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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Paolo Maspero, Odissea [traduzione da Omero], 1867

concordanze di «così»

nautoretestoannoconcordanza
1
1867
appella ¶ La sua follia. Così sposava Egisto ¶ D'Agamennón
2
1867
Ora contro di lui così t'adiri? ¶ Quai detti
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1867
potrìa. ¶ E a lui così Minerva: O Giove, o
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1867
e dell'assente padre ¶ Così dato gli fosse interrogarlo
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1867
Chinò verso Minerva, e così disse: ¶ Ospite mio, se
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1867
ospiti un giorno. ¶ E così Palla rispondea: Ciò tutto
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1867
ricambiar lo possa. ¶ Mentre così dicea, del caro padre
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1867
e al vate lagrimando ¶ Così dicea: Femio, buon Femio
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1867
se in udirla ¶ Pur così ti contristi, alle tue
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1867
Tafi esperti naviganti impera. ¶ Così parlava infinto; e in
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1867
in piedi, ¶ E alfin così parlò d'Eupite il
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1867
eterno sonno il colga. ¶ Così nessuna delle achive donne
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1867
Ella tre lunghi ¶ Anni così la sua frode nascose
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1867
immortal gloria ¶ N'avrà così la madre, ma secura
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1867
d'arcani eventi, ¶ E così profetando il labbro aperse
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1867
annunziatori. ¶ Certo Ulisse perì. Così perito ¶ Con lui tu
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1867
achivi sposerò la madre. ¶ Così detto, s'assise. Alzossi
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1867
il figlio d'Evenorre, ¶ Così a lui replicò: Malnato
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1867
mano gli stringe, e così parla: ¶ O tu, valente
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1867
d'Ulisse al figlio. ¶ Così dicendo, dalla man d
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1867
uccida. - Ed altri invece ¶ Così dicea: Chi sa che
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1867
a chi la impalma. ¶ Così tra lor favellano i
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1867
viso onta non rechi. ¶ Così disse; e la vecchia
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1867
feci ad Euriclea palese. ¶ Così detto, avvïossi; e taciturni
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1867
prima ¶ Del Saturnio signor. Così volava ¶ L'intera notte
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1867
Minerva il precedea, ¶ Che così gli parlò: Figlio d
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1867
a lei porgesse, ¶ E così supplicava al Dio Nettuno
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1867
torniamo alle paterne rive. ¶ Così Minerva; ed esaudirne i
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1867
Ignoto a voi, quantunque ¶ Così lontani, non sarà, cred
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1867
sua gloria ¶ Immortal durerà. Così l'audacia, ¶ Così la
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1867
durerà. Così l'audacia, ¶ Così la lena nel mio
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1867
nozze! ¶ E al re così di novo il giovinetto
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1867
appese, giubilando ¶ Che avesse così bella opra compiuto! ¶ L
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1867
cocchio all'alma Sparta. ¶ Così dicendo, Pallade repente ¶ Al
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1867
eterni Numi ¶ T'accompagnan così. L'armipotente ¶ Augusta figlia
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1867
padre, che fra lor così dicea: ¶ O figliuoli, m
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1867
la beltà sul viso. ¶ Così gli amici e i
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1867
insieme ¶ Non mi cruccio così, come d'un solo
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1867
propria casa abbandonò bambino. ¶ Così dicea l'Atride; e
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1867
palese. Mentre pende incerto ¶ Così fra due l'eroe
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1867
Il dolce vino, e così tolse a dire: ¶ Atride
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1867
degli Achei l'aspetto. ¶ Così rimase a tutti ignoto
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1867
legno allontanata. ¶ Per lui così tutti gli Achei fûr
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1867
innanzi la Ninfa, e così disse: ¶ Straniero, il senno
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1867
