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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Pino Cacucci, Punti di fuga, 1992

concordanze di «cosa»

nautoretestoannoconcordanza
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sentieri in ombra. Chissà cosa ha impedito allo scultore
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aggiunge: “Posso confessarti una cosa? Se avessi dovuto scommettere
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posti come questo. ¶ “Che cosa ha visto di bello
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può essere italiano’. Però cosa vuole, una può anche
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per l’intera mattinata, cosa che mi aggiudica il
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che aspetta.” ¶ “E di cosa hai paura? Non mi
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all’altezza. L’unica cosa che sai fare, è
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ne avresti cavato qualsiasi cosa. Senza contare il danno
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in modo che la cosa funzioni al primo tentativo
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Come ti va, Velasco?”. ¶ “Cosa vuoi, per quel che
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incaricato di eliminarlo, e cosa sai di lui.” ¶ È
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orecchie aperti. Ma di cosa si trattasse, Pilsudsky non
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dove o su che cosa, e comunque, sono mie
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parte.” ¶ “E di Yussif, cosa sai?” ¶ “Ben poco. Non
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un incidente?” ¶ “Chissà. Piuttosto, cosa hai intenzione di raccontargli
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ci tenete… Ma una cosa la posso chiedere io
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non farmi vivo. Chissà cosa ne avrà fatto, del
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sai qual è la cosa buffa? Mi hanno chiesto
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giocherellando con il bicchiere. ¶ “Cosa hai detto?” ¶ “Sarebbe ora
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ha un’aria preoccupata. ¶ “Cosa ti hanno chiesto?” ¶ “Non
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bene, ma da te cosa volevano?” ¶ “Conoscere il motivo
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avvenire di Yussif.” ¶ “E cosa gli hai risposto?” ¶ “La
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stato tu, a ordinarmelo.” ¶ “Cosa?!” ¶ “Sta’ tranquillo… ho negato
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e sospira: “Hai deciso cosa fare?”. ¶ “Aspettavo il tuo
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te. Altrimenti non vedo cosa cambi.” ¶ “E va bene
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metterlo al corrente di cosa si stia tirando addosso
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da birra. ¶ Poi dice: “Cosa leggi, di tanto avvincente
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Sarebbe che non vedo cosa verresti a fare. Ti
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disparte, e annoterò ogni cosa. Anzi, potrei affittare una
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Ma dico, sei matto? Cosa ci dovresti fare tu
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relativo silenzio. ¶ “Rispetto a cosa?” ¶ “Dovevo servire a legare
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modo giusto; è una cosa che ti riesce particolarmente
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potresti tentare la stessa cosa con loro.” ¶ “Incastrato come
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appuntamenti fissi ogni settimana.” ¶ “Cosa pensi che ti chiederà
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allora prova a spiegarmi cosa ne viene a te
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sanno dove sei e cosa fai in qualsiasi momento
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lo so… non vedo cosa potessero volere, da quel
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l’eventualità… E allora, cosa faccio?” ¶ “Ma nel métro
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ti rendi conto di cosa significa?” ¶ “Che ci hanno
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credo sia l’ultima cosa che vogliono.” ¶ Ci separiamo
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altro. ¶ “Perdio! Non capisco cosa significa!” ¶ Mi ritrovo la
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discusso a lungo su cosa raccontare al Polacco, e
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una mezza idea di cosa raccontargli; i particolari li
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a fare la stessa cosa. Ma se accetti di
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di due bande… Tu cosa c’entri?” Adesso è
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sarebbe davvero una gran cosa! Ma perché tutta questa
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bene in chiaro una cosa: da qui in avanti
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ha parlato di ’rilevatori’? Cosa intendeva dire?” ¶ “Mah… niente
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di non pensare a cosa mi aspetta. ¶ “Però… quando
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è ridicolo! Lo sapete cosa ho fatto, su ordine
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là dentro,” concludo. ¶ “Ma cosa li ha convinti a
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chiede serio. Poi aggiunge: “Cosa ci garantisce che ne
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che sia l’unica cosa da fare?” dico. “Quel
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che sia già qui: cosa ci garantisce il tragitto
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di una casa. ¶ “Ma cosa spera, che qualcuno gli
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Già. Come con Cacciari.” ¶ “Cosa ne sai tu, di
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e nessuno capì bene cosa ci guadagnasse a farlo
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dispiacerebbe spiegarmi come funzionano?” ¶ “Cosa?” ¶ “Le tue ‘pastiglie magiche
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cui sono venuto qui.” ¶ “Cosa è successo in seguito
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l’alveare per vedere cosa ne saltava fuori.” ¶ “In
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Sorride ammiccando. ¶ “Affari?” ¶ “Per cosa sarei venuto fin qui
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scoprire la loro relazione, cosa di cui tutti sono
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dice in tono insinuante. ¶ “Cosa te lo fa supporre
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Dimmi ancora un’ultima cosa: mi hai seguito anche
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lui spera nella stessa cosa. ¶ Qualcuno mi urta, poi
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la penna, è poca cosa, e sarebbe stupido illudersi