parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Viani, Ritorno alla patria, 1930

concordanze di «con»

nautoretestoannoconcordanza
1
1930
pentole esplosive, uomini pneumatici con gli occhi di carbone
2
1930
ceffo sbozzato, uova sode con gli occhi di pierrot
3
1930
che trasportavano autodemonti morti con le briglie in mano
4
1930
che, affagottati i panni con la cintola, li congegnò
5
1930
La foresta si destò con un canto steso. L
6
1930
saettavano di fogliame verdissimo con aculei d’ebano, i
7
1930
portante, straniere che parlavano con Cesare un linguaggio incomprensibile
8
1930
Isaia, Isaia. ¶ I ragazzi con le loro strilla misero
9
1930
ponte del Diavolo che con le cinque arcate nere
10
1930
anulare, portava un anello con una pietra verde ch
11
1930
là per le Americhe, con quelle statue di gesso
12
1930
una poltrona imbottita, parlava con la sicurezza dell’Oracolo
13
1930
son seduto sul “recado” con lo schioppo, la pistola
14
1930
questa è una bilancia con due piatti, su di
15
1930
credereste? Risponderei no. Fratelli, con la roba fatata non
16
1930
quando si campava tutti con la pesca, le mani
17
1930
L’indomani la madre con il bimbo per la
18
1930
tempesterà fra poco. ¶ Tempestò con muglio di vento, le
19
1930
lo metterò a repentaglio con i serpi e le
20
1930
la paura di imbattersi con gli assassini di macchia
21
1930
si presentò al marito con la bocca spalancata come
22
1930
là per le Americhe con una branca di ragazzi
23
1930
contrito ad occhi chiusi, con le mani giunte Niccolao
24
1930
i tormenti dei deportati. Con la cesta pesante sul
25
1930
lo ripercuotono nel braccio con tale dolore da lasciar
26
1930
un materasso soffice. Lui con le forche di legno
27
1930
al piè dell’albero con la testa ritta e
28
1930
ai palmeti che bruciavano con forte strepito. ¶ L’immane
29
1930
tumulo scavato di fresco con su confitta una croce
30
1930
due uccelli imbalsamati rossi con la lunga coda azzurra
31
1930
un piattello d’ottone con gli orli accartocciati come
32
1930
pose rigide ed angolari, con le mani stecchite formavano
33
1930
di terra e dipinto con inchiostri rossi e neri
34
1930
vive. Isaia aveva comprato con un pugno d’orzo
35
1930
tratta seco. Essa parlò con il padrone dimessa ma
36
1930
il padrone dimessa ma con voce sonora. Inopinatamente la
37
1930
servente, come invasata, battè con un legno tamponato di
38
1930
un vaso sottile coperto con pelle di cervo e
39
1930
ramificavano sul cielo turchino con vene di cinabro, uccelli
40
1930
trasportate da buoi, legati con le corna e la
41
1930
strisce di vario colore, con dei pendenti lunari agli
42
1930
capo ell’aveva acconciato con pettini lucenti tempestati di
43
1930
loro madri li proteggono, con le preghiere. Questi ragazzi
44
1930
Intona musiche arcane, terrorizza con rovesci di vento, attrista
45
1930
dopo si può navigare con sicurtà. L’uomo che
46
1930
le fessure dell’anima con pece bollente. Voi avete
47
1930
dei castagni nel verno, con voce di sgomento, rammemoreranuo
48
1930
affaticava l’arido cuore con il desìo d’errare
49
1930
il salone il nulla. ¶ Con la rapidità della belva
50
1930
Aldilik! e si allontanò con la cadenza lamentosa di
51
1930
per l’ultima volta con il boia al lato
52
1930
domanda non si risponde con un monosillabo. ¶ — Le medesime
53
1930
ometto cominciò a sentenziare con gravità: — L’animo con
54
1930
con gravità: — L’animo con cotesto cibo bisogna pascerlo
55
1930
sono ottime se usate con parsimonia: il pesce, l
56
1930
e scambiò la vita con la trama di un
57
1930
impalpo di libri condita con olio di pesce. Le
58
1930
continuo passare di negri con i candelabri delle banane
59
1930
bandoni di latta cifrati con lettere colossali, alla strada
60
1930
di pustole paonazze. Egli con una spazzola batteva sulla
61
1930
famiglia dell’impiccato trafficava con un po’ di caffè
62
1930
pavimento avevano fatto presa con una poltiglia simile alla
