Vincenzo Monti, Iliade [traduzione da Omero], 1810

pasto ¶ lor salme abbandonò (così di Giove ¶ l'alto

morbo allontanar gli piaccia. ¶ Così detto, s'assise. In

un'ecatombe a Crisa. ¶ Così forse avverrà che il

parole il santo veglio ¶ così loro a dir prese

Ognuno ¶ lo si goda così questo tiranno; ¶ senta egli

libagion colle tazze. E così tutto ¶ cantando il dì

tremonne il vasto Olimpo. ¶ Così fermo l'affar si

piede. Con parole acerbe ¶ così dunque l'assalse: E

affaccendato ¶ in quell'opra. Così, fino al tramonto, ¶ tutto

del gran re sospesa, ¶ così la diva vision gli

mio capo librossi, e così disse: ¶ Figlio d'Atrèo

impedite con opposti accenti. ¶ Così detto s'assise. In

affollate, altre di là; ¶ così fuor delle navi e

Egìoco Padre ¶ invincibile figlia, così dunque, ¶ il mar coprendo

generoso figliuol, prudente Ulisse, ¶ così dunque n'andrete? E

in mar si spinga. ¶ Così disse la Dea. Ne

di tutti correttor supremo. ¶ Così l'impero adoperando Ulisse

de' tuoi torti, Atride. ¶ Così contra il supremo Agamennóne

Chiomati Achivi, ¶ perché muti così? Giove ne manda ¶ nel

città nel decimo cadrà. ¶ Così disse il profeta, ed

cani e degli augelli. ¶ Così disse, e al finir

di bevanda, prese ¶ a così dire il cavalier Nestorre

che lungi si propaga; ¶ così al marciar delle falangi

ne suona il prato; ¶ così le genti achee da

Tifèo, siccome è grido; ¶ così de' passi al suon

più bella ¶ delle donne così gli rispondea: ¶ Suocero amato

onta che mi copre. ¶ Così parlava, né sapea che

intese ¶ in questo mentre così dire: O sommo ¶ augustissimo

d'altri in braccio. ¶ Così pregâr: ma chiuse a

alzata Menelao si mosse ¶ così pregando: Dammi, o padre

indarno e senza offesa. ¶ Così fremendo, addosso all'inimico

il suo marito: ¶ E così riedi dalla pugna? Oh

un obliquo paragon mordace ¶ così la punse: Due possenti

primogeniti agnelli un'ecatombe. ¶ Così disse Minerva, e dello

in un del cavaliero: ¶ così di sangue imporporossi, Atride

i suoi sdegni ¶ satisfar così sempre Agamennóne, ¶ siccome or

vi stenderà la mano? ¶ Così imperando trascorrea le schiere

alla spelonca ¶ le pecorelle; così negre ed orride ¶ per

degli Achei Troia cadrebbe. ¶ Così detto lasciolli, e procedendo

antichi eroi. ¶ Il canuto così mastro di guerra ¶ le

pugna? Ah! non solea ¶ così Tidèo tremar; ma precorrendo

la canuta spuma: ¶ incessanti così l'una su l

rispondono belando alla dirotta; ¶ così per l'ampio esercito

cocchio ¶ le volubili rote: così giacque ¶ l'Antemide trafitto

a digerir la bile. ¶ Così dall'alto della rocca

forza respinto si ritrasse. ¶ Così l'uno appo l

e a fronte ¶ divenuti così, scagliò primiero ¶ la lung

gli tagliò la lingua. ¶ Così concio egli cadde, e

re dell'arco Apollo. ¶ Così gridava il vantator. Ma

bue frange la nuca; ¶ così mal conci entrambi il

acerba è l'ira. ¶ Così d'Anchise il figlio

ferir meglio mi sappia. ¶ Così detto, la lunga asta

glauche pupille il genitore ¶ così prese a tentar: Padre

de' Traci esimio duce, ¶ così prese a spronar di

lo sospinge il soffiar: così gli Achivi ¶ inalbava la

sonoro; ¶ di piè fermo così senza veruno ¶ pensier di

