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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Karol Wojtyła, Veritatis Splendor, 1993

concordanze di «coscienza»

nautoretestoannoconcordanza
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del cuore e della coscienza morale. ¶ 2. Ogni uomo non
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viva nella Chiesa la coscienza del suo "dovere permanente
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attraverso il dettame della coscienza, possono conseguire la salvezza
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lasciati al giudizio della coscienza soggettiva individuale o alla
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facile dire con buona coscienza: "ho sempre osservato tutte
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altra parte, proprio la coscienza di aver ricevuto il
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è il ruolo della coscienza nella formazione del profilo
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coercizione bensì guidati dalla coscienza del dovere".53 In particolare
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e al rispetto della coscienza nel suo cammino verso
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dovuto al cammino della coscienza, costituisce certamente un'acquisizione
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Si sono attribuite alla coscienza individuale le prerogative di
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di seguire la propria coscienza si è indebitamente aggiunta
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stesso che proviene dalla coscienza. Ma, in tal modo
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anche la concezione della coscienza: questa non è più
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orientati a concedere alla coscienza dell'individuo il privilegio
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tra legge morale e coscienza, tra natura e libertà
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assertore dei diritti della coscienza, affermava con decisione: "La
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affermava con decisione: "La coscienza ha dei diritti perché
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umana e con la coscienza, e propongono criteri innovativi
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e, in concreto, della coscienza personale. ¶ Dimenticando però la
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mediante il giudizio della coscienza. Il soggetto che agisce
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riflessione teologica.100 ¶ II. La coscienza e la verità ¶ Il
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persona, ossia nella sua coscienza morale: "Nell'intimo della
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morale: "Nell'intimo della coscienza - scrive il Concilio Vaticano
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che viene riservata alla coscienza morale. In tal senso
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un'interpretazione "creativa" della coscienza morale, che si allontana
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teologi la funzione della coscienza sarebbe stata ricondotta, almeno
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per i giudizi della coscienza, quanto piuttosto una prospettiva
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tipica del fenomeno della coscienza: questa si rapporta profondamente
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massimo il valore della coscienza, che il Concilio stesso
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il carattere "creativo" della coscienza, alcuni autori chiamano i
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di inutili conflitti di coscienza. ¶ 56. Per giustificare simili posizioni
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compiere praticamente, con buona coscienza, ciò che è qualificato
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la norma della singola coscienza, che deciderebbe di fatto
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secondo la quale la coscienza morale non sarebbe affatto
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l'identità stessa della coscienza morale di fronte alla
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questa interpretazione "creativa" della coscienza. ¶ Il giudizio della coscienza
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coscienza. ¶ Il giudizio della coscienza ¶ 57. Lo stesso testo della
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il senso biblico della coscienza, specialmente nel suo specifico
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dalla testimonianza della loro coscienza e dai loro stessi
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di san Paolo, la coscienza, in un certo senso
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o malvagità morale. La coscienza è l'unico testimone
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risposta alla voce della coscienza. ¶ 58. Non si apprezzerà mai
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ultimo dell'uomo. "La coscienza - scrive san Bonaventura - è
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il fatto che la coscienza ha la forza di
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dire, dunque, che la coscienza dà la testimonianza della
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suaviter all'obbedienza: "La coscienza morale non chiude l
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e la dignità della coscienza morale: nell'essere cioè
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a riconoscere che la coscienza fa da "testimone", ma
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il carattere proprio della coscienza, quello di essere un
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Rm 2,16). ¶ Il giudizio della coscienza è un giudizio pratico
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del bene morale, la coscienza è l'applicazione della
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situazione il bene. La coscienza formula così l'obbligo
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l'atto della sua coscienza, conosce come un bene
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concreta. Il giudizio della coscienza afferma "ultimamente" la conformità
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anche il giudizio della coscienza ha carattere imperativo: l
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condannato dalla sua stessa coscienza, norma prossima della moralità
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moralità. Il giudizio della coscienza non stabilisce la legge
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accoglie i comandamenti: "La coscienza non è una fonte
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concretamente dal giudizio della coscienza, il quale porta ad
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giusto giudizio della sua coscienza rimane in lui testimone
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Ma il verdetto della coscienza permane in lui anche
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nel giudizio pratico della coscienza, che impone alla persona
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Proprio per questo la coscienza si esprime con atti
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con la liberazione della coscienza dalla verità oggettiva, in
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e il bene ¶ 62. La coscienza, come giudizio di un
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il Concilio - che la coscienza sia erronea per ignoranza
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bene, e quando la coscienza diventa quasi cieca in
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secoli ha elaborato sulla coscienza erronea. ¶ Certamente, per avere
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per avere una "buona coscienza" (1 Tm 1,5), l'uomo deve
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l'apostolo Paolo, la coscienza deve essere illuminata dallo
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nei giudizi della nostra coscienza si annida sempre la
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Nondimeno l'errore della coscienza può essere il frutto
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ricorda il Concilio, la coscienza non perde la sua
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deriva la dignità della coscienza: nel caso della coscienza
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coscienza: nel caso della coscienza retta si tratta della
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uomo; in quello della coscienza erronea si tratta di
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dell'atto compiuto con coscienza vera e retta con
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il giudizio di una coscienza erronea.108 Il male commesso
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in nome della nostra coscienza, dovremmo meditare sulla parola
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luce (cf Gv 9,39-41). ¶ La coscienza, come giudizio ultimo concreto
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bene, e quando la coscienza diventa quasi cieca in
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pericoli della deformazione della coscienza allude Gesù, quando ammonisce
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appello a formare la coscienza, a renderla oggetto di
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dei giudizi veri della coscienza. Infatti, "per poter discernere
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per la formazione della coscienza i cristiani l'hanno
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nella formazione della loro coscienza devono considerare diligentemente la
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modo la libertà di coscienza dei cristiani: non solo
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perché la libertà della coscienza non è mai libertà
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Magistero non porta alla coscienza cristiana verità ad essa
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sempre al servizio della coscienza, aiutandola a non essere
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intima e viva nella coscienza morale, si manifesta e
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nella formazione d'una coscienza morale che giudichi e
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Chiesa fa sua la coscienza che l'apostolo Paolo
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vivere".147 La voce della coscienza ha sempre richiamato senza
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due diversi atteggiamenti della coscienza morale dell'uomo di
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pubblicano ci presenta una coscienza "penitente", che è pienamente
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fariseo ci presenta una coscienza "soddisfatta di se stessa
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pretende di eliminare la coscienza del proprio limite e
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Signore!" (Rm 7,24-25). ¶ La stessa coscienza troviamo in questa preghiera
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giudizi normativi per la coscienza dei fedeli, gli atti
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loro di considerarli in coscienza come moralmente obbligatori. Svolge
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impliciti, quando la loro coscienza non giunge a riconoscere
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che sale dalla loro coscienza, il Signore risponde con
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le domande della loro coscienza, quando nella Chiesa i
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donare pace alla sua coscienza e salvezza alla sua
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bene, ¶ non perda la coscienza del peccato, ¶ cresca nella