63
1930
fosse messo a danzare con un solo piede sul
64
1930
simile a una farfalla con l’ali rotonde e
65
1930
pappagalli imbalsamati. Un “libero” con un colpo di dito
66
1930
all’altana, una lucernetta con tre lucignoli accesi, una
67
1930
la scure, un teschio con due tibie, sotto cui
68
1930
intervalli giungevano delle ragazze con dei pipistrelli neri vertebrati
69
1930
qualcuno le avesse mangiate con gli occhi; ad averle
70
1930
un’estasi da indovine con la frenesia delle sonnambule
71
1930
Invasate, piallavano il pavimento con le suole e davano
72
1930
padre e figlia. ¶ Lui con certi occhietti di topo
73
1930
proferiva la parola “Stabilimento” con un tono di voce
74
1930
dopo tant’anni morti con la voce: — Perchè io
75
1930
stantìo; dal colletto ripulito con la midolla di pane
76
1930
una cravatta verde rospo, con sù un chicco di
77
1930
nell’adolescenza han camminato con gli occhi volti al
78
1930
colore, compassionandolo. La piccola con un sorriso ingenuo gli
79
1930
che pagavano l’ingresso con cenci ed ossi, passarono
80
1930
le cinse la vita, con una stretta le accoppiò
81
1930
quinte urlando: voglio morire con la ghirlanda! e calciare
82
1930
sulle panchine dei giardini, con la bocca aperta come
83
1930
fico crepato al sole, con gli occhi tenebrati dalla
84
1930
era uno, rosso sagginato, con la carne infiammata maculata
85
1930
la carica e rimaneva con una gamba basata sul
86
1930
ad un porcastro zampettava con i piedi tutti un
87
1930
era una di quelle con gli occhi che sorridono
88
1930
della mano e incitò con gli occhi il Tarmito
89
1930
due — e l’arnese, con le dita aperte, s
90
1930
strozza e disse due, con gli occhi scintillanti. ¶ Il
91
1930
il caldo delle fiamme. Con la statura di Sansone
92
1930
vasche, così piccole che con un sorso avido le
93
1930
bianco e lo pertugiò con un ferro acuminato. Ogni
94
1930
onice e d’alabastro, con vezzi di perle, pendenti
95
1930
col manico nel pietrame con su incantati cuochi di
96
1930
incantati cuochi di carta con pentole esplosive, uomini pneumatici
97
1930
scarnite e nude, terminavano con certe mani sproporzionate come
98
1930
Tarmito nella penombra disse con una voce fioca e
99
1930
su tutta l’orbita con della tinta, le labbra
100
1930
ella le aveva dipinte con della tinta rossa, i
101
1930
Il Tarmito s’avvicinò, con le mani in tasca
102
1930
lungamente incuriosita. Il Tarmito con la nuca poggiata sulla
103
1930
ragazza. ¶ — Perchè? ¶ — Tu eri con la ciurma del “Cretic
104
1930
mi conosci? ¶ La ragazza con la voce tremula, con
105
1930
con la voce tremula, con il languore degli occhi
106
1930
il languore degli occhi, con le increspature della bocca
107
1930
Avvicinati — disse la ragazza con una voce innocente. — Avvicinati
108
1930
avesse stritolato una ghiaia con i denti. ¶ — Oh! — disse
109
1930
e una color lampone con la morte sopra. Sulla
110
1930
no! — disse la ragazza con un tono austero e
111
1930
il Tarmito fece gancio con una gamba, si piegò
112
1930
Il porto pareva roteare con tutto il cordame, gli
113
1930
a lusingare il fondo con uno scintillìo di luce
114
1930
sul verde impenetrabile, remigavano con l’ali aperte a
115
1930
pascolo di luce. ¶ Aggelato, con la bocca sciambrottata dalla
116
1930
lo sciapo dell’alga, con la testa pesante come
117
1930
pareva d’essere imbracato con la testa al gancio
118
1930
innumerevole dai manti lattati con sonaglioli d’oro che
119
1930
dalle profondità a domandare, con urla, pietà delle maledizioni
120
1930
il paese. ¶ Una barca con una vela rossa, con
121
1930
con una vela rossa, con il segno di Cristo
122
1930
su cui son dipinte con la pece le tre
123
1930
neri di Maria intrecciati con la corona della regina
124
1930
numero grande per riconoscimento con la barca che va
125
1930
piccolo, tinto di verde con l’uccellino pitturato di
126
1930
tirate da un vapore con la ciminiera nera orlata