questa parte ¶ si travaglian così, nemico fato ¶ contra l

Tonante Iddio, ¶ Tlepòlemo primiero così disse: ¶ Duce de' Licii

incorsa peggior degli Uranìdi. ¶ Così detto, a Peon comando

Dio Teucri ed Achei ¶ così restaro a battagliar. Più

germogliante selva a primavera. ¶ Così l'uom nasce, così

Così l'uom nasce, così muor. Ma s'oltre

e disse ¶ al marito così: Bellerofonte ¶ meco in amor

altro ¶ siam ospiti paterni. Così detto, ¶ dal cocchio entrambi

figli innocenti sentirai pietade. ¶ Così pregâr: ma non udìa

guerrier, con detti acerbi ¶ così l'invase: Sciagurato! il

un Dio, Paride allora ¶ così rispose: Tu mi fai

tosto ¶ raggiungerti mi spero. — Così disse ¶ Paride: e nulla

a Ilïon si combattea. ¶ Così dirassi da qualcuno; e

i lai pietosi intenda. ¶ Così detto, distese al caro

materno nell'udirlo esulti. ¶ Così dicendo, in braccio alla

gli Achei. ¶ Libro settimo ¶ Così dicendo, dalle porte eruppe

cor cotanto invoglia. ¶ Sia così, Palla gli rispose: io

fatal non giunse ancora; ¶ così mi dice degli Dei

Ettorre nel mezzo, e così disse: ¶ Udite, o Teucri

stramazzollo; e l'armi ¶ così gli tolse che da

di Micene il sire. ¶ Così pregava; e il cavalier

scettro, il saggio Idèo ¶ così primiero favellò: Cessate, ¶ diletti

nemici, e separârsi amici. ¶ Così dicendo, la sua propria

risplendente suo purpureo cinto. ¶ Così divisi, agli Achei l

non avrem che danno. ¶ Così detto, s'assise. E

marito della bella Argiva ¶ così Pari rispose: Al cor

il nostro giuro ascolti. ¶ Così dicendo alzò lo scettro

finalmente il silenzio, e così disse: ¶ Padre e re

teco esser mite. — E così detto, ¶ gli orocriniti eripedi

Achivi un tanto scempio. ¶ Così dicea piangendo. Ebbe pietade

orto il capo abbassa, ¶ così la testa dell'elmo

addenta, ora la coscia; ¶ così gli Achivi insegue Ettorre

pensieri il nume, e così disse: ¶ Perché sì meste

intorno. ¶ Appoggiato su questa, così disse: ¶ Dàrdani, Teucri, Collegati

orror de' Teucri, e così loro insegni ¶ a non

all'apparir del Sole. ¶ Così immortal foss'io, né

sovra tutti gli Achei. — Così dicendo, ¶ dentro la tenda

di saginato porco. Intenerite ¶ così le carni, Automedonte in

polve si calpesta, ¶ né così pur si speri Agamennóne

sospiri ¶ mescendo i pianti, così prese a dire: ¶ Se

fianco ¶ mi fur essi così con veglie alterne ¶ e

sul petto il vestimento. ¶ Così molto soffersi a tua

di guerra voratrice; ¶ spessi così dal sen d'Agamennóne

gravò d'alte sventure. ¶ Così dicendo, in via mise

vieni a queste navi ¶ così soletto per la notte

del mio tardo piede. ¶ Così parla il vegliardo. E

si rompe ogni sonno: così questi ¶ rotto il dolce

confortolli e disse: Vigilate ¶ così sempre, o miei figli

di noi non rida. Così detto, il varco ¶ passò

è re più grande. ¶ Così parlava, del fratello amato

e fea risposta ¶ Dïomede così: Se d'un compagno

avrà dorato il corno. ¶ Così pregaro, e gli esaudìa

innanzi il tristo, e così disse: ¶ Ettore, questo cor

spedito ¶ del nostro campo. — Così detto, spinse ¶ giubilando oltre

tutta è la campagna; ¶ così Teucri ed Achei gli

gli allagò il cerèbro. ¶ Così l'audace assalitor fu

