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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Elda Lanza, La bambina che non sapeva piangere, 2016

concordanze di «con»

nautoretestoannoconcordanza
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la vista appannata. Sentiva con angoscia che forse non
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zero». La sua risata, con quella bocca aperta e
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indirizzata a questa zia, con il nome. Poi vai
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la trovi. Dai, vengo con te» aggiunse in fretta
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in ogni gesto ma con la strana sensazione di
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in mezzo agli alberi, con rocce naturali e persino
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quarant’anni. Gambe lunghe, con le cosce che si
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un capanno di frasche, con il ragazzo in pantaloni
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La camera era fresca, con le finestre socchiuse verso
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ti volevo a cena con gli stivali». ¶ «Grazie, scusa
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che ho sempre voluto. Con te sto bene in
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petto e lo scavalcò con le gambe. «Avanti, seduttore
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si complicano. Parlerò stasera con Laura. Ne avrò ancora
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cognato piccolo e grassottello, con una faccia rosea, come
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gli fece un gesto con la mano, sventolandola davanti
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piano: «Sono d’accordo con lui, Napoli è bellissima
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doversi ripetere: «Domani parto con l’avvocato e vado
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domani vado a Milano con lui. Vado a vedere
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voleva venire a Napoli con lui? Di questo non
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te» e lo fulminò con uno sguardo di ghiaccio
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medico mi dice che con un’infermiera è trasportabile
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non è ancora arrivata». ¶ Con un rumore di sedie
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altra, gli si avvicinò con un’espressione di consapevolezza
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sarebbe tornato a Milano con una parente di Gilla
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Napoli. ‘Fissaci un appuntamento con il professor Oresti e
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il professor Oresti e con l’ispettore Rossi per
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stelle. Nera la valle, con lievi sprazzi di luce
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mai tradito le donne con le quali ho avuto
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E rispettato le donne con le quali ho condiviso
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bastava pensare a lei con tenerezza, persino con indulgenza
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lei con tenerezza, persino con indulgenza, per sentire legittimata
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cosa sto facendo? ¶ Parlerò con Olga. Le dirò che
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appuntamento nel pomeriggio anche con la Zorzi e con
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con la Zorzi e con un incaricato della questura
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buffet da grand hotel, con tazze e bicchieri, caraffe
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sappia…» ¶ «Sì, ho parlato con Olga, ci ha detto
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strinse accarezzandole il dorso con il pollice. «Perché sorridi
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molto tempo. Devo parlare con Laura». ¶ «Bella, bionda, alta
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ti tradirò mai, neppure con una bionda, bella, alta
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moglie l’hai tradita con me». ¶ «Questa vorrei considerarla
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Spesso lo sono anche con chi mi vive accanto
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baciarla sulla fronte. ¶ Parlò con Laura, prese appunti, disse
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mezz’ora all’appuntamento con l’ispettore. Gilardi posteggiò
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a giocare a scacchi con un generale in pensione
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stato qui a mezzogiorno con la signora, per l
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che avesse una figlia. Con la mano mi ha
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la porta si aprì con fragore ed entrò una
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vestita in modo eccentrico, con shorts corti e attillati
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si stirò il gilet con le mani. Era evidente
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d’arancia, gli raccontò con più dettagli quello che
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anni mi sono alzato con il canto del gallo
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sempre visto nei campi con loro. Ora…» si batté
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all’altezza del cuore, «con un pace-maker e
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stava cominciando a piovere con scrosci violenti. «Chiudo, mi
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era di mia moglie, con mobili presi da mia
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voleva andare in America con l’altro nostro fratello
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fatto un bel viaggio con l’infermiera di mia
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qui. L’avrei allevata con le mie figlie. Certo
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niente a che vedere con la mia famiglia e
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è cambiata il cognome con quello pseudonimo da varietà
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tardi ho un impegno con mia moglie. Purtroppo non
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di gomma gialla. Salì con lo sguardo ai jeans
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Non vuole far colazione con me? Siamo soli, dovrà
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contentarsi». Lo prese sottobraccio con naturalezza, senza neppure aspettare
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donne vestite di bianco con una cuffia bianca in
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Ma no!» Altra risata, con la testa all’indietro
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persone alte, bionde e con gli occhi azzurri ci
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tavola le due fiorentine con alcune salse. «Come le
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che faccia il pane con il lievito madre… be