127
1930
cielo. ¶ Passa una draga con gli ormeggi neri cigolanti
128
1930
di nero, tutte tristi, con i figli in collo
129
1930
Uomini logri di carne con gli occhi freddi, come
130
1930
intemperie, parata di nero con teli su cui si
131
1930
di fogliame setato, fusti con orli slabbrati che schizzavano
132
1930
vedevano delle stelle elettriche con scintille verticali, palmizi bozzati
133
1930
cuore ogni speranza e con uno sterpo suscitava dal
134
1930
a fior d’acqua con la luna, i risucchi
135
1930
una fiumara abbia costretto con le spire vorticose nella
136
1930
s’accappia gli orli con le mani e si
137
1930
di Chaux de Fondes con note, documenti, verbali, sigle
138
1930
arsa, i capelli sagginati con delle sfumature di rame
139
1930
i parietali parevano squadrati con un colpo d’ascia
140
1930
lo condurremo nella foresta con il pretesto di atterrare
141
1930
scosciata, confonderemo il visionario con urla sicchè egli rimanga
142
1930
un uomo in delirio con gli occhi lampeggianti e
143
1930
gli occhi lampeggianti e con la schiuma sulle labbra
144
1930
di stoffa rosa ricucite con della peluria. Egli aveva
145
1930
un gigantesco cardo luminoso con le spine d’argento
146
1930
le navi sono equipaggiate con tanti paesani, qualcuno di
147
1930
I marinai dormivano invece con la serenità dei pellegrini
148
1930
di terra e parlava con il compagno ormeggiato a
149
1930
ombre dolenti di uomini con dei sacchi alle spalle
150
1930
Soltanto il cielo salutava, con un grande arco luminoso
151
1930
maniglione percosse la carena con un colpo sinistro come
152
1930
cantieri la città saliva con plinti enormi messi uno
153
1930
ripercuotendo i denti parlavano con altri negri, dei gialli
154
1930
occhi pisigni pareva contrattassero con la morte di essere
155
1930
quadratoni di giallo limone, con su un pagliaccio nero
156
1930
lastroni di pietra grigia con gerani laccati al vero
157
1930
vecchie corone di lauro con bacche dorate e i
158
1930
composti, neri su bianco, con gli occhi affebbrati i
159
1930
Allora il cieco annaspava con le mani quasi a
160
1930
quella gente quando è con la barca ormeggiata nel
161
1930
una notte d’inferno con la vela di fortuna
162
1930
sulla tuba di poppa con la pipa spenta fra
163
1930
nè col vento, nè con l’acqua, ma diventa
164
1930
randa dipinta di giallo con la croce e il
165
1930
tutto arso in viso con la barba aspra. ¶ — E
166
1930
barcaiolo che aveva diviso con lui i pericoli e
167
1930
mare, bagnati, sfiniti, aggrappati con le mani alle serrette
168
1930
alto dalle fessure, rispose con un sorriso: ¶ — Siamo nelle
169
1930
noi poveri in mar con quell’acquisto ¶ a ridosso
170
1930
andò di Montecristo. ¶ E con quel vento che fu
171
1930
carbone, gli uomini neri con gli occhi bianco-smaltati
172
1930
ai docks. Si presentò con la prua alta e
173
1930
valorosi nei camiciotti celesti, con su ’l capo i
174
1930
sciarpe laccate di Marsiglia, con i calzoni di panno
175
1930
caseggiato, speronato di pietrame, con delle chiavarde di ferro
176
1930
laccate verdi e celesti, con le perle al collo
177
1930
le fidanzava all’istante con un invitato; qualcuno voleva
178
1930
rappresentanti stranieri: un olivastro con una impalcatura di denti
179
1930
di denti d’avorio, con su ’l capo riccio
180
1930
pantofole di pelle bazzana, con due nappe celesti sulla
181
1930
verde impallidita sott’olio, con gli occhi di maiolica
182
1930
i baffi di crino, con un berretto uguale al
183
1930
dalla faccia di levita, con la barba partita in
184
1930
ravvolti in bende bianche, con la gravità delle antiche
185
1930
suolo dei tappeti cifrati con lettere gialle: un alfabeto
186
1930
vestiti alla moda europea, con abiti di regatino infilzati
187
1930
sembrano tagliati colle forbici, con carte colorate, che verrebbe
188
1930
la cavava dal recipiente con una misura di latta
189
1930
