parlavo, la guardavo con attenzione. Ella ebbe un
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1954
motivo era offensivo. ¶ Dissi con dolcezza: «Non è vero
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1954
è vero?», ella disse con un’ironia lievissima che
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1954
il sentimento». ¶ Ella disse, con sincero tono di sorpresa
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1954
nello stesso tempo strinsi con forza raddoppiata e pensai
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1954
nemica”. Poi sentii che, con un ginocchio, ella cercava
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1954
e infatti ci riuscì, con una tale violenza che
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1954
mi riavessi, mi gridò con voce esasperata: «Io ti
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1954
si coprì il viso con il braccio. Ma il
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1954
ristrettezza di idee. Ma con il solo strumento di
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1954
perché le aveva pensate con serietà, sincerità e schiettezza
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1954
confermando in qualche modo con questa modestia il carattere
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1954
di Emilia, il tono con il quale ella aveva
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1954
tre parole, come notai con amarezza, avevano lo stesso
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1954
più, come tre spine, con dolore crescente e acuto
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1954
moderne simili alla nostra, con le facciate piene di
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1954
appartamento che ci guardava con le sue finestre dal
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1954
Lo sportello si chiuse con un tonfo e per
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1954
deserta e poco riscaldata, con la sollecitudine fastidiosa di
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1954
si inchinava il cantiniere con la lista dei vini
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1954
lista dei vini. Incominciai con le pietanze, proponendole via
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1954
e si allontanò insieme con il cameriere. ¶ Non voglio
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1954
le spalle, si riferiscono con gli epiteti graziosi di
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1954
ripugnanza a chiamare chicchessia con un soprannome, non mi
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1954
di media statura, ma con spalle assai larghe, fianchi
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1954
corte: donde la somiglianza con una grossa scimmia, che
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1954
aveva pancia, bensì stomaco; con questo voglio dire che
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1954
così brutale si esprimeva con voce dolce, insinuante, conciliante
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1954
che egli mi presentò con il nome di Rheingold
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1954
dignitoso, per niente commerciale, con ambizioni forse discutibili ma
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1954
ci parlava, guardai Rheingold con curiosità. Avete mai veduto
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1954
un batter di tacchi, con rigidezza tedesca; e allora
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1954
in maniera assai affabile, con un largo sorriso a
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1954
Non dissi nulla; guardai con la coda dell’occhio
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1954
e vidi che approvava con il capo, il suo
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1954
vita senza grandi cose, con piccole ambizioni, piccoli interessi
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1954
invece, alla villa, insieme con sua moglie... a me
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1954
avrebbe risolte. Fu, perciò, con un calore sincero che
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1954
Battista, parando la mano, con un gesto che oscuramente
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1954
Era tempo!”, e guardai con attenzione Battista. Adesso provavo
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moglie”. E il calore con il quale avevo accettato
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1954
batteva ciglio. Battista, che con quel silenzio aveva voluto
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1954
un paese di straccioni, con gran gioia degli stranieri
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1954
purtuttavia sincerità. Battista proseguì, con quella sua voce di
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1954
molto successo i film con soggetti tratti dalla Bibbia
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1954
prender tempo e domandai, con sforzo: «L’Odissea intera
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1954
di prima, e approvava con il capo. Dissi a
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1954
entusiasmo e mi considerava con un’attenzione pesante, come
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1954
un cespuglio... ecco, avete, con qualche variante, una scena
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1954
prendete Polifemo: un mostro con un occhio solo, un
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1954
a noi e disse con solennità: «Ecco come vedo
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1954
in costume di Hollywood, con mostri, donne nude, scene
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1954
sembra molto entusiasta». ¶ Risposi con sufficiente sincerità: «Temo che
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1954
sporgendosi alquanto in avanti, con espressione ossequiosa e quasi
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1954
film che intendo realizzare con il suo aiuto... il
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1954
problema dei miei rapporti, con Emilia, rapporti, appunto, di
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1954
io stesso la parola con il dito sulla tastiera
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1954
forte, stranamente in contrasto con l’esiguità della persona
