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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Federico De Roberto, I Viceré, 1894

concordanze di «cugina»

nautoretestoannoconcordanza
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moglie del cavaliere Carvano, cugina carnale perciò di tutti
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col marito e la cugina Graziella: ¶ «Lucrezia, la mamma
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Lucrezia, la mamma!... Sorella!... Cugina!...» ¶ Subito dopo entrò la
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guardando quel gruppo: la cugina, con gli occhi rossi
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Coraggio, poveretti!...» confermò la cugina Graziella, prendendo per mano
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Partirei io!» soggiunse la cugina. ¶ «Aspettiamo, piuttosto,» propose il
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più che mai la cugina, che la chiamava zia
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serva di Dio!"» ¶ La cugina s'offerse d'accompagnarla
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Poiché nessuno fiatava, la cugina credé d'osservare: ¶ «Zio
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chinava il capo; la cugina era inquieta per la
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osservò all'orecchio della cugina: ¶ «Non so... forse può
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di commozione; solamente la cugina, asciugandosi gli occhi rossi
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fa' tu...» ¶ E la cugina andò in cerca del
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soffiando, e come la cugina, andandogli incontro con aria
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udienza ai sopravvenienti. La cugina Graziella, con le chiavi
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Carlo Carvano, marito della cugina. Secondo che la giornata
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da altri: fortunatamente la cugina era lì ad aiutarla
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sei anni addietro, la cugina, adesso, invece di aiutar
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dire la verità, la cugina s'era diportata benissimo
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verità...» Chiara e la cugina piangevano; il Priore deplorava
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sua abitudine; ma la cugina Graziella teneva da sola
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altri testimoni; poi la cugina Graziella col marito, poi
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con Chiara e la cugina Graziella da una parte
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marchese mormorare: «Giustissimo.» La cugina, ammutolita pel quarto d
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di testamento...» E la cugina Graziella alla principessa: «Le
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Palmi!» diceva ora la cugina Graziella alla duchessa. «Suo
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di don Blasco, della cugina, del principe. Tutte le
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figlia del barone Palmi, cugina del Cassinese. Tuttavia, parendo
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egli aveva amoreggiato colla cugina Graziella, figlia della sorella
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la Grazzeri, amando la cugina; Raimondo invece non voleva
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testa di sposare la cugina Graziella, la figlia d
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anzi la sua propria cugina, era veramente un po
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un po' anche la cugina Graziella, dovevano trovare in
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lui. ¶ Era arrivata la cugina Graziella, la quale cicalava
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in casa Francalanza, la cugina; di prendersi anzi il
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tanta indifferenza verso la cugina che certe volte neppure
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era inquietata, e la cugina, trovata quella dispiacevole novità
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piacere!...» intanto che la cugina, scrollando il capo, affermava
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pel Bosco etneo: la cugina Graziella, che era alla
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Poi annunziò che la cugina Radalì gli aveva scritto
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Grazzeri, più spesso dalla cugina Graziella che era divenuta
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occhi. ¶ Un giorno la cugina Graziella, venuta al palazzo
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sono la coda!...» ¶ La cugina tornava a invocare l
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di questo genere... Cara cugina, voi sapete che teste
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se non peggio.» ¶ La cugina, a cui non pareva
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con lui?... E la cugina Graziella cominciò ad armeggiare
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Raimondo.» ¶ «Capisco!» rispose la cugina, sospirando. «Gli uomini vogliono
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con l'altra. La cugina continuò: ¶ «Anche per lui
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in singhiozzi. ¶ «Oh Signore!... Cugina!... Che avete?... Santo Dio
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Che avete?... Santo Dio!... Cugina, non fate così!…» ¶ «Io
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zitta, non piangete così... Cugina mia, fatevi animo... Solo
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pensato a tutto!» ¶ La cugina Graziella esaminava, capo per
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ha detto?» ¶ Allora la cugina sfilò la corona: ¶ «Me
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Che cosa ne dico, cugina? Non dico niente: sono
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Federico. ¶ «Sicuro!... Io, cara cugina, sapete se ho sempre
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che vogliono...» ¶ E la cugina restò con tanto di
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figliuolo ormai prossima: la cugina, che per trascorrer di
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quando, all'apparir della cugina, tacque subitamente. ¶ «Non sapete
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il principe. «Dinanzi alla cugina possiamo parlare... Gli pare
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sulla sua poltrona, la cugina spalancò meglio gli occhi
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chiuse l'uscio. La cugina, che le aveva accompagnate
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dispiace!... È una cosa, cugina...» ¶ «La vedremo, ti dico
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voce si spense; la cugina riprese: ¶ «Lucrezia dovrebbe pensare
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così forte, che la cugina e la principessa tesero
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giungendo le mani; la cugina corse all'uscio ad
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alzò per andarsene; la cugina l'accompagnò. ¶ Intanto giù
