Clarice Tartufari, Il miracolo, 1909

esclamò con amarezza e con una espressione acuta di

e torcersi le mani con tale atto di angoscia

Dolce sciocchina - egli disse con voce che gli tremava

di pace e ripartivano con sonoro scalpito. Troppo Fritz

apprestò la sera stessa con cura meticolosa. ¶ L'urto

di sè, onde sbattè con rabbia le finestre per

notizia inaspettata. ¶ - Vuol partire con me, Mamsell? - egli le

Si ricompose, e domandò con voce assai velata: ¶ - È

sì? - Vanna mormorò ancora con accento sempre più fievole

aveva egli esclamato, rispondendo con ira alle insinuazioni degli

guardava la mamma sollevare con disgusto dal piatto il

disse, alzando il capo con risolutezza. - Perchè oggi è

rispondere, crollò il capo con dolcezza e disse, forzandosi

più sola e resterai con me, quando viene don

buio! - e si volgevano con allegre risa dalla parte

per mandarlo a spasso con Titta e Serena. Era

mirò innanzi a sè con mente attonita le ore

più interrogato l'orologio con occhio ansioso, non si

di ovatta; si dedicò con più scrupolosa minuzia all

la mancanza di ardore con la esattezza, e la

la prolissità delle preghiere, con la severità delle astinenze

in agguato, avrebbe atteso con turpi ghigni di afferrarla

di stregoneria, mischiava olio con acqua e vi spegneva

bisogna confondere la religione con la superstizione, mentre Vanna

dovuto sollecitarla a riconciliarsi con Dio, avrebbe dovuto obbligarla

Dio, avrebbe dovuto obbligarla con la sua autorità a

la peccatrice, accusandosi, vilipendendosi con tanta maggiore indignazione quanto

