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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Aldo Palazzeschi, Sorelle Materassi, 1934

concordanze di «cosa»

nautoretestoannoconcordanza
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detto armoniosissime, giacché la cosa che salta agli occhi
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rendersi utile a qualche cosa che non sia la
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per quivi disporre ogni cosa secondo l’ordine e
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la nostra attenzione una cosa che lo riguarda davvero
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e congetture se una cosa risultando evidente non venisse
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vede ovunque una medesima cosa: a pezzi e a
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accettava l’ordinazione. La cosa più sorprendente era di
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scuola o, meglio ancora, cosa desiderata da tutti, trasportarsi
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poter distinguere quella piccola cosa ch’era l’altra
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delle ferite? E la cosa più difficile: il volto
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tirava senza potersene distaccare; cosa alla quale non avevano
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come all’annuncio della cosa più inverosimile e, in
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ammansirle, di impicciolire la cosa ai loro occhi presentandola
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forma urbanissima e cortese, cosa che per il suo
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noce che conservava qualche cosa di casto, e più
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zelo a rintracciare una cosa smarrita, mantenendosi l’una
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cadendo dalle nuvole. La cosa non si era fatta
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non doveva essere poi cosa tanto triste se di
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avevano trovato sempre qualche cosa di ammirevole. ¶ E le
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e alla madre. ¶ La cosa più singolare si è
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Tripoli o di Bengasi, cosa insolita davvero, e su
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E da un’altra cosa, pure grandissima, le poverette
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insieme a un’altra cosa alla quale non tutti
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e soprattutto con qualche cosa che nulla aveva a
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aveva sempre perduto qualche cosa per la strada, almeno
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mutande e perdeva ogni cosa se non si teneva
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ad aggrapparsi a qualche cosa: a un ferro del
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non aveva mai viste? Cosa ammissibile anch’essa nel
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dell’armi ad ogni cosa che veniva fatto di
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uscire il disgusto, sola cosa che ci fosse potuta
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diffidavano istintivamente di ogni cosa da mettere in bocca
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di essergli utile. ¶ Una cosa soltanto egli guardava con
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terza zia come una cosa di cui non riusciva
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Giselda un anfibio, una cosa di mezzo fra la
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e per quanto la cosa le piacesse non fu
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bagno delle ranocchie. ¶ Altra cosa colpì le nostre donne
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tempo era la sola cosa che mancasse, giacché lo
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che doveva dire ogni cosa, e non vi era
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una domenica dopo pranzo”. Cosa volete, figliole mie, sono
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già capito un’altra cosa importante, essenziale, che quelle
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rievocata la vita sentimentale. ¶ «Cosa vuoi, noi… capirai…» ¶ Dissero
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vivono insieme? È una cosa mostruosa, disumana, folle, che
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al peggio. ¶ «Del resto… cosa vuoi…» ¶ Queste reticenze di
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rideva la direttrice. La cosa più stupefacente si è
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di gusto essendo una cosa di ordinaria amministrazione. Dar
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venti, diciotto, era una cosa che capitava tutti i
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non sapendo su che cosa interrogarlo e da che
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non lo vedete che cosa faccio? Che ve ne
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piaceva alla direttrice (che cosa non le aveva fatto
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dopo, tutti e tre; cosa che fece sbalordire l
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abbracciarlo e baciarlo forte, cosa che la sconvolgeva senza
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sulla sua testa, una cosa da ridere, come un
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insieme. Ma sopra ogni cosa risaltava dalla sua figura
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dalla presenza del ragazzo, cosa di cui le zie
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di chi cerca qualche cosa; e la madre spingendo
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da bene. La quale cosa oltre a rappresentare la
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da sé. È una cosa che succede sempre. Nella
