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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Francesco Biamonti, L'angelo di Avrigue, 1983

concordanze di «con»

nautoretestoannoconcordanza
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1983
undici o dodicenne e con gli occhi già rassegnati
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di scisti e sabbie con rosmarini ondosi e casoni
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e piú giú ancora. ¶ – Con un landò di lusso
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vegliardi, tranquilli e beati con la loro pensione. Si
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il prete. – Chi viene con me? ¶ – Andiamo immediatamente, – disse
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camminò tra i rosmarini con gli occhi pieni di
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mattino. Era già freddo, con gli occhi vetrati. ¶ Al
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un ramo. ¶ Si voltò con il ramo nella mano
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casa; fuori faceva freddo con quell’aria di montagna
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di «senior service» spenti con cura, strisciati contro la
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lo aveva spinto, qualcuno con cui era salito o
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e chiese al cameriere con chi aveva visto Jean
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accordo, negli ultimi tempi... Con questi hippies, col professor
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col professor Guillerm e... con lei naturalmente. ¶ – Il professore
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randagio. ¶ – Vede quei due con la benda sulla fronte
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funerale. ¶ Avrebbe voluto parlare con Martine Haillier. Ma si
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che Jean-Pierre giocasse con la morte. Un gioco
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tutti i suoi incontri con lui, nei pochi fatti
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aspetto malato: l’ulivo con la fumaggine nera, il
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che diceva che andava: ¶ – Con un caffè si va
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si nascondeva era minuto, con la barba grigia di
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clarino, – disse l’uomo con dolorosa modestia. – Ma salga
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cuciva infilando l’ago con la lingua. Era diventato
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parere tremendi. Erano semirapati, con spilloni agli orecchi e
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non c’erano spettatori, con la stessa rapidità con
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con la stessa rapidità con la quale erano entrati
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un pezzo di città con casermoni e galere. ¶ Deserta
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non era per niente, con resti di muretti e
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è stata trovata nuda, con scritte politiche sulla schiena
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il destino era stato con Jean-Pierre cosí spietato
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Mont-de-Marsan. Andavo con mia madre ai margini
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si allontanò e tornò con la gomma. L’attaccò
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l’aveva sentita parlare con lui, raccomandargli di dormire
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Aveva i capelli castani con qualche mèche argentata. Assomigliava
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il personne? ¶ Parlava francese con un duro accento, da
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ci sono anch’io con te e c’è
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solitaria. ¶ Cercò di nuovo con gli occhi quella «inglese
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in tempi di passaggi con muli per le montagne
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le montagne. Di muli con campanacci e di mulattieri
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campanacci e di mulattieri con bianchi mantelli. Tempi finiti
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finiti. Adesso si passava con un semplice pacchetto. Per
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sbarrato da un cancello con aculei anche laterali. Una
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tuttavia si potevano considerare con indulgenza: non invocavano guerre
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e altre calamità. ¶ Parlava con Cristoforo in quel rumore
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donna che è entrata con lei? ¶ – Una straniera, una
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tanti, – disse l’altro con distacco, – con me veniva
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l’altro con distacco, – con me veniva solo quando
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perdere, – lo invitò Gregorio con calma, – non rinvanghi, mi
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un ragazzo! – fece Gregorio con dolcezza. – O è lei
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Ma non sembrava mentire, con quegli occhi languidi e
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diverse. ¶ – Non ha trascorso con lei l’ultima sera
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cuore. ¶ – Se fosse stato con me non gli sarebbe
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o grifagne o stravolte con capelli a svolazzo, con
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con capelli a svolazzo, con occhi orgogliosi da usurpatori
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mi lasci, mi porti con lei. ¶ – Non va prima
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cosa. «Se lo porti con lei a navigare. Non
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intanto se lo covava con uno sguardo smarrito e
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dica niente. Lo penso con un tale odio! ¶ – Ve
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qualche bicchiere! Ella rispose con un «Buona notte!» intriso
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uliveti. ¶ Jean-Pierre camminò con passo furtivo. Andava per
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i serri. Ester camminò con passo flessuoso. Jean-Pierre
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nel plaid; assai bella, con le sue gambe lunghe
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Mi sembra di essere con te stamattina (con tutte
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essere con te stamattina (con tutte le conseguenze che
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di chiudere un biglietto con una domanda, che cosa
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fasce di limoni. ¶ – Camminavate con un passo che credevo
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sarebbe visto... Guardava Maria con occhi irrequieti, materiati di
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Dalla Polonia, – rispose Maria con premura, – sono venuta via
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dittatura. ¶ Versò il caffè con mano tremante. Prese lo
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poi di odiarlo e con un tono via via
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si compiaceva di infierire con le parole. Ma non
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bene, – disse la donna con una punta di disprezzo
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Maria. Lei si muove con tanta decisione verso che
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Fino a ieri dialogavo con Jean-Pierre: tu mi
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Laurence, non farmi parlare con nessuno. ¶ – È venuto per
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tutti i suoi incontri con Jean-Pierre, li ripassò
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ad uno ad uno, con le impressioni che la
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fredda, – disse la donna con calma. E lasciò la
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banda). ¶ Era anche stato con Jean-Pierre la sera
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él estaba para ir con Dios... Lo que imaginar
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e sacri i gesti con cui un pastore incappellato
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e cane. Lo fissavano con occhi tristi, occhi di
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in una strana cantilena, con la cadenza delle alpi
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dolcezze da berceuse. ¶ Guardò con tristezza un drappello di
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Ma il pastore negò con la mano. I contadini
