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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, Colei che non si deve amare, 1910

concordanze di «cosa»

nautoretestoannoconcordanza
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1910
di questa o quella cosa: «Oh!... non mi pare
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capo chino. Ma questa cosa piaceva tanto al farmacista
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Riotti — è ben altra cosa che non s’intenda
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per cento! Ma su cosa poi? Su quattro stanghe
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e si vedrebbe infine cosa volesse dire sentirsi uomo
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qualche giorno, se la cosa non v’incomoda. ¶ — Ma
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poi s’interruppe. ¶ — A cosa? ¶ — Al desiderio di avere
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credito. ¶ — Be’, Mamma Gilda, cosa ne sai tu? Cosa
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cosa ne sai tu? Cosa c’entri tu? — fece
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mise ad aizzarla: ¶ — Vedi cosa ti combina quel sudicione
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ha? Come si chiama? Cosa fa? Dove sta? Era
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da cinquecento, e la cosa si accomoderà, forse... ¶ — Come
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le hai? ¶ —... naturalmente. ¶ — Naturalmente cosa? Le hai o no
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Solo vorrei dire una cosa. Vorrei domandare se il
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sogno di finire la cosa in quel modo. Non
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Che ore interminabili! Ma cosa facevano lassù? Finalmente vide
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tutto finito? ¶ — Finito, ma... ¶ — Cosa? ¶ — Una emorragìa, credo... ¶ — Non
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avrebbe dovuto denunziar la cosa. ¶ La ragazza ora stralunava
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Ma ora che la cosa è fatta — seguitò il
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una più alta meta? Cosa gli mancava per questo
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libera via. Ma una cosa gli mancava: il denaro
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riparatrici. Ma non vèè cosa al mondo, per quanto
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più d’ogni altra cosa poiché di consueto la
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raccontò, per spiegare ogni cosa. E siccome non era
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per taluno millantò. ¶ La cosa impensieriva. Ne fu discusso
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la propria scaltrezza. Era cosa per lui difficile poterla
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una forestiera sarebbe stata cosa poco elegante, mentr’egli
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ringraziarvi... — ella cominciò. ¶ — Di cosa? ¶ Ella segnò due mazzi
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me non potrei dirvi cosa alcuna. Faccio una vita
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sentì quasi divenire una cosa piccola e fragile nelle
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importava chi egli fosse? Cosa egli fosse? Di saperlo
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conto loro in ogni cosa, e specialmente nel giocare
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avere sopra di sé cosa alcuna che non portasse
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stavano meglio di lui. ¶ — Cosa ne dici, Rafa? — domandò
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qualsiasi pazzia. ¶ — Non sarebbe cosa del tutto nuova per
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insigne o nel far cosa di nessun pregio; tutto
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innamorata, dà, e la cosa le par semplice; ma
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sua battaglia. ¶ Ma la cosa nacque da sé, necessariamente
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giorno solo, per una cosa minima, tutta la voluttà
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non vuoi dirmi di cosa ti tormenti? ¶ Egli nulla
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anzi per entrambi la cosa più naturale del mondo
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nella vano invade ogni cosa quando l’incendio gravita
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vita era stato una cosa gioconda. ¶ Per corteggiare la
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e sospira... E dolce cosa, il pensar; « C’è
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ella rideva. Per prima cosa dunque si mise a
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bisogni, erano ben povera cosa; da Parigi il suo
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pezzo. ¶ — Comincerò dunque dalla cosa peggiore. Vengo a seccarti
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essere vietate. ¶ Ma la cosa non potè rimaner secreta
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bazzicano tutti gli avventurieri! Cosa non nuova del resto
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che fosse più facile cosa. Ma Clara Michelis era
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a burlarsi di lui, cosa che in fondo lo
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tè. Perchè mi guardi? Cosa pensi? ¶ — Penso, cara Tita
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se non è libero, cosa m’importa? Io non
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sonò avveduto di una cosa: che, per prender moglie
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tratto. Poi soggiunse: — Allora cosa desideri? ¶ — Quel certo collo
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contraffacendo la sua voce. — Cosa vuoi dire? ¶ — Quella lì
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Per Dio! — esclamava. — Chissà cosa l’avrai pagata! ¶ E
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famiglia è ancora la cosa migliore. ¶ — Bravo, Arrigo! Dillo
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sono atteso a teatro. ¶ — Cosa vai a sentire? — domandò
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di stagione. Non sapete cosa sia una «barcaccia», santo
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fiabe! Questo sa... ¶ — Di cosa? ¶ — Di galanteria, di regalino
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che lui conosce te. ¶ — Cosa dici? — fece Arrigo impaurito
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sciocco, anzi molto. ¶ — Ma cosa mai ti scriveva in
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prima o dopo, qualsiasi cosa: me la darebbe. ¶ — E
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mi secca. ¶ — Sciocchezze! Di cosa dunque hai paura? Che