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una volta. E allora, con la nostra farina e
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arrivata la crema catalana con un vinello bianco leggermente
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l’ha dissodata lui con le sue mani. Io
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la testa all’indietro con un gesto morbido, che
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i capelli castano dorati con riflessi ramati, gli occhi
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bocca morbida e carnosa. Con prudenza arrivò alla scollatura
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a dargli del tu con tale naturalezza che Gilardi
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e fece di sì con la testa, rendendosi conto
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Natale che abbiamo trascorso con sua madre e zia
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molto bella, più giovane, con una stupenda voce da
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informati che ne parlottavano con papà: zio Nuccio aveva
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aveva avuto una liaison con la sorella di sua
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un colpo in testa con la pistola del nonno
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capito bene dalle cronache, con cui Gilla avrebbe ammazzato
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stanzone dai muri bianchi con molti scaffali; da uno
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che si è sposata con uno di Ravenna e
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sei?» ¶ «A Siena, sono con mia figlia». ¶ «Venite qui
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conosceva. Si guardò intorno con la brutta sensazione che
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zia Olga?» ¶ La bambina, con tanti riccioli scuri e
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da sotto in su, con gli occhi che ricordavano
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abbiamo potuto fare niente». Con un gesto che Olga
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una figlia». Sorrise, mescolando con il cucchiaino panna e
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a Natale lei andava con i nonni a Ravenna
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Carolina va in Sardegna con il suo papà». ¶ «Tu
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pubblica, l’hanno promossa con tutti dieci? Ne abbiamo
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non è stato gentile con te…» ¶ «Non è vero
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speriamo bene». ¶ Altri abbracci, con Carolina aggrappata al suo
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Gilardi rivolto alla signora con il fiocco in testa
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qui la conoscevamo tutti. Con quella strega… eh, Iris
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viveva qui di fronte con quella spilungona dell’architetta
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di verdura… Hai vinto con i miei numeri, no
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Faceva debito, poi arrivava con un lenzuolo ricamato, diceva
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Gilardi fece di sì con la testa, aveva capito
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successivo era il bar con la tenda bianca. Un
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bancone e le vetrinette con offerte dolci e salate
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caffè». ¶ «No, è che con questa storia non la
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soldi, contò il resto. Con malagrazia e sempre guardandosi
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stringendosi la mano. E con un gesto Gilardi estese
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butto lì, poi ragioniamoci. Con la vita che aveva
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ha ricostruito la scena con questa ipotesi? Non mi
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notato gli si accostò con un sorriso incerto. In
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Possiamo parlare?» ¶ «Vuole cenare con me o preferisce darmi
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la mia lingua, persino con cadenze americane, è stato
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che ha già parlato con qualcuno, immagino che sappia
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aveva chiesto di parlare con John, mio marito. Lei
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ero fatto anch’io». ¶ Con il bicchiere del vino
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boîte preparato alla fiamma con molto rispetto della ricetta
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In realtà io stavo con Nuccio, in quella casa
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che abbiamo arredato insieme con molte cose della sua
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rimontare un apparecchio elettronico con la facilità di un
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ho ricucito il rapporto con John e dopo qualche
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vista poco e mai con curiosità o affetto particolari
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l’incarico e andarsene. Con un trattamento straordinario da
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lavoro di suo padre con grande tenacia e un
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sa della sua relazione con il barone De Brusset
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questo ho voluto parlare con lei: si può fare
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fondo la sua storia con il barone e la
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non hanno alcuna attinenza con la sua morte. Questo
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il mio fiore preferito, con un biglietto: ‘Grazie’. Io
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aprì Skype per lavorare con Laura Licasi. ¶ «Ti sono
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prova del suicidio?» ¶ «Sì, con Giacomo. Ma non collima
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sul conto della moglie…» ¶ «Con il barone?» ¶ «Cosa vecchia
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stata a Parigi, vieni con me?» ¶ «Entra, avanti». ¶ La
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A spese sue» aggiunse con una delle sue solite
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a Parigi, vorrei andarci con te. Non puoi?» ¶ Furono
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Buon lavoro. Ho parlato con Giacomo, le darò notizie
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bambini sono dal nonno con Anja, io torno tra
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rispondergli indossava una divisa con uno stemma, probabilmente era
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Mangia, di ottantotto metri, con la cella campanaria: è
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segnalava e glieli circolettava con un pennarello rosso. «Il
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erano solo tavoli lunghi, con panche invece di sedie
