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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Sgorlon, L'armata dei fiumi perduti, 1985

concordanze di «cose»

nautoretestoannoconcordanza
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Anita, tutta persa in cose futili e prive di
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ormai lontanissime, e le cose perdute dell’infanzia e
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improvviso, portandosi dietro quattro cose raccolte alla rinfusa, nell
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tentativo sempre sconfitto dalle cose. Arturo era rimasto lassù
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aspetto di tutte le cose abbandonate, come le isbe
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di come andavano le cose. ¶ Marta si mise le
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pieno, era stracarico di cose da fare e di
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tornati a parlare di cose liete e a fare
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a pensare proprio a cose di quel genere, di
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guerra e di altre cose complesse e disgraziate. Le
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non significava indifferenza alle cose dell’amore e del
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possibile pensare a quelle cose, in quell’aria di
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Perché? Cos’hanno fatto?» ¶ «Cose da pazzi. Hanno preso
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guerra, che rendeva le cose sempre più tremende e
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da decenni, quando le cose avevano cominciato ad andare
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tempo, e infatti ripetevano cose già fatte in molti
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zona. ¶ Gavrila disse queste cose a bassa voce, come
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in cui pensava queste cose, sentiva di essere aggredita
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difettoso di ventre, e cose del genere. ¶ «Mangia, ragazzo
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maledetti a seconda delle cose che vi succedevano, e
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per sé tutte queste cose, e le veniva dicendo
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si eran messe le cose si sanavano un poco
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le parole attorno alle cose che formavano il cardine
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dove era piacevole fare cose che non aveva mai
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cioè per tutte le cose le quali, quando ci
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di confidare anche queste cose segrete a Marta, ma
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di attrazione per le cose raffinate ed eleganti. Evidentemente
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al magma confuso delle cose che non si dicono
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una canzone che racconta cose vere» disse Urvàn. ¶ «Lo
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andate a finire le cose. Era turbata perché Arturo
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dalle fondamenta. Accadevano le cose più inaudite. Molti paesi
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alla vendetta. Ma le cose andarono molto diversamente. In
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che avevano influenza sulle cose umane, e le facevano
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vita, non fossero che cose secondarie e di scarsa
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guerrieri. Ma anche altre cose lo attiravano, e infatti
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Preferisci la guerra?» ¶ «Preferisco cose da uomo, perché sono
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loro seppellimento gli sembravano cose da uomini, di cui
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che, di fronte a cose siffatte, doveva stare là
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perdersi un po’ nelle cose da fare e di
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lei a sovrintendere alle cose. ¶ In realtà i partigiani
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per accadere che le cose si appianassero, si sgrovigliassero
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di Marta verso le cose cominciava a penetrare anche
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ossia le diceva le cose che aveva sentito da
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che osasse dire quelle cose a una vedova rispettabile
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donne. Io so poche cose di questo mondo, ma
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solo come stanno le cose.» ¶ «Parlate così perché siete
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di continuo a queste cose. Ma come sarebbe potuta
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inclinazione particolare per le cose di religione, perché uno
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nostalgia intensa per certe cose che la guerra aveva
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cominciato a vedere le cose con maggiore chiarezza, perché
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la speranza che le cose rimanessero in quel modo
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modo di considerare le cose molto più vasto del
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con la realtà delle cose. Nessuna di esse poteva
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ogni volta che le cose si mettevano male. Ne
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l’allarme. Per queste cose lui aveva l’agilità
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chissà dove. Insomma alcune cose oscure che circondavano i
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sera, desiderava occuparsi di cose comuni e quotidiane, e
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una maledizione insita nelle cose stesse, originaria, inevitabile, perché
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avevano complicato terribilmente le cose, che andavano sempre oltre
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Ma per Marta le cose stavano diversamente. In lei
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che avevano in mente cose differenti, ma erano tutti
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come andavano veramente le cose sui fronti, e si
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gli odiati Rossi dicevano cose vicino alla verità, e
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convinse definitivamente che le cose della guerra andavano molto
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Bene o male le cose si risolvevano e le
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dalla Germania, perché certe cose i cavalli le avvertivano
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Chissà perché, in molte cose amava le dimensioni piccolissime
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strana passività che le cose cadessero loro addosso, senza
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destino? ¶ Da tutte queste cose risultava che gli altri
