Alberto Moravia, L'uomo che guarda, 1985

mia proprietà. Mi rendo conto adesso che tacere con

è già uscita per conto suo e allora io

e allora mi rendo conto, con leggera e del

pomeriggio lei esca per conto suo, non sono mai

come se si rendesse conto che in quel momento

ragazzo se ne rende conto, ha qualche cosa di

ho già detto: fa conto che io sia andata

non te ne rendi conto, ma certe cose agiscono

detto. Voglio stare per conto mio e pensare.” ¶ Sta

che lei si rendesse conto che faccio del mio

non tarda a rendersi conto di quello che intendo

E allora mi rendo conto che non ho più

Prima che mi renda conto di quello che sto

tempo stesso mi rendo conto che esso nasce da

deve accorgersene e tenerne conto nel loro rapporto. Ma

tempo stesso, mi rendo conto lucidamente, che, dalla maniera

continuare a vivere per conto mio.” ¶ Cerco di non

Cerco di non tenere conto della sua obiezione. ¶ Proseguo

amore. Infatti, mi rendo conto che tu ‘vuoi’ che

Che fare? Mi rendevo conto che il partito più

far rumore. ¶ Mi rendo conto a questo punto del

Forse perché mi rendevo conto a un tratto che

morali; e bisogna rendersi conto in tempo che un

cui, finora, senza rendersene conto, ha saputo tenersi lontano

stessi diventando, senza rendermene conto, quella specie di geloso

e lui si rende conto che c’è una

rialzate e mi rendo conto che proprio a questo

quali cose?” ¶ “Via, faccia conto che non abbia parlato

so perché debbo rendere conto a te delle cose

e me ne rendo conto. Chino la testa verso

quasi non mi rendo conto di quello che faccio

mio sentimentalismo. Mi rendo conto che mi sto comportando

Inconsciamente, cioè senza rendermene conto, io desideravo di ammazzare

appena entrati, mi rendo conto che, a causa della

ma non devi tenerne conto; devi cercare di vedere

portiere.” ¶ Forse si rende conto che potrei offendermi e

bene e si rende conto che amo te e

forte.” ¶ Continua, senza tenere conto del mio pentimento: “A

hai lasciato?” ¶ “Mi rendo conto che posso sembrarti contraddittoria