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cuoio, gilet di camoscio con tante tasche su una
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magro, non troppo alto, con i capelli grigi un
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sporgendosi verso di lui con il braccio teso. ¶ Salì
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Il salotto era piccolo, con due grandi poltrone ai
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ma io resterò sempre con il mio papà». ¶ «Invece
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lei faceva di sì con la testa e stringeva
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mi ha fatto ciao con la mano ed è
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stava guardando il padre con gli occhi sbarrati. È
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Grazie». Raccolse il sacchetto con il puzzle, e mentre
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cortili privati, facciate austere con imponenti colonne a sostenere
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di traffico; una strada con una fila di piante
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stato difficile definirla bella, con quei capelli crespi mal
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Non sa che noia, con ’sta storia. A fare
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Non ci stava più con la testa… Andiamo di
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preferisce la faccio convocare con il suo avvocato. Scelga
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in tre spazi uguali, con una serie di vetrate
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bassa e corporatura forte con l’aria sorpresa, come
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che va a sposarsi con un’altra in Sicilia
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un’altra in Sicilia». Con un gesto nervoso spense
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di prima grandezza, stava con lui da anni e
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vacanze la vuole sempre con sé… Da quel lato
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a golf ai Caraibi con una fanciulla di vent
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perché tu possa accettare con il sorriso sulle labbra
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Carolina era in vacanza con suo padre, in Sardegna
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se ne resta lì, con la bocca spalancata, a
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a Milano ad agosto, con il cappello in testa
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niente quadri, due mobili con le ante aperte come
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Che razza di mascalzone, con una moglie come te
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te… Lo voglio vedere con la ventenne, porca miseria
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di essere compatita. Oltretutto con il patrimonio che ho
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stanze arredate e sistemate con cura, la cucina pulita
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di domestici che era con me a Capalbio storce
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piace una casa grande con due donne e una
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che le volesse bene con indulgenza, stimandola poco. Di
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suo padre invece parlava con esaltazione. Carolina sapeva disegnare
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parlava poco e sempre con rimpianto. ¶ Passa il primo
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in estate Carolina va con suo padre, io a
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andava a trovarla, stava con la testa sul cuscino
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e torno a casa con la polvere, la spazzatura
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capisco che la storia con Gilla è sepolta. ¶ Gilla
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Mi dà una mano con la casa, fa la
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e taciturna. Ride soltanto con Carolina, quando è con
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con Carolina, quando è con lei si rianima. Io
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Quando la Sanchez viene con l’autista a prenderla
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le chiavi in portineria con le istruzioni e i
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che era nello sgabuzzino con fotografie e lettere di
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insomma, sono tutti lì». Con malizia aggiunse: «Anche il
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Anche il bar, quello con la tenda bianca… lei
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vestita di blu scuro, con un grembiule bianco arrotolato
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in testa, stava appoggiata con le reni al banco
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e anche più formosa, con uno strano fiocco rosso
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truccata come una bambola, con i pomelli rosa, le
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mai parlato di sposarvi?» ¶ «Con il barone? Certo, a
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E io sono rimasta con il… insomma, a terra
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a giocare a scacchi con il generale in pensione
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passavamo le mance… Comunque con quello lì non c
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a domani». ¶ «Quella sera, con cautela, gli ho detto
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le mani alle orecchie con una smorfia. «Non sa
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scappata». ¶ «Poi è rientrata con la polizia?» ¶ «Sì, perché
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utili. Nessuno aveva parlato con Gilla, soltanto lei». ¶ «Due
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altro groviglio di strade con le case di pietra
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che si è sposata con quello delle acque minerali
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Allora, senta, venga fuori con me». Sulla porta allungò
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gli fece di no con la mano. ¶ «Grazie, dovere
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risalì. ¶ L’avvocato camminò con il naso in aria
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ad ammirare quelle facciate con le statue dalle forme
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e appenderli in camera con l’aiuto di sua
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ragazzo fece di sì con la testa e richiuse
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sino a stasera». Trafficò con le chiavi, mise un
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luce in un retrobottega con scaffali alle pareti carichi
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c’erano un tavolino con due sedie, un forno
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aveva un viso quieto, con lineamenti morbidi, occhi castani
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curate. ¶ Mentre stava trafficando con le cialde e la
