Fulvio Tomizza, L'ereditiera veneziana, 1989

primo Settecento, in armonia con l’indirizzo cui lo

lo dissuadeva dal trastullarsi con rime di soggetto pastorale

la nascita del Redentore con la comparsa della famosa

a riprova s’interpreti con un pizzico di buonsenso

una materia divenuta scienza con Locke in Inghilterra, la

dalla scoperta dell’America, con l’afflusso dei metalli

quinto del suo valore. Con orgoglio legittimo, che altri

La sua stella brillata con l’Augusta Padrona si

ripescando il paziente fanatismo con cui aveva decifrato quello

registrano odore e colore con disinvolta insistenza. ¶ Guarì però

Guarì però della podagra con un decotto di semi

Madre di Dio e, con la soppressione delle corporazioni

fu mandato al Benedini “con ordine che se ne

stesso Carli messe impegno con la nostra Repubblica acciò

o col denaro o con l’offerta d’altri

mani, non di leggerlo. Con piglio convenzionalmente brillante il

il suo da fare con il Ministero della Pubblica

ingiallita” chiudendo il volume “con un colpo secco e

città toscana per toccare con mano l’originale, e

oscuro turbamento, ma anche con vigile intento dimostrativo, al

l’uomo rimasto vedovo con un’immensa fortuna piovutagli

la sua lotta sorda con Pietro Verri per sanare

impraticati dell’antichità, procedendo con ragionamento e documento alla

marchese Girolamo Gravisi, studente con lui a Padova e

gli arriveranno da Milano con la posta ordinaria una

della defunta ed era con lui il solo estraneo

sontuosa villa. Lo volle con sé nelle visite e

la vicinanza dell’amico con una cameratesca e un

il decorso della malattia con crudo realismo, l’errore

aveva colpito il figlioletto con lo spuntare simultaneo di

parte nel suo rapporto con Paolina, e la cosa

rispetto della legge, pacificato con la propria coscienza, diede

le Disavventure, lo portò con sé a Pola per

avrei cuore di rinnovarvi con questo Libro una piaga

per un franco chiarimento con chi ha avuto la

correre e ancora intervenire con la riflessione e l

e alla fine trovandomi con un nodo alla gola

era il secco saluto con cui il conte si

colmo di averi e con un solo fratello maschio

com’era solito largheggiare con la servitù di città

e di campagna, specie con la governante trevigiana Zannetta

poi si sarebbero ripagati con la lunga vacanza in

la vicenda, quasi sempre con l’accesa disapprovazione dell

quello molto simile ma con esito ben diverso avvenuto

tanti possibili che, nato con noi, sta in agguato

ammalato, mangiavano e giocavano con lui, il padre addirittura

anche più a lungo con le suore e aspirava

il mondo in contrasto con la notevole avvenenza. ¶ Il

Stette per tre ore con lui in un silenzio

e la avrebbero trovata con gli occhi asciutti. Quando

fatto vita troppo comune con i congiunti mietuti dalla

vacanza a Paderno appartandosi con Antonio per conquistarlo ai

sorelle in ottimo accordo con la governante Zannetta. Costei

Golin, e per farneticare con lo stesso padre confessore

pernici e lepri e, con la barca, di anatre

assegnarono una casetta confinante con le abitazioni dei contadini

fante del supremo tribunale, con l’ordine al capofamiglia

che cominciò a porgerlo con cautela. Lei capì tutto

intimo mondo di campagna, con al centro l’edificio

finiva per confondersi dapprima con le lunghe abitazioni dei

abitazioni dei contadini, quindi con stalle e scuderie che

carrozze. Era come se con le tante morti accavallatesi

si isolava qualche volta con lei prendendo il posto

specie se considerava che con tale passo forse avrebbe

soldo la carne, e con la carne la vita

la sua vita, e con lui termina miseramente la

Governante, signora Zannetta Morselli, con queste precisissime parole: “Permise

settore lana. ¶ Paolina intervenne con inaspettato tatticismo. Parlando con

con inaspettato tatticismo. Parlando con l’Occioni gli fece

cui presiedeva don Ottavio, con l’ordine di respingere

quanti si potevano contare con le dita di una

come si situasse e con chi confinasse il suo

Stato. ¶ Ebbe a trattare con un Ministro effettivo e

degli immobili e iniziando con l’industria della lana

anni si era proceduto con notevole, e chissà se

del Negozio... Io poi con tutto questo giudico che

