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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, Colei che non si deve amare, 1910

concordanze di «cose»

nautoretestoannoconcordanza
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della solitudine, son tutte cose che possono facilmente persuadere
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tradiva in tutte le cose della sua piccola vita
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E di tutte le cose che leggeva nel giorno
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tre volte la settimana. ¶ Cose che il Riotti trovava
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piccole come nelle grandi cose della sua vita. Ormai
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impertinente in tutte le cose che non la riguardavano
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d’esseri o di cose. ¶ A poco a poco
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esser pratica di queste cose. La Mercedes a quell
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ci pensare; queste sono cose da sbrigarsi fra donne
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piccina » e dicendole molte cose amorevoli a bassa voce
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disperato, voleva far mille cose, ma non poteva più
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dalla bocca. Disse molte cose incomprensibili, poi un nome
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andato per semplificare le cose, — ebbe la sfrontatezza di
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dèeleganza su tutte le cose ch’erano intorno a
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che osservava tutte queste cose con un certo sdegno
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sentirsi prendere... Ma erano cose recesse, fuggevoli, che accarezzava
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fiamme indistinte, guizzi di cose non vedute, non sapute
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in un vuoto di cose più alte che il
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privilegio di tutte le cose a lui negate. Non
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nascono dalle più futili cose. Bisognava esser agile, destro
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un far donnesco di cose appartenenti alla strada, forse
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Egli camminò fra queste cose, respirando a pieni polmoni
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continuare a dirvi le cose un po’ ridicole che
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amica, cioè tutte le cose più pure che sian
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nome onorato, le stesse cose faceva e con lo
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poiché d’entrambe le cose era scarso, ma col
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ficcare il naso nelle cose altrui. ¶ Arrigo faceva discretamente
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accortezza di tutte queste cose insieme, calcolando le proprie
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antichi gentiluomini, avversatori di cose nuove, abbottonati nelle marsine
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sofferto nella vita, le cose più logoranti per la
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che gli faceva dire cose profonde con una piacevole
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ultima battaglia decisiva. ¶ Le cose andaron bene e male
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intorno a tutte le cose che rappresentano valore s
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alla famiglia di molte cose che sapeva essere nel
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il gran prestigio delle cose d’oro. ¶ Quando l
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Ma questo non eran cose che intenerissero il cuore
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insomma tutte l’altre cose che di lontano gli
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sentivano da tutte le cose circostanti scaturire una inconsumabile
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mormori un silenzio di cose vive, canti nel verde
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Ruskaia sorrise. Tutte le cose del mondo hanno la
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Oh, non raccontate queste cose al vostro vicino! Già
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splendore, fatta di tante cose dissimili: dall’applauso che
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bisbiglio, uno strepito di cose lontane, imminenti, aspre, dolci
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la necessaria parabola delle cose umane, e partendo si
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del quale si dicevan cose mirabili, aveva messo un
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o di bizzarro nelle cose mondane, la taccia pubblica
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grande malinconia pensando alle cose che sono passate, alle
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che sono passate, alle cose che non possono... ¶ —... tornare
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sottovoce. — Che fai? ¶ — Molte cose. — Poi, con un gesto
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gesto vago, ripetè: — Molte cose. ¶ Ella lo guardò attentamente
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visto bambino, e certe cose ve lo posso ben
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retrobottega erano successe varie cose, da quando Arrigo non
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parlato di tutte queste cose... Ora che sono qui
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molto curiosa... di certe cose almeno. Dimmi dunque, dimmi
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ragazze, in genere, queste cose non le dicono... ma
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ringraziarti di tutte questo cose? ¶ — Eh, via, sciocchina! Ti
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badare a queste minime cose. Eppure aveva tante volte
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per via discorrendo di cose dolci. Seduta presso il
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tristezza, la malattia delle cose circostanti; non li alimenta
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ficcavan il naso nelle cose altrui, i disoccupati se
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fino alle più piccole cose e mette un velo
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valore di queste piccole cose. ¶ Se qualche volta, recandosi
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disse. — Non prendete le cose a questo modo e
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i vasti romori delle cose parevano accrescersi d’una
