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esplorazioni verbali


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Pantaleo Carabellese, Il problema della filosofia in Kant, 1938

concordanze di «cose»

nautoretestoannoconcordanza
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l'essenza necessaria delle cose? Lo scetticismo di Hume
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ed identico delle stesse cose (effetti) dalle stesse cose
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cose (effetti) dalle stesse cose (cause). Hume chiama la
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arbitrario nell'imporre alle cose quel nesso necessario ed
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non può constatarsi nelle cose stesse. L'accadimento, datoci
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trovare nella natura delle cose e che è espressa
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il nesso intimo delle cose. ¶ Il principio di causa
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il nesso intimo delle cose; ma rifiuta la conclusione
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i nessi tra le cose» (pag. 12). Lo stesso pensare
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p. 19). Però queste tre cose ce le dirà della
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E se sono due cose diverse, corporeità ed estensione
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unificazione costitutiva delle singole cose in quanto tali. Questa
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ideali; è sapere le cose come stanno. Perciò il
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rivolgersi a conoscere le cose, si rivolge a conoscere
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e quali sono le cose che conosciamo, occorre che
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di dover conoscere le cose e ci occupiamo invece
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Questa deve cogliere le cose come tali; ora in
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può essere inseità delle cose (paragr. 11, 12, 13 - osserv. I): 2) ma
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osserv. I): 2) ma delle cose è richiesta l'esistenza
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pag. 53): «Noi possiamo intuir cose apriori per mezzo della
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è spazializzare, e le cose, nella realtà a noi
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se essi fossero comunque cose in sè o loro
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la matematica investa le cose in sè: in questo
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l'esperienza verso le cose che devono corrispondere; l
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sè o fosse delle cose in sè, ciò non
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l'imprescindibile fenomeno delle cose. Ma d'altra parte
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il fenomeno reale delle cose con l'intuire puro
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l'effettiva esistenza delle cose in sè – Cartesio –) nè
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tale esistenza riducendo le cose a rappresentazioni). Prende così
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dubitare della esistenza delle cose e tanto meno che
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cioè l'essenza delle cose dataci dalla matematica (essere
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essere l'essenza delle cose considerate in loro stesse
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la faccia esteriore delle cose, quale deve essere per
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la essenza intima delle cose e queste cose pur
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delle cose e queste cose pur le intuiamo e
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avere nella coscienza le cose; deve quindi esserci un
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l'essenza conosciuta delle cose sia idealisticamente determinata: l
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anche il fenomeno delle cose stesse, che perciò da
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Kant e cioè: le cose che sono nella conoscenza
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sono nella conoscenza sono cose di conoscenza, cioè sono
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cioè sono ideali le cose ideali. Non è però
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per il quale le cose stesse nella loro esistenza
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idealità (non appartenenza alle cose in sè; sua intuitività
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cogliere l'essenza delle cose reali quale può risultare
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come nesso tra le cose esistenti. Si esclude che
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Si esclude che queste cose esistenti e formanti la
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realtà intuitiva, cioè delle cose singolari esistenti, alla realtà
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soltanto come insieme di cose che esistono, ma anche
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natura, saranno leggi delle cose in sè? Kant dice
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queste leggi costitutive delle cose in sè non potremmo
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se essa concernesse le cose in sè; ma la
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dunque non è delle cose in sè. ¶ Queste cose
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cose in sè. ¶ Queste cose che troviamo nella natura
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non possono essere le cose in sè. ¶ Nel paragr
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un secondo problema: queste cose, non ostante che non
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che non possano essere cose in sè, pure sono
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natura è legalità delle cose esistenti; in tale concetto
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non ci fossero le cose di natura esistenti: quindi
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pag. 78). A darci queste cose naturali esistenti Kant introduce
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legalità dovesse riguardare le cose in sè non la
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perciò riguarda i fenomeni. Cose esistenti di natura saranno
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oggetti corrispondano veramente a cose esistenti. Questi concetti potrebbero
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abbiamo da fare con cose in sè (le proprietà
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sono) ma soltanto con cose come oggetti di una
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del suo criticismo: queste cose in sè hanno una
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quanto è legalità di cose che ci risultano esistenti
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sè e fatto di cose). Or questa soluzione è
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le essenze universali delle cose, sono lontanissimi dalle categorie
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forma dell'intuire le cose esterne in quanto tali
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lo spazio; intuire le cose, è vederle in una
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questa successione anche alle cose esterne solo indirettamente per
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dei fatti e delle cose? 2) donde e perchè la
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compito di conoscere le cose in sè; ma esso
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compito la conoscenza delle cose come sono nella conoscenza
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conoscenza è solo di cose quali si presentano; in
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alla costituzione di queste cose egli non può avere
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fonda sulla distinzione tra cose in sè e fenomeno
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pel quale soltanto troviamo cose nella natura, come, infine
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legame di tutte le cose che fa una la
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natura. Il coesistere delle cose naturali è sempre un
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è l'insieme di cose naturali costitutive del mio
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servire questi ad organizzare cose in sè, faremmo cosa
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fenomeno e non delle cose in sè. Sarebbe come
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messa al limite tra cose in sè e fenomeno
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mai essere riferiti a cose in sè, ma soltanto
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mai la singolarità delle cose costituenti la natura, la
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si attua? Singolarità di cose e di fatti che
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che esse siano delle cose in sè, o almeno
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i concetti puri come cose; la purezza delle categorie
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la stessa necessità delle cose in sè. Quando invece
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a chiamare noumeni queste cose in sè, inattinte e
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le essenze vere delle cose sono le loro essenze
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è l'idea. Queste cose, nella eternità loro, nella
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che idee. Così le cose in sè come noumeni
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questo mondo noumenico di cose in sè intelligibili deve
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di esse (cioè delle cose in sè) non sia
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la quale perciò diceva cose diverse secondo i diversi
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dinanzi al fenomeno delle cose, alla cosiddetta natura; dall