Egisto Roggero, I racconti della quiete, 1896

grandiosa di tutte quelle cose e del luogo. Ed

que’ viali, quelle vecchie cose dovean essere ancora piene

detti un mondo di cose belle e care, che

la stessa rigidezza di cose morte o addormentate da

un lampo di altre cose, lontane, di altre luci

lui solo, con le cose che avevano veduto il

triste di tutte quelle cose. ¶ Nessuno, aveva detto Max

delle finestre, le vecchie cose, i ritratti, i mobili

morti, là ove tante cose eran morte.... ¶ Il giovane

per un mondo di cose che non ardiva confessare

lui sognato tante belle cose.... Aveva composta molta musica

la gioventù che tante cose fa parer belle, se

quell’odore penetrante di cose verniciate da poco, sotto

trovasse, naturalmente. ¶ Tutte queste cose tranquillizzarono un poco la

che è passata sulle cose e che ha gelato