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pensavano insieme alla stessa cosa, e sollevando il capo
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po’ di più, è cosa che attrae molto, tanto
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senza dare importanza alla cosa, le zie si sentirono
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stare a vedere, la cosa aveva assunto proporzioni più
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da vedere. ¶ E la cosa più bizzarra si è
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e a tempo uscire, cosa che non solleticava minimamente
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tacere sempre. E una cosa ancor più buffa si
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incapace di sentir qualche cosa per chicchessia; che a
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sedeva per mangiare qualche cosa anche lui con gli
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delle delizie. ¶ E che cosa succedeva al piano superiore
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che venisse tollerata una cosa simile: “che indecenza! che
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a tenerle tese. ¶ «Ma cosa fanno, che cosa fanno
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Ma cosa fanno, che cosa fanno, si può sapere
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a quest’ora, una cosa simile. Ma non c
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di un progetto: che cosa si doveva fare, dove
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era per Palle una cosa fisicamente semplicissima, ma spiritualmente
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virile. Gli pareva una cosa che non si dovesse
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si abbandonava facendo una cosa con lui, tutto facendo
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per rappresentante; prendendo la cosa con molto spirito mentre
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volesse portar via qualche cosa di lui o lasciargli
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lui o lasciargli qualche cosa di sé. Nell’un
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non faceva mai una cosa che tornasse gradita alle
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Parlarono a Remo della cosa. Bisognava finirla con quella
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Che si fa? Che cosa si deve fare?”. ¶ Quel
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fuori due giorni e, cosa davvero insolita, sarebbe partito
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si può sapere che cosa volete da me?» ¶ Non
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bene le sillabe: ¶ «Che cosa volete da me?» ¶ Si
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vostro aiuto non è cosa che vi riguardi.» ¶ Ora
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donne, sappiamo bene che cosa vuol dire la loro
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noi le rimandiamo ogni cosa, non intendiamo di servirla
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contessa aveva capito ogni cosa o ammetteva di aver
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finiscono per dare qualche cosa anch’esse» concluse Remo
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vengono le tre, una cosa che aveva sempre saputo
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volta soltanto, godete qualche cosa anche voi, povere disgraziate
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riceverne le confidenze. ¶ Qualche cosa di oscuro alitava sopra
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della zia. ¶ «E che cosa intendi di fare?» incalzò
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la debbo accompagnare?”. ¶ La cosa più importante, e insieme
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il repertorio, subodorando qualche cosa di molto grosso dietro
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comprendere che approvava ogni cosa, che quanto diceva la
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tempo per cercare. ¶ Che cosa cercavano, giacché parevano cercar
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del tribunale? E che cosa cercava Niobe? Sì, anche
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succedesse in casa qualche cosa di irreparabile, che Remo
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ella poteva confessare ogni cosa alla madre o al
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di chi cerca qualche cosa che troppo gli duole
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fosse una consuetudine, una cosa avvenuta tutti gli anni
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era gonfia di qualche cosa che voleva scapparle fuori
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dare ad ognuno qualche cosa, un grappolo o più
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dentro la serratura. ¶ Che cosa facevano nel sottoscala? ¶ La
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lo so, è una cosa ridicola, puerile, disgustosa, ripugnante
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modo possibile, che fosse cosa ch’egli faceva più
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e fatiche. ¶ Ma che cosa facevano le due sorelle
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comando: “Niobe!” ripeté. ¶ Che cosa doveva fare? Doveva rispondere
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un’ingiustizia, a una cosa che reputasse indegna, ma
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la gravità trattava la cosa alla leggera. Meglio, meglio
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avessero bisogno di qualche cosa, se si sentissero male
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avere impedito che la cosa si compiesse secondo gli
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rotta: questa era la cosa più consolante per non
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in che stato erano… cosa vuole… o non le
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sequestro delle persone: una cosa enorme, avevano incappato nei