cappella, quando monsignore entrò con passo lieve, si rivestì

si rivolge a lui con anima contrita. Egli ci

ferito, e si ritrasse con rapidità. Allora monsignore disse

da sè il ricordo con orrore e disgusto. ¶ Poi

e serva il Signore con pacata allegrezza. ¶ Vanna supplicò

le impartì l'assoluzione con gesto affrettato, si spogliò

si spogliò della stola con furia non solita in

di spine, e implorò con voce di desolazione: ¶ - Gesù

di argento, ella vedeva con gioia e paura guizzare

gobbo tirava lo spago con celerità automatica, allargava le

il martello, s'intratteneva con i chiodi e le

Duomo. ¶ Egli si scusò con parole molto cortesi e

gli vietavano di proseguire con la dovuta ponderazione nell

provato zelo. Si tolse con ossequio il tricorno e

verso monsignore, sempre indulgente con tutti e così equo

dell'avvenire di Ermanno con la solita affettuosità protettrice

solita affettuosità protettrice, e con l'acume solito intrattenne

Ne ascolti i consigli con sommessione, e se lo

della Confessione. ¶ Vanna accettò con fede cieca e pavida

interrogazioni capziose, le citava con voce di minaccia le

risposte di lei, balbettate con tremore, le risposte trionfanti

Rosa pareva un trono, con la sua coperta di

veste color di viola, con le braccia prosciolte lungo

Ella crollò il capo con una sfumatura d'imbarazzo

la turbarono, e rispose con semplicità: ¶ - Perchè la scala

mano, ch'ella ritrasse con gesto vivo, come dal

si dette a contemplare con fissità i ricami di

le mani e disse con accento di preghiera: ¶ - Vada

li unì. Entrambi seguivano con occhi accesi quel filo

egli, pallidissimo, la guardava con affanno, ella si curvò

e, tornando in Orvieto con Palmina, trovò cambiamenti nella

felpa alle finestre sostituite con tende svolazzanti di mussolina

quasi tutto da sè, con l'aiuto del tappezziere

troppe volte al giorno, con troppa furia, quasi con

con troppa furia, quasi con paura, come se qualcuno

alla signora e sapere con precisione come regolarsi meglio

di alzare le spalle con indifferenza, le rispose decisa

bisognava scongiurarle, fu respinta con parole brevi. ¶ La signora

collera e le diceva con cipiglio fiero: ¶ - Madama Polifema

caverà l'altro occhio con la punta d'un

buio, doveva mandare Ermanno con Palmina da Domitilla Rosa

merendare in un orto con alcune amiche: la padrona

seduta sulle ginocchia, cingendole con le braccia la vita

invariabilmente: ¶ - Gesù Redentore sia con voi. ¶ Vennero a parlare

a fasciarsi l'indice con le ciocche odorose dei

tratto le chiese, riunendo con malizia le sopracciglia: ¶ - Non

poi barcollò, cercando appoggio con le mani. Egli le

lacrime dal ciglio, chiamandola con voce di rimprovero affettuoso

Ermanno, per evitare incontri con monsignore, per essere libera

il nome suo nobile con un nome esotico, che

augurava il buon giorno con ossequio, s'indugiava mezzo

mezzo minuto a contemplarla con occhio colmo di sconfinata

non osava, rimanendo immobile, con la persona curva e

il caffè, gli disse con molta dolcezza: ¶ - Che cosa

e che spogliava, rivestiva con le sue vecchie mani

famiglia. ¶ Nel sentirle pronunziare con tanta soavità il nome

occhi bassi, gli disse con voce quasi spenta: ¶ - Andate

Langen presso la soglia, con l'audacia degli amanti

amato, che le domandava, con l'estasi nelle pupille

cornici massicce. Monsignore parlò con naturalezza di molte cose

accanto Ermanno e, tenendogli con tenerezza paterna una mano

scomparivano rapidamente. ¶ Monsignore proseguì con più meditata lentezza, sempre