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1954
mi guardava di rimando, con espressione di attesa e
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1954
di invito. Notai pure, con sorpresa, come per la
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1954
volta, che era graziosa, con una piccola bocca carnosa
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1954
come ella parlò, dicendo con una smorfia: «Mi scusi
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1954
guardava, di continuo, sfrontatamente, con deliberata impudenza, ogni volta
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alla mia vanità maschile con la sua petulante e
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1954
più che mai graziosa con la sua faccia rotonda
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1954
mi circondò il collo con il braccio, afferrandomi per
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1954
verità. Ella mi ascoltò con una indefinibile espressione di
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1954
queste parole senza acredine, con una specie di dolcezza
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1954
Ulisse». ¶ Vidi Rheingold scartare con un sorriso la mia
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di guardare a lei con sicurezza. Ma avevo appena
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film». ¶ Ella domandò finalmente, con la voce sospesa di
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silenzioso e poi soggiunsi con voce un po’ enfatica
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1954
mi guardò. «Perché», dissi con sincerità, «io, come sai
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inutile». ¶ Ella mi guardava con occhi spalancati e non
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sollievo e guardai Emilia con una franchezza nuova, aspettando
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Infatti, domandò alla fine, con precauzione, come, appunto, chi
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ami più?». ¶ «Tutto», risposi con appassionata violenza. ¶ «Per esempio
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o no». ¶ Ella ribatté con ostinazione: «Di’ tu, invece
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di guardarmi, di comportarti con me... Tutto... un mese
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sull’atteggiamento da tenere con me e non avrebbe
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o fatto. Rispose alfine con dolcezza: «Ma ti assicuro
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giurartelo, non posso dormire con la finestra aperta ho
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ti offrii di dormire con la finestra chiusa». ¶ «Beh
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difficile credere: avevo dormito con altre donne e nessuna
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fai da qualche tempo con me». ¶ Ella protestò subito
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1954
me». ¶ Ella protestò subito, con annoiata asprezza: «Non so
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tenerezza o di reticenza, con una crudezza e una
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me... ma il modo con cui lo fai non
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1954
magari mi avrebbe ricordato, con cruda precisione tecnica, certi
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e, per giunta, offendendola con quel paragone ingiurioso, sarei
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sentiva portata naturalmente. Poi, con subitaneo slancio di tutta
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braccia al collo, dicendo con una voce che mi
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proprio petto, stringendola forte, con le due braccia. ¶ Ma
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pur premendo il viso, con disperata nostalgia d’amore
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1954
non potrà non tradirsi con qualche frase o qualche
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1954
sua voce che arrischiava, con precauzione: «E che faresti
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1954
Così avevo ragione, pensai con amaro trionfo, ella si
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dirlo in quel momento, con la guancia contro il
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1954
Battista», ella disse svincolandosi, con manifesto sollievo, e correndo
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1954
frasi misteriose. Ella disse con voce tranquilla: «Sí, ci
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sarei andato, scambiai ancora con lui qualche parola e
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1954
erano stati da lui, con semplici tramezzi di legno
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1954
tante piccole stanze arredate con mobili utilitari; là dove
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1954
state appese antiche pitture con soggetti mitologici o sacri
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1954
strada negli ultimi anni con film di fattura scadente
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1954
e al primo sguardo, con l’esperienza che ormai
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1954
avevo in materia, classificai con sicurezza tutti i visitatori
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1954
Subito dopo il colloquio con Emilia, ripensandoci su, mi
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fermissima di farla finita con le esitazioni e con
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con le esitazioni e con i compromessi. ¶ Come ho
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1954
Finalmente, come si fa con certi problemi di geometria
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quasi sperando di chiarire con la ragione ciò che
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sempre più a me, con una dipendenza, come ho
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non era affatto diminuita con la diminuzione del suo
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1954
avvenuta e concretamente esistente. Con questo carattere io ero
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subito; e per giunta con la brutalità inconsapevolmente crudele