e il Verdone, entrambe con un pancione molleggiante sotto
190
1930
Tarmito; cantavano tutti accordandosi con una chitarra. ¶ — Giovinotti — disse
191
1930
L’uomo aveva tamponato con le mani cicciose la
192
1930
uno le faceva vento con un foglio e un
193
1930
il desiderio di vivere con la semplicità delle bestie
194
1930
l’isola della Patagonia, con gli alberi incantati che
195
1930
sulle calocchie, le legò con i salci. Oprando parlava
196
1930
state in quel canile con quel Cieco che non
197
1930
Herpin, Pallas. ¶ Cuore raggiante, con le membra titaniche animate
198
1930
giovane alto, fulvo, vigoroso, con la testa di San
199
1930
a quel proponimento manifestato con un tono di voce
200
1930
Dina, rimasta a tavola con il gobbo e Filiberto
201
1930
Federigo attizzando gli occhi con le dita — lo sacchettano
202
1930
l’Americhe. ¶ La madre con la voce che sapeva
203
1930
disse ammonitrice la madre con la voce di quando
204
1930
nella profondità del mare, con l’alghe accercinate alle
205
1930
che si potevano rammendare con una toppa li stendeva
206
1930
sui cardi. S’alzò con il viso rinceppato. Curvo
207
1930
Curvo, ginocchioni sull’ammattonato, con l’unghie graffiva le
208
1930
la ritrovò la ripulì con una cocca della giubba
209
1930
madre, rabbuffato e sonnolento, con la medaglietta tra le
210
1930
detto. ¶ — Ti sei alzato con la gobba alla rovescia
211
1930
di lusingare il fratello con un tono di voce
212
1930
veggono le bertuccie, agganciate con le code ai palmizi
213
1930
riarsi, giocare a palla con le noci dei cocchi
214
1930
Amedeo che lo guardava con compassione. ¶ — Sì — rispose il
215
1930
figlio singhiozzando. Federico, aggruppatosi con le braccia scheletrite, sembrò
216
1930
ginocchi e supplicò: — Resta con noi, ti chiederemo perdono
217
1930
alto rilievo sul cielo, con spade lucenti affettò i
218
1930
il mostro fu lì con tutti i vagoni sconquassati
219
1930
si sciabattavano il viso con acqua tersa: riscosse dal
220
1930
tumultuare di cave che, con fragore di fiume ruinoso
221
1930
delle creature. Vecchi emunti, con le mani annodate sotto
222
1930
stilo e della vanga, con i corpi afflosciati dal
223
1930
transatlantici, verniciati di nero con le gubìe cerchiate di
224
1930
come torri, giallo-terra con traversali neri, rosso tagliato
225
1930
della tettoia dove strepitava, con urli di muto, un
226
1930
istradata verso il porto con la rassegnazione delle bestie
227
1930
coperta e si ristorò con la cena dei marinari
228
1930
cui saltellavano i rospi, con il ventre indolente, le
229
1930
Negri d’ossame ciclopico, con una boccata di denti
230
1930
qualcuno, dai nasi schiacciati, con gli occhi rammendati, dondolavano
231
1930
cinesi agri d’itterizia, con gli occhi opachi del
232
1930
dal naso a falco, con gli occhi di smalto
233
1930
smidollati bevuti e sonnolenti, con le labbra cicciose grumate
234
1930
di uomini avvinazzati combinavano con delle donne dilombate, sboccate
235
1930
a tutti i gerghi, con della peluria sulle labbra
236
1930
semenza, fermentata nel bigongio con la saponata, alitava il
237
1930
infiammate nel viso, annodate con uomini sozzi. ¶ Fuori a
238
1930
Cosa fai qui? ¶ — Niente. ¶ — Con quel viso non mi
239
1930
più di memoria. ¶ — Bevete con noi? ¶ — Quello non si
240
1930
strappo celeste di cielo con sù luci di stella
241
1930
è confitta in terra con una spilla che gli
242
1930
il capo, la cercò con gli occhi schiacciati sulle
243
1930
schiacciati sulle lenti e con la bocca ebbra e
244
1930
ti asconderai la fronte con le mani colpevoli ma
245
1930
catrame — e lo puntò con occhi di diamante.... — Siti
246
1930
uno scudo di latta con su due mani strette
247
1930
di legno e parlavano con la solennità dei patriarchi
248
1930
si porge il pane con la forca. ¶ Gli antesignani
249
1930
città il cieco andava con passo che aveva la
250
1930
cordone di pietra picchiottandolo con una canna di ferro
251
1930