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Quale principessa?» ¶ Lo guardò con l’espressione fanciullesca di
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chiamata. Anche da noi. Con mezzo inchino». Depositò sul
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da tanto tempo». ¶ «E con questo? Si va ad
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notò che aveva evitato con cura il tipico rumore
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Mio marito è su con una badante e io
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stati assunti hanno parlato con Carlo, il loro maggiordomo
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il loro maggiordomo, e con un amministratore. Ci hanno
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nel cortile, tre camere con cucinino e bagno. I
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ad arrivare i camion con i mobili, c’era
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noi avevamo una finestrella con le sbarre di ferro
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sono arrivati i padroni, con l’autista: la principessa
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quella casa, per vivere con i suoceri, dopo il
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Ha regalato la bomboniera con i confetti anche ai
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a Gilla: alta, magra, con questi capelli ramati, gli
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gli occhi splendidi, verdi con tante pagliuzze d’oro
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Gilla». ¶ «Lei poteva giocare con Gilla?» ¶ «Sì, Miss Lolotte
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mi permetteva di giocare con lei, ma non in
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è ancora, un giardino con tante piante. Lì giocavamo
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sembrava triste. Era sola con tutte quelle bambole che
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dai viaggi. Lei parlava con quelle bambole, non so
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che passa svelta svelta, con l’autista che le
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però, da sola e con due valige. Invece se
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e Gilla è rimasta con i nonni. Suo padre
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ogni tanto la nominava, con gli occhi lucidi. Ma
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di certo. Lui giocava con noi, ci insegnava le
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quinta elementare viene promossa con tutti dieci. Sa il
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guarda tutta la scena con gli occhi asciutti. Mi
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vive che sta parlando con la propria figlia che
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e l’avessi visto con i miei occhi. Va
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bene, scusi. Voglio parlare con questa convivente». ¶ «D’accordo
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scuri, forse due antenati con lo sguardo severo e
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d’entrata un arco con una vetrata che immetteva
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era grande e arredato con molto gusto. Su un
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zuccheriera d’argento, piattini con biscotti e dolcetti di
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pavimento, una poltrona settecentesca, con lo schienale alto in
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velluto scuro. Un tavolinetto con molte fotografie in preziose
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alla finestra, un letto con testiera e sopracoperta in
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la pistola che aveva con sé, ha teso il
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qui, seduta per terra con suo padre sulle ginocchia
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autolettiga l’ha pulita con l’alcol, anche le
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avesse impugnato la pistola con un guanto…» ¶ «Ne avete
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dà su un sentierino con molti cespi di foglie
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stireria e un bagnetto con la lavatrice. Una specie
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la planimetria dell’appartamento, con tutti gli sbocchi, finestre
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a fare un sopralluogo con più calma e da
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avere un particolare feeling con le portinaie, come nel
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hanno trovata che strillava con il morto davanti e
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tutta in ghingheri, persino con i guantini di rete
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ha preparato la Pina, con i biscotti fatti in
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lei qui ci viveva con il barone. Poi dopo
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Aveva persino un bastone con il pomo d’avorio
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povera scema: è rimasta con il sedere per terra
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e fece una smorfietta con la bocca. «Comunque, cade
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signora perché è stata con un barone…» Altra risatina
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John Scotti si sveglia con la luna storta e
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rimaste chiuse là dentro con i sigilli. ¶ Questo gli
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si metterà in contatto con lei al più presto
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albergo è?» ¶ Glielo disse, con l’indirizzo, e aggiunse
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masticò a labbra chiuse, con una smorfietta, e ripeté
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donna fece di sì con la testa. «Si ricorda
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mi chiama, io ero con un’agenzia, e mi
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è stata la signora con voi?» ¶ «Con il barone
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la signora con voi?» ¶ «Con il barone? Un anno
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il barone era gentile con lei?» ¶ «Vuole sapere se
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se veniva a letto con me? Non ero mica
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una bella ragazza sana, con seno prosperoso e risata
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personalità. Vestita modestamente ma con qualche pretesa: la borsa
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borsa firmata, l’anello con un piccolo rubino in
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ha fatto quattro moine con il marito un po
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ne sono tornati insieme con una bimba bella, ma
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all’indietro la testa con una risata volgare. «Gli
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licenziamento, il barone rimasto con la casa, la liquidazione