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imprudenza, mi puoi rovinare? ¶ — Cosa dici? ¶ — Rovinare! Rovinare! Se
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nome, ignora dove abito, cosa faccio, chi sono. Quanti
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dire? — fece la sorella. ¶ — Cosa voglio dire non so
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per un malessere. ¶ — Allora cosa vuoi? — disse. ¶ — Nulla; che
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E so inoltre una cosa: che posso fargli credere
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Ma insomma è una cosa che dura da parecchio
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di poter ottenere qualsiasi cosa da lui? ¶ — Sì, ma
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pensavo al matrimonio. ¶ — E cosa pensavi allora? Questo vorrebbe
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un desiderio di lei. ¶ — Cosa dici, Rigo? ¶ — Dico che
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per occuparsi d’altra cosa. ¶ Durò fra loro un
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io mi mariti, per cosa o per chi mi
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una sottoveste nell’armadio. ¶ — Cosa ne sai tu? Cosa
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Cosa ne sai tu? Cosa ne sai tu?... ¶ — Eh
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tutta la tua libertà. Cosa ne pensi? ¶ — Nulla penso
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meglio, riconobbe per prima cosa que’ suoi capelli d
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non poteva capacitarsi della cosa. Sopra tutto non comprendeva
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Vorrei un po’ sapere cosa te ne importa e
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te ne importa e cosa ci trovi di strano
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il Giuliani, volgendo la cosa in ridere. ¶ — Guardati nello
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anima succedeva una grande cosa. Tutto il giorno stava
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più che ogni altra cosa. ¶ Ella gli mandò uno
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che un brivido, una cosa infinitamente sottile, infinitamente vicina
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al collo. ¶ — Che hai? Cosa ti ho fatto, Rigo
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che un brivido, una cosa infinitamente sottile, infinitamente vicina
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pensaste, e, poiché la cosa mi divertiva, io v
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in un giorno alla cosa che ci è più
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concesso finora non so cosa potrebbe accadere. ¶ Quell’uomo
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che pensaste ad una cosa, ad una solamente: se
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capace... So io di cosa è capace! Insomma, sarei
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viene a sapere ogni cosa, e quando supponiamo d
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Appunto, appunto; è una cosa che non può più
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sempre strillare. Che brutta cosa! ¶ E la sua mansuetudine
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crucciare. È la stessa cosa in tutte le famiglie
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esclamò Arrigo, guardandola. — E cosa faresti? ¶ — Non so cosa
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cosa faresti? ¶ — Non so cosa farei; credo non sia
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Dev’essere un’altra cosa... Non lo diresti così
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fece Loretta, — spiegami una cosa. Perchè io, che sono
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vero! Se fosse una cosa brutta, come pare a
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settimana è tutt’altra cosa. Poi, se volesse telefonar
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perchè?... — fece con esitazione. ¶ — Cosa dici? ¶ — ... Perchè non mi
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No, piuttosto un’altra cosa, molto semplice: soffro e
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a te! Infine, di cosa mi rimproveri? Perchè sento
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pensare continuamente alla stessa cosa? ¶ E le sue piccole
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tu no. E una cosa del tutto diversa. Non
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si può saper ancora cosa è bene e cosa
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cosa è bene e cosa è male, o per
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Me ne sono accorto. ¶ — Cosa posson dire? ¶ — Nulla di
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aveva un’apparenza di cosa malata; nel mangiare, qualche
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cercato di accomodare la cosa. ¶ — È stato per gelosia
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piena di reticenze. ¶ — Ma cosa t’interessi mai di
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male! Ah, un’altra cosa... ¶ — Sentiamo. ¶ — No, questo non
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in città non succede cosa, dal mattino alla sera
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poco! — egli esclamò nervosamente ¶ — Cosa ti ho fatto? ¶ — Tu
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mi volevo stordire. Di cosa? Non ti saprei dire
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divertendosi d’ogni piccola cosa, domandandogli un’infinità di
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tutto la interessava, ogni cosa le piaceva. ¶ Ella era
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accade. ¶ — Bah!... E tu cosa vedi, se è lecito
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per dire! E qui cosa scegli allora? ¶ — Sono incerto
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non vi rivedo più... Cosa mi succede? ¶ — Silenzio, silenzio
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al pettine. ¶ Ma (una cosa che forse Loretta non
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non parevano rappresentare altra cosa che una sottile frusta
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provvide ad accomodar la cosa. ¶ — Come sai che il
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ella disse per prima cosa, quando s’incontrarono. ¶ —Ti
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Ti sembra? Era la cosa migliore che potessimo fare
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dolorosa ed umiliata. ¶ — Ma cosa volete che faccia, santo
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amarmi, è ben altra cosa; non mi fareste venire
