Domenico di Giovanni, [Sonetti], 1449?

vidi l'Anguille ¶ Far cose, ch'io non so

s'elle son ben cose strane, ¶ Che infornando migliacci

siam vaghi di due cose, ¶ D'aceto dolce, e

unguento, ¶ Vuolsi compor di cose più sottili, ¶ Che risolva

risolva di fuor le cose drento: ¶ Grasso di grilli

buon covile ¶ Si ghiribizzan cose esterminate, ¶ Però ne son

E però in tutte cose impaziente, ¶ Fa traboccar all

anno ¶ Con molte varie cose trionfiano: ¶ I pesci tra

sonato. ¶ Poi vidi molte cose, che gran dubbio ¶ Mi

mente tua a queste cose belle. ¶ In prima dice

non abbagli. ¶ Di queste cose fa nè più nè

l braccio, ¶ E queste cose non tenere a sdegno

E poi di queste cose ch'io ti narro

E poi con queste cose fa che abbia ¶ Del

E poi con queste cose sì te striga ¶ A

un paniello, ¶ E queste cose cuoci con un tetto

contento ¶ Con l'altre cose, che tu puoi avere

con moltitudine, ¶ Con le cose cordiali il gusto accenna

l poverello, ¶ E le cose intrigate tosto spacci: ¶ Più

è usanza di tal cose fare. ¶ Vero è che