pensier della possente belva: ¶ così nullo de' Troi poteo

figli nelle navi achee. ¶ Così piangendo supplicâr con dolci

il capo gli recide. ¶ Così n'andâr, compiuto il

aizza ¶ de' fier molossi, così l'ira instiga ¶ de

donne, d'avoltoi corona. ¶ Così parlava. Accorso intanto Ulisse

la preda: ¶ molta turba così di valorosi ¶ Teucri intorno

forti odo le grida. ¶ Così dicendo, col flagel sonoro

petti il Telamònio figlio. ¶ Così disse il ferito: e

Oh sventurati ¶ duci Achei! così dunque, ohimè! lontani ¶ dai

la ferita. ¶ Libro decimosecondo ¶ Così dentro alle tende medicava

piova e le procelle; ¶ così fidati nelle man robuste

vita; ¶ di questi due così sopra i percossi ¶ petti

il luminoso acciaro, ¶ e così combattean, nelle gagliarde ¶ destre

figli battagliar le vedi: ¶ così costor, benché due soli

che morti o prigionieri. ¶ Così parlava, né perciò di

a' suoi ¶ dolci nati; così, quando n'accada ¶ pur

vita. ¶ Si spinse avanti così detto, e gli altri

della lite il campo: ¶ così dei merli combattean costoro

sostentar di scarso ¶ alimento; così de' combattenti ¶ equilibrata si

il mar si spiana. ¶ Così rapide volano le rote

che gl'infonde ardire. ¶ Così parla Nettunno, e collo

inanimando, ¶ Oh vergogna! esclamò, così combatte ¶ or dell'argiva

onda delle chiome equine. ¶ Così densati procedean di punta

ivi si queta ¶ immobile. Così pel campo Ettorre ¶ seminando

le sue tenere chiome; così cadde ¶ riverso, e l

solchi il ciel lampeggia; ¶ così splendea l'acciaro intorno

combatto ¶ sempre dappresso; e così d'aste io feci

lieto la crudel contesa. ¶ Così divisi di favor li

a lui dunque, e così disse: Enea, ¶ chiaro de

arido legume; ¶ dall'usbergo così di Menelao ¶ resultò risospinto

che parli? Eterno figlio ¶ così foss'io di Giove

sazi e i cani. ¶ Così detto, s'avanza, e

Giove; in due pensieri ¶ così del veglio il cor

vi perisca onorato. E così dunque ¶ puoi tu de

in disparte Venere chiamata, ¶ così le disse: Mi sarai

dolce rugiada. ¶ Sul Gàrgaro così queto dormìa ¶ Giove in

schiere al cozzo. ¶ Non così la marina onda rimugge

flagellata al lido; ¶ non così freme il foco alla

tremenda, imbianca e trema: ¶ così stramazza Ettòr; l'asta

della razza in viso. ¶ Così parlava infinto, conoscendo ¶ ben

fuga, ¶ e gl'incalzi così che fra le navi

veggo ¶ adempirsi il desìo. Così promisi, ¶ e le promesse

incontrar corse la Dea, ¶ così dicendo: Perché riedi, o

divo Enosigèo ¶ fattasi innanzi, così prese a dire: ¶ Ceruleo

animosi, volgono le terga: ¶ così agli Achei, che stretti

belve notturne si scompiglia; ¶ così gli Achivi costernârsi; e

fuga empiesti il petto. ¶ Così spinti fermârsi appo le

Troi domi gli Achivi. ¶ Così pregava. L'udì Giove

va dolce al core. ¶ Così detto, volò. Gli Achivi

una naval trave pareggia; ¶ così de' Teucri egual si

l'equina cresta, che così com'era ¶ di purpureo

Ettorre, e disse: E così dunque ¶ ci starem neghittosi

sangue cittadin le vie. ¶ Così detto, il precede, e

tingi il tuo ferro. ¶ Così l'accese e si

e sciolsegli le forze: ¶ così sovra il tuo corpo

de' villan la turba; ¶ così diè volta sbigottito il