Immortale. - E a me così la Diva: ¶ Questo pur
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1867
e quel fetor disperse. ¶ Così tutto il mattino accovacciati
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1867
ha consigliato ¶ Di tradirmi così? da me che brami
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1867
cavalli. Entro l'insidia ¶ Così caduto, qual tauro al
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1867
ricrear le genti. ¶ E così lieta sorte a te
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1867
Un'altra volta noi così giungemmo ¶ Al fiume Egitto
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1867
E i parenti oblïando, così dolce ¶ Al cor mi
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1867
tu l'avrai. ¶ Mentre così l'Atride Menelao ¶ Col
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1867
ei dunque navigar potea? ¶ Così dicendo, Noemon redìa ¶ Alle
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1867
in un agguato . ¶ Apprenderà così quanto gli giovi ¶ Andar
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1867
potea ¶ Formar parola. Alfin così proruppe: ¶ Perché dunque ei
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1867
Io, regina, non so. - Così dicendo ¶ Da lei si
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1867
noi cerchiam la morte. ¶ Così diceano i Proci, non
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1867
gli si stringe intorno; ¶ Così nel dubbio, se potrà
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1867
sul suo capo, e così disse: ¶ Nel tuo dolor
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1867
io non ti veggo, così lunge alberghi ¶ Da queste
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1867
divino Ulisse ¶ Oblïato è così dal popol suo, ¶ Ch
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1867
Egli è destino ¶ Che così la sua terra e
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1867
Il suo fido Orïone ¶ Così la bella Aurora aveasi
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1867
In Ortigia il colpì. Così la bionda ¶ Cerere il
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1867
comparve la Ninfa, e così disse: ¶ Cessa, infelice, cessa
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1867
dal pianto, ¶ Né struggerti così, ch'io ti congedo
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1867
cor di volpe, che così favelli! ¶ Sappia la Terra
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1867
in petto io chiudo. ¶ Così dicendo, s'avviò Calipso
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1867
mi curo. ¶ Mentre ei così dicea, verso l'occaso
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1867
Un sottil velo. Indi così la Ninfa ¶ Alla partenza
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1867
e la testa crollando, ¶ Così ragiona: Dunque a mio
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1867
apparecchia il fato! ¶ Mentre così si duole, il flutto
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1867
quel consiglio ripensando Ulisse, ¶ Così dolente nel suo cor
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1867
vento, ¶ Le lunghe travi così sferra e sperde ¶ L
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1867
ciglio il mira, e così dice ¶ Il gran Nettuno
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1867
mi fu nemico! ¶ Mentre così ragiona Ulisse, un'onda
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1867
all'aspra selce ¶ Attaccata così restava a brani ¶ La
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1867
fiume ¶ La corrente, e così l'eroe pregava: ¶ M
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1867
dalla stanchezza oppresso, ¶ Giacea così sepolto in grembo al
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1867
ne fidò la madre. ¶ Così diss'ella; e tacque
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1867
Ei si rizza, e così fra sé ragiona: ¶ In
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1867
dolor cagione. ¶ A lui così la vergine rispose: ¶ Straniero
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1867
versa su l'argento; ¶ Così sul capo e gli
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1867
han chiesta al padre! ¶ Così talun direbbe, ed io
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1867
Orti del padre mio, così vicini ¶ Alla città, che
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1867
terra. ¶ LIBRO SETTIMO ¶ Mentre così pregava il saggio Ulisse
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1867
in governar le navi, ¶ Così le donne della Scheria
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1867
astanti ¶ Maravigliati, ed ei così pregava: ¶ O del divin
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1867
i giorni in pianto. ¶ Così dicendo, al focolar s
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1867
e di senno, e così parla: Alcinoo, ¶ Né cosa
91
1867
bevuto, il divo Alcinoo ¶ Così tra loro a favellar
