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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Enzo Striano, Il resto di niente, 1986

concordanze di «cosa»

nautoretestoannoconcordanza
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melmosi nell’antico porto. ¶ Cosa non si disfaceva per
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aria cupa. ¶ «Ma che cosa c’è scritto?» chiese
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trovasse un precettore valente, cosa poco facile a Roma
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bambino», allora cancellò ogni cosa. Allegramente si disse che
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da amare su ogni cosa, fino al punto da
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dal mare, alle fantasie. Cosa c’era nell’isole
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del carro sorpassato. Chissà cosa intendeva dire. Forse augurava
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Facciamo presto, per carità! Cosa sapevo che in questa
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colonia d’Arcadia.» ¶ «Ma cosa dovrei fare, mio Dio
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voi! Qua, come prima cosa, si devono far pagare
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verità, che non so cosa voglio fare, perché non
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E di Lenòr Fonseca cosa pensate?». ¶ Lui assunse aria
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produrre niente. L’unica cosa in abbondanza, qua, son
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è» disse, orgogliosamente. ¶ «La cosa più ridicola del mondo
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Per favore, Vincenzo. Spiegatemi cosa intendete per servizi. Dovreste
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fondo nessuno sa a cosa debba servire. Forse solo
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una villa di Augusto. Cosa doveva essere Posillipo a
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un paio di volte: «Cosa succederà?». Lui, sempre più
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accademica di... Di che cosa?» ¶ «Dei Filaleti» esclamò, offesa
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iscritta ai Filaleti.» ¶ «Restateci. Cosa volete che importi? Ma
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caractère que sa mère.» «Cosa farà del povero Ferdinando
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dobbiamo pensare a quella cosa nostra. Secondo me viene
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se non suoni qualche cosa si fa notte e
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fare, nel futuro... ¶ «Ma cosa?» ¶ «Hai visto, tanto per
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Sembra abbia cominciato una cosa grossa. Sulla legislazione.» ¶ «E
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le dita in petto... Cosa avviene ai maschi lo
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avrebbe dovuto sbottonarsi: che cosa complicata e ridicola! ¶ Come
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e sentimenti, divenuti irrimediabilmente cosa altrui. ¶ Provò anche lieve
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acquisire convinzioni, da una cosa che aveva scritto lei
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dai massoni.» ¶ Sapeva di cosa si trattava. Nell’aria
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questa è un’altra cosa. L’Arcadia è il
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compiuto. C’è una cosa che adesso mi preme
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regina è iscritta.» ¶ «E cosa fa? Cosa può fare
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iscritta.» ¶ «E cosa fa? Cosa può fare, una dama
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donde sia venuta, né cosa voglia. Sì, parlano di
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prima d’ogni altra cosa libertà dalle pene del
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aveva scritto su una cosa nuova della fisica, l
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tormenti. Strappò, cancellò, riscrisse. ¶ Cosa avrebbe potuto presentare? Con
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lei provvedere. A ogni cosa. Periodo, brutto, sì, sotto
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progettare: un sonetto, una cosa qualsiasi. Soltanto fare ciò
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verso un’altra piccola cosa religiosa che le dava
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spaventose. ¶ Questa, forse, la cosa intollerabile, non l’attimo
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detto ch’era una cosa seria.» ¶ «Lo è stata
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lui, stizzosamente allegro. «Qualche cosa da considerare eterna la
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comando. State attenti a cosa vi predìco: farà fuori
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Ormai... Etica, allora? E cosa mai è l’etica
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schema che spiegava ogni cosa: la politica degli Asburgo
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Cagliantesa. ¶ «Ma...» azzardò. «Una cosa così l’ho letta
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acidamente la Popoli. «È cosa appurata.» ¶ Poteva pure darsi
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comanda la regina. Sai cosa m’ha detto? “Ah
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Luigi. Posso domandarti una cosa?» ¶ «Ma certo.» ¶ «Ti sei
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veniva anche titìo. Che cosa si poteva cucinare? Pesci
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la tua sistemazione sia cosa fatta. Dopodomani verranno qui