a tu per tu con Benizia i principi di

la momentanea, interessata intesa con la sua tutrice, ricopriva

ronzare intorno al monastero con inchini, sorrisi e altre

lei, rispettosa del patto con la sorella maggiore, senza

di umiliare i confederati con quella sua scrittura minuta

La signorina aveva retto con la mente ma non

partire per la Dalmazia con titolo di provveditore generale

provveditore generale. Per trattare con persone di tale rango

viso Giovanni Boldù e con lui concordò per la

come pure di intermediari con mandato esplorativo, non presenta

in luogo del “lei”, con cui rivolgersi alla bella

libri e a contatto con gente o dal nome

desideri averle a lato con sì evidente pericolo di

delle stesse cose create, con accresciuta scioltezza e convinzione

forza d’immedesimazione, cominciava con le parole “Gentilissima Paolina

era nel frattempo impegnata con un gentiluomo, e allora

gentiluomo, e allora addio, con l’augurio più sincero

Temeva l’Autore che con le sue lungaggini l

carnevale 1744 rivelato autore drammatico con la fortunata rappresentazione al

presenti al proprio pubblico con una modestia ammirevole ma

qualcosa. ¶ Durante l’incontro con don Ottavio ai primissimi

aveva messa in relazione con lo sconosciuto che portava

introdurre persone non imparentate con la casa e, possibilista

mezzano) di don Ottavio, con un’umiltà che non

è in perfetta armonia con quanto aveva messo in

un partito in corsa con gli altri non lo

gli ardori non già con una donna del mestiere

non diffondere, ma probabilmente con una ragazza del popolo

titolo di “figlioccia” ricambiato con quello di zio. Senonché

dopo un matrimonio disgraziato con un parricida di Salò

Il cugino marchese, studente con lui a Padova, dovette

di scatto per fermare con quegli occhi azzurri, che

postulante come aveva fatto con tutti i suoi concorrenti

troppo nel caso avesse con l’atteggiamento riguardoso alluso

occhiali, procedere più disinvolto con tono perchennò declamatorio: “Vi

conoscendomi in qualche modo, con poca carità mi tacciasse

molto lontano, e tengo con gelosia del concetto non

concetto non pessimo, che con le azioni mie proprie

da un barcaiolo assunto con stipendio di sei ducati

sfibranti e vane. ¶ Quando con la nobile famiglia Miani

accordarono per il sorteggio, con ordine inverso alla loro

villeggiatura. ¶ Reagì, certamente anche con qualche parola nella lingua

del “ciò”, ma soprattutto con l’azione, che peraltro

e continuò ad amministrarli con cura scrupolosa del relativo

nell’attrito di famiglia con tutte le miserie che

sciorinano anche dall’Autore con vistoso anticipo. La signora

duello per la sopravvivenza, con la crudeltà mentale, gli

visita. Paolina lo aspettava con un discorsetto che al

acconsentito a quel matrimonio con la sicurezza che avesse

plebea passa ai disprezzi con le mogli ed alle

scuse e promesse, impegnandosi con la parola che inconvenienti

replicava alle loro premure con garbo, senza astenersi tuttavia

che Paolina non secondasse con fausto fine il viaggio

l’arrivo al traguardo con distacco. ¶ Ma di recente

si gode le ricchezze con la benedizione del sacramento

occupava un appartamentino confinante con l’anticamera della signora

perciò sottovoce guardandosi intorno con aria circospetta, e d

come lei aveva fatto con lui a un recente

difficile scrittura del professore. ¶ Con tutte le conoscenze di

che iniziava la carriera con la metà. Riteneva, e

nome della casa, piegando con sorpresa generale il doppio

incenso, che il compagno con gli occhi più aperti

a trattenere le lacrime. Con la stessa determinazione il

restituirle anche l’armonia con le sorelle. ¶ Si torna

egli vada a stare con lei, e che tramandi

mai?” chiese don Ottavio con uno stupore che tratteneva

stessa ne fosse consapevole, con questo gesto aveva introdotto

Durante gli incontri serali con parenti e amici, anziché

partite di picchetto. ¶ Queste con gli amici erano sere

sia per non stancarsi con la conversazione spesso tirata

due sorelle s’interrogarono con lo sguardo. ¶ Benizia non

lei, sempre in lotta con la febbre, non si

e lei si assopiva. Con tutto il tatto di

poche forze per opporsi con insospettata violenza, lei dovette