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perchè il mondo certe cose le indovina, e Dio
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un tono scherzoso. ¶ — Molte cose, — diss’egli. — Vi racconterò
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interessi mai di queste cose, Lela! — osservò la madre
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si raccontano molte belle cose nei ricevimenti di signorine
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non devi dire queste cose. A tutto si rimedia
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sesto a tutte queste cose. Ho molte gioie ancora
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voi mi scrivete certe cose, mi costringete a certe
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mi costringete a certe cose, che io non devo
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avete a dirmi? ¶ — Tante cose. Vieni, sii buona. ¶ — Dov
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poco. ¶ — Perchè? ¶ — Per tante cose... tante cose... ¶ — Raccontami, Loretta
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Per tante cose... tante cose... ¶ — Raccontami, Loretta. ¶ — No, che
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posso parlarti di queste cose ora. ¶ — Perchè? — fece Loretta
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bocca era crudele. ¶ — Molte cose... — disse, e ripetè con
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con una cantilena: — Molte cose... ¶ — Per esempio? ¶ — Lo devi
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egli non sentiva queste cose; queste cose erano solamente
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sentiva queste cose; queste cose erano solamente nel suo
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più alcuna fra le cose che un tempo erangli
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saziarsi di lei... Tante cose avrebbe potuto, e non
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maggior confusione possibile di cose vedute: son puntuali come
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di cartoline illustrate; delle cose altrui si curano poco
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e gli perdonava molte cose, troppe cose. Lo aspettava
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perdonava molte cose, troppe cose. Lo aspettava qualche volta
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guardava tutte le sue cose; gli portava mazzi di
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nella sorte naturale delle cose; le pareva che in
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lei, narrandole particolari futili, cose prive per sè stesse
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a tutte le semplici cose della terra gli pareva
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traeva da tutte le cose un insostenibile fulgore. Con
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giovine. — Vorrei dire tante cose inesprimibili... Vorrei quasi cantare
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discorrendo fra loro di cose gaie, s’eran fatto
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molto ghiotta, le offrivano cose delicate, poi quel giorno
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è mancato finora? ¶ — Due cose ho pensato: o che
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Egli si raffigurò queste cose minutamente, angosciosamente, come alcuno
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giardino, m’hai dette cose talmente gravi, che ne
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qualche inseguitore; le dicevan cose provocanti, la tormentavano, chi
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nel parlarmi d’altre cose: « La mia famiglia m
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servono a raccontare le cose troppo difficili a dirsi
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mani, non erano più cose tranquille. ¶ — No, lasciami stare
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in ogni modo queste cose è meglio non divulgarle
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ingombra di tutte queste cose; un estremo disordine vi
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che di tutte queste cose. Ella non aveva mai
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che vieni, che porti cose d’oro indosso e
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ripreso ad amare le cose lecite, sarebbe stata d
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questo folle peccato; le cose che più mi tentarono
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sommissione: ¶ — Potrò fare queste cose? ¶ — Certo; — egli rispose. — Potrai
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suo torbido universo. ¶ Da cose fortuite, in lui scaturivan
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disordine di tutte le cose umane, la loro colpa
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uomo ragionava di queste cose con una tranquillità mortale
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vedono succedere le stesse cose. ¶ — Baruffe? — domandò Arrigo. ¶ — No
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voce di tutte le cose; era il suo nome
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mutati gli aspetti delle cose; in lui scemava perfino
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che fa parlare le cose, e noi, attoniti qualche
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storia di tutte le cose ch’eran passate fra
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ombra, quell’ombra delle cose che stanno per mutar
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tante e così terribili cose a dirsi, che le
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sempre, su tutte le cose. Nel guardarla, i miei
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tutto un mondo di cose vertiginose... Ma perchè vuoi
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insieme, a lungo, di cose lievi, lievi come le
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d’animali o di cose, non un correre d
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tutto il cerchio delle cose visibili, roteava una notte
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memoria frammezzo a tante cose. ¶ La guardava, la interrogava
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a dirmi? ¶ — Sì, molte cose... ma ho paura di
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tutto ascoltarti. Avevi molte cose a dirmi... Dunque parla
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per lottare contro queste cose immense; anzi troppo spesso
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si dilettava nel ripeterle cose dolci e lascive, le
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e lascive, le stesse cose d’un tempo, quand
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guardare. Il senso delle cose presenti gli tornava a