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1867
apposta cena, ¶ Benché afflitto così, la mano io stenda
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1867
da poco lavorati, ¶ E così disse: Forestier, chi sei
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1867
E d'un fiume così giunsi alla foce ¶ Riparata
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1867
io riveder potrei. ¶ Mentre così venìa col grande Alcinoo
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1867
Celesti. - In ogni petto ¶ Così la voglia di vederlo
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1867
piè levossi Alcinoo, e così disse: ¶ Principi e duci
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1867
un Dio l'inspira. ¶ Così dicendo, volse Alcinoo i
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1867
Troia la rovina. ¶ Egli così cantava; e raccogliendo ¶ Il
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1867
rivolto e ai condottieri, ¶ Così lor disse: Già conforto
101
1867
battuto, andando ¶ Alla palestra. Così questi al fòro ¶ Affrettavano
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1867
Si presenta all'eroe, così dicendo: ¶ Ospite padre, orsù
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1867
aiuti. ¶ Ei tacque; e così tosto Eurialo il punse
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1867
sua favella. A te così fu dato ¶ Esser leggiadro
105
1867
cantor la cetra arguta. ¶ Così, tornato alla sua terra
106
1867
tesa il Nume ¶ Ebbe così la rete, in via
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1867
poscia, chiamando i Numi ¶ Così dicea: Saturnio Padre, e
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1867
coglie ¶ Il veloce talor. Così Vulcano, ¶ Benché zoppo, con
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1867
al tuo desìo. ¶ E, così detto, i saldi lacci
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1867
in cerca; ¶ Ed Eurialo così gli rispondea: ¶ Glorïoso Alcinòo
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1867
n'ottenea la palma. ¶ Così l'illustre vate, e
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1867
A me la scelta. Così lieti a mensa ¶ Noi
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1867
a me dintorno, ¶ E così dissi: Qui restate, amici
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1867
smorto in viso; ¶ Pur così da lontano io gli
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1867
approdar; ché forse ¶ Giove così volea. Noi dell'Atride
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1867
il sommo Giove. - Io così dissi; ed egli ¶ Replicò
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1867
io ne conobbi, ¶ E così l'arte deludea con
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1867
solcando il mare ondoso: ¶ Così lungo era il tronco
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1867
era il tronco e così grosso! ¶ Io ne recisi
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1867
innanzi al mostro, e così dissi: ¶ Piglia, o Ciclope
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1867
ambrosia, è nettare celeste. ¶ Così parlava; e il vino
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1867
durezza il ferro acquisti; ¶ Così strideva, dal tizzon ferito
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1867
qualchedun t'uccide? ¶ E così rispondea dalla profonda ¶ Caverna
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1867
aggrappato. Il novo Sole ¶ Così dolenti aspettavamo; e come
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1867
da nulla, io soffro. ¶ Così dicendo, fuor lo spinse
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1867
luce ¶ Ridonar mi saprà. - Così mi fosse ¶ Invïarti concesso
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1867
mar co' remi ¶ Sferzavano. Così lieti del nostro ¶ Scampo
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1867
e al suo vicino ¶ Così dicea taluno: Oh come
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1867
dove ¶ Più ti gradisse. - Così d'Eolo i figli
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1867
se' qui venuto. ¶ E così mi cacciò dalla sua
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1867
cene eran serbati. ¶ Mentre così de' miei poveri amici
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1867
gran lena; onde sottrarci ¶ Così potemmo al grandinar de
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1867
gettai sul lido, ¶ E così presi a confortar gli
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1867
a me dintorno, ¶ Io così dissi: Sventurati amici, ¶ Udite
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1867
prima serbando l'intelletto. ¶ Così dolenti li rinchiuse, e
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1867
egli alfin la storia ¶ Così narrava de' perduti amici
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1867
poi che andar bisogna. ¶ Così detto, lasciai la nave
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1867