a Benizia, maritata e con figli; non a lei

malamente, rischiando di trascinare con sé la sua eroina

apprezzarli, ma si scusava con la mano di dover

drammatica in diretta concorrenza con quella comica del suo

in compagnia di amici con cui sedere a tavola

già portata a rimuovere con gusto gli ostacoli, e

sorella che lo salutò con un inchino e mostrò

per rifonderlo della freddezza con cui lo ave va

carnevale inaugurato dal Doge con un sontuoso banchetto, il

portamento di dama abbigliata con ciò che di più

il discorso diretto, sia con quel dialogo sotteso che

partenza da Venezia recandosi con don Ottavio al caffè

comparire l’abate Tamagno con una donna, subito riconosciuta

si parasse il volto con una maschera. Fu lei

loro, semivuoto. Il pretendente con ragione “restò buona pezza

misura ancora povera, lagnosa: con “mille ringraziamenti”, sgorgati da

la Rubbi tagliò corto con un “Oh senta”, seguito

e tornò a Venezia con intendimenti che il ritiro

previste difficoltà un appuntamento con la signora in luogo

Paolina chiuse l’atto con: “O presto, o mai

anche il foglio arrotolato con cui il religioso scherzosamente

e dunque avrebbero accolto con scongiuro qualunque suo progetto

villa di Paderno, riavuta con un accordo o per

Il suo solo contatto con l’esterno avveniva attraverso

le fresche esortazioni venete con cui chiude le proprie

particolarmente infida. ¶ Alleati, pur con strategia diversa, essi lo

suore più vecchie riceverla con lacrime di gioia, le

gioia, le altre complimentarsi con occhio malizioso. ¶ Paolina corre

ritiro, lo sposo è con lei per i preparativi

Boldù che sorridono solo con le labbra e non

costantemente appoggiato e ravvivato con la propria inventiva la

dovunque le proprie ragioni con petulanti “se” e “ma

se non appellarsi ancora con l’Autore al credito

ruolo più consentaneo ospitando con la prodigalità dei Rubbi

rammaricarsi di aver fatto con lui tanto la difficile

leggere. Paolina lo ringraziò con un ritegno ipercritico che

almeno fuori di casa. Con la sua encomiabile ingenuità

visite di cortesia incominciando con la cerchia di Padova

e, dopo gli incontri con i signori Vallisneri e

amabili e fruttuose conversazioni con Giuseppe Tartini, che riempì

derivante dall’ambiguo rapporto con la sorella, il quale

non veniva più chiamata con la qualifica di Commissaria

si predispose a spartire con Benizia le quote del

Per risparmiarsi dunque fastidi con l’insoddisfatto e sempre

Paolina stava a letto con leggera febbre per un

dormendo. La domestica tornò con la precisa risposta della

arrivo di un messo con qualche parola di scusa

medico, non a quello con la maiuscola tenuto in

sorella più adulta riconoscendo con un biglietto la “trista

per aiutarla a cedere con dignità. Forse gli si

nella guerra non dichiarata con don Ottavio. Angelo Boldù

mandato anche ai Boldù con un’aggiunta a penna

a due guanciali e con un prudenziale scialletto sulle

mogli e madri, una con un solo figlio per

momento e l’altra con due, in diritto pertanto

l’altra assentiva, scongiurava con le sopracciglia, tirava su

finestroni di Palazzo Ducale, con persona disposta a testimoniarlo

onore, si sarebbe aperta con tono il più dolce

via d’ammazzarmi; continuatela con coraggio.” ¶ Solo a questo

Boldù lasciò il palazzo con la furia dell’altra

possibilità di composizione pacifica con l’arbitrato di terzi

di ricorrere al tribunale. ¶ Con la sua solita flemma

dal giorno della lite con la sorella la avevano

onorare il suo cappellano “con un mezzo titolo di

a carte per soldi con un canonico lateranense, il

gli osservatori del gioco con la testa sbandata e

sbandata e il priore con buona parte del suo

quelli venduti al Monte con autorizzazione delle interessate e

ma poi si risolveva con la dimanda d’un

facoltà di Benizia Boldù con le solite condizioni di

che lei aveva svolto con una diligenza e un

di metà quaresima coincide con l’aggravamento di Paolina

spettante alla nipote acquisita, con la promessa di portare

pomeriggio la sorella comparve con lo zio mediatore davanti

al celebre zio, civettava con l’abate napoletano per

abbandonò. Tentò di calmarla con due pillole di dioscordeo