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ma che cognome è? Con quello nobile che aveva
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casa e mi trovava con il suo programma del
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sulla guida del telefono, con il nome della Scotti
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Suo padre si chiamava con un ‘de’ davanti, le
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tale Egidio, che viveva con sua madre Teodolinda, baronessa
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gli fece un cenno con la mano: «Gli ascensori
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Milano chieda di parlare con Martina Sereni, lei la
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un cenno di saluto con un sorriso. Ora sapeva
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stanza ampia e luminosa, con piante davanti alle due
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dirigente spesso a contatto con il pubblico: tailleur grigio
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sediamoci qui». Gli accennò con la mano, tra le
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pelle marrone, il tavolino con il piano di cristallo
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si possa fare qualcosa con queste ragazze? Sono tutte
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o meno contemporaneamente, ma con incarichi diversi. Lei aveva
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Gilardi accennò di sì con il capo. «Ecco, lui
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e Gilardi si alzò con lei. «Le sono comunque
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vita». ¶ «Credo di sì…» Con un gesto melodrammatico si
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una cosa? Dovrebbe parlare con Martina Sereni, è qui
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Martina Sereni. Vuole parlare con me per Gilla Floris
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capelli raccolti alla nuca con un fermaglio. Un solo
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Io assistevo ai provini con il regista, e Gilla
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tette… sa quelle scollature con le tette premute, a
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si asciugò le labbra con il dorso della mano
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abbiamo presa al volo, con un contratto molto buono
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e fece di sì, con la testa. «Bene, non
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sono a vita e con pensioni importanti. C’eravamo
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mestiere e s’improvvisa con successo agente di grandi
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come reagisce lei?» ¶ «Gilla? Con il sorriso sulle labbra
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andassero a rotoli. Purtroppo con cattiveria e molta invidia
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è breve. Lei viveva con sua madre e il
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e l’aveva sostituito con quello del patrigno». ¶ «Le
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pranzo e le camere, con una bella terrazza. Avevano
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delicatezza, che si sposava con un’altra a Palermo
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venga». ¶ Lui alle prese con una costoletta alla milanese
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alla milanese e lei con una caprese, stettero a
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Se torna in ufficio con me, io ho un
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So che Gilla abitava con lei… Be’, ho tutti
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molto bella, in stile, con putti e fogliame in
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casa, ma ci stavi con i tuoi genitori?» ¶ «Quando
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rimasta in quella casa con mio padre e con
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con mio padre e con i nonni». ¶ «Ma che
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e io sono rimasta con papà e con i
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rimasta con papà e con i nonni. Quando è
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volevo stare in casa con loro sono stata otto
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ancora, ho appuntamento domani con l’ispettore che ha
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il barone’. ¶ L’ispettore, con quattro agenti, era già
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L’androne era piccolo con un soffitto a volta
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a volta interamente decorato con rami, fogliame e fiori
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gusto un po’ vecchiotto, con tavolo, casellario, poltrone in
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la figlia era qui con il padre, ha aperto
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c’è l’uomo con cui vive che sta
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di sì. Dormono tutti?» ¶ Con un gesto impaziente Liciuzza
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mi preoccupo, se resto con lei». ¶ Quando Max Gilardi
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gli stava di fronte con l’aria impacciata di
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folti e scuri ora con due ciocche bianche sulle
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di tosse. «Ora vive con me». ¶ «Bene, adesso che
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aveva il carattere. Lavorava con me a Roma e
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mia figlia. Carolina vive con sua madre, e io
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economicamente. Le vacanze sempre con me, scuole, regali, viaggi
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caos, l’ho portata con me a Roma. Adesso
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è di là, credo con una tua collaboratrice. Lei
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sola. Morta la madre, con la quale viveva, le
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mi sembra un caso con pochi misteri. O tu
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di te. Faremo squadra». ¶ «Con me?» ¶ «Certo, tu sei
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ragazzina fece di sì con la testa, serrando le
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che l’avrebbe ammazzato con le sue mani, ma
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perché non è sposato con la mamma?» ¶ «Papà è
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vacanza… Insomma, non vive con mamma…» Fece una lunga
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lunga pausa. «Però vive con me» concluse. ¶ Bene, dieci
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piccolina, ti prego. Ora con questo mio amico, si
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avvocato. Verrò anch’io con voi, Gilardi su questo
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questo caso mi vuole con sé. E ora che
