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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Stefano Jossa, La più bella del mondo, 2018

concordanze di «cose»

nautoretestoannoconcordanza
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gli interessava dire le cose in sé e per
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corrispondenza tra parole e cose, dire le relazioni fra
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le relazioni fra le cose. La lingua è perciò
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familiare perché fa risuonare cose che conosce: ¶ Con tutto
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Dio creò nominando le cose). Passando dal cielo del
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dare un nome alle cose anziché quella di ritenere
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sembra spostare completamente le cose: Alessandro Manzoni pretende che
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fare tutti le stesse cose anziché nella parità dei
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transitivo, tra parole e cose, senza mediazioni e senza
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d’accesso superiore alle cose, piú sofisticata e impenetrabile
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paura di nominare le cose per quello che sono
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complicazione, a guardare le cose da piú punti di
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che io guasti le cose tue, non guastare le
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modo in cui le cose vengono dette è importante
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si vogliono dire certe cose, naturalmente. ¶ La rima veniva
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legato al prevalere delle cose sui sentimenti, con una
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possibilità di guardare le cose da un punto di
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subito, automaticamente, letteratura. ¶ 4. ¶ Dire cose e dire parole, ovvero
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rapporto tra parole e cose, per scoprire qualcosa che
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capire come stanno le cose basta l’uomo della
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parole e lingua di cose, che risale ai primordi
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sua. La lingua di cose dei personaggi di Guzzanti
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molto diverso, trovando in cose dissimiglianti la simiglianza. ¶ La
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capacità di congiungere le cose fra loro, all’insegna
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comunque reali, tra le cose: per creare metafore, e
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impossibilità di designare le cose, la cui realtà è
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di definito, perché le cose vivono nella trama di
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di tenere insieme piú cose, novità, che è data
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la celebra «quando alle cose insensate ella dà senso
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serviva a definire le cose nella loro relazione col
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tra la letteratura di cose e la letteratura di
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cui la letteratura di cose è azione che incide
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fantasie». La letteratura di cose, però, Saviano lo sa
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vuole fare letteratura di cose. Per dire le cose
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cose. Per dire le cose, infatti, Saviano non può
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di parole anziché di cose che è fatto il
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insomma, la lingua delle cose, di cui pure gli
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traducendole in parole, le cose spariscono: non sono piú
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spariscono: non sono piú cose, ma parole. Sono diventate
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manifesto della scrittura di cose Saviano ha bisogno di
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le parole non sono cose, ma, appunto, parole è
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ignara del valore delle cose, ma Dante continuò finché
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di tempo; ci sono cose piú importanti da fare
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confessi la verità, molte cose ella non le dice
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della natura, che le cose apprese siano piú importanti
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alla galera; lasciare le cose a metà, da inconcludente
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contrapposizione tra parole e cose, forma e contenuto, che
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perdere il senso delle cose, rinunciare a dare importanza
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che la lingua delle cose concrete, dei bisogni e
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spontanea e vicina alle cose, prima che il tempo
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ebbrezza? Essa mostra le cose nascoste», Epistulae, I, 5, 16) a
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scoprire nel mondo antico cose diverse da quelle a
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riflessione, che cambia le cose, e quella che ci
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perché pretendeva che le cose fossero certe, che le
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contrappone alle parole le cose, come tante altre volte
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questo libro. Però le cose sono fatte, ancora una
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parole fanno leggere le cose in maniera diversa, le
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le parole devono designare cose, idee e concetti senza
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equivalenza tra parole e cose è a sua volta
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resistere al dominio delle cose che ci circondano, trasporle