cravattino vellutato pareva confitto con uno spillo sulla noce
252
1930
dai tuoni, voltoni uguali con la pesantezza della casamatta
253
1930
morte... della morte — ripeteva con voce sorda lo spettro
254
1930
gli uscisse dalla bocca con tonalità ignee. S’irrigidiva
255
1930
uno spettro di neve, con gli occhi di carbone
256
1930
un enorme barcone. Saliremo con ferri freddi come la
257
1930
libereremo. Raggiunta la barca, con lui, i vortici ci
258
1930
battima del mare e con le dita tremule traduceva
259
1930
una sera d’alluvione, con i catecumeni aggruppati sui
260
1930
si scheggiavano gli occhi con intaccature vermiglie. Tutto il
261
1930
è la terribile clava con la quale gli uomini
262
1930
si alzava rigido armato con l’impeto della passione
263
1930
era accappiata alla vita con una penitenza di corda
264
1930
tavolo, sembrò esser fatto con i capelli di una
265
1930
Casone sembrarono precipitate giù, con i muri maestri. ¶ La
266
1930
il bagliore della lanterna. Con un timbro di voce
267
1930
un giornale delle Americhe con sotto scritto: La spia
268
1930
uomo tremava. ¶ L’uomo con un colpo di dito
269
1930
non si può rispondere con un monosillabo. ¶ — Ma parlerai
270
1930
ho passato il mare con le mie creature e
271
1930
poi l’avessero raschiato con una coltella. Sembrava che
272
1930
spalle e mi destavo con le giunture dinoccolate. ¶ — Nel
273
1930
uomo; uno spettro obeso con una faccia tonda come
274
1930
uomo si fece ventola con una mano all’orecchio
275
1930
entro un lacero saio, con un canapo e a
276
1930
si scalciarono, scoscesero, ruinarono con me nella caduta tremenda
277
1930
la moglie gliela ravvolgeva con uno straccio bagnato mentre
278
1930
azione. Essi s’appellavano con soprannomi: Giovedì, Malacoda, Abate
279
1930
Prima di parlare volle con le mani toccare il
280
1930
imprescindibili ragioni dell’istinto con il fatto e tra
281
1930
antesignano colossale, alto, membruto, con la testa di San
282
1930
Sdraiato sopra una panca, con la testa poggiata sul
283
1930
statua egizia del Nilo. Con una mano si partiva
284
1930
Patria. ¶ L’uomo parlava con la placidità del fiume
285
1930
donne assise ai focolari con la lor prole pregavano
286
1930
dal paese un viandante con a tracolla un fardello
287
1930
cuore. ¶ L’orrido Casone con le zambacche squarquoie, dai
288
1930
rissa o dal peccato, con i canili dove languivano
289
1930
la lana. La piletta con su l’Jesus il
290
1930
lustravano di sangue laccato, con le luminelle smaltate a
291
1930
viso. ¶ — S’era detto con le bòne! ¶ — Eh?! ¶ Dopo
292
1930
rimaneva cenderone sul marciapiede con la bocca inzuppa di
293
1930
sui canti, la madre con un figlio in collo
294
1930
morto e il padre con le braccia perse, guardando
295
1930
al Casone? ¶ Il Casone con le mostruose bocche dei
296
1930
e rosso di carnagione con gli occhi luschi e
297
1930
un uomo d’età, con una faccia stralunata e
298
1930
gamba di legno, fatta con un baston di granata
299
1930
ragazzi stregati dalla malizia, con occhi di chiedoni i
300
1930
bocca lercia e sboccata, con un pancione pesante sordo
301
1930
cantando, accompagnata dal Zoppo con la chitarra: rastrellavano tutto
302
1930
Le ripartizioni finivano sempre con dei rabbuffi. ¶ — Senza di
303
1930
un impeto d’ira con un colpo a martello
304
1930
ò battezzato or ora con un colpo di chitarra
305
1930
il ferrigno delle scrofe, con una voce porcina chiese
306
1930
di là che trafficava con stoccafissi, baccalari, aringhe e
307
1930
giorno la videro girare con la pancia agli occhi
308
1930
come il polmone marino con gli occhi in camicia
309
1930
di pero, e pitturati con biacca pece e minio
310
1930
letto di quelli verniciati, con le nottole tirate al
311
1930
c’è una culla con un bimbo color rosa
312
1930
a’ riscontri. Si copra, con questo brezzone! Entri entri
313
1930
Gl’infermi li tacitavano con delle fogliate d’avanzi
314
1930