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tratto la cameriera, la cugina Graziella o una delle
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la testa?» domandò la cugina, che reggeva per le
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e le levatrici, la cugina, la cameriera si guardavano
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udendo più nulla, chiamava: ¶ «Cugina!... Donn'Agata!... Come va
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Donn'Agata!... Come va?... Cugina!... Non viene nessuno?» ¶ Fu
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È maschio?... È femmina?... Cugina!... Perché non parlate?» ¶ «Fatevi
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una femminetta...» annunziò la cugina, accorrendo. «Che importa!... È
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comparire invece dinanzi la cugina Graziella. ¶ «Come sta Vostra
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e rendersi utile, la cugina aveva cominciato a chiedergli
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mezz'ora!» rincarò la cugina. «Che cosa aveva? che
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automa, e poiché la cugina cicalava piano con Chiara
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e ubbidiente della stessa cugina? E pensando ai suoi
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dei padroni! ¶ Giusto la cugina Graziella, appartata in un
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donna Ferdinanda e la cugina le facevano il viso
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rigorosamente di astenersene. La cugina Graziella, che a stento
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contro Giacomo e la cugina, egli pareva ingrassare nel
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non si parla della cugina Graziella, la quale faceva
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divisione. Quella trombetta della cugina Graziella annunziava a tutti
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da suo canto la cugina. «Dopo che avranno sciolto
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la lettera?» aggiungeva la cugina, informata di tutti i
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persone di Messina, la cugina sapeva quel che aveva
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contro di lui. La cugina Graziella andava dicendo dovunque
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i Grazzeri e la cugina Graziella; la cugina s
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la cugina Graziella; la cugina s'era voltata dall
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nella Sala Gialla, la cugina Graziella, venuta prima di
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poco voleva avvertire la cugina di non insistere; ma
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la signora contessa.» ¶ La cugina restò di sale. Raimondo
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Raimondo, dicendo: ¶ «Cognata e cugina, resterete a colazione con
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degli antichi oppositori; la cugina Graziella, specialmente, s'era
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all'amica; ma la cugina assicurava che a poco
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piedi. Peccato che la cugina Graziella, la quale aveva
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parte al dolore della cugina. Ella pareva veramente inconsolabile
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zia» Ferdinanda e dalla «cugina» Isabella. In casa di
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un pezzo la vedova cugina veniva a consolarsi «in
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proposito; ma quando la cugina Graziella si mise anche
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l'amministrazione intricata della cugina, che già le lingue
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voluto andar dietro alla cugina, ne avrebbe avuto tanto
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una sola guardata. La cugina a poco per volta
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cosa nelle casse, la cugina faceva tutto lei, andava
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senza il beneplacito della cugina, costei prestava mano forte
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il principe... No, la cugina... La principessa piange da
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figlia; e la stessa cugina aveva gli occhi rossi
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regnare in famiglia. La cugina, affezionatissima, veniva giorno, sera
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donna Ferdinanda e la cugina Graziella, invitata alla villa
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il principe accompagnasse la cugina. L'altra carrozza era
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figliuolo, ma più la cugina, che prodigava al giovanotto
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Giulente, partecipava con la cugina alla direzione delle faccende
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per tanti anni la cugina, adesso si metteva con
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aveva in corpo. La cugina Graziella era ancora una
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dove condurla; ma la cugina Graziella fu di contrario
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del principe con la cugina Graziella, celebrato tre mesi
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si sarebbero prestato: la cugina aveva bisogno d'un
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riammogliarsi: sposava quindi la cugina che gli aveva dato
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di seconda madre. La cugina, da suo canto, scrisse
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aspettando lo sposalizio, la cugina non veniva più al
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sarebbe visto? La pettegola cugina far da padrona in
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la propria, trattando la cugina freddamente, quasi non l
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gli scrupoli della cognata-cugina, si nettò la bocca
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carte in tavola: ¶ «Scusa, cugina; ma questi discorsi mi
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figurava moltissimo. Salutando la cugina, mettendosi vicino a lei
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intento allo studio. ¶ «Sapete, cugina,» le disse una sera
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Giovannino all'orecchio della cugina, «consigliere comunale. Vedrete che
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un momento. ¶ «Che avete, cugina?... Non siete contenta?...» le
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gli aveva trovato la cugina Teresa, che era alla
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che gli proponeva la cugina Teresa, si disponeva a
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cosa qualunque. Trattava la cugina con la confidenza giustificata
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fatto la corte alla cugina? La signorina aveva sì
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del tutto indifferente alla cugina come ad ogni altra
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capo di sposar la cugina, senza che né la