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1954
adulterio, ossia quegli appuntamenti con le sarte e con
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con le sarte e con le modiste, quelle visite
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1954
una donna, insomma. Ascoltai con un viso attento, sebbene
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ne vada». ¶ Egli esclamò con maldestra vivacità: «Nient’affatto
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sarà contenta di bere con noi». ¶ Lo seguii fuori
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1954
piccola, dalla testa grossa, con due bande di capelli
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era, li teneva bassi, con aria di quasi caparbia
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quattro figli. Pasetti disse, con quella sua allegria imbarazzante
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poltrona di legno sabbiato con la stoffa a fiorami
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1954
seduta davanti a me, con gli occhi bassi, le
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1954
sulle magre gambe e, con gesti precisi e angolosi
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1954
mi aveva sempre risposto con profonda serietà. Pasetti rientrò
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1954
profonda serietà. Pasetti rientrò con il secchiello del ghiaccio
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1954
Ebbene, resta a colazione con noi... dovrai contentarti... ma
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1954
piacere; e l’accettai con quasi eccessiva gratitudine. Pasetti
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1954
due bottiglie e adesso, con gesti piuttosto di farmacista
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1954
cosa fa la cuoca con permesso». ¶ Ella uscì, Pasetti
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1954
io l’ascoltavo, approvando con borbottii e cenni del
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di infelicità e bevevo con la speranza di farmelo
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1954
speranza di farmelo passare con l’ubriachezza. Ma resisto
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e prendemmo a mangiare con compunzione e in silenzio
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1954
avvenire. Egli mi rispose con la solita voce fredda
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1954
che feci una smorfia con il viso, e la
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1954
questo modo... debbo spiegarmi con Emilia, una volta per
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1954
lavoro». ¶ Tuttavia, pur pensando con disperata risolutezza queste cose
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del tutto dovevo spiegarmi con lei, ricercare, esaminare, ficcare
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inviti borghesi: il caffè con una o due zollette
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1954
dolce o secco, accolta con il solito rifiuto; i
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una bambina bruna, pallida, con gli occhi molto grandi
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1954
soltanto i miei rapporti con Emilia, ma anche il
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1954
in un caffè. Quindi, con subitaneo e provvidenziale risveglio
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1954
quell’ora, per fissare con lui, per telefono, un
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1954
dipendeva dalla mia spiegazione con Emilia e io sapevo
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1954
sera, mi sarei spiegato con Emilia; e il giorno
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1954
dietro i vetri smerigliati, con lo stesso occhio disperato
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1954
era vero, dalla spiegazione con Emilia dipendeva la sorte
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1954
Queste riflessioni si seguirono con rapidità nella mia testa
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1954
tratto, una giovane signora, con le braccia cariche di
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1954
uscita, non aveva mangiato con la madre; insomma, mi
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1954
da tua madre?», dissi con voce soffocata, «come mai
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1954
per me». Intanto Emilia, con la solita indolenza, mi
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1954
porta. Così feci; quindi, con l’animo pieno di
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1954
le sue conversazioni telefoniche con la madre erano sempre
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1954
duro, che era adirata con me. ¶ Disse subito, infatti
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1954
non poteva far colazione con me?». ¶ Risposi finalmente, con
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1954
con me?». ¶ Risposi finalmente, con sforzo: «Può darsi che
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1954
modo. Mi avrebbe detto con dolcezza mescolata di divertito
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1954
te?». Tutto sarebbe finito con un bacio quasi materno
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1954
un bacio quasi materno, con una carezza delle lunghe
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1954
la sua voce tranquilla.. ¶ «Con questa sceneggiatura», continuai, «potrò
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1954
l’afferrai di nuovo, con le due mani, sotto
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1954
volta ella si svincolò con due o tre gesti
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1954
testa: «Sì, lo voglio», con voce bassa. Non era
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1954
a questo semplice atto con occhi incantati, come il
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1954
che l’avrei guardata con occhi diversi, non più
246
1954
poi ella disse, sempre con quella sua orribile voce
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1954
Adesso avrei potuto osservare con occhio freddo anche se
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1954
e faceva tutt’uno con Emilia distesa dietro di
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1954