visita mai. La fissò con occhio interrogatore, ella rinnovò

Vanna si ritrasse indietro con moto di ripulsa e

del balcone, gli disse con parole brevi, fra tronchi

suo smarrimento, si aggrappò con le dita convulse alle

entrare. ¶ Vanna si scostò con terrore, si lasciò cadere

tornare - Vanna implorò, fissandolo con occhi lacrimosi e divenendo

trattiene? - Fritz Langen esclamò con amarezza e con una

Vanna ascoltava intenta, seguiva con occhio avido il giuoco

e imponeva a Palmina, con breve accento di comando

la signora gli domandava con premura: ¶ - Desidera nulla, signor

treno, gli era balenato, con sua viva gioia, il

egli passeggiava così lietamente con Vanna Monaldeschi, i lucumoni

mesi ancora. ¶ Ne discorse con Bindo Ranieri, il quale

domani. Venga anche lei con me, così potrò invitare

alla signora di accompagnarlo con Ermanno a rompere l

in piedi, la contemplava con occhio attonito. Gli pareva

piazzetta Gualterio, e Vanna con Ermanno e Fritz Langen

predellino e prendeva posto con autorevole decisione tra Ermanno

della carrozza a chiacchierare con Bindo Ranieri pacatamente, mentre

che, ridendo, gli accennò con la frusta di avere

sono irreali e che con esse è irreale la

Ranieri sorrideva fra sè, con discrezione, poichè la facciata

i fanciullini lo seguirono con Bindo Ranieri. ¶ Vanna, rimasta

signor Frì le rispose con gravità che bisognava chiedere

originale. ¶ Chiese di ciò con fare di mistero ed

di Montefiascone - proclamò deponendo con cautela sull'erba una

il pane venne spezzato con altrettale fratellevole benevolenza reciproca

desiderato non attraversare Orvieto con essi in vettura, a

si era iniziato appunto con una polemica acerba fra

più lunghetti del necessario, con una munificente prodigalità di

loro volta, avevano infierito con pungenti sarcasmi contro la

di terza liceale, aveva con ira alzata la voce

ferire lo studente liceale con un coltelluccio arrugginito. ¶ L

si conoscevano i propositi con precisione, ma, per il

stavano raccolti in capannelli con aria di cospiratori. Poco

gli altari o incitavano con urli i vinti alla

Sant'Antonio. Dicono che con le vostre orecchie di

naturale! ¶ - Un momentino, scusi. Con chi si consolavano, se

sulla testa il cappello con tutte e due le

li mandasse a cercare con le ambascerie, se li

Ranieri cominciava ad esprimersi con parole difficili, il Paterino

Pier Parenzo - egli disse con ira, stringendo i denti

tre volte, poi disse, con la freddezza dell'uomo

collo - il Paterino disse con gioia feroce. ¶ - Prima di

si rimise in ascolto, con la massima attenzione, perchè

festa - insistè il Paterino, con la ostinazione orgogliosa di

alzava e si abbassava con volubilità estrema nei moti

fierezza negli occhi e con troppo impeto il buon

fabbricava intorno una gabbia con le sue stesse piccole

dicendo a voce alta con riso di tenerezza: ¶ - Süsses

loro atteggiamenti, si domandavano con meraviglia discreta, chi mai

rispondeva loro, giacchè Bindo con la sposa rimaneva invisibile

Le finestre furono chiuse con furia, quasichè una raffica

delle case vennero assicurati con grosse sbarre. ¶ Che cosa

campagna la sera innanzi con Domitilla Rosa, Palmina e

fenomeni del suo male con parole di sgomento. Il

sè, crollando il capo con tenerezza, nel contemplare il

davanti un signore forestiero, con la borsa a tracolla

della porta. ¶ Egli chiese, con puro eloquio italiano, ma

puro eloquio italiano, ma con accento straniero spiccatissimo: ¶ - È

lo straniero disse, guardandola con manifesta ammirazione. ¶ Vanna arrossì

fretta, secondando ogni passo con moto lieve del busto

straniero chiese, scrutandosi intorno con occhio incuriosito. ¶ - Quella? - rispose

