Giovanni Carmignani, Polissena, 1789

io fuggo appena ¶ Del crudel Polimnestore, e sull'onde

oggi, o qual sinistro ¶ Crudel presagio inorridir ti fece

sicuro in braccio ¶ Del crudel Polimnestore, e lontano ¶ Dal

mano al pugnale ¶ POLISSENA ¶ Crudel, vuoi la mia morte

tutta spenta ¶ Quella face crudel d'invidia, e sdegno

avvinto ¶ Da quel fuoco crudel, o Principessa, ¶ Sempre portar

che questo dì funesto ¶ Crudel m'involi a tutto

seno scorre ¶ Quel veleno crudel, che amor si chiama

con furore ¶ Dimmi dunque, crudel, qual'è quel sangue

non spengo ¶ Quella furia crudel che mi divora, ¶ E

vendetta! … ¶ fremendo ¶ POLISSENA ¶ Ah! crudel! ¶ con grido di dolore

La sua folle passion! … crudel! m'uccidi ¶ Qual rivale

cuore ¶ Condannar mi poté! - Crudel che feci! ¶ In che

PIRRO ¶ Io reggo appena. ¶ Crudel! che feci! ¶ smaniando avvicina

non chiedo. ¶ POLISSENA ¶ Involati, crudel; Vedi: tu sei ¶ Di

che eccede, ¶ E che crudel l'anima mia soverchia

le pene ¶ Tu vedessi, crudel; forse men fiera ¶ Non

pianto? ¶ Questo è troppo - crudel, co' tuoi trasporti ¶ Più

del Cielo. ¶ PIRRO ¶ Carnefice crudel! - Non vuol l'Olimpo