divano-letto era preparato, con le lenzuola rovesciate e
250
1954
Emilia distesa sulle coperte con le maniche spalancate. Presi
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1954
rivolta verso di me, con gli occhi bene aperti
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1954
a coprire il pube con la mano. Questa volta
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1954
lo più in collaborazione con altro sceneggiatore e con
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1954
con altro sceneggiatore e con il regista, la sceneggiatura
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1954
espresso se stesso. Così, con tutto il suo travaglio
256
1954
se ne è capace, con quel denaro che è
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1954
debbono lasciarlo e ricominciare con un altro, e alla
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1954
trovi costretto a lavorare con persone che gli sono
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1954
civiltà, che lo irritano con tratti di carattere e
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1954
maniera meccanica e abitudinaria con la quale si fabbrica
261
1954
sceneggiatura, questa non più con Battista ma con un
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1954
più con Battista ma con un altro produttore, che
263
1954
e cominciai a risentire con crescente ripugnanza e irritazione
264
1954
accoglieva nel suo studio con una frase di questo
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1954
divagazioni di ogni sorta con le quali registi e
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1954
volta che, il regista, con il linguaggio demagogico e
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1954
un cannone!», di pensare con dispetto: “Questo avrei potuto
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1954
dai loro compagni. Ebbene, con tutta la mia impazienza
269
1954
io mi facessi avanti con la mia soluzione. E
270
1954
mi facevo pregare e con subitanea ispirazione fornivo la
271
1954
firmato il primo contratto con Battista. E dapprima non
272
1954
riconnetterlo in qualche modo con i miei rapporti con
273
1954
con i miei rapporti con Emilia. E compresi finalmente
274
1954
che io avevo affrontato con coraggio e fiducia quel
275
1954
Continuavo, così, ad avere con Emilia quei rapporti che
276
1954
ogni tanto, l’amore, con molto impaccio e non
277
1954
Intanto continuavo a lavorare con diligenza e persino con
278
1954
con diligenza e persino con accanimento, benché sempre più
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1954
sempre più malvolentieri e con una ripugnanza sempre più
280
1954
giorni ne firma uno con me». Io sapevo, dunque
281
1954
per recarmi dal regista con il quale lavoravo alla
282
1954
sarei trovato alle prese con dei personaggi e una
283
1954
fece lavorare quella mattina con insolita facilità e invenzione
284
1954
poi disse, anche lui, con voce sorpresa e quasi
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1954
secco, preciso e pulito, con l’aspetto piuttosto di
286
1954
riprese dopo un momento, con una sua fredda e
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terzi nel sapersi servire con accortezza degli altri. Risposi
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rate dell’appartamento», risposi con serietà abbassando gli occhi
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apparve legata e confusa con la sensualità, come se
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era limitata a girare con me per le stanze
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stanza e il modo con il quale pensavo di
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avvicinavo ad una finestra con l’intenzione di aprirla
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stringendosi contro di me con tutta la persona mi
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si avvinceva ancor più con il suo corpo al
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Quindi, finito il bacio, con voce bassissima, quasi un
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la prendessi; e intanto con tutto il peso della
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mi sembravano, nel contrasto con le mie miserabili inquietudini
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odiavo perché pensavo che con gli anni, lentamente e
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classe dalla quale proveniva. Con la prima avrei potuto
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A costo, come pensavo con disperazione, di dover rinunziare
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una società, come pensavo con riferimento a me stesso
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di tutti quanti», pensavo con rabbia, «mi basta, come
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pensavo e cioè che, con ogni probabilità non mi
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talvolta mi rimproveravo persino, con un rimorso pungente, di
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CAPITOLO QUARTO ¶ L’incontro con Battista aveva avuto luogo
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ricordo dove cenammo né con chi; ricordo soltanto che
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faccio più a dormire con la finestra aperta, come
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tutta la giornata rimango con la testa piena di
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benissimo rinunziare a dormire con la finestra aperta... va
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ora in avanti dormiremo con la finestra chiusa». ¶ Mi
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il capo e rispondere, con un leggero sorriso: «Ma
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hai sempre detto che con le finestre chiuse ti
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esitare e poi disse con imprevista fermezza: «No, non
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voglio che tu dorma con me?». ¶ Ella esitò di
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sei cocciuto», ella disse con impazienza. E questa volta
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non voleva più dormire con me perché realmente la
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non voleva più dormire con me? Io propendevo per