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per sentirle il cuore con una mano. Batteva bene
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sbrigativo, comunque in contrasto con la sua gentilezza abituale
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nei vicoli polverosi esplorando con la pila stalle senza
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scale senza scalini, gradini con l’ardesia dislocata, vani
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solidi che andavan giú con una pietrata – un contadino
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calci – e poi demoliti con tale scrupolo che adesso
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che adesso erano abitati. Con simile esperienza del fare
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un carro nel ricordo con stridio di martinicche per
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saletta dove aveva cenato con la polacca. E a
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nel suo triste appuntamento con un ricordo. ¶ A lui
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famigliari. Lo lasciò parlare con la padrona alla quale
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sarebbe voluto un terremoto con le guide, con le
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terremoto con le guide, con le guide nelle mie
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stanare i signori ufficiali con le loro ufficialesse che
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ufficialesse che salivano su con i panini imbottiti. La
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del confine, gente strana, con il candore delle volpi
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incontrò Bastià «il prence», con la sua andatura da
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Dopo le case soprane, con gli usci disseminati di
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di ritrovare quei vecchi con messali e antifonari affioranti
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volta non scendevano solo con le burrasche? ¶ – Si vede
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cantina portando sul braccio, con delicatezza, una bottiglia. L
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una baracca e uscí con la falce messoria in
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infilavano tra le case, con le spalle imbacuccate. ¶ Il
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fermarono ad ascoltare. ¶ Battagliavano con grazia, a ondate; faceva
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le carezzò sulla testa con le dita nodose. Le
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cui era legato Sebastiano con catene argentate. Aveva già
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Avrigue, ficcare angeli dappertutto con quei portici bassi, chi
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sul mare. ¶ Ma salivano con irruenza le nubi; contrastate
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uno che è tornato con le braccia tatuate di
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nuovo che nessuno nominava. Con essa avrebbero voluto preludiare
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o «Mi sono svegliata con la paura». Sei stata
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le piaceva quel posto con il fuoco, gli ulivi
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tese in quel viottolo con rare lampade e lecci
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di lui! – egli rispose con tono preoccupato. ¶ – Su che
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bianca, – egli rispose sempre con lo stesso tono. ¶ Batteva
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tono. ¶ Batteva bandiera bianca con vele nere la nave
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lointains. ¶ Forse avrebbe voluto con sé tutti i suoi
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anni... S’era aiutato con la droga, nella notte
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al caminetto, aveva parlato con freddezza, con frasi forse
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aveva parlato con freddezza, con frasi forse composte da
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svanire. Neve effimera. ¶ Rientrò con i rami e la
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al vetro. Si voltò con la mano sul ventre
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prima di sonnecchiare cominciò con le partenze... con le
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cominciò con le partenze... con le partenze anzitempo. Fosse
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si chinò per coglierle. Con una mano si tenne
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sono salvata in extremis con una «poussette». ¶ – Parlami un
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dei viaggi! ¶ Martine sorrise con tristezza. La aspettavano viaggi
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era arenato un gabbiano con le ali larghe. ¶ Si
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gli doveva aver tirato con uno schioppo, e chissà
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cercò di nasconderli, scompigliando con mano impacciata i capelli
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Un frate che paga con preghiere... Come questi coi
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Era molto gentile. Sedette con lui al tavolo e
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impegnata in una lotta con la roulette, una lotta
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stava entrando. Lo accolse con molto fervore e lo
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entrò un uomo corpulento con un lungo cappotto ampio
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Perché non Laurence, pensava, con quelle onde luminose di
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li muove, onde ramate? Con quel duro e armonioso
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sarebbe emersa dalla roccia con la vitalità accorata che
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si può dire, – rispose con tristezza. ¶ – In che compagnia
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Dugall entrava nella notte con l’ala argentata. Con
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con l’ala argentata. Con incredibile lentezza si formava
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sere! ¶ Il frate disse con candore che una volta
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tutti perduti. ¶ Forse non con candore aveva parlato il
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La moyenne era larga, con tratti scavati nella roccia
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attrazione della morte, che con le ore cresceva, e
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protezione contro quel rombo. ¶ Con la stessa mano con
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Con la stessa mano con la quale spense la
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a guisa di collana, con appeso un lume ad
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col postino, s’accompagnò con lui per tutta la
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Era lontano, in cima, con la testa rovesciata. Sbatteva
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adesso stava per finire, con la loro illusione di
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maestosi e poi ulivi con le punte secche nella
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di piselli negli aprichi con ulivi radi. Evitavano beninteso
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come un automa e con una certa gioia Edoardo
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cartine e si arrotolò con le dita nodose una
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la voce. ¶ E andava con foga, come prima camminava
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per andarsene egli scese con un solo passo falcato
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Il pastore le seguí con passo ondulato e trasognato
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È già tempo? ¶ – Alpeggia con calma, in diverse tappe
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ritratto di sua madre con lei in braccio. «Potrebbero
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il vento, che provava con qualche folata, tra pini
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lo sarei divenuta, – ammise con dolcezza. ¶ – Scusami, devo avere
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Menava bene il taglio, con precisione; sollevava le zolle
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precisione; sollevava le zolle con garbo e se le
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si volgeva a romperle con la testa del magaglio
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che si facesse viva. ¶ «Con te mi accompagnava di