venire a farsi ammirare con crudeltà calcolata. Perdurò nello

Gianrinaldo decise di trasferirsi con l’intera famiglia a

quiete”. ¶ Il giorno dopo con la famiglia al completo

Fu il sangue emesso con la tosse ad allarmare

esofago, e la delimitò con due dita. Nuovo incuoramento

innervosirsi. Un’arrabbiatura presa con una delle domestiche le

si procurava lei stessa con gli scatti d’insofferenza

digestivo e da iniziare con una somministrazione graduale di

preparare almeno lo stomaco con decotti di origano. Lo

del latte mescolato invece con decotto di avena che

di non averlo contrastato con energia, di non essere

a medicarla coi gargarismi, con spirito di nitro, persino

spirito di nitro, persino con la pietra infernale, ovvero

occasioni il Carli prendersela con i suoi colleghi perché

fosse stato a guardare con aria professorale o si

dovuto a un estraneo, con la differenza che l

sembrare più la donna con la quale ci siamo

gli andò incontro interrogandolo con lo sguardo. “Non permettete

dal marito si consigliava con altri sul proprio testamento

raccomandare contro il contagio. Con la raggirante strategia propria

Padova ora torrida, soffocante, con un medico sempre più

di consolar il marito con la vostra salute, e

uno e dell’altro con la perdita di voi

seno. Riconsegnandolo alla balia, con accento tutto veneziano quasi

curva, e si trovò con una ruota nel fosso

Tornò a rasserenarsi; raccontava con arguzia, subito incoraggiata, gli

ritorno o crudele smentita. Con nessuno dei suoi tanti

nell’ordine dell’universo con la ripresa del suo

che gli si accresce con l’avvicinarsi dei giorni

delle sue lontane mire, con la devozione riservata a

di favorire il vomito con la radice dell’ipecacuana

un messo a Venezia con l’incarico di riportare

Paderno il cugino Tamagno con il napoletano Bianchini e

altro corriere a Padova con una lettera per il

pregava di accorrere immediatamente con un mezzo pubblico che

come medico, il quale con i suoi sedativi naturali

giorni dopo il decesso con una lettera, mentre, oltre

a rispondergli, ma ribadiva con fermezza: “Per quanto io

d’averli sempre parlato con quella sincerità che conviene

botanico Pontedera, i quali, con spregio del nostro enciclopedico

amico. ¶ La radice brasiliana con proprietà emetiche non fu

pieno una sua affermazione con cui assicurava che avrebbe

il suo rapporto diretto con lei continua a conservarsi

e dopo il testamento con cui ne premiava la

e la consorte “guardandolo con viso allegro, in mezzo

che lo stesso avvenga con le domestiche sempre tra

l’emozione e crollò. Con parole tronche le diceva

lontano? ¶ La lunga agonia, con giorni alterni, guizzi di

signore ricco e infelice con l’intento di riportare

di bella presenza e con una professione di prestigio

la indussero a lottare con se stessa per non

Averlo nella propria stanza con quell’aria di cane

le cose per entrambi. Con tutti gli altri si

città, non senza blandirlo con un po’ d’unghia

pressione perché si acclimatasse con l’ambiente della villa

Padova in spigliata comunicazione con la servitù, uomo bonariamente

negli occhi di lui. Con nessun altro uomo, nemmeno

in lacrime dicendo loro con un ultimo filo di

sera guardando Vitaliano Donati “con bocca ridente”. ¶ EPILOGO ¶ DOPO

ambiti e di sodalizio con personaggi tra i più

rapporto ch’egli ebbe con Tartini, Goldoni, Parini, i

che vi si profuse con trasporto ricambiato. ¶ Fu l

la villa di Paderno con l’oratorio che conservava

intratteneva la cognata coetanea con avventate escursioni in carrozza

carrozza, incontri e balli con altri gitanti, e, insinuerà

conio legò in particolare con Pietro Verri e la

stato in buona relazione con la contessa Anna Maria

che lo aveva accolto con gli onori dovuti a

ricca di portici decorati con statue e reperti archeologici

o proseguirne la produzione con nuovi criteri, il nostro

cui mantenimento avrebbe provveduto con i prodotti della sua

e costringendola a cavarsela con trenta soldi al giorno

in pericolo di vita. Con un messo trasmise al

la salute e riconciliarsi con l’Istria. Il giorno

dolce, contribuendovi la contessa con un deliquio da cui

Era nuda e cruda con uno scrigno di gemme