comunale, ma voleva procedere con ordine, piccandosi di una

che Bindo Ranieri sfoderava con tanta gravità. ¶ - Ma si

ragione al mondo, declamò con enfasi a voce spiegata

già tristi, e costor con sospetti. ¶ - Già, già, sicuramente

la lettera in tasca con giovialità. ¶ - Ho già il

egli borbottò guardandosi intorno con meraviglia ammirativa. ¶ Il giardinetto

Maria! ¶ La signora scese con prestezza le due rampe

annusò, tirò a sè con furia i cassetti di

signor professore, ella aggiunse con premura: ¶ - Compresa l'acqua

nessuno - la donna affermò con dignità offesa - Mio marito

affare venne dunque concluso con reciproco soddisfacimento, e quando

di tutto si lodava con parole bizzarre, ed egli

sa più. ¶ Fritz Langen, con la faccia a metà

e se ne parlò con molte risa al caffè

disponeva dell'archivista, sfogliava con lui i libri delle

una data dubbia, puntellandola con altra data sicura, confrontava

lampante, ostinato a procedere con cautela in mezzo alle

della pagina ingiallita, trascrivendo con rapida scrittura un passaggio

questo il sacerdote faceva con naturalezza semplice, per puro

una statua di neve con la scritta: «Qui si

Serena, vestita di rosso, con un cappuccetto in testa

di fisonomia e, inchinando con cerimoniosità comica la persona

Ermanno, il quale giuocava con lei sorvegliato da Titta

nobile, ricca, benefica, amabile con le sue pari, affabile

e riccioluta. ¶ Vanna sorrideva con imbarazzo, non volendo apparire

Langen, ond'egli battè con forza una palma sull

cortesia. ¶ Essa lo guardò con viso attonito, e fece

lei, crollando il capo con vezzo gentile, in atto

signore - Fritz Langen disse con serietà faceta. - La mia

case, innalzarono la cattedrale con tante guglie quanti alberi

pranzo e si recava con Ermanno a prendere il

nel mezzo della strada, con le braccia sollevate ed

gridava, mentre i piccolini, con la furia di due

lei, ond'ella assisteva con immutata regolarità alle lezioni

a pranzo monsignore, trattenendosi con lui, Bindo e Villa

intorno al signor professore, con frasi inalterabilmente uguali. ¶ - Dotta

Persona ragguardevole - annuiva monsignore, con parsimonia, dopo un silenzio

arrivava, ella, trovandosi sola con la signora, sciorinava sull

parlava di novità, accennava con parole involute a un

cuori, si trovava mischiato con l'asso di spada

Eccoti la mia cartella con la cinquina vinta. Te

Egli ghermì il foglio con le dita ossute e

già almanaccava di vincere con la cartella fortunata anche

ricerca del gobbo, incitandolo con parole magnanime a rifiutare

notturna strisciava sui mobili con volo pigro e, ad

foglio di carta svolazzava con timido fruscìo, i veli

respiro. Allontanò da sè, con moto impaziente, i merletti

ed essa allora, sollevando con le dita il peso

avvicinò, si allontanò cantando con voce piena di melodia

era disceso nella tomba con Gentile. Sarebbe tornato? Quando

domandava a se stessa con accasciamento che cosa avrebbe

Talvolta anche le narravano con frasi prolisse le grandiosità

dei creditori. ¶ Vanna sorrideva con amabilità distratta, interloquendo poco

rimaneva, fuori del tempo, con le mani sulle ginocchia

gridando a ogni passo con cantilena desolante: ¶ - Ombrelli, ombrellaio

mi sposerà - asseriva Palmina con fervida convinzione e, lampeggiando

un aspetto grave, premendo con la punta dell'indice

soddisfatta, interrogando le carte con cautela. - Questa è la

Vanna sollevava le spalle con moto d'indifferenza, e

sotto la veste talare, con le grosse labbra segnate

piano terra giuocava allegro con Serena, diventava afflitto all

qual cosa faceva dire con rabbia a don Vitale

vedesse ridere, e diceva con tenera indulgenza che i

casi e le declinazioni, con la voluttà di ferocia

la voluttà di ferocia con cui un domenicano di

pronunciando le semplici parole, con tale accento di alterezza

la scolastica, aveva camminato con devozione ignara intorno alla

continuava tuttora a studiar con accanimento l'opera di

credè opportuno di consigliarsi con monsignore, circa le interrogazioni