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i denti sani. Una cosa attraente il mento: con
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Napoli è un’altra cosa. Una città molto viva
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istruito» fu la prima cosa che le venne. Tio
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strano come procedeva “quella cosa”, ora che finalmente avveniva
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le si squassava addosso. Cosa provava, in verità? Dal
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stata felice, nonostante ogni cosa, quand’era nato il
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ripetendo dolorosamente le domande. ¶ «Cosa desideri dirmi, paizinho? Vuoi
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più d’ogni altra cosa. Si gettò in terra
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Fonseca. Ma a lei cosa importava? Tutta la vicenda
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universo, finiti con lei. Cosa poteva rimanerne? I versi
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l’idea di quella cosa me ne procurò ancora
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avuto una donna, Lenòr». ¶ “Cosa gli dirò, meu Deus
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anche prima. Mi domandavo: “Cosa farà Lenòr Fonseca? Dove
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calma: quando le chiedeva cosa fosse successo, Graziella alzava
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e questa pure è cosa straordinaria: anche così partecipi
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menti, / d’ogni altra cosa insegnatori altrui?» ¶ I ragazzi
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Regno che per prima cosa risolvesse i problemi interni
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possa andar a ramengo. Cosa c’è di più
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Questa è un’altra cosa in cui voi ci
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fa’ vede’ un’altra cosa» disse. «Venite.» ¶ Li guidò
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Non esageriamo. L’unica cosa nuova che vedremo sarà
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sebbene ormai bastasse una cosa del genere per farsi
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I “feroci”. L’altra cosa è l’invito a
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mano. ¶ Aveva ripensato alla cosa incredibile. Quel ragazzo che
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In fretta. Non dimenticate cosa portiamo addosso.» ¶ La folla
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mo, te ’mparo ’na cosa: Napoli sai de chi
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capo. ¶ «Mi chiedete una cosa difficile, signora marchesina. Napoli
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solo in questo. Ascoltate cosa dice Michele, che lazzaro
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è la più bella cosa. Ma si paga con
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caso di sloggiare. ¶ «Immaginate cosa proverebbe se venisse anche
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si credon protagonisti! Di cosa? Tutto dipende da quanto
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i preti.» ¶ 3 ¶ Aveva raccontato cosa succedeva in città. Frati
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dice che rovineranno ogni cosa, con questo terrorismo. Ora
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tutti. Ah, sai una cosa? È ritornato Ciaia». ¶ «S
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vita, aria, paese. Che cosa la teneva a Napoli
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potuto. Per chi, per cosa sarebbe stato importante che
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poveri, i poveri ricchi: cosa cambia? Nel frattempo i
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stata anche quella vostra cosa degli opuscoli a Palazzo
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e Thanatos. È una cosa profonda, guarda un po
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scarpe inzuppate. ¶ «Levati questa cosa» mormora, sostenendosi allo schienale
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a Visitapoveri. «E sai cosa nasconde la cantina? Il
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prosegue la pedagogia. Questa cosa le sta piacendo. Se
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a Napoli. Come prima cosa scuole: obbligatorie, per grandi
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È nervosa, non sa cosa fare. Anche Graziella sembra
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a fare la stessa cosa qua. Hai capito?» ¶ Graziella
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Pagano protesta. ¶ «È una cosa idiota. Che si pretende
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Pagano scoppia a ridere. ¶ «Cosa riferiranno? Che i giacobini
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contiene. ¶ «Voi non sapete cosa dite. E sareste un
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ascoltando Baffi mentre spiega cosa c’è scritto nei
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banchieri: «È la stessa cosa! Queste carte valgono ugualmente
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Emanuele aveva redatto una cosa bellissima, commovente, nessuno sospettava
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Perché noi ancora no? Cosa aspettano? È giusto, è
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Vicarìa. ¶ «Dando soldi, qualche cosa s’ottiene.» ¶ Vanno in
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dell’Italia unita, altra cosa che fa ammattire i
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S’apprese, poi, una cosa bruttissima. Eran stati arrestati