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ridere: c’era qualche cosa davanti a lei che
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sapevano già. ¶ «E che cosa c’è alle Follie
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una commedia?”. L’una cosa nell’altra: tutte e
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In tante vicende, qualunque cosa avessero fatto, e anche
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anche ora, lontano, qualunque cosa facesse, lo avevano sentito
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potevano ammettere, comprendere; qualche cosa si ribellava in fondo
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trovare il rimedio: la cosa doveva essere vera ed
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scritto: “Palle”. ¶ «Ma che cosa significa questo nome? Peggy
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nome? Peggy… Peggy… Che cosa vuol dire?» ¶ «Che nome
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a capirlo.» ¶ «È una cosa tanto naturale…» ¶ «Come sarà
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caso c’era qualche cosa da vedere. E la
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posarsi sopra una certa cosa di cui non è
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bisogno di nascondere qualche cosa, né di abbellire ad
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sorrisetti: “già, sì, davvero, cosa vuole… capirà… proprio, e
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non sappiamo nemmeno che cosa vuol dire…» ¶ Remo rideva
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anche Niobe. ¶ «E poi, cosa vuole, noi siamo povere
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zitta.» ¶ Era la sola cosa che si potesse rimproverare
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fu difficile racimolare qualche cosa di possibile. Settignano, che
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sapeva nemmeno lei che cosa portasse né che cosa
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cosa portasse né che cosa portavano gli altri; e
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credete, non è una cosa seria, non è un
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che non era una cosa seria, ma nemmeno una
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seria, ma nemmeno una cosa vera, oserei dire, ed
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facce. Pareva aspettassero qualche cosa ad ogni attimo, tra
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sua volta aspettare qualche cosa da esse. “Non ci
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idillio campestre. In ogni cosa le apparve un fiore
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non sapevano nemmeno che cosa fosse. ¶ Il pranzo venne
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vicinato gli chiedevano che cosa avrebbe fatto, egli non
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camera a prendere una cosa che ho dimenticato, e
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camera a prendere una cosa che aveva dimenticato; quale
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onnipotente, non faccia qualche cosa per guarirlo: la guarda
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sa essere l’ultima cosa in suo potere il
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proprio stato troppo apertamente. ¶ «Cosa vuoi, per noi questo
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fine… E io che cosa dovevo fare?…» ¶ Teresa guardava
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non ci portavo niente, cosa vogliono… le spese erano
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tante congetture… Era una cosa che mi aveva lasciata
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dabbene, non è una cosa che possa far piacere
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sua aria pacata, sorridente: ¶ «Cosa vogliono, le lenzuola di
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a vedere che la cosa non poteva andare. Via
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Ella pareva nascondere qualche cosa e sorrideva con malizia
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all’altro. La prima cosa che saltò agli occhi
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nicchiava e nascondeva qualche cosa, si capiva subito, guardava
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la colazione. E poi, cosa vogliono, quando si spogliava
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lo so nemmeno io, cosa devo dire… forse perché
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non sapeva più che cosa rispondere, come incominciare, quello
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essendosi dimenticato di qualche cosa ritorni indietro in fretta
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della madre. ¶ «Avanzate qualche cosa?» ¶ «Cosa dovete avere?» ¶ «Cosa
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madre. ¶ «Avanzate qualche cosa?» ¶ «Cosa dovete avere?» ¶ «Cosa volete
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cosa?» ¶ «Cosa dovete avere?» ¶ «Cosa volete, si può sapere
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mai viste? Guardateci ora.» ¶ «Cosa c’è da guardare
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le devo dire una cosa… non glie l’avevo
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Teresa, lo sapeva dire. ¶ «Cosa credete, sono tutte apparenze
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si può dire che cosa avrebbero risposto se la
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tutti gli altri?» ¶ «Che cosa abbiamo fatto, noi, a
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nascosto sotto la veste. ¶ «Cosa ci hanno con noi
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avrai bisogno di qualche cosa i soldi eccoli qui
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quattro volte, quasi la cosa fosse avvenuta da sé
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rozza, di bassa gente, cosa vuoi mettere?» ¶ Per quanto