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sua medesima volontà. E, cosa più terribile ancora, colei
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dagli specchi, da ogni cosa lucida saettava un polveroso
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e soffriva. Era una cosa sua, nella sua camera
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come fossi una piccola cosa tua; non ti accorgerai
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ma gli vedeva la cosa sotto un altro punto
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parso d’indovinare la cosa orribile, aveva indovinato, ne
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Ma invece accadeva la cosa più imprevedibile, si elevava
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aver pensata una tal cosa potesse rendere una tal
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potesse rendere una tal cosa verisimile. ¶ E si mise
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piaceva parlarle della sorella, cosa che in addietro non
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parlava, ed ogni piccola cosa la faceva scoppiare in
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un fanciullo; se una cosa le dava godimento, anch
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come la più dolce cosa fosse guardarsi e tacere
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occhi: ¶ — Sei mia, o cosa pensi? — domandò con affanno
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Io mi ricordo ogni cosa ch’è stata fra
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una riflessione: ¶ — Vorrei sapere cosa la gente pensa di
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che mi fai? Comprendi cosa vuol dire questa frase
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le narici come una cosa viva. Ed egli la
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mi piacerebbe fare una cosa che non ho fatta
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contro lei qualche orribile cosa. ¶ Ma rapidamente aperse la
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un incenso invisibile: ogni cosa per intorno pareva esser
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conoscenza d’ogni altra cosa che non fosse quella
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ogni angolo, sovr’ogni cosa, rivedeva quella immagine, velata
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Solo ti domando una cosa: abbi pietà di me
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te, ricordati, è una cosa orrenda. Fa quello che
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l’amore doveva esser cosa gioconda. ¶ Ella non era
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ombra di paura. Nessuna cosa è per lei tanto
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e le venne incontro. ¶ — Cosa mi fate fare!.,. — esclamò
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riesce insopportabile. Ma tu cosa pensi fare durante l
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grazie! ¶ — Un’altra? Ma cosa dici? Non hai compreso
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il Giuliani, e scomparve. ¶ — Cosa diavolo ha mai per
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schermirsi dal raccontare una cosa delicata. ¶ — Lei ne sa
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Sarà, non sarà… ¶ — Dunque cosa pare? ¶ — Che il conte
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parlano come d’una cosa certa e v’è
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badare a quel consiglio. — Cosa vuol dire che ti
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vita. Essere una piccola cosa tua, per sempre, in
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l’irrequietezza d’una cosa viva. Sopra il suo
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Loretta. ¶ — Oh!... Sarebbe una cosa troppo grave a spiegarsi
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con un sorriso. ¶ — Ma cosa dici mai? Tutte le
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ancora una volta, saper cosa fosse avvenuto di lei
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dure braccia. Una sola cosa egli conosceva esattamente: l
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volle far qualcosa, una cosa qualsiasi, per convincersi che
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stanza illuminata. — Figlio mio, cosa t’è accaduto? Non
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balbettò ancora il padre. — Cosa possiamo fare noi contro
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il fratello: ¶ — E tu cosa sei qui a fare
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VII. ¶ Non seppe mai cosa fece o dove andò
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Tornato? Che brutta cera! Cosa ti capita? ¶ Traspariva dalle
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un po’ dimagrato. ¶ — Forse. Cosa c’è stato di
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d’altro ¶ — Nient’altro. Cosa vuoi mai... Le solite
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Come dirle una simile cosa? ¶ E però metteva nel
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egli; — sai veramente ogni cosa? ¶ E Clara, senza battere
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vento; mi piace ogni cosa che va lontano. ¶ Lora
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romor secco come di cosa stracca. ¶ Le due rive
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il riflesso di una cosa d’oro... Sì, certo
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come se odiasse ogni cosa di quel luogo dov
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di meraviglia. ¶ — Ma ora cosa mi domandi? — soggiunse Loretta
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mi domandi? — soggiunse Loretta. ¶ — Cosa ti domando?... Un piccolo
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Un piccolo schiarimento, una cosa da nulla: per qual
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momento di leggerezza, una cosa impreveduta e facile, senza
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questa casa. ¶ — La stessa cosa io pensavo di te
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luce impallidiva. ¶ — Una sola cosa volevo dirti, Rigo, — ella
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strappare da ¶ me questa cosa che non dovrà essere
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quanto posso… Ditemi solo cosa debbo fare… Ditemi… ¶ Gli
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di giungere ad ogni cosa che tu possa desiderare
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inanità estrema d’ogni cosa, d’ogni possibilità, quando
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che un brivido, una cosa infinitamente sottile, infinitamente vicina
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immensa pianura, ed ogni cosa pareva oscillasse in una