balze, ¶ Che non conosci, così solo errando? ¶ In porci
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1867
gli altri mi frenâr, così dicendo: ¶ Eversor di città
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1867
me s'appressa, e così parla: ¶ Di Laerte figliuol
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1867
stringo i ginocchi, e così prego: ¶ O Circe, adempi
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1867
inferno? - E a me così la Ninfa: ¶ Astuto figlio
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1867
a me raccolti, ¶ Io così favellai: Voi forse, amici
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1867
sarà. - Noi sedevamo ¶ Alternando così meste parole; ¶ E quando
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1867
Un'ecatombe. Al mar così sfuggito, ¶ Lentamente da placida
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1867
Età consunto. Anch'io così son morta: ¶ Né Dïana
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1867
di bere insieme; ¶ E così l'una dopo l
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1867
cor ripieni. ¶ Allor sorgendo, così parla Arete ¶ Dalle candide
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1867
a nome il chiamai, così dicendo: ¶ Duce di prodi
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1867
suo presepio un bue. ¶ Così fui spento; e tutti
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1867
se pure ei viva. ¶ Così fra noi si ragionava
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1867
La vaga Ninfa, e così schiuse il labbro: ¶ O
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1867
con funi ¶ I compagni. Così delle Sirene ¶ Goder potrai
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1867
inghiotta il mare. ¶ Io così dissi, e m'obbedîr
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1867
terren li gitta; ¶ Scilla così dal legno mi rapìa
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1867
E con presto parlar così sdegnoso ¶ Eurìloco proruppe: Ah
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1867
a me dinanzi, ¶ E così dissi: Cibi ancora e
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1867
carni abbrustolate; ond'io ¶ Così dissi gemendo: O sommo
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1867
di larga ¶ Ombra Cariddi. Così saldo al tronco ¶ Stava
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1867
si senta le ginocchia; ¶ Così tornava all'itacense eroe
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1867
coppa ¶ Ad Arete porgea, così dicendo: ¶ Salve tu sempre
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1867
folgorando ¶ Divorano la via; così correa ¶ L'agil pino
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1867
rematori; e primamente Ulisse, ¶ Così com'era, in alto
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1867
monte copra ¶ Questa città. - Così parlava Alcinoo; ¶ E i
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1867
i fuggenti alcun rapito. ¶ Così dicendo, a noverar si
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1867
E, chiamandolo a nome, così dice: ¶ Anche fra gl
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1867
offende. ¶ E a Pallade così l'itaco eroe: ¶ Arduo
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1867
morte de' Proci meditando, ¶ Così la Dea ripiglia: È
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1867
pugnar non temo. ¶ E così pronta rispondea Minerva: ¶ Sempre
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1867
piuttosto morderan la polve. ¶ Così detto, la Dea con
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1867
E come dato ¶ Ebbe così principio al suo disegno
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1867
vòlto al suo re, così dicea: ¶ Poco, o veglio
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1867
Egli contento ¶ In vedersi così dal suo fedele ¶ Porcaio
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1867
a cibarsi lo conforta, ¶ Così dicendo: Amico, or via
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1867
allegro ¶ Volto a lui così parla: Amico, il nome
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1867
arena involte. ¶ Certo ei così perìa, tutti i suoi
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1867
al suo ritorno; ¶ E così spenta del divino Arcesio
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1867
la cena. ¶ Mentre ei così ragiona, ecco i maiali
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1867
tanto onore. ¶ E tu così gli rispondesti, Eumeo: ¶ Ospite
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1867
ché tutto ei puote. ¶ Così disse; e bruciando le
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1867
cedesse il manto; ¶ E così favellò: M'ascolta, Eumeo
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1867
e la fronte sollevando, ¶ Così tolse a parlar: Compagni
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1867