casa Monaldeschi, per suggerire con rinnovato calore a Vanna

a Vanna di sorvegliare con molta accuratezza i discorsi

pranzo, servito da Titta con mille riguardi, si presentavano

atteggiamento di padroncina, iniziando con Ermanno il giuoco della

nel battere sui bicchieri con la lama del coltello

Ranieri intanto s'intratteneva con monsignore sull'ultima enciclica

politica e filosofia, esponendo con discrezione il risultato delle

egli parlava assai volentieri, con bella voce, bel gesto

gote e concludendo sempre con umiltà gioviale: ¶ - Forse, se

ad ogni riga; eppure, con tutto il rispetto verso

e grattandosi i ginocchi con le tozze dita, finchè

dita, finchè Vanna, scambiata con monsignore un'occhiata di

il tempo sul tappeto con la punta dello scarpone

rendeva stupefatti i bambini con la sua abilità nel

imbronciata, andava a mettersi con la faccia contro il

Ermanno, già fremente, sollecitava con impazienza Domitilla Rosa: ¶ - Dunque

un gesto di mistero con la mano: ¶ - Chissà come

si domandava di nuovo, con la mente sospesa, perchè

ella si destava rinfrescata, con un vivo senso di

il cielo, rispose piano, con la sua voce opaca

Signore, e io prego con tutta l'anima ch

e l'aveva spedita, con una famiglia di ritorno

di lontano, l'amava con tenerezza inerte e pregava

pregava Iddio per lei con fede esaltata. ¶ Che cosa

voleva gareggiare in contemplazione con l'antica Rachele ed

gigli intrecciavano gli steli con allacciamenti leggeri ed i

Rosa fissò il cielo con occhio estatico e disse

il suo dubbio, mormorava con ambascia fra sè: ¶ - Come

e il sacro lino, con pompa e giubilo, fu

il cherubino di terra con rispetto amoroso, e portandoselo

nascente si mesceva già con così larga promessa di

rimanere lungamente, come annicchilita, con la fronte nella polvere

amare e servire Iddio con letizia di spirito. Indossò

un attimo per ammirare con infantile godimento le foglie

uomini tormenti e gioie con i molti vezzi della

di Maurizio. Era Serena, con le gambe nude, le

e l'ho tenuta con me. ¶ Domitilla Rosa approvò

me. ¶ Domitilla Rosa approvò con gesto del capo e

salire e ridiscendere, sfiorando con l'ombra dell'ala

paura, ed ella guardava con occhio beffardo uscir dal

lo avrebbe riconosciuto subito con la chiaroveggenza del suo

braccia paralizzate dalle corde con le quali i demoni

che essi avevano domato con cilici e astinenze. ¶ Un

si raccolse nella preghiera con signorile compostezza. La gonna

in abito di parata, con un bizzarro cappello a

staio, largo e piatto, con un panciotto sgargiante di

Signorino, signorino - egli invocava con accento supplice - ferma, ferma

menando calci all'aria con le scarpettine bianche. ¶ - Eh

della bionda treccia. ¶ Ermanno, con uno strattone, si liberò

alto la mazza agitandola con gesti di desolazione. ¶ I

ascolto, protesa in avanti, con le labbra aguzze, le

quel moto, si recarono con Titta presso la torre

tenendosi fermo il ventre con le mani incrociate, e

per vinto, e rispose con arroganza, sgranando gli occhi

aveva ascoltato il dialogo con attenzione, girando lo sguardo

ardivano appena di scambiare con lei qualche parola. In

si fosse abbruciata viva con i suoi ornamenti sul

Duomo, stellante di bellezza, con la massa dei capelli

falda del cappellino fiorito, con le pupille azzurrine limpide

le fece onore, rallegrandosi con lei come se fosse

le si affollarono intorno con visi di giubilo. ¶ La

concerto cittadino si confondevano con gli stridi tumultuanti delle

numero. ¶ Egli era confidenziale con la folla, quasichè fosse

l'emozione. ¶ Il calzolaio, con la gobba aguzza e

esclamò ad alta voce con amarezza: ¶ - L'acqua va

parole di lui, e con cenno lieve lo chiamò

egli salutava sempre Gentile con rispetto, quando Gentile gli

di seta nera; quello con le maniche di merletto

tangibile e dì visibile, con cui richiamarsi costantemente al

Vanna di chiaro, dicendo, con guizzi di malizia negli

la catenella d'oro con le perle, sì, la

