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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Domenico Starnone, Fare scene, 2010

concordanze di «cosa»

nautoretestoannoconcordanza
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più di qualsiasi altra cosa, e il momento che
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Mi fermavo. L’ultima cosa che volevo era essere
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tutto e trasformando ogni cosa secondo le necessità. Coleridge
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mai stata la stessa cosa che andarci con mia
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suoi capelli nerissimi. La cosa mi dava ansia, temevo
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invece era un’altra cosa. Lei non esisteva, ciò
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leggendo, vedevo, vedevo ogni cosa. Per esempio, quando mia
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e nessuno sentiva la cosa come uno sfregio o
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serata. ¶ Oggi sembra una cosa incivile quell’entrare a
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guardava un po’. La cosa più urgente era cercare
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C’era sì quella cosa eccitantissima che era il
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con quell’espressione qualsiasi cosa insopportabile precedesse l’inizio
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di nessuno, e la cosa mi rasserenava. Come mi
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resto avrei confessato qualsiasi cosa, pur di calmare le
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sotto la finestra. ¶ Questa cosa delle casette era ai
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non deve fare niente. Cosa era successo? Nel trantran
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e un vento fresco, cosa che avrebbe potuto fargli
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cinema nel nostro corridoio. Cosa si poteva volere di
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luci in sala. La cosa faceva incazzare Geppe (stuó
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Stanlio e Ollio. ¶ A cosa seguì cosa, una più
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Ollio. ¶ A cosa seguì cosa, una più stupefacente dell
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di preciso chi eravamo, cosa era lecito che facessimo
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lecito che facessimo e cosa no, se potevamo essere
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sì, stai bene. ¶ La cosa che lo rattristò di
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a cercare di capire cosa bisognava fare per diventare
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diventare ricchi pure noi. ¶ Cosa? ¶ I miei genitori, nel
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fino a notte fonda, cosa che gli fruttò un
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genitore fece un’altra cosa fuori del comune: ci
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questo ritratto di famiglia. ¶ Cosa non da poco, il
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faceva anche un’altra cosa che costava un po
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nero: a colori». ¶ Una cosa al di là di
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diceva niente, nemmeno una cosa tipo: se però non
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cinepresa (un nome di cosa che addenta, mi sembrò
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non va. Era una cosa che mi causava imbarazzo
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unico a meritarselo. La cosa mi emozionava. Temevo sempre
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italiana. Ma era una cosa difficilissima a Napoli. Quando
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sapevo nemmeno di preciso cosa fosse. Credo che volessi
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di scrittura in corsivo. Cosa stava succedendo. Mi trovai
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di fronte a una cosa di cui non avevo
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dovevano sparare addosso, e cosa toccavano e quale oggetto
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i loro sentimenti, che cosa dovevano fare persino quando
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accadrebbe, adesso, la stessa cosa che gli accadde ai
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in quel tale una cosa che in natura non
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dal tram. Ma la cosa non è finita lì
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non ha. L’unica cosa che possiede a tonnellate
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un procacciatore di danaro: cosa che potremmo fare benissimo
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tutelati dalla stessa agente, cosa che significava che il
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lavoro e stava valutando cosa scegliere. ¶ «Ma tu non
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non mi scrivete una cosa piena di vecchi sfigati
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cominciare a lavorare subito. Cosa impossibile, per me, in
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Più del lecito? La cosa mi offese. ¶ «Sopra la
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i camorristi che Dowland. Cosa che, devo dire, non
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del suo violentatore assassino. Cosa aggiungevano alla trama, alla
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ha già letto, chissà cosa ne pensa. ¶ Ci ricevette
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E allora?» ¶ «Era una cosa così, informale». ¶ «Informale? Il
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fatele fare almeno una cosa divertente». ¶ «Fa sempre cose
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accorto. Io dico una cosa veramente divertente». ¶ «Cosa?» ¶ «Tutte
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una cosa veramente divertente». ¶ «Cosa?» ¶ «Tutte le volte che
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buttai lì nervosissimo: ¶ «Quella cosa la fa Meryl Streep
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infine aveva accettato la cosa) per andare a vivere
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vero?» ¶ Cercai di chiarirmi cosa significasse per lui un
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cui ormai raccontavamo ogni cosa: la disoccupazione, il rancore
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perché erano saggi, sapevano cosa voleva il pubblico e
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voleva il pubblico e cosa la critica, si proponevano
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lucida e cuore cinico. Cosa che però Raggalli e
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più di ogni altra cosa al mondo il film
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che mi ha colpito». ¶ «Cosa», chiese Raggalli già un
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Le lesse negli occhi cosa aveva in mente, s
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Una mattina successe una cosa che mi turbò molto
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della nonna accadde una cosa che mi disorientò: mi
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te: guarda, chiedimi qualsiasi cosa – tranne naturalmente che scoparti
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approvate con grande entusiasmo. ¶ Cosa distingueva le prime stesure
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la letteratura, da decenni. ¶ Cosa posso fare, pensai. ¶ Non
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brava, non ti perdere». ¶ «Cosa devo fare per evitare
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chi fosse né di cosa stesse parlando. Poi piano
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bene, bisogna aiutarlo». ¶ «Perché, cosa sta succedendo?» ¶ «Nello s
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Rai e gli chiesi cosa pensava di La fine
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Sai che non so cosa mettermi?» ¶ «Sarai bella comunque
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di inglese, Susi sì, cosa che le permise di
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Castel Nuovo a Napoli. Cosa mi potevo inventare? In
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il doppio di lui? Cosa aveva fatto di narrativamente
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chi Molly, chi Violetta, cosa che alla fine ha
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in cui non sapevamo cosa dirci, il trillo del
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che si dice?» ¶ «Così cosa?» ¶ «Mettere la parola fine
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Non lo so». ¶ «E cosa è successo dopo che
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Facciamoci un film». ¶ «Su cosa?» ¶ «Sulla persona che a
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linea tra immaginazione della cosa e realtà effettuale. Ma
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dove sei, non è cosa per te, e Susi
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buono, anche se dire cosa è buono e cosa
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cosa è buono e cosa cattivo non lo so
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e sa bene che cosa sta facendo. Vuol dire
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come se fosse la cosa più importante di lei
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in quel momento, la cosa falsa e favolosa che