d'un punto solo: ¶ così tremava degli Achivi il

altre impaurite in fuga: ¶ così davanti ad Ettore ed

ogni salute è posta. ¶ Così dicendo, colla lunga lancia

carene. ¶ Libro decimosesto ¶ E così questi combattean la nave

rompendo alto un sospiro ¶ così, Patròclo, rispondesti: O Achille

respinta e dalle tende. ¶ Così l'eroe pregò. Folle

s'apre il cielo: ¶ così respinta l'ostil fiamma

i due germani uccisi ¶ così n'andaro a Dite

sola ¶ tenea la pelle. Così cadde e giacque. ¶ Merïon

e dalle fauci aperte. ¶ Così concio il coprì l

speme e la fatica: ¶ così gementi corrono e sbuffanti

girando ¶ l'alma Giuno così: Che parli, o Giove

piacque esasperar gli sdegni. ¶ Così le corruscanti arme gli

de' nembi ¶ ad Apollo così: Scendi veloce, ¶ Febo diletto

amari accenti ¶ lo schernisti così: Davvero è snello ¶ questo

persuase. ¶ E a lui così l'eroe languente: Or

mia non mi preceda? ¶ Così dicendo, lo calcò d

compresi ¶ di pallido timor: così nessuno ¶ ardìa de' Teucri

qual sei, Glauco, favelli ¶ così superbo? Io ti credea

Aiace al battagliero ¶ Menelao, così disse: Illustre Atride, ¶ caro

turba e de' molossi: ¶ così di Telamon l'esimio

consigli avea la mente. ¶ Così cangiato, a lui disse

fatal si porge aita. ¶ Così qual vasto incendio arde

pian, nessuna al monte. ¶ Così la pugna ha i

l'estinto sterminarci tutti. ¶ Così d'ambe le parti

scosse il capo, e così disse: ¶ O sventurati! perché

ombre le sembianze asconda. ¶ Così detto, spirò tale un

sembianza ¶ di Fenice prendendo, così disse: ¶ Se sotto Troia

spegni nella luce almeno. ¶ Così pregava. Udillo il padre

che spezzar nol puote; ¶ così gli Aiaci l'irruente

respiro. ¶ Libro decimottavo ¶ Tutta così qual fiamma arde la

aspra ira di Giuno. ¶ Così pur io, se fato

armatura di Vulcan lavoro. ¶ Così detto, dal figlio alle

non ponno ¶ affamato lïon; così de' forti ¶ Aiaci la

pugna un sol respiro ¶ Così disse, e disparve. In

grida terribile il nemico, ¶ così chiara d'Achille era

mezzo ¶ con saggio avviso così tolse a dire: ¶ Librate

tua pira. ¶ Giaci intanto così, caro compagno, ¶ qui presso

nella man della Dea, così le disse: ¶ Qual mai

il mal fermo Dio così rispose: ¶ Ti riconforta, o

ti gravi il pensier. Così potessi ¶ alla morte il

mai ¶ mortal non indossò. — Così dicendo, ¶ le depose al

Che farmi? Un Dio ¶ così dispose, la funesta a

sempre il mio pianto. ¶ Così piange: piangean l'altre

alto sospira ¶ e prorompe così: Caro infelice! ¶ Tu pur

annunzio della morte mia. ¶ Così geme: gemean gli astanti

d'aquilon, le nevi, ¶ così dai legni uscir densi

corridor sospinse. ¶ Libro ventesimo ¶ Così dintorno a te, marzio

tutta voce i Teucri. ¶ Così l'un campo e

Marte di cittadi atterratore. ¶ Così di qua, di là

prove dell'asta. — E così detto, ¶ la ferrea lancia

si fece Nettunno, e così disse: ¶ Sconsigliato! qual Dio

lancia scontrerà, mi penso. ¶ Così gli sprona; e minaccioso

Ermo il vorticoso flutto. ¶ Così l'oltraggia; della morte

sangue ¶ tutte insozzârsi, e così giacque il fiero. ¶ Gittatosi

de' tuoi farò macello. ¶ Così dicendo, a Driope sospinse