scoppiar d'insolita bufera. ¶ Così posava sconosciuto Ulisse ¶ Nel
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1867
terrore ¶ E de' mastini. Così tutto in punto ¶ A
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1867
si fece incontro, ¶ E così disse: Atride Menelao, ¶ Di
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1867
la cedo, o figlio. ¶ Così dicendo, Menelao gli mise
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1867
Dalle floride guance, e così parla: ¶ Prendi, amato figliuol
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1867
Il buon veglio saprà. Così potessi ¶ A mio padre
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1867
Or mentre ¶ Ei favella così, levossi a destra ¶ Con
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1867
stizza lo vedresti acceso. ¶ Così detto, voltar facea le
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1867
chiama i compagni, e così grida: ¶ Affrettatevi, amici, armate
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1867
riprese il pazïente Ulisse, ¶ Così fossi al gran Giove
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1867
possa ¶ De' miei cari così! Finché vivea, ¶ Erami grato
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1867
i Numi ¶ Prosperato han così, che mai penuria ¶ Né
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1867
ed essi giurâr. Ma così tosto ¶ Ella soggiunse: Amici
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1867
figlio, vispo e cattivello ¶ Così, che s'io nol
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1867
oro mi comprò Laerte. ¶ Così la prima volta Itaca
198
1867
cibo ¶ Ognun fu sazio, così tolse a dire ¶ Il
199
1867
patirà difetto. ¶ Salì Pireo, così dicendo, il legno, ¶ E
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1867
gli corron lieti incontro. ¶ Così diss'egli; e su
201
1867
in tua magion dimora. ¶ Così detto, la lancia Eumeo
202
1867
mandrïan Telemaco si volse, ¶ Così dicendo: Eumeo, di qual
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1867
or vaghe, or sozze. ¶ Così favella, e siede. Il
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1867
abbia il villano. E così forse ¶ Avrìen l'intero
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1867
omai s'appressa. ¶ Mentre così nella magion d'Eumeo
206
1867
Eurimaco il silenzio, e così disse: ¶ Certo, amici, una
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1867
Giovane o vecchio; e così prese Antinoo, ¶ Figliuol d
208
1867
E a' suoi compagni così parla: Amici, ¶ Telemaco non
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1867
corruccio Antinoo chiama, ¶ E così gli favella: O svergognato
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1867
Col voler degli Dei. - Così le dice ¶ Per consolarla
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1867
e ride il garzon. Così le agresti ¶ Opre compiute
212
1867
al fido Eumeo rivolto, ¶ Così favella: Buon custode, è
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1867
li prenderò contento. ¶ E così detto, l'ospite condusse
214
1867
il pasto ¶ Ebber compiuto, così disse al figlio: ¶ Telemaco
215
1867
ma il saggio ¶ Teoclimeno così a lei, dicea: ¶ O
216
1867
questi, all'eroe converso, ¶ Così parlava: Amico, io di
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1867
i mastini. ¶ Sotto forma così d'un infelice ¶ Vecchio
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1867
simile accompagna ¶ Giove sempre così. Dove, o bifolco, ¶ Dove
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1867
manderò su vecchia barca? ¶ Così trafitto dall'arciero Apollo
220
1867
mandrïan la destra, e così parla: ¶ Eumeo, per certo
221
1867
onde. ¶ Mentre al pastor così l'eroe favella, ¶ Argo
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1867
Per le oscure selve ¶ Così ratto le fere egli
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1867
viver servo lo condanna. ¶ Così dicendo, nell'ostello il
224
1867
insulti. - Lo sgabel ripiglia, ¶ Così dicendo, e il vibra
225
1867
Fra le ancelle sclamò: Così te pure, ¶ O scellerato
226
1867
si sazia il core; ¶ Così, sedendo all'ospite di
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1867
punir! - Mentre la donna ¶ Così favella, scoppia in un
228
1867
Su la soglia apparir, così gli disse: ¶ Eumeo, non
229
1867
a Telemaco, e sommesso ¶ Così gli parla: Amato figlio
230
1867
il suo nome, ché così nascendo ¶ La genitrice il
231
1867
un mio pari. ¶ Ambo così su la marmorea soglia
232
1867
a lui rivolto ¶ Tosto così Telemaco dicea: ¶ Forestiero, se
233
1867
a che nascesti, ¶ Se così tremi e temi un
234
1867
parve il meglio, per così tenersi ¶ Ai Proci ascoso
235
1867
baston nella destra, e così disse: ¶ Or qui ti
236
1867
porse un colmo ¶ Nappo, così dicendo: Ospite, salve; ¶ Giacché
237
1867
Una sua freccia; ché così finito ¶ Avrei di consumarmi
238
1867
le membra ha peste. ¶ Così dicean fra loro. Alla
239
1867
man mi prese, ¶ E così mi parlò: Donna, io
240
1867
abbandona ¶ La casa tua. Così parlava Ulisse; ¶ E tutto
241