monile e lo allacciò con lestezza intorno al collo

di fronte a Vanna con perfetta eleganza mondana, piegando

di Vanna; ma ella, con gesto pieno di grazia

dopo di che riassunse con naturalezza il suo fare

tempo magnifico - disse monsignore con la sua nitida pronuncia

egli l'aveva redarguita con acerbità per una frase

mentre egli si allontanava, con occhio di tenerezza. ¶ - Quel

Vanna intrecciò le mani con fervore. ¶ - Oh! Sa Iddio

provvede - il sacerdote disse con solennità mitigata da squisito

è dominata da lui con pugno ferreo; ma, finito

si dette a ridere con discrezione. Quel terribile don

Quel terribile don Vitale, con la grossa testa e

orecchie, lacerandole. ¶ Vanna indicò con la mano dalla parte

a suonare. ¶ Monsignore disse con rassegnazione scherzosa: ¶ - Don Vitale

le mani alle orecchie con terrore e poscia tornò

monsignore, che Ermanno apprenda con molta difficoltà? ¶ - È un

che pensa - egli rispose con la sicurezza che gli

bisogna affrettarne il germoglio con le nostre impazienze. ¶ Una

cardinalizia. ¶ Monsignore ne mitigò con gesto affrettato l'entusiasmo

in grembo e disse con umiltà remissiva: ¶ - Il mondo

le ciglia e incrociò con atto d'impazienza una

per correggere - egli disse con autorevolezza - mentre qui io

piccolo velo nero, baciò con delicatezza la mano di

Perchè non è venuta con te? Io volevo giuocare

del suo sorriso, rispose con voce velata, assai dolce

di docilità. ¶ Lo tormentavano con innocenti scherzi di ogni

vostra sposa? ¶ Titta rispose con esultanza: ¶ - Devo tirare ancora

e di provocarla, rispondendogli con arguzia piena di ossequio

scherzo, studiandogli in volto con deferenza per comprendere fin

vista poco fa; era con mia moglie. Ma pescarla

a chiamare - Ermanno disse con la petulanza che gli

vengo subito - e, sberrettatosi con cerimonia frettolosa, scappò via

di concludere. ¶ Vanna aderì con un cenno del capo

tenute le sue cose con tanta precisione, e se

fosse così buono. ¶ Monsignore con gesto dignitoso e cordiale

vivere tranquilla e accudire con animo riposato all'avvenire

del suo bambino. ¶ Infatti, con un patrimonio liquido solidamente

pochi amici, tenere insomma con signorile decoro il posto

addosso, solleticandole il viso con le anella dei capelli

che io ti mandi con Titta a vedere l

piedi, si disperavano, simulavano con le voci l'urlo

fuori della cassa, annaspando con le mani e coi

affogo, mi affogo - ripeteva con terrore la piccolina, ed

il giuoco del piroscafo con Serena; fammi chiamare Serena

Questo romanzo, meditato con austerità, preparato con minuzioso

meditato con austerità, preparato con minuzioso studio e scritto

minuzioso studio e scritto con febbrile impeto di passione

a iniziare, sia pure con penna incerta, un genere

cara ¶ Giuseppina Tartufari Sirola ¶ con tenero affetto ¶ IL MIRACOLO

benigna immobilità. ¶ Ermanno apparve con molta cautela di tra

giovane levriero di razza, con le gambe sottili che

snellezza elegante del torso, con le braccia che uscivano

fece serio per ammirare con maggiore intensità la mamma

i bimbi devoti e con loro passeggiano sopra la

ora giunse, sospingendo altrove con impeto i pensieri di

pugno, cominciò a marcare con gesto energico i colpi

di Serena, lo ascoltava con letizia e gli diceva

galoppo, evitando i mobili con destrezza, e scomparve nella

signora allungò il braccio con moto istintivo per ricercare

di stringerla a sè con foga appassionata, tantochè ogni

quel momento, immobile e con le mani incrociate sul

Quanto si erano amati con Gentile! Come si erano

sul talamo deserto, pensava con rimpianto che il Signore

scrutare gli altri, scegliere con cura gli adornamenti e

gli adornamenti e mescolare con sapienza sorrisi che invitano

tutti l'adoravano infatti, con l'adorazione riguardosa e

attendo! Vieni, adorata!» ¶ Oh! con quale ansia nei tempi

si ergeva, si offriva con l'anima e con

con l'anima e con la bocca all'ardore

quando la eco ripete con fedeltà schernitrice le parole

ripiegata sopra di sè con le dita immerse nell