al piede ¶ gli traboccò. Così lasciollo, e ratto ¶ scagliandosi

giunge: paurosi i Teucri ¶ così ne' greti s'ascondean

morto il caro amico. ¶ Così pregava umìl di Prìamo

Licaon si roderà. Possiate ¶ così tutti perir finché del

sì l'insulta: ¶ Statti così, meschino, e benché nato

pur chi la guida: così sempre insegue ¶ l'alto

a me che cale? ¶ Così riarso dalle fiamme ei

i due rivali, ¶ ché così Giuno comandò, quantunque ¶ calda

numi ¶ l'ire attizzi così? Non ti ricorda ¶ quando

giusti Achei, t'aspetta. ¶ Così detto, le lucide pupille

e disse: ¶ Fosser tutti così questi di Troia ¶ proteggitori

una rupe. Ella piangendo ¶ così fuggìa, lasciate ivi le

per valor ti vanta. ¶ Così dicea Mercurio, e quella

addosso, o resti uccisa: ¶ così ricusa di fuggir l

terror respira. ¶ Libro ventesimosecondo ¶ Così, quai cervi paurosi, i

fidando il popolo distrusse. ¶ Così diranno, e meglio allor

darà Giove la palma. ¶ Così seco ragiona, e fermo

d'alcun defunto eroe; così tre volte ¶ dell'iliaca

camparlo, o pur, quantunque ¶ così prode, il domar sotto

irrequieto ¶ finché lo trova: così tutte Achille ¶ del sottrarsi

né noi di conseguirlo; ¶ così né Achille aggiugner puote

tomba. ¶ E a lui così l'eroe languente: Achille

su le porte Scee. ¶ Così detto, spirò. Sciolta dal

altri Eterni, ¶ contento accetterò. Così dicendo, ¶ svelse dal morto

le mie braccia almen! Così la madre, ¶ che sventurata

prode di valor secondo. ¶ Così dicendo, della reggia uscìo

occhi due fonti, e così disse: ¶ Oh me deserta

onor ti sia renduto. ¶ Così dicea piangendo, ed al

capo gli stette, e così disse: ¶ Tu dormi, Achille

trista voluttà del pianto. ¶ Così dicendo, coll'aperte braccia

lo si porti seco. ¶ Così detto, alla man del

se avvampar lo fate. ¶ Così detto, disparve; e quei

genitori di cordoglio oppressi; ¶ così dando alle fiamme il

ei surse, e assiso ¶ così loro parlò: Supremo Atride

ei son vecchi ambidue. — Così lor grida, ¶ e docili

di gran pregio. — E così detto, ¶ al suo fedele

intimò. Quindi l'eroe ¶ così a dir prese: O

Giove la cura. E così detto, ¶ l'abbranca, e

gentil pende col petto: ¶ così l'incalza Ulisse, e

e l'esaltato Achille ¶ così rispose: Antìloco, non fia

gridò: Sorga chi brama ¶ così bel premio meritarsi. In

mondo, ¶ Febo agli Eterni così prese a dire: ¶ Numi

Tacque: e irata Giunon così rispose: ¶ Se d'Ettore

onor dee porsi, e così piace ai numi, ¶ s

alla magion di Pluto. ¶ Così grida il tapino, e

la venusta guancia, ¶ e, così fatto, il nume s

padre, dirigi esti corsieri ¶ così pel buio della dolce

del mio morto figliuol così cortese? ¶ E chi son

n'incolga. Io scorterotti ¶ così pur senza doni e

mani metterà, me duce. ¶ Così detto, balzò sopra la

salto a terra, e così disse: ¶ O Prìamo, io

e allora ¶ il supplice così sciolse la voce: ¶ Divino

che ti resta ancora. ¶ Così detto, levossi frettoloso, ¶ e

chiede. ¶ Buon vecchio, sia così, soggiunse Achille: ¶ tanto l

staran quanto tu brami. ¶ Così dicendo, la sua destra

fronte, e disse: ¶ Re, così dormi fra' nemici? e

compatisca, a tutti abbominosa. ¶ Così sclamava lagrimando, e seco