1867
lusinghiero, e ricchi doni ¶ Così n'ottenga, mentre in
242
1867
per tuo sposo eletto. ¶ Così d'Eupite il figlio
243
1867
figliuol di Polittore, Pisandro. ¶ Così l'un dopo l
244
1867
donzelle, a cui rivolto ¶ Così parlava di Laerte il
245
1867
Ingiurïosi il Laerziade Ulisse ¶ Così prese a schernir: Malnato
246
1867
risa suscitando ¶ Ne' compagni così: M'udite, amanti ¶ Della
247
1867
sala, e i Proci ¶ Così fra loro a mormorar
248
1867
figliuol si restrinse, e così disse: ¶ Telemaco, leviam da
249
1867
tempo. Allor di novo ¶ Così pungea Melanto il divo
250
1867
accendi ¶ Sempre d'ira così? perché le guance ¶ Più
251
1867
alla fida Eurìnome rivolta, ¶ Così le disse: Eurìnome, prepara
252
1867
sonno apportatrice il colga. ¶ Così nessuna delle donne achive
253
1867
si spiccâr dal lido. ¶ Così simili al vero il
254
1867
fôra ¶ Queste cose narrar, così lontane, ¶ Perché di dieci
255
1867
gli vidi indosso ¶ Fina così, che d'arida cipolla
256
1867
entrambi e di pensieri. ¶ Così parlava Ulisse; e conoscendo
257
1867
piedi. ¶ E a lui così di novo la pudica
258
1867
pari al tuo re. Così le mani, ¶ I piedi
259
1867
le mani, ¶ I piedi così forse ha l'infelice
260
1867
nessun gli offerse ¶ Vittime così pingui e numerose, ¶ Come
261
1867
rivolse indi ad Ulisse, ¶ Così dicendo: Se avverrà che
262
1867
più di me somiglia. ¶ Così dice; e la vecchia
263
1867
tutti ¶ Ugualmente il partîr. Così l'intero ¶ Giorno, fino
264
1867
vento umido soffio ¶ Penetrò, così denso era quel bosco
265
1867
Con la manca, e così parla sommesso: ¶ Vuoi tu
266
1867
e per error trafisse; ¶ Così piangendo io vado, e
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senno, ¶ Sdegnoso di veder così dai Proci ¶ Dissipati gli
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sdraia al suolo, ¶ Se così ti talenta, o sovra
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vecchia Eurìnome distese. ¶ Egli così giacea: ma, sempre desto
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quasi di morir securo. ¶ Così ragiona il figlio di
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volta, meditando ¶ Come stuol così denso di nemici ¶ Ei
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fine i tuoi dolori. ¶ Così dicendo, Pallade gli chiuse
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quindi le mani, e così prega: ¶ Onnipossente Iddio, se
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su la soglia, e così parla ¶ Alla vecchia Euriclea
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divo Ulisse ei quindi ¶ Così dicea: Straniero, hanno gli
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serba! ¶ Mentre ad Eumeo così favella Ulisse, ¶ Con due
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superbi uccida. ¶ Al mandrïan così rispose il saggio ¶ Di
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vino un'aurea coppa, ¶ Così dicendo: Qui t'assidi
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ruppe ¶ Il silenzio Agelao, così dicendo: ¶ A franco ragionar
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tua casa alberghi ¶ Ospiti così degni. Uno è un
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mi sarà presente. ¶ E così detto, al fido Eumeo
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ne serbo ¶ La memoria. - Così d'Eupite il figlio
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allor la sacra possa ¶ Così favella: Ah certo il
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prosegua il gioco. - E, così detto, ¶ L'arco il
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le conceda il fato. ¶ Così dicendo, anch'egli al
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trattar dardi ed archi ¶ Così mal destro, ben trattarli
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in su la porta, ¶ Così disse l'eroe: Filezio
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se l'accorto Ulisse ¶ Così fra loro non dicea
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Contra i giovani Achei, così favella: ¶ O voi, della
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del figliuol d'Ulisse ¶ Così gli ospiti oltraggia. Ove
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gli piaccia. ¶ A lei così Telemaco rispose: ¶ Il dar
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di te più forte. ¶ Così de' Proci il fossi
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sé chiamando, ¶ Le favella così: Saggia Euriclea, ¶ Tutte serrar
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corna; onde al vicino ¶ Così dicea taluno in suon
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vittoria mi concede Apollo. ¶ Così dicendo, Ulisse un dardo
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di Laerte ¶ Gridavano: Stranier, così tu lanci ¶ Contro noi
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sguardi in lor fissando, ¶ Così parlava: Più da Troia
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soglia caccino gli Achei. ¶ Così dice; e il garzon