leva; frustini sulla cinquantina con una specie d’orticaia
315
1930
portava un cappello digrassato con la benzina, e s
316
1930
scriminati dietro e davanti, con dell’olio lavato nell
317
1930
Un tàitte a crescenza con un unico occhiello che
318
1930
era alto, tarchiato, sanguigno, con un paio di baffi
319
1930
o sole, un cappottone con pelle di coniglio che
320
1930
ci teneva un anello con una pietra dove c
321
1930
era incisa una corona con cinque palle, dalla catena
322
1930
Verginella gli venivano incontro — con un pedatone gli farei
323
1930
alleccurivano. Un gobbo smanganato con la testa di civettotto
324
1930
giorno, nella Casa e con la padrona, ci si
325
1930
Quella del campione rufolava con le dita, rumava, mischiava
326
1930
Certo te li guadagni con du’ stirate di gambe
327
1930
quel Dio nero che con le tu’ budella mi
328
1930
smandriato era secco, allampanato, con il viso aggufito. Un
329
1930
di tabacco e zufilavano con le trombe. Tutte intorno
330
1930
gambe all’aria. ¶ E con una mano aperta minacciante
331
1930
incappati sembravano paure impiccolite con le mani umane. I
332
1930
incappati, dagli occhi fatti con la forbice e tutti
333
1930
come un coltrone battuto. Con uno spintone Federigo fu
334
1930
testone e la gobba, con la noce del collo
335
1930
rosari, pescò una custodietta con l’ossa benedette di
336
1930
addosso a vederla, cerchiata con la corona di spine
337
1930
veloci intercolunni dei pioppi, con scie di bianco e
338
1930
eran fatti il capezzale con il sacco dei lor
339
1930
tra le bifore, contrastava con i mozzi rossi delle
340
1930
sconvolgendo il gran piano con albori lattati. Le meduse
341
1930
tartane. I pennoni rastremati con trapezii sovrapposti alzavano torri
342
1930
aggraziava il volto altero con la frangia dei ricami
343
1930
ardito, che s’incimentava con le tempeste e gli
344
1930
tordea quando si spollina, con la mantellina color San
345
1930
colti dai vermi, e con tre parole turchine tagliava
346
1930
cecità del gobbo, appariva con la evanescenza di una
347
1930
parole insensate e sensuali. Con le mani scarnite s
348
1930
va via!... — sbrodolava, e con gli occhi bevuti incalzava
349
1930
di rispetto. ¶ — Ma resterai con i pugni pieni di
350
1930
colto da tremito convulso, con una camicia bianca di
351
1930
Ognuno prendeva il perdono con Federigo. ¶ — Se pensava a
352
1930
sgusciava gli occhi, prendeva con due dita della mano
353
1930
così! — e la madre con due dita si faceva
354
1930
culpa. ¶ Il Tarmito affissava, con gli occhi maculati in
355
1930
sbracciando pareva li proteggesse con i tronconi. Il gobbo
356
1930
Se caschi in terra con quel grugno... scassi le
357
1930
cristiano addosso: lo scapolare con dentro i cenci e
358
1930
mi’ gobbo — e cieca con le dita uncinate cercava
359
1930
sbracalato, gazzottato dal cravattino, con gli occhiali a sghimbescio
360
1930
dei secoli, senza imposte, con le porte sgangherate ed
361
1930
a giacere sul concime con l’abito con cui
362
1930
concime con l’abito con cui andò sposa all
363
1930
gavine, tatuati, talliti, incordati, con soprossi sul viso incostolito
364
1930
legato per il collo con un canapo di nave
365
1930
carta su un quaderno con una copertina marmorizzata sul
366
1930
era un talloncino bianco con su scritto: Liberi pensatori
367
1930
farsi bruciare? ¶ Il vegliatore con voce di montone disse
368
1930
vessillo della Giordano Bruno, con le parole bianche. ¶ — Ecco
369
1930
vani apparivano pasticceri rispulizziti con cappelli a fungo e
370
1930
sull’altar maggiore esalava con voce tenue una preghiera
371
1930
melegrano, il vetturale vestito con la montura che era
372
1930
tetto del carro, beveva con le cavità dell’orbite
373
1930
per il viaggio e con uno spago gli legò
374
1930
in piena, il cataletto, con l’acqua ai mozzi
375
1930
mozzi, parve un barcone con la vela nera. Dalle
376
1930