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poi fece di sì con una smorfia, guardando Rinaldi
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singhiozzo, e si appoggiò con le spalle al muro
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avvolgenti. Su quella poltrona, con lo sguardo fisso verso
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Ora Max deve parlare con il dottore. Vieni, tesoro
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Tre ¶ Gilardi stava guardando con Laura le fotografie che
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avevano realizzato insieme, alcune con la bimba piccola, altre
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Gilardi alzò la testa con un’espressione infastidita che
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un sorriso: era Paola con i bambini, e lei
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dovresti prendermi gli appuntamenti con questi della Rai, i
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dargli un altro bacio con lo schiocco sulla guancia
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movente, se c’è». Con la mano Gilardi spostò
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se il dottor Perrini, con il quale aveva appuntamento
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giovanotto in camicia bianca con un distintivo appuntato al
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rendono all’uscita. Ecco, con questo ora apra il
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scrivania invece era larga, con qualche sedia smossa attorno
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sì. La trasmissione era con Rinaldi, lo conosce?» Gilardi
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e fece un cenno con il capo. «Mi scusa
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Si alzò e Gilardi con lui. Insieme, come se
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avvocato? Io la manderei con Tania al nostro archivio
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Può aiutarmi?» ¶ Gli rispose con una smorfia. «Proviamoci, venga
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una smorfia. «Proviamoci, venga con me». ¶ I due uomini
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Aprì una porta, parlottò con un giovanotto magro, in
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Lo conosce?» Lo guardò con una smorfia. «Lo conosce
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che era anche scema, con uno come quello lì
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mai. A Milano viveva con sua madre. Quando è
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era risposata anche lei con un meridionale che stava
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si pulì le labbra con un tovagliolino. «Io credevo
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un ragazzo alle prese con il suo amore nuovo
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a mescolare il liquido con il cucchiaino, fissando il
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battaglia voglio essere sola». Con la mano gli indicò
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era appoggiata una scacchiera con alcuni pezzi alla rinfusa
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sempre». ¶ «Mi ricordo lei con il procuratore Giussani… Ha
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Giussani… Ha mai vinto con lui?» ¶ «Qualche volta. Non
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scacchi da molto tempo. Con quelle partite mi ha
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il cavallo bianco, stringendolo con forza. E si ricordò
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venuta la prima volta con Ricky nel suo studio
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di cucina di marmo con la scacchiera e gli
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hostess che stava passando con la testa china su
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E finalmente era lì, con una borsa a tracolla
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al nastro dei bagagli, con quella sola borsa sulla
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settimane a New York con la valigia. Io parto
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la valigia. Io parto con quello che mi serve
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e qui? ¶ «Ho parlato con Paola, va tutto bene
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diresse verso una vetrina con l’insegna di un
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braccio?» ¶ «Eviterei, sono pesantina». Con il mento accennò alla
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accennò alla porta. «E con lei come la mettiamo
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a Napoli, starà qui con me. Non è necessario
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una zia che vive con papà». ¶ «A me le
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La tavola era apparecchiata con cura, come le aveva
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perché mi lasci lavorare con lui. Mia madre e
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giochi a scacchi?» ¶ «Sì, con mio padre. Qualche volta
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gli bastò un saluto con la mano. ¶ Quando la
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spargimento di sangue». E con la mano cancellò la
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tanti anni che è con me, sei la sola
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Rinaldi era in Australia con la bambina, stava lavorando
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intensiva, sotto sedativi che con cautela stiamo a poco
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abbiamo avuto un consulto con il professor Lorenz, che
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apre gli occhi, segue con lo sguardo, inizia a
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possa portarla a vivere con noi in campagna?» ¶ Il
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professore fece di sì, con la testa. «Sono cose
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alle spalle, gli schermi con linee rosse e blu
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Olga fece di sì con la testa. E abbracciò
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casa perché veniva papà con zia Olga. ¶ Fu un
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difficile riconoscere. Olga sorrideva con le labbra che tremavano
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che li aveva raggiunti con Alice. «Oh… anche la
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Si chinò a sfiorarla con la bocca sui capelli
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zia Olga?» chiese Sergio con il faccino triste per
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Gilardi che l’accolse con una certa freddezza. Più
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i nostri vini e con alcuni dei nostri prodotti
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è un intero banco con le sue creazioni, con
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con le sue creazioni, con la sua foto e
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Ho fatto due chiacchiere con il direttore e quando