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la seconda ipotesi, sebbene, con tutto il cuore, volessi
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al principio di ottobre, con un tempo ancora mite
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che io la sopravanzavo con tutte le spalle. Ma
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Il viso era bruno, con il naso pronunziato e
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bocca carnosa, fresca, ridente, con due file di denti
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e io la seguivo con gli occhi, non sapendo
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or sì or no, con colori e contorni velati
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più capace di amarla con l’antica facilità, spontaneità
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la stanza. Mi sporsi con uno scatto quasi involontario
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sguardo obliquo e rispose con decisione: «Non ti capisco
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dava fastidio di dormire con me... al contrario». ¶ «Ah
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modo?... Non voglio dormire con te soltanto perché voglio
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perché voglio dormire e con te non ci riesco
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verso di me. Dissi con voce molto bassa: «Se
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sporsi, l’afferrai quasi con violenza per i capelli
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momento evitò il bacio con un leggero gesto del
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mormorò riassestando i capelli con una sua caparbia indolenza
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l’avevo talvolta stretta con forza tra le mie
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il segno». ¶ Tutto questo con indolenza, ma, come mi
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matrimonio i miei rapporti con mia moglie furono, oggi
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persino stupito; avrei risposto, con ogni probabilità, che non
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riuscivamo appena a campare con il mio stentato lavoro
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di secondaria importanza e con altre simili attività giornalistiche
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però, i miei rapporti con Emilia incominciarono a modificarsi
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mia storia comincia, appunto, con gli esordi del mestiere
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peggioramento dei miei rapporti con mia moglie, due avvenimenti
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diretto. ¶ Se torno indietro con la memoria, mi accorgo
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lusso, ma angusta e con due soli posti. Battista
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lei, Molteni, dovrebbe venire con un mezzo, per conto
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allegramente: «Emilia, va’ pure con Battista... io vi raggiungo
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Battista... io vi raggiungo con un taxi». Emilia mi
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guarda e poi risponde con voce riluttante, lentamente: «Non
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due si andasse insieme con il taxi?». Fuori dal
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ragione Battista, suvvia, va’ con lui, io prendo un
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seduta accanto a Battista, con lo sportello ancora aperto
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aperto, ella mi guarda con occhi irresoluti, mescolati di
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sopra questa sensazione e, con il gesto, deciso di
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il taxi si scontra con un’automobile privata e
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taxi, senza impazienza, anzi con una sensazione quasi di
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rotelle. Battista mi saluta con allegria; Emilia, invece, con
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con allegria; Emilia, invece, con tono lamentoso, quasi struggente
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Ma Emilia insiste, sempre con quella sua voce singolare
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modo sbagliato così prima con la reticenza come adesso
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la reticenza come adesso con la precisione. Tuttavia Emilia
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partecipi alla conversazione almeno con sorrisi e sguardi, come
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serata, Battista mi parla con serietà del film al
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inverno»; e intanto, vado con la mano a prendere
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ebbi la prima riunione con il regista e con
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con il regista e con l’altro sceneggiatore. ¶ Mentre
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mi è possibile indicare con esattezza l’inizio della
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è molto difficile dire con la stessa precisione quando
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quando i miei rapporti con mia moglie incominciarono a
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giorni, e potrei raccontare con abbondanza di particolari molti
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Battista, per non venire con noi; sempre, del pari
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pari, io le dimostravo con facilità che il pretesto
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ella rispondeva, sia pure con una punta di perplessità
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soltanto, non desiderava uscire con noi perché queste serate
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solito questi miei ragionamenti con una attenzione trasognata e
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ma dava a vedere, con il viso rattristato pur
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era possibile, la portavo con me. Il suo attaccamento
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sempre procurato di passare con lei il resto della
