Luciano Zuccoli, Roberta, 1897

passar sulle reni una cosa viscida e molle, che

più. In una sola cosa furono d'accordo coloro

avvenire. Il male sembrava cosa antica, pessimo sogno pessimamente

venga sùbito; lasci qualunque cosa.... Hai capito? - ordinò Emilia

delle sottovesti, gettò ogni cosa a terra, fu pronta

sublime indifferenza per ogni cosa mortale. ¶ - Vuoi dormire? - soggiunse

passar sulle reni una cosa viscida e molle, che

complessa vita d'ogni cosa ha una solennità d

Se fosse altro, una cosa semplice? Non è possibile

ch'era in ogni cosa intorno, il volto calmo

Genova ogni volta qualche cosa imprevista, e osservavano l

virginale, l'unica bella cosa era la camicia dalle

villa, come pareva. ¶ La cosa era semplice ma rassicurante

tale incredulità per ogni cosa non verisimile, che qualche

Che pazzia, cara? Che cosa ti passa per la

bisogno di buttarsi qualche cosa su le spalle, afferrò

era sopraggiunta, e ogni cosa erasi ridotta a parvenza

sorella, infine?... ¶ - Roberta, che cosa dici? ¶ - Hai ribrezzo di

bella, e piacere.... Ogni cosa è per voi, che

di gioia puerile. ¶ - Che cosa fa? Che cosa fa

Che cosa fa? Che cosa fa? - esclamò ridendo. - È

svogliatezza inabituale. ¶ - Ebbene, che cosa è accaduto? - domandò Emilia

e infantilmente triste. ¶ - Che cosa Le ha detto, ieri

sfuggita dalle labbra: ¶ - Che cosa Le ha detto mia

Innanzi tutto, abbandonare è cosa diversa.... ¶ - Più piano, - interruppe

la quale voleva ogni cosa al suo dominio e

temerò l'amore.... Ogni cosa avrà i suoi colori

ogni farfalla, vedeva qualche cosa destinata a scomparire miseramente

del neutro narratore.... Che cosa egli prometteva? Che cosa

cosa egli prometteva? Che cosa raccontava? A chi era

felicità. ¶ Ma qual terribile cosa, quale scherno satanico era

stava a scrutare. ¶ Che cosa avveniva? ¶ Un caos, un

e ignorava in che cosa la sua verginità consistesse

termini della lotta, una cosa nuova per lei, orribile

rapito a Emilia qualche cosa delle sue ribellioni contro

vita diurna, e qualche cosa placidamente singolare era fra

Perchè vuole spiegarmi una cosa assurda ed inutile?... Non

e dichiarò: ¶ - Non è cosa assurda, il mio amore

amore; forse, non sarà cosa inutile. Debbo ripetervi quanto

li avvolgeva. ¶ Era qualche cosa tragica, fra loro, come

chi voi siate!... Che cosa avete fatto di me

son forse ben poca cosa, in paragone dei sentimenti

Ditemi chi siete! Che cosa volete da me? Vedete

con voce spenta. - Che cosa ho fatto? Che cosa

cosa ho fatto? Che cosa speri? ¶ - Ah non pentirti

piccolo capriccio, - aggiunse, - una cosa puerile.... Voglio salir con

ella dorme...? ¶ - Di che cosa siamo colpevoli, Emilia? - rispose

potevo credere, tanto la cosa è triste e strana

Ha paura. ¶ - Di che cosa? ¶ La giovane fece un

qua su?... È una cosa spaventevole, Cesare! - continuò, soffocata

dorme, t'interrogherà.... Che cosa risponderai?... Spogliati!... Hai dimenticato

farlo stridere, prudentemente. ¶ - Che cosa fai? - domandò Emilia, la

era fermato, pallido. ¶ - Che cosa dici, Emilia? - susurrò, - che

dici, Emilia? - susurrò, - che cosa temi? ¶ - Non avvicinatevi! - ripetè

udirono nell'aria qualche cosa eterna passare, - il tempo

con Roberta non è cosa che possa ferirvi. Io

perderla, doveva essere una cosa sola. ¶ Ella, come quasi

pericolo? ¶ - So di che cosa si tratta, - assicurò il

anno, non so che cosa farei oggi, - ella continuò

purchè viva; non è cosa umana rassegnarci al destino

bene ho fatto?... Che cosa sono stata?... ¶ Allora, vedendola

l'età è poca cosa, per credere che se

Aveva nella voce qualche cosa umile e paziente, qualche

umile e paziente, qualche cosa forse anco vile e

il galoppo macabro. ¶ - Che cosa posso dirle più di

mia sorella? - ripetè. - Che cosa dite? ¶ - Sì, quel signore

nella camera di Roberta; cosa strana, non mai avvenuta

No; v'è qualche cosa pronta e facile, nella

quale non sappia che cosa sia una città. Ma

non sarà distrutto, qualunque cosa sia per accadere.... Io

o inusitato, pure qualche cosa l'avvertiva sottilmente come

un giorno rappresentasse gran cosa in un'indole o

fissi nel buio... ¶ "Che cosa si diranno? - pensò. - Certamente

mia libertà, come di cosa loro!" ¶ Allungò il braccio

anima. ¶ XVIII. ¶ Che qualche cosa di grave fosse avvenuto

mille volte! ¶ - Ma che cosa ha risposto? ¶ - Ah!... È

Ah!... È stata una cosa orribile! - esclamò Emilia, ancòra

ripetè l'uomo. - Che cosa? ¶ - Sì; era felice, ma

si augurava che ogni cosa avvenisse in breve, se

non sapete di che cosa è capace per una

incalzando: - Dunque? Dunque?... Che cosa vuole? ¶ - Un fruscìo, non

tratterò da schiava, da cosa, disponendo di lei, della

ad ogni istante qualche cosa di terribile debba avvenire

lui. - È stata una cosa orribile, ti dico. Ha

improvviso, con durezza. Che cosa egli sapeva delle sue

sue lotte diuturne? Che cosa apprezzava, che cosa agognava

Che cosa apprezzava, che cosa agognava, che cosa voleva

che cosa agognava, che cosa voleva conoscere, se non

mi sembra che qualche cosa di terribile debba avvenire

dovere è finito.... Che cosa pretende? Abusare della tua

Ebbene? - ridisse Emilia. - Che cosa dunque mi consigliate?... Ah

balzando in piedi. - Che cosa ho fatto? Perchè mi

la voce fioca. - Che cosa è questo?... Un romore

sola; devo comprar qualche cosa pel mio ricamo. Andrò

petto. - Addio; riposa. ¶ "Che cosa è?... Che cosa pensa

Che cosa è?... Che cosa pensa?..." - chiese Emilia a

è inutile; di che cosa temi? Va a Nervi

la guardavano tutti?... Che cosa diceva il suo volto

hanno lavorato in nessuna cosa, e mai non lavoreranno

perchè fingeva? a che cosa pensava? ¶ In quel punto

insieme a turbarla. Che cosa aveva fatto? Dove andava

di quei pentimenti, una cosa sola poteva consolarla; ella

molto languida, ma la cosa pareva ben naturale, dopo