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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Dante Alighieri, Divina Commedia, 1321

concordanze di «cose»

nautoretestoannoconcordanza
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dirò de l'altre cose ch'i' v'ho
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mosse di prima quelle cose belle; ¶ sì ch'a
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dai tu vanto, ¶ intese cose che furon cagione ¶ di
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dee di sole quelle cose ¶ c'hanno potenza di
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a me non fuor cose create ¶ se non etterne
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dentro a le segrete cose. ¶ Quivi sospiri, pianti e
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elli a me: «Le cose ti fier conte ¶ quando
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a la lumera, ¶ parlando cose che 'l tacere è
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forma di predicere più cose a divenire a la
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messer Farinata predice molte cose e di quelle che
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ha mala luce, ¶ le cose», disse, «che ne son
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loro e in lor cose, ¶ come udirai con aperta
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riguarda ben; sì vederai ¶ cose che torrien fede al
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A ben manifestar le cose nove, ¶ dico che arrivammo
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che vinci ¶ tutte le cose, fuor che ' demon duri
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miseri seguaci ¶ che le cose di Dio, che di
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il fiammeggiar de le cose unte ¶ muoversi pur su
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ch'i' ho le cose conte, ¶ perch' altra volta
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di castella, ¶ e con cose nostrali e con istrane
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sé e di sue cose. ¶ Poi fui famiglia del
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teschio e l'altre cose. ¶ «O tu che mostri
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i' vidi de le cose belle ¶ che porta 'l
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come colui che nove cose assaggia. ¶ Da tutte parti
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del ciel, di queste cose accorta», ¶ rispuose 'l mio
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fa de l'orribili cose?». ¶ E l'ombra che
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stupor m'eran le cose non conte; ¶ ond' io
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ch'a veder queste cose ¶ non ti fia grave
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mente pur a le cose terrene, ¶ di vera luce
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di fori ¶ a le cose che son fuor di
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odio proprio son le cose tute; ¶ e perché intender
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alto, fisso a le cose terrene, ¶ così giustizia qui
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Veramente più volte appaion cose ¶ che danno a dubitar
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e predicesi qui alcune cose a venire de la
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l'ombre, che parean cose rimorte, ¶ per le fosse
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errore, ¶ dichiareranti ancor le cose vere. ¶ Ma dì s
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col suo coro ¶ forti cose a pensar mettere in
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aspetto a l'alte cose ¶ che si movieno incontr
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Piangendo dissi: «Le presenti cose ¶ col falso lor piacer
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primo strale ¶ de le cose fallaci, levar suso ¶ di
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che di tutte altre cose qual mi torse ¶ più
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dichiaroe a Dante quelle cose ch'elli vide, trattando
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donna: «Questo e altre cose ¶ dette li son per
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di trattare de le cose divine invocando la scienza
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fu' io, e vidi cose che ridire ¶ né sa
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deliro, ¶ e cominciò: «Le cose tutte quante ¶ hanno ordine
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ritenere, avere inteso. ¶ Due cose si convegnono a l
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di Longobardi; e alcune cose si dicono qui in
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d'un atto uscir cose diverse: ¶ ch'a Dio
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la virtute de le cose nove. ¶ Più l'è
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durar poco; ¶ e queste cose pur furon creature; ¶ per
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hai nomati ¶ e quelle cose che di lor si
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mente unita in più cose divise. ¶ Io vidi più
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quando, da tutte queste cose sciolto, ¶ con Bëatrice m
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contingenze essere intendo ¶ le cose generate, che produce ¶ con
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spirto al suo principio cose, ¶ ch'io non lo
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termine hanno. ¶ Le vostre cose tutte hanno lor morte
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ottusi, ¶ così vedi le cose contingenti ¶ anzi che sieno
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nol dirai»; e disse cose ¶ incredibili a quei che
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di che tutte le cose son ripiene, ¶ non pò
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de la bocca, «Che cose son queste?», ¶ mi pinse
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che tu credi queste cose ¶ perch' io le dico
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sua picciolezza e le cose mondane, ripetendo e mostrando
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la notte che le cose ci nasconde, ¶ che, per
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io; ¶ tu hai vedute cose, che possente ¶ se' fatto
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fede è sustanza di cose sperate ¶ e argomento de
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io appresso: «Le profonde cose ¶ che mi largiscon qui
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pareglio a l'altre cose, ¶ e nulla face lui
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da sé sian queste cose acerbe; ¶ ma è difetto
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quando Laterano ¶ a le cose mortali andò di sopra
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la mia donna di cose ¶ di che la mente
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tue vestige, ¶ di tante cose quant' i' ho vedute