Ugo Foscolo, Tieste, 1795

rattenute minacce?... ¶ il suo cor?... tutto, tutto? ¶ IPPODAMIA ¶ I

leggo, ¶ Erope, nel suo cor. T'accerta, ad altro

allettano i numi: in cor mel dice ¶ credula speme

salda, sublime, quanta in cor ti senti: ¶ ed io

chieggio. ¶ EROPE ¶ Del mio cor non basta ¶ lo strazio

donna! ¶ Mal fermo hai cor: non se' tu madre

M'arma ¶ vendetta il cor: avventerommi; esangue ¶ pel mio

sonar dentro il mio cor: la voce ¶ dell'empio

e in mezzo al cor tutto mel pianta. ¶ TIESTE

del tiranno possiedi! In cor furore, ¶ pace nei detti

quindi, madre, verrò: tuo cor sommetti, ¶ qual anch'io

ma solo di tuo cor feroce ¶ quest'è rimbrotto

nè il voglio: in cor d'entrambi avvampa, ¶ e

crudo ¶ nume invadeami il cor: divina voce ¶ sentia tonar

vero! Ah che in cor tristo ¶ trista è perfin