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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Mario Sobrero, Pietro e Paolo, 1924

concordanze di «cosa»

nautoretestoannoconcordanza
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non vederla più...! ¶ — Che cosa vuol dire? Allora toccherebbe
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E del resto, da cosa nasce cosa.... Domani o
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resto, da cosa nasce cosa.... Domani o dopo vedrete
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veste di seta. ¶ — Che cosa vieni a fare? Non
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ho già detto che cosa sei, – soggiunse il reduce
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proposito di beneficarlo, che cosa avrebbero potuto pensare il
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come se attorno ogni cosa le appartenesse. Scantonò rapidamente
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Pensi che accadrà qualche cosa in queste giornate? Io
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d’una moltitudine. Che cosa diceva quella voce? Egli
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miseria sarà distrutto, che cosa ci resterà? ¶ Vedeva innanzi
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oscurità, smisurata e informe cosa viva, scuotevano l’animo
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rastrellando la gente sparsa. ¶ — Cosa fate voi qui? – gridò
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fa male. ¶ — Sai che cosa c’è? – riprese il
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Dove sei andato? Che cosa hai fatto, Pietro? Mi
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fare non sapeva che cosa, prima di andarsene dal
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da parlarle di una cosa.... – disse Maria. ¶ — Come va
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licenziare tutti! Sentiamo che cosa mi devi dire. ¶ L
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buona! ¶ — Sì, ma che cosa vuoi da me? ¶ — Deve
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aria di tempesta. ¶ — Qualche cosa deve succedere! – esclamò Maria
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se potessero celarle qualche cosa; poi scomparve silenziosamente. ¶ — Povera
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stava per fare. Che cosa poteva dirgli quella donna
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che gli avesse detta cosa non vera, non vi
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suo sospetto atroce. ¶ — Che cosa devo dirti? ¶ — Voglio sapere
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e suo padre come cosa tangibile. Da quelle parole
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quasi trent’anni. Che cosa dovevo aspettare? Un matrimonio
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istintivo di cambiare ogni cosa. ¶ L’avvocato Barale, che
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a se stesso – che cosa merita di essere salvato
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cui era accompagnato. ¶ — Che cosa fai tu qui dentro
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Antonia per vedere la cosa nella giusta luce, ed
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ingegna di capir che cosa siano. Ha trovato, una
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antica e angusta. ¶ — Che cosa fa Pietro? – disse Antonia
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indietreggiare in disordine. Che cosa accadeva? Non si trovò
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sapeva che fare nè cosa potesse seguirgli. Si imbattè
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vuole e di che cosa è capace la gente
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ho dimenticato per che cosa è morto Mimo! ¶ Paolo
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venisse di lontano: – Che cosa diresti a tua madre
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Inconsapevole d’ogni altra cosa di questa terra, il
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affermava di ignorare che cosa contenessero, Antonia domandò ancora
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Ricoperse di nuovo ogni cosa con un lungo sospiro
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Bisognerà invece insegnare che cosa è l’uomo e
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è già fatto, che cosa sapete, in sostanza? ¶ Il
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attaccato in forze. Che cosa poteva succedere?... E dopo
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tutto il resto, che cosa contava per lei? ¶ Pietro
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i turni, registrando ogni cosa scrupolosamente. Sul portone s
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Guardate in terra che cosa c’è! ¶ Giovanni Ottarda
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Perchè hai tirato? Che cosa sei, tu? Il padrone
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Nessuno intanto sapeva che cosa risolvere, nessuno prestava soccorso
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mattone sull’altro che cosa mi sarei avanzato? Un
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guardando tutti. ¶ — Sono io. Cosa vuoi? ¶ Il pigmeo squadrava
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fare! Per ottenere che cosa? Per arrivare dove? Alla
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avvenimenti così gravi? Che cosa succedeva, là presso la
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E l’indomani, che cosa sarebbe accaduto? La strana
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un’ombra impenetrabile. Che cosa avrebbe potuto, in coscienza
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come sempre. – Ebbene, che cosa c’è di nuovo
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avvicinava. Per lei ogni cosa pareva aver cessato d
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ordine. L’ordine: che cosa avrebbe significato, domani, questa
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e l’individuo era cosa del signore, legata alla
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anche da loro. “Che cosa medita, dunque? – si chiedeva
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un mondo”. ¶ — Ebbene, che cosa ne pensa? – domandò ansiosa
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perchè vivo ancora. Che cosa aspetto? Eppure sento che
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intorno a sè ogni cosa come nella vertigine. ¶ * ¶ — Perchè
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dell’anima da ogni cosa terrena, nel suo corpo
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giunta. Dov’era? Che cosa faceva? L’esodo forzato
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qualche bomba – protestava – che cosa potete distruggere? Salta un
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ho già distrutto ogni cosa, – replicava Pietro. – Dentro di
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con la poesia che cosa cambii? – Pietro alzava le
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nel suo petto, qualche cosa d’ignoto fosse stato
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parlare, di conoscere che cosa avesse ora nell’animo
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mia squadra. ¶ — Intendo che cosa sono nella vita, qual
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atto di carità, che cosa sarei divenuto, che cosa
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cosa sarei divenuto, che cosa sarebbero i miei figli
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programma si riduce ogni cosa ad una questione di
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religione. Nella pratica che cosa sono gli uomini? L
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correnti sarebbero un’immensa cosa morta. ¶ Intorno alle torri
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suo seno, perchè fosse cosa sua, per sapere con
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una protesta! ¶ — Per che cosa vorresti protestare? – gli chiese
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suo aspetto di povera cosa logora, qualche uomo le
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di quella indifferenza – che cosa si mangia noi altri
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chiedere infine – a che cosa pensi? ¶ Senza dar segno
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Casa del popolo. – Che cosa vuoi dimenticare? – gli domandò
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botto. – Ma io che cosa sono? Non vedo più
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Chi c’è? Che cosa avete? Con questo caldo
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proprio nulla? ¶ — No, Maria! Cosa dovrei sapere? Ma tu
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o con altri. Che cosa facesse, non riusciva a
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con voce rauca. – Che cosa porti? ¶ Il giovine teneva
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frammento di dialogo che cosa fosse avvenuto. Ma il
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Vedeva in esso una cosa giacente in una solitudine
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lasciare di lui, come cosa non più umana, quella
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ora nel mondo ogni cosa andava bene. Anche Davide