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Sono carcerata.” ¶ Per quanto? Cosa mi faranno? Aveva imparato
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italiano. Voi avete scritto? Cosa scrivete voi? Voi siete
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Mo’ ti porta una cosa, mo’ un’altra. Non
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buttando in terra ogni cosa. Ogni tanto il più
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stesse dentro. Non sapeva cosa risponderle, infine azzardò: «Ho
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segno di no. ¶ «Qualche cosa sarà successa» le mormorò
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pronte a li castielle. ¶ Cosa vuol dire? Donna Crezia
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a Palermo, la prima cosa che Ferdinando ha fatto
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loro. Vedrai che ogni cosa sarà chiarita.» ¶ «Ils avaient
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muri, macchie di chissà cosa deturpano i soffitti dipinti
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per noi. E noi cosa facciamo? Parliamo di Costituzione
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consenso. Come andrà questa cosa? E io, intanto, che
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che dico io. E cosa dico io? ¶ Corruga la
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chiara con se stessa: cosa pensa, davvero, di quanto
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andrà a finire? E cosa è mai rivoluzione? ¶ Forse
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individualmente. Con simili premesse, cosa si realizzerà? ¶ La rivoluzione
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giochi servono alla medesima cosa. Quello lì, tanto crudele
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è chi lo sa cosa bisogna fare: c’è
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sostanza agli amici, una cosa in famiglia. ¶ Conta mentalmente
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del Lavinaio avvenne una cosa straordinaria: una dopo l
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se ne stanno vendendo, cosa pensano gli amici. ¶ Astore
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i materiali alla tipografia: cosa stamperò? ¶ Si sente stanca
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strilloni? Nel numero due cosa scriverò? Dentro la cartellina
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in provincia.» ¶ «Meu Deus. Cosa faremo di tutte le
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mai capito che la cosa più importante è educare
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capo dal foglio. «Vedi cosa s’ottiene con l
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l’avete visto? Ditemi cosa ne pensate, ve ne
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di ducati?» ¶ «E vedrai cosa gli succederà per il
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i “matrimoni alla repubblicana”?» ¶ «Cosa?» ¶ «Matrimoni alla repubblicana. Ti
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rispedendo a Parigi Faypoult. Cosa succederà? ¶ Altro fatto nuovo
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Vincenzo. Vogliamo sentire voi. Cosa ne dite?» ¶ Cammarano la
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volentieri a meno. ¶ «Una cosa terribile, mia cara!» le
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Rey le pubblichi?» ¶ «Tu cosa penseresti di me se
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foco”: sbiaditi, stanchi, arrossati. Cosa vi si legge, dentro
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reiten schnell». ¶ Nessuno sa cosa voglia dire, in Napoli
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Con angosciato stupore apprende cosa significa quando Sanges le
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interessare, mein Freundin. E, cosa molto strana, stare dentro
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attonita. ¶ «Proprio quelle parole? Cosa vogliono dire?» ¶ «Vogliono dire
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al Sebeto, presso Capodichino: cosa potrò mai scrivere su
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prego: si tratta di cosa importante.» ¶ Rientrano, lei siede
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io credo di sapere cosa veramente lo muove. Il
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vuole ancora? Vuol sapere cosa farò io? Conoscere il
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giornata. Si spoglia, scontenta. Cosa deciderà il Governo? E
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s’arrovella per capire. Cosa c’è, in quel
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fin dall’inizio, una cosa gratuita. Puerile. Come il
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c’è, Lenòr? Che cosa hai fatto?» ¶ Primicerio la
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brusco, afferrandole un braccio. «Cosa guadagni a lasciarti ammazzare
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spazio a ogni altra cosa. Le piace sentire le
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O stasera. Vi domando cosa si debba fare: siamo
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barche, che girano, manovrano. Cosa c’è? Tutti guardano
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di giorni, attività, pensieri? ¶ «Cosa potrò fare, in Francia
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potrei fare? Arrovellarmi? A cosa servirebbe?» ¶ Improvviso scatto di
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soffrire? Può veramente ogni cosa? Perché ha fatto vincere
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dal Tasso («Chi nessuna cosa fingesse, poeta non sarebbe