come un cero spento con delle lacrime aggelate sul
377
1930
cagna incimurrita che addenti. Con le dita a coltella
378
1930
e vagellò: — Hai firmato! — Con gli occhi divaricati dalla
379
1930
risucchiano gli urli, e con delle sacchette piene di
380
1930
Un disco bianco calcina con due seste lunghe, nere
381
1930
lento e a salti con quelle due gambe di
382
1930
sotto; pertugi, graticolati, gattaiole con feritoia a tassello, casse
383
1930
ne riceveva una ciotola con una brocca d’acqua
384
1930
una rebbiatura di legnate con lo scannato, quella vergola
385
1930
aveva tratto dalla scrivania, con il tono umiliato del
386
1930
l’ignoto. ¶ Il Tarmito con passo misurato senza scuotere
387
1930
dal pelame arsiccio scattava con lo schienale e il
388
1930
acuminati come i cani, con l’ossa nutrite che
389
1930
una bevanda. Isaia parlava con quest’uomo bestiale come
390
1930
denti. Isaia lo percuoteva con un bastone che il
391
1930
s’ingagliardisce di alcool. Con la fibra intrecciata di
392
1930
intrico dei boschi soltanto con la provvidenza della natura
393
1930
pareva scaturito nella selva con i rovai che sibilavano
394
1930
contorno fosco delle foglie con volo spento nel gran
395
1930
in pose vendicative, grandeggiavano con i tronchi delle ossa
396
1930
imbrigliato di cordelle, fatte con ciocche di capelli umani
397
1930
ciocche di capelli umani, con un sole tatuato sul
398
1930
quale agitava un sistro con piatti di metallo. Tutti
399
1930
attendava i due disparvero, con la rapidità degli scoiattoli
400
1930
tappezzato di verde setato, con baleni di cielo, videro
401
1930
come una scimmia e con la mascella di pesce
402
1930
molta copia di noci con l’ebrietà con cui
403
1930
noci con l’ebrietà con cui avrebbe decapitato degli
404
1930
I carovanieri dovettero dissetarsi con quella ed abbeverare anche
405
1930
si strofinava il viso con cenere bollente, altri si
406
1930
bollente, altri si depilava con l’unghie e si
407
1930
pollo spennato vivo, alcuni con una pietra scabra si
408
1930
di ferro li tagliavano con una conchiglia, con le
409
1930
tagliavano con una conchiglia, con le mascelle di pesce
410
1930
le mascelle di pesce, con una canna squartata o
411
1930
una canna squartata o con una pietra accuratamente affilata
412
1930
naso e la staccavano con destrezza dal cranio insieme
413
1930
dal sacco ed apertolo, con grande stupore dentro la
414
1930
i cavalli i quali, con l’ansia di abbeverarsi
415
1930
fu straziato Nicodemo. ¶ Egli con un braccio tremante indicò
416
1930
l’indiano che avanzava con la pesantezza e lo
417
1930
alberi che dal cielo con i rami spropositati risgrondavano
418
1930
cotto all’“asado”: infilzato con un palo e rosolato
419
1930
stagni pantanosi. I carovanieri con le loro daghe apersero
420
1930
e bestie si abbeverarono con quella, ma la poltiglia
421
1930
ebbe molto a combattere con essi. ¶ — No, contrastò Don
422
1930
signore, Nicodemo fu ucciso con una mazzata sulla testa
423
1930
Là — e l’indiano con un braccio tremante riaccennò
424
1930
La foresta si destò con accordo notturno, nel gran
425
1930
frondi, un caraguà ansimava con affanno soffocato dall’arie
426
1930
la gente l’osservava con ribrezzo. La notte nessuno
427
1930
pilastro. La madre passò con un telo nero sul
428
1930
uomini traghettavano il Rio con una muta di tori
429
1930
ombrava gli occhi atterriti, con la mano tremante, fino
430
1930
potati ramificavano sulla terra. Con l’ansia medesima con
431
1930
Con l’ansia medesima con cui Isaia aspettava il
432
1930
l’effigie di Nicodemo. Con quel sudario copersero l
433
1930
colta da convulso, battè con un legno sopra un
434
1930
un vaso sottile ricoperto con pelle di capra e
435
1930
ingigantiti della donna che, con l’asta, salutava per
436
1930
latte materno dalle labbra con l’acido nitrico e
437
1930
il tetto della casa con le travature pesanti, gli
438
1930
denti serrati dall’angoscia, con la fronte di colore