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Proci aiuto. ¶ Mentre ei così ragiona, ecco Melanzio ¶ Salir
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posero d'Ulisse. E così quattro ¶ Guerrier, dell'armi
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un giorno t'amò. - Così favella, ¶ Pur conoscendo ch
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A tutti in mezzo ¶ Così parla Agelao: Compagni, in
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fidi ¶ Mandrïani l'eroe, così dicendo: ¶ Poiché non paghi
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l'asta Filezio, e così dice: ¶ O malvagio di
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ginocchia gli stringe, e così prega: ¶ Miserere di me
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qui tratto a forza. ¶ Così pregava il gentil vate
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ginocchia ¶ Gli stringe, e così prega: Eccomi, o caro
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questi detti ¶ Sorride, e così prende umanamente ¶ A confortarlo
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della salsa ¶ Onda bramosi; così l'un su l
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fosche ciglia ¶ Spira terror; così le mani e i
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aduna a me dinanzi. ¶ Così favella; e mentre la
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spade ¶ Le trafiggete; e così lor di mente ¶ Esca
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notte ¶ Dormian co' Proci. - Così detto appena, ¶ Da marmorea
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dell'opposta torre ¶ Alto così l'assecurò, che il
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all'altra a canto; ¶ Così quelle infelici, a dura
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mentre, ad Euriclea rivolto, ¶ Così disse l'eroe: Nudrice
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lei s'appressa, ¶ E così grida: Sorgi, o mia
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sen la vecchia, e così parla: ¶ Dimmi, o buona
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amanti. ¶ Deh non gioir così, cara nudrice! ¶ La saggia
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occhi. La marmorea soglia ¶ Così varca Penelope, e s
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la regina: Oh figlio! ¶ Così compresa di stupor son
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giorno ¶ Venuto delle nozze. Così, prima ¶ Che sia la
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bella casa custodir. - Restava ¶ Così de' Proci lo sterminio
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a molti in core. ¶ Così la figlia del Saturnio
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dubbio ¶ Dell'incredulo cor così vincesti. ¶ A questi detti
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stento afferrano la spiaggia; ¶ Così gioìa Penelope mirando ¶ Il
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A sostener mi resta. Così l'ombra ¶ Mi dicea
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il suo racconto ¶ Ebbe così compiuto, un dolce sonno
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morbido letto allor sorgendo, ¶ Così parlava Ulisse: Oh mia
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e non ti parli. ¶ Così dicendo, il Laerziade un
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di là svolazzano stridendo; ¶ Così stridendo il messaggier celeste
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Di lagrime rigate. E così dieci ¶ E sette giorni
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ai Numi ¶ Eri diletto. Così fosti, Achille, ¶ Anche morto
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oscura al mio ritorno? ¶ Così parla ad Achille il
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nelle segrete stanze, ¶ Poi così ne parlò: Giovani amanti
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buio eterno i lumi. ¶ Così nessuna delle achive donne
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di sangue il pavimento. ¶ Così perimmo, Atride; e abbandonati
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ancora. ¶ Mentre a Dite così, ne' tenebrosi ¶ Recessi della
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Il grande Ulisse, ¶ Come così dagli anni e dalle
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gli si fece incontro ¶ Così dicendo Ulisse: O padre
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su la destra, e così parla: ¶ Poiché tanto bramato
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primo. Alzossi, e lagrimando ¶ Così sfogava il suo dolore
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salvo ¶ Possa altrove fuggir. - Così piangendo ¶ Dicea d'Antinoo
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senno ¶ Di Giove interrogò, così dicendo: ¶ Padre e re
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Di guerreschi arnesi ¶ Cinti così, spalancano la porta ¶ E