suo decente mantenimento, ma con atto di divorzio; ma

onore si conciliano poco con il contenuto della lettera

laniera. L’iniziativa, cominciata con larghezza di vedute e

mentre Maria Teresa incoraggiava con contributo personale l’installazione

panni grezzi, i “grisi” con cui si vestiva il

uno dei suoi consiglieri con metà stipendio, Pietro Verri

molto aveva da fare con l’irritazione sempre provata

problemi milanesi, per imporsi con altri raggiri a Vienna

bello”, l’esser comparso con un parruccone fuori moda

la sua relazione indiretta con la seconda moglie. ¶ La

Milano un’altra donna, con mill’altre corbellerie, ch

altre corbellerie, ch’ella con un patetico artifizio andava

ordine supremo di venir con loro. La conducono alle

su tale articolo; aggiungendomi con atto di Somma Clemenza

quanto riguardava il rapporto con la moglie, fatta da

all’aria aperta ma con decreto imperialregio le venne

sfogo, forse non soltanto con la voce, alle umiliazioni

figlio. Nello stesso giorno con l’altro fratello Gravisi

scioglimento del Contratto Civile con me, ch’è la

piede a Capodistria, ma con ogni probabilità ne fu

iniziava la sua vacanza con Agostino e la protraeva

noi sempre più impenetrabile, con la curiosità frettolosa e

curiosità frettolosa e compiaciuta con cui pochi anni dopo

vecchiaia scabrosa. La sopportò con animo fermo, rituffandosi nello

coscienza l’aver indicato, con la controprova dei classici

più la vanno spacciando con le parole: imperciocché con

con le parole: imperciocché con queste la consumano tutta

roba italiana.” ¶ Riconciliati dunque con la nostra nazionalità, avanzeremmo

appariva nell’intima corrispondenza con l’appartato Gravisi, pur

a Londra per lanciare con Beccaria l’intera “école

école de Milan”, concordava con l’anziano autore della

il ruolo di padre con la maiuscola. ¶ Il figlio

Teresiano di Vienna, confidandosi con un amico, metteva l

e diplomatici al Teresiano “con onore grandissimo”, a ventidue

il contino si lamentava con un coetaneo istriano di

ne negoziò le nozze con un intraprendente proprietario terriero

Donna — si sfogò Agostino con l’amico conterraneo — una

riserva che egli fa con tutto il mondo indistintamente

costante ansia di riconciliamento. ¶ Con l’età, il nome

Angelo Quirini di portarlo con sé in Svizzera, lontano

invece in contatto epistolare con gli ex amici milanesi

associazioni ginevrine, gli rispose con calore inatteso nominandolo socio

maggiore soddisfazione letteraria. Avendo con sé il manoscritto, fece

e dispendioso Magistrato, sostituendolo con un organismo più modesto

la presenza in ufficio. Con mossa precipitosa Gianrinaldo Carli

anima ho adorato sempre con tutto il trasporto del

non al “trionfo” che con la perdita della carica

si mantenesse in servizio con titolo di presidente degli

di una Corona impegnatasi con decreto a conservargli il

appena siglato l’accordo con Vienna. Il Carli dissuase

Agostino Carli-Rubbi titolare, con effetto retroattivo dal giugno

dal cugino Gravisi e con incostanza dallo zio Stefano

anno dopo si sposò con Marianna Pettenello, orfana di

il vecchio Presidente commentò con sarcasmo: “Un bel matrimonio

fidecommesso del Boldù, cioè con un patrimonio di ducati

evento salutato dal nonno con asciuttezza tacitiana: “Sento nata

mietuti soprattutto oltre oceano con le Lettere Americane e

riservatogli dal cardinal Durini con l’erezione di un

e Birri.” ¶ A seguire con lui l’avanzata dei

Il vecchio la respinse con sprezzo scrivendo a Capodistria

in quel territorio. ¶ Allineatosi con le idee e i

del podestà in combutta con l’aristocrazia locale, si

erudito vegliardo, “due piatonate con svaginato palosso”. ¶ Ad una

nel frattempo. ¶ Si trasferì con la famiglia definitivamente a

definitivamente a Venezia, tornata con l’Istria in mano

sposatosi in tarda età con una donna giovane e

aveva chiuso la partita con la Checca a cinquantotto

penna del padre quando con venerazione lo cita: “Dopo

del Corpo, tuttoché fosse con tanta facilità escito per

a Paolina e concludeva con la moglie Marianna, componevano

Eneide, libro III, v. 44. ¶ 2 “Con me incomincia, con te

v. 44. ¶ 2 “Con me incomincia, con te viene a cessare