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accettava la mia assenza con placidità se non, addirittura
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addirittura, come mi sembrò, con mal dissimulato sollievo. Cercai
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i suoi sogni casalinghi con il nostro matrimonio; ma
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l’aiuto della cameriera, con la sua camicia di
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senza farsi notare, ma con una intensità, una concentrazione
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contro Emilia, la quale, con la sua tenace passione
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orina, stazionavano le carrozze con i cavalli, e i
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chiacchieravano tranquillamente. Mi avviai con passo leggero giù per
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raso, fino all’orizzonte, con le grandi tracce diafane
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attento a non ferirmi con le asperità delle tavole
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benessere e contrastava amaramente con il mio stato d
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e sospeso. Discesi, sempre con gli occhi rivolti in
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bruno come il cuoio, con un cappelluccio di paglia
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un po’ sbiadito. Stava con le gambe riunite strettamente
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parlarle finché la spiaggia con le sue cabine e
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rigurgito di amarezza, mischiata con una nuova e strana
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che emergeva dall’acqua con la sua punta sforacchiata
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in questo passaggio, remai con vigore nell’acqua che
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mi sorrise e domandò con una voce dolce: «Perché
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sono discesa al porto con Battista... poi all’ultimo
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sono risalita a Capri con la funicolare e ho
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il bagno. Domandai alfine, con voce bassa: «E perché
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non sei più partita con Battista come avevi deciso
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io presi a remare con forza maggiore, raddoppiata, ora
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ti amerò sempre»; ma con una specie di tristezza
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parve accennare di sì con il capo, ma senza
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e accennare di sì con il capo, in silenzio
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in silenzio, guardandomi fisso, con un’aria di complicità
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vergognosa. Ripresi a remare con forza. Eccoci dentro la
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l’acqua era scura, con qualche liscia rupe nera
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ferma, guardandomi e seguendo con gli occhi ogni mio
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alla testa», e poi, con un solo colpo di
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spiaggia, penetrando nella ghiaia con un rumore fradicio e
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ancor di più e con cautela, per non colpire
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ero illuso di avere con il fantasma di Emilia
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voluto che ella dicesse, con gli atteggiamenti che avrei
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me; e, sola differenza con quanto si verificava di
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per uno, soffermandomi quasi con voluttà su quelli che
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accennando appena di sì con il capo. In realtà
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e godevo a riviverla con la memoria e poco
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avvenuto. ¶ Mentre mi soffermavo con compiacimento inesauribile sui particolari
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barca dalla Marina Piccola con l’ora in cui
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di partire dallo stabilimento con Emilia seduta a poppa
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l’amore, di addentrarmi con lei nella grotta. E
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sognato di essere stato con Emilia, la vera Emilia
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possibile saperlo e che, con ogni probabilità, non l
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la valigia per partire con il vapore delle sei
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uno scambio di ingiurie con il carrettiere, era ripartito
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stato di completo abbandono, con tutti i muscoli rilasciati
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delle case attigue, illuminate, con gli abitanti visibili dentro
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senso di frenesia, ricordandomi con le loro luci tranquille
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avrebbe voluto dire spiegarmi con Emilia, convincerla, creare una
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la porta di casa con la sensazione di chiudere
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quale mi era apparsa con quella in cui era
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accorgimento per lasciarla sola con il produttore. Quasi a
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non aver visto nulla... con la speranza che ti
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che cos’è successo con quel tedesco e allora
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altro da fare. Dissi con voce più calma che
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non disse nulla. Poi, con voce stanca, esasperata: «Non
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motivo è questo», dissi con voce lenta, quasi compitando
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accostai a lei, toccando con il mio fianco il
