Vittorio Alfieri, Saul, 1784

voce, ¶ cui del mio cor nota è la via

fero ¶ gl´invasa il cor, brevi di tregua istanti

immensa doglia muta, ¶ nel cor tremante. Il dì, ben

estremi, entro il mio cor scolpiti ¶ fino alla tomba

dal suo ben nato cor fia David sempre. ¶ Nol

all´ira ¶ muovonmi il cor, se mi accarezzan... Fero

Ogni tumulto del tuo cor (nol vedi?) ¶ dalla magion

egli era, ¶ ma di cor, sacerdote. Il ver dispoglia

discese. Anco in tuo cor, ben tosto, ¶ verrà certezza

squarcia! Oh qual nel cor mi suona!... — ¶ David, tu

nel più vivo del cor. Che non dicevi? ¶ «Saùl

tutti in bocca, in cor di molti; ¶ se non

ridotto, ¶ sempre al mio cor giovato avria più David

non hai, Saùl, del cor, della innocenza, ¶ e della

ei de´ soldati il cor non ha? Ciò solo

ogni picciol moto il cor balzarti ¶ tremante; e in

David ¶ Mi strappi il cor: deh! cessa... Al sangue

odi entro il tuo cor, che grida? ¶ «David fia

ei piacque, ¶ ma al cor non mai. Quando ad

spetta: ed il tuo cor frattanto ¶ contro Dio, contro

col canto, del tuo cor signore? ¶ Di donzelle l

della rotta, che in cor ti ha posta Iddio

che dell´altare, a cor vi sta. Chi sete

questi, che il vecchio cor t´apre a´ sospetti

io sento ¶ gridarmi in cor: «Giunto è il terribil

da gran tempo in cor già tutto ho fermo