439
1930
prigioniera nelle orribili Fazende con un ceppo al piede
440
1930
era ormeggiato alla panchina con la prua all’Oceano
441
1930
erano molti in su con l’età. Accosciato sopra
442
1930
di un libro antico con l’aria di un
443
1930
li arieggiava, li attìzzava con le dita morbide, riabbassava
444
1930
tutta la mercanzia. Porto con me il cibo. ¶ Cesare
445
1930
serenità di chi va con cuore placato verso la
446
1930
a capo basso seguendo con gli occhi la calafatatura
447
1930
era stretto il dorso con le mani e squadrava
448
1930
uomini della gleba proverbiavano con austerità profetica: ¶ — Il mare
449
1930
vita ma lentamente, navigava con gli occhi chiusi, seduto
450
1930
e che si abissi con me nell’Oceano. ¶ — Questo
451
1930
zampe e lo guardò con occhi umani, dolorosi, lacrimosi
452
1930
un uomo di notte con uno scheletro dentro una
453
1930
non fosse un lustrascarpe. ¶ — Con quel ceffo? ¶ — Io piantono
454
1930
Ora allunga la bibita con l’acqua dolce. ¶ — L
455
1930
navigatori, v’erano pietre con su scolpito il bastimento
456
1930
apparve come uno stagno con su tante barchette nere
457
1930
carica e le rotelle con il macchinista di stagno
458
1930
metteva un braccio teso, con la mano aperta, sul
459
1930
vestiti color della pietra, con la carnagione che pareva
460
1930
pareva frattata sulle pareti, con gli occhi smalto e
461
1930
sul pietrato toni neri con strappi di giallo tomaia
462
1930
fritta di saponate rapprese con lo zoccolo sconturbato di
463
1930
sconturbato di piombaggini, precipitata con l’impiantito sguisciente simile
464
1930
occhio e croce, abbozzato con uno sguardo dal piantone
465
1930
Tu t’hanno squadrato con l’accetta. Hai un
466
1930
al fronte. Voleva sfogare con qualcuno l’emozione, girò
467
1930
portafoglio di cuoiame legato con un cordino da cui
468
1930
fantasma alta, nera, scarnita con uno sdriscio rosso che
469
1930
e l’avevano presa con gli incerati, la testa
470
1930
suo traffico usuale. ¶ — Vieni con me — urlò la morte
471
1930
viso della donna. ¶ — Vieni con me. ¶ — Stanotte parto. ¶ — Per
472
1930
ciondoloni annodato al collo con la cravatta, si chè
473
1930
sui rami dei gelsi con drappi viola e i
474
1930
sotto vetro: una donna con le poppe fuori, gonfie
475
1930
le concimaie. Il capostazione con l’aria di un
476
1930
squinternato cacciava le mosche con la testa schiavardata. Il
477
1930
zampe dei tori quando con gli occhi di bragia
478
1930
porci e li strinava con la paglia e li
479
1930
paglia e li raschiava con la coltella, un giorno
480
1930
si accosciò e guardò con rabbia i ricolti e
481
1930
dal telare, la bendò con la bandiera ammencita e
482
1930
grandi che ci flagelli con questa penitenza spietata? — I
483
1930
aver governato i pargoli con gli ultimi rutti delle
484
1930
ma ritti a prugavia con la potenza delle balene
485
1930
polverone, venivano in giù con l’andatura stanca dei
486
1930
sulle spalle il fucile con la canna in avanti
487
1930
si gettavano sui fieni con l’abbandono di quando
488
1930
fresco, dei soldati sventravano con la baionetta delle scatolette
489
1930
Tutti guardavano il cielo con lo stupore di chi
490
1930
Sabotino, la luna sorta con stupore dalle quote le
491
1930
delle schegge elettrificava uccelli con ali taglienti. ¶ Nella notte
492
1930
camminamento s’udì dialogare con affanno, quattro portatori soppesavano
493
1930
I portatori lo soppesavano con amore, quasi dovesse dolersi
494
1930
catafalco del venerdì santo con Cristo piagato e sanguinante
495
1930
vedere l’ultim’ora con chiarezza. I patimenti li
496
1930
di morte. ¶ La morte con la falce accoccata, si
497
1930
dei reticolati pendevano spauracchi con un teschio per capo
498
1930
teschio per capo, intabarrati, con le scarpe e l
499
1930
elmo. Qualcuno ammusato accennava con un braccio stecchito la
500
1930
buttalo in mare magari con un sasso al collo