geroglifici lungo la cute con la punta delle dita

e poterlo accarezzare. ¶ Ermanno, con un occhio aperto e

svegliata. ¶ Vanna gli baciò con fervore i lunghi capelli

in cui aveva chiesto con fede cieca di veder

accanto alla mamma, chiese con spirito agitato, che l

i costumi delle persone con le quali viveva; ma

morto, tutti avevano esclamato con accento di desolazione: «Oh

peccato. ¶ Vanna lo riprese con molta severità: ¶ - Non c

straordinariamente vecchio e nerboruto, con barba inverosimilmente copiosa e

inverosimilmente copiosa e bianca, con gli occhi irati e

alquanto il piccolino, eccitando con la sua pacatezza ostentata

cera, vestita da chierico, con la sottana di seta

seduta, contemplava il bimbo con faccia amorosa. - Ti piace

dei santi vanno conservate con molta cura, ed egli

era vivo, camminava sempre con un giglio in mano

fa a camminare sempre con un giglio in mano

senza giudizio. ¶ Ermanno depose con molta deferenza l'immagine

soglia, giungendo le mani con adorazione. ¶ - Pare proprio di

Gesù! e si avvicinò con la sua andatura obliqua

mantiglia di Vanna, baciò con effusione il piede scalzo

vederla ed ammirarla. ¶ Frattanto, con le dita svelte, le

della Chiesa, tantochè ella, con sua indicibile meraviglia e

di trovarsi in contraddizione con San Giustino, San Grisostomo

Anselmo, Tertulliano, i quali, con le labbra del confessore

io credo - ella ripeteva con fervore umile. ¶ - Non basta

com'era stato sufficiente con monsignore, il quale, aperto

confessionale, tornava a casa con una ridda nella testa

Sacra: il patriarca Abramo, con una lunga barba, stava

Isacco, giovanetto, lo guardava con dolci occhi e pareva

pareva rispondergli Abramo, fissando con occhio implacabile la faccia

aprì invece una domenica con Domitilla Rosa; ma Domitilla

fosse stata sola, avrebbe con gioia sacrificate le sue

peraltro essa lo guardava con sorrisi di stupore e

maestro, che lo nauseava con le sue violenze; ma

ed Ermanno vi lesse con facilità una commiserazione profonda

porta alla finestra, ora con passo in avanti, ora

passo in avanti, ora con passo all'indietro. ¶ Allorchè

dilucidò il suo concetto con molta pacatezza: ¶ - Se io

Ermanno della talpa, invitandolo con parole amare a dimostrargli

via? - Ermanno diceva, passeggiando con Serena in compagnia di

divorato - esclamava il servo con esultanza. ¶ Tutti fecero allegre

cominciò a ballare, manifestando con grida il suo entusiasmo

ragione? Serena di celebrare con le sue danze la

la Vergine Beata ascoltavano con dolcezza il gridìo delle

e si lasciavano accarezzare con mansuetudine le vesti aurate

composta in maestà tranquilla, con la sinistra mano sopra

dal Beato Angelico; ma con fulgori di collera nello

del letto, e accarezzandole con le dita la fronte

tu mi hai svegliato con i tuoi gridi. Stavo

i tuoi gridi. Stavo con papà nel giardino della

voglio dormire - Ermanno disse con uno sbadiglio. ¶ Vanna implorò

onde rispose di nuovo con gravità semplice: ¶ - Sì, mi

mondo. Vanna lo abbracciò con effusione. ¶ - Allora dovrai entrare

diventando cardinale. ¶ Si trovavano con Serena vicino al pozzo

Espose questo ad Ermanno con parole dove il pianto

Ermanno le fece osservare con disdegno che le donne

larga busta e supplicandola, con allegro fervore, di chiedergli

impinguarsi - Bindo Ranieri diceva con voce di gioiosa compunzione

alle signore. ¶ Fu dunque con faccia rabbuiata per le

grave determinazione. E monsignore, con equità, lodò molto i

chiamandolo padre e implorandolo con occhi supplici di prenderlo

serviva di araldo, precedendo con passo deciso e proclamando

passo deciso e proclamando con accenti fieri di volere

polvere, grattando la terra con le unghie e urlando

tornarono sui loro passi con ciglio asciutto, trovarono chiuso

sua gioia e fece con più fervida tenacia olocausto

diletta creatura, e seguì con l'anima nello sguardo

elegante, suggeriva ad Ermanno con tenerezza austera la professione

benediceva la nuova veste con le parole del rito