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dalla lunga serie delle cose da fare, che si
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si accorse che le cose tremende di cui aveva
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continuare a fare le cose di sempre, e nient
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sapeva come andavano le cose del mondo, e non
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invasore e che le cose e le donne di
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si occupava soltanto delle cose vicine e più cariche
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era lieto che le cose fossero andate com’erano
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era convinto che le cose sarebbero cambiate presto in
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Ma i cosacchi queste cose non le sapevano, nessuno
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abbattimento, e sentiva queste cose anche nelle parole del
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pensava pressapoco le stesse cose. ¶ Il volto solcato di
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pieno di praticità. Nelle cose non mascherava più il
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d’amore erano le cose più inutili del mondo
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nervi, ossia per molte cose. Adesso che diventava sempre
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e in tutte le cose sentiva odore di disfacimento
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dall’andamento generale delle cose. ¶ Spesso, sopra ogni altro
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all’andamento feroce delle cose. Tanto era una fatica
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in realtà intendesse altre cose, che la donna fingeva
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facendo una di quelle cose che dovevano restare nascoste
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come erano andate le cose, e la propria stanchezza
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anziani. Erano successe tante cose che egli, pian piano
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un segno che le cose si stavano mettendo veramente
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così. Tu vedi le cose lontano, Urvàn…» ¶ Ma mentre
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mentre Gavrila diceva queste cose, i suoi pensieri andavano
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prete disse soltanto poche cose, come controvoglia, quasi non
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fuori da tutte le cose. Quando lo fecero gli
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se ognuna di quelle cose fosse una serpe che
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non poteva smettere. Disse cose strane che gli passavano
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parlargli e a insegnargli cose che appartenevano alla sua
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vecchio, erano altre le cose cui pensava, e cioè
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e gli diceva quelle cose al posto dell’unica
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pure aveva stranamente delle cose da ribadirgli, la fierezza
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In Ghirei accadevano due cose opposte e strane. Da
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conto che v’erano cose impossibili, e non le
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appassionato nel dire queste cose, ed era convinto di
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del suo vedere le cose, riusciva a scorgere una
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divisa. Come vanno le cose?» ¶ «Non bene, eccellenza.» ¶ «Per
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vera dello stato delle cose, o intimamente la rifiutava
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del loro territorio, accadevano cose ben più terribili, e
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Abrek. Lui sapeva poche cose del mondo, ma una
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Adesso devi spifferare le cose anche a noi.» ¶ «Non
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a ricominciare. ¶ Nonostante le cose che accadevano intorno, era
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non credeva più nelle cose e nelle idee. Non
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con sé le poche cose del suo culto, e
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dare, al presidio, né cose da fare, se non
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in un’infinità di cose, e le colorava di
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confusione impressionante, dove le cose si rimescolavano con disordine
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voglio neanche sentirle, queste cose.» ¶ «Non vuol sentire parlare
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veramente sopravvivere…» ¶ Più le cose diventavano difficili e pericolose
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diceva di continuo queste cose, e Urvàn non rispondeva
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da fare, e le cose incalzavano. La levatrice e
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malincuore, perché fuori le cose erano sempre tanto diverse
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sui carri le loro cose per andare chissà dove
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un po’. Poi le cose si aggiusteranno…» ¶ Urvàn la
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molto che sapesse le cose fino a questo punto
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dalla logica stessa delle cose, perché un popolo non
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sterminati, come tutte le cose del mondo stava anche
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debolissima, desiderava che quelle cose non fossero avvenute mai
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erano riuniti, una delle cose pretese da Stalin era
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si placassero, e le cose si normalizzassero, seguendo la
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grande stanchezza di quelle cose e uno sterminato bisogno
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tornare a spiegare tante cose, in un angolo del
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ancora sovrastata da tante cose cominciate e non finite
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di lana. V’erano cose che dal punto di
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servire alla vita, e cose cui Marta non riusciva
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Cominciò a osservare le cose raccolte e ammucchiate, nella
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cui si trovava. Certe cose, alcune foto, una scheggia
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stato erano le infinite cose che aveva radunate nel
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tempo era lontano, tante cose erano successe nel mezzo
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per ciascuno, con tante cose da fare per tornare
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Anche per lui le cose non sarebbero state molto