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vero?» ¶ Olga si girò con uno scatto, non se
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madre dei vostri figli. Con quale affetto, riconoscenza e
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Oltretutto, ci siamo cacciati con le nostre mani in
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La prima vittoria è con se stessi. Questo me
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Riuscì a ridere, colpendolo con il pugno chiuso sulla
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a scacchi, amico mio: con lui serve sempre». ¶ «E
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pizze!» ¶ «E dove giochi?» ¶ «Con il computer… ma mi
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la smette di menarcela con gli scacchi». Stava ridendo
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cosa ha da spartire con le altre? Che cosa
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dell’incontro del barone con la figlia? E magari
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dobbiamo lavorarci». ¶ «Ho parlato con Silvio Bertolasi: vuoi portare
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sola in una stanza con il padre che è
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pensato Paola. Sarebbe andato con lei, certo. Era sua
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Sergio che gli mostrava con orgoglio come sapesse andare
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marmo, era stata addobbata con molti fiori rossi. La
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un abito color pervinca con un cappotto dello stesso
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che dovevano esserci. Paola, con i due bimbi, tenuti
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e papà Gilardi. Ricky con Annalisa e il piccolo
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studio di Giacomo, Federico con macchina fotografica e videocamera
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la cappella fosse decorata con quei vivaci fiori colorati
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stava in prima fila con un pizzo nero in
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mostrava i segni che con i temperini avevano lasciato
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temperini avevano lasciato quando con Giacomo facevano i compiti
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ricordava. Quel crapone rosso con la faccia chiazzata di
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Paola gli venne vicino con il viso serio. «Stasera
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uno al giorno. E con quei rintocchi io mi
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a morto. Rideva. E con aria misteriosa e abbassando
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aggiungeva: «Sono diventato sordo…» Con la voce importante con
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Con la voce importante con cui avrebbe detto: ‘Sono
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E spense la luce. ¶ Con quel sapore appiccicaticcio di
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voglio saperlo». ¶ E poiché con gli anni aveva perduto
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Paola fece di sì con la testa. «È un
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Io voglio che stiano con te, tu sei una
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cominciare». ¶ «Te lo dico con tutto il cuore. Sei
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Se tu fossi rimasta con me, io ci avrei
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tua vita?» ¶ «No, Max… Con te ho avuto due
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per quando vorrai. Ma con tutto il cuore spero
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corridoio, e si appoggiò con le spalle alla parete
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rotolo di cotone idrofilo con altri stracci, presi in
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e fare lo scoop con Gilla Floris in ospedale
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già salito in macchina con alcuni dei suoi ragazzi
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riparano saloni a volta con soffitti dipinti, porte decorate
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una gabbia di ferro, con l’aria di essere
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sinistra aveva porte decorate con i bordini laccati e
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Perché non ha funzionato con Scalzi?» ¶ Laura stava sistemando
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tavolo delle belle tazze con piattini e cucchiaini, aveva
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fronte a lui. «E con Paola?» ¶ «È stata una
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un forte colore rosso con un buon profumo di
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emozionato… lei è arrivata con quella sua risata contagiosa
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notte, nella sua cucina, con il profumo intenso della
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lui, che ora sorrideva con il pudore di un
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ragazzo serio, molto avanti con la testa… Ha ragione
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al suo fianco pur con una personalità molto diversa
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e accettino di parlare con voi». ¶ «Allora perché ci
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a fare ‘due chiacchiere’ con un avvocato che veniva
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me». ¶ «Guardi che qui, con questo avvocato, lei può
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disse Bianca a Gloria con il tono allarmato di
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foto di Amanda Scotti con occhiali e foulard «… la
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agosto ultimo scorso, parlare con la signorina Giuseppina Resnati
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registrate durante una conversazione con l’avvocato Massimo Gilardi
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No… ma che palle con ’sta storia. E quando
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parlare per pochi minuti con la signorina Giuseppina…» ¶ «Ma
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quella macchina e parlare con Giuseppina Resnati. Semplice». ¶ «Lo
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paio di occhiali scuri con lenti e montatura di
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Si coprì il capo con il foulard, partendo dalla
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faccia ’sto piacere». E con il mento indicò il
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aveva persino un impermeabile con dentro la pelliccia? E
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Non se la faceva con nessuno, solo con il
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faceva con nessuno, solo con il generale. E quell
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davanti il pugno chiuso con due dita. «Due anni
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una pacca sul sedere con la mano aperta e