soffiava ininterrottamente il naso con fragore; intanto Ermanno, pallido

mormorò invece all'orecchio con rapidità: ¶ - Oggi a tavola

sono avaro. ¶ Ermanno sceglieva con modestia un frutto o

non lo trattava più con l'affettuosità confidenziale di

buono. Domenica vi condurrò con me a pranzo da

Vanna nel dipartirsi; poi, con impercettibile lentezza, cominciò a

egli volgeva il capo con senso di fastidio e

dei superiori vanno accettate con umiltà passiva, non già

passiva, non già discusse con folle orgoglio. E che

verbo degli apostoli potesse con più rapido solco d

Perchè Iddio ha disposto con ordine immutabile tutte le

la ingenua osservazione, rispose con acerba severità: ¶ - Perchè la

il Signore di assistervi con la sua grazia. Voi

alla parete, si accasciasse con ambascia rinnovata sulla croce

l'episodio al rettore con parole di sgomento. ¶ Monsignore

il Monaldeschi, lo sollecitò con mitezza a non disturbare

in classe i professori con frequenti interrogazioni; si rivolgesse

a fronte china e con le mani intrecciate, non

gli inspirava più nausea con le sue violenze; don

come San Domenico, affezionato con passione al discepolo Monaldeschi

di una finestra, ella con la fronte pallida appoggiata

Ermanno, taciturno e immobile, con le mani immerse nelle

così? - ella gli disse con rimprovero di tenerezza nella

l'atto di abbracciarlo con la scherzosità soave di

la respinse da sè con moto istintivo della mano

di grigio, senza ombrello, con un cappellone di paglia

far sosta, acciecata, sferzata, con le ali del cappellone

pugni alla pioggia, dimenando con furia un braccio dopo

Non vedi? - rispose Ermanno con disprezzo. - Tira pugni all

libri devoti, serviva messa con riverenze e genuflessioni, salmodiava

il seminario - ella disse con fare stizzoso. ¶ Il ragazzo

e rimaneva immobile, sempre con le mani nelle tasche

di pepe» lo fissava con curiosità poco benevola. ¶ - Mi

piovesse domani - Ermanno disse con accento breve. ¶ - Perchè ti

più allegramente e disse con malizia schernitrice: ¶ - Portava nelle

quasi volesse batterla, esclamò con ira. ¶ - Stupida, sei stupida

si allontanò da Serena con dispetto. ¶ Forse per questa

processione, Domitilla Rosa giurava con voce di appassionata riconoscenza

anche don Vitale giurava con rabbia, protendendo i pugni

mortale. ¶ Monsignore lo guardò con occhio di tenerezza dolente

zelante; vivete in pace con voi stesso. Per ora

che Serena aveva detto con franca loquela: Ermanno Monaldeschi

I. ¶ Madamigella Serena portava con allegra spensieratezza il peso

Bindo Ranieri a disporre con eleganza le figurine di

vecchio Titta a odiare con l'anima la brutta

Vitale ed a venerare con molto ossequio la bella

la casa e provvedere con ardite invenzioni all'allestimento

violenta; batteva sul tavolo con ira una vecchissima tazzina

dicevano, parlando di lei con ironica affettuosità: «Che originale

percorso instancabile al galoppo, con la sua andatura di

bel contrasto il vederla con le sopracciglia inarcate e

glielo reciti? ¶ Madamigella rispose con sussiego che non ce

Domirò e recarsi poscia con lei in casa della

la guardava e rideva con indicibile irriverenza. ¶ - Oh! che

avrei voluto un carro con quattro cavalli bianchi; ma

sono discordi - asserì Pericle con gioiosa preoccupazione. - La maggioranza

amico. ¶ Ermanno si arrestò con dolente stupore. ¶ - Dunque il

atroce, ordito da Palmina con profonda sapienza di femminile

Pericle Ardenzi, il quale con ogni sasso della sua

serio e si tirava con nervosità la punta della

punta della barbetta, esponendo con parole di entusiasmo il

sotto varie forme e con diversi riti, rispondono tutte

in classe i fatti con rigidità di metodi, dietro

i medesimi fatti, e con parole prolissamente oscure voleva

della lezione, onde sovente, con orrore, sorprendeva sè stesso

che il professore inculcava con tanto zelo faticoso. Ermanno

della cappella, e stringeva con rabbia le dita intrecciate

si menomavano, si deturpavano con gioia per deludere le