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hai rovinato ogni cosa con il tuo carattere... Avremmo
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non ce l’abbia con te?». ¶ Mi venne non
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mi infuriai: «Tu partirai con me... domani mattina». ¶ «Poveretto
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della sua camera sbatté con violenza; quindi sentii la
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rotto i miei rapporti con Rheingold, li avevo rotti
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Rheingold, li avevo rotti con Battista, ora, con ogni
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rotti con Battista, ora, con ogni probabilità, li avevo
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li avevo rotti anche con Emilia. Ero di troppo
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a tavola, quella sera, con Emilia e con Battista
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sera, con Emilia e con Battista, come se nulla
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a sostenere un alterco con Battista e, come avevo
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che l’avevano risolta con la massima facilità, andandosene
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villa dopo l’incontro con Rheingold, di riflettere con
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con Rheingold, di riflettere con calma su ogni cosa
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dopo che avessi parlato con Emilia. In quel momento
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anche dopo essermi spiegato con lei, avrei continuato ad
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io avevo potuto offrirle con la mia condotta. Il
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metallo prezioso al contatto con la pietra di paragone
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pensai ad un tratto con dolore, ella mi considera
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confermassi nel suo sentimento con le mie supposizioni. In
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anche senza tale conferma, con ogni probabilità, ella non
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a sdraio e accesi con mano tremante una sigaretta
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così ricominciai a pensare con ostinazione e con lucidità
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pensare con ostinazione e con lucidità. In che cosa
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alle mente le parole con le quali Rheingold, senza
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aver provocato senza volerlo, con la sua interpretazione cervellotica
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suprema dei miei rapporti con Emilia, adesso, con la
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rapporti con Emilia, adesso, con la stessa interpretazione, un
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un po’ come succedeva con la lancia di Achille
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luogo comune, in contrasto con l’accento schietto e
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accento schietto e sincero con la quale era stata
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uomo che, per dirla con le sue stesse parole
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parte, però, la frase, con il suo carattere così
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per esempio, appunto, Battista, con la sua forza animalesca
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io, che avevo ravvisato con tanta lucidità nelle due
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è certo in grado, con tutta la sua naturalezza
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Rheingold era in accordo con le possibilità morali e
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mi gettai di nuovo, con rabbia questa volta, sul
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alla porta di comunicazione con la stanza di Emilia
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e vuoti, armadi spalancati con le stampelle penzolanti e
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un caffé, e, quasi con mia meraviglia, perché mi
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insomma, è d’accordo con Battista». ¶ «No, non sono
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non sono d’accordo con Battista... sono in disaccordo
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Battista... sono in disaccordo con lei». ¶ «E invece», disse
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non è in disaccordo con me... lei è d
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lei è d’accordo con Battista». ¶ Sentii ad un
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cosa vuol dire?», domandai con voce alterata. ¶ Rheingold si
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stato oggi a colazione con me e non mi
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non è in disaccordo con me, è d’accordo
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me, è d’accordo con Battista, qualunque cosa Battista
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gridai ad un tratto con voce forte. ¶ «Io l
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scarlatto. «Rheingold», ripetei sempre con la stessa voce forte
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alquanto indietro e disse, con voce bassa e volontariamente
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quelle di Battista... né con lei, né con un
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né con lei, né con un altro regista... ha
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poi così grandi». ¶ Dissi con fermezza, del tutto calmo
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fa piacere». ¶ Non sapevo con precisione perché volessi recitare
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antica», proseguendo via via con voce normale e, per
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considerato per un momento, con occhi aggrottati, sotto la
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a recitare, lentamente e con chiarezza. Ma a partire
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questa idea in confronto con la mia effettiva impotenza