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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Dante Alighieri, Divina Commedia, 1321

concordanze di «cui»

nautoretestoannoconcordanza
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1321
son li animali a cui s'ammoglia, ¶ e più
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1321
Italia fia salute ¶ per cui morì la vergine Cammilla
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san Pietro ¶ e color cui tu fai cotanto mesti
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1321
anima cortese mantoana, ¶ di cui la fama ancor nel
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1321
di virtù sola per cui ¶ l'umana spezie eccede
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1321
caddi come l'uom cui sonno piglia. ¶ CANTO IV
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1321
e con Rachele, per cui tanto fé, ¶ e altri
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1321
com' entri e di cui tu ti fide; ¶ non
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1321
prima di color di cui novelle ¶ tu vuo' saper
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1321
Ell' è Semiramìs, di cui si legge ¶ che succedette
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1321
lussurïosa. ¶ Elena vedi, per cui tanto reo ¶ tempo si
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1321
frange con quella in cui s'intoppa, ¶ così convien
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papi e cardinali, ¶ in cui usa avarizia il suo
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ne 'mbocche. ¶ Colui lo cui saver tutto trascende, ¶ fece
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1321
l'anime di color cui vinse l'ira; ¶ e
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pien di spavento, ¶ per cui tremavano amendue le sponde
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a quella voglia ¶ a cui non puote il fin
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fé sembiante ¶ d'omo cui altra cura stringa e
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qui mi mena ¶ forse cui Guido vostro ebbe a
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quell' altro magnanimo, a cui posta ¶ restato m'era
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raggio ¶ di quella il cui bell' occhio tutto vede
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morse, ¶ sì come quei cui l'ira dentro fiacca
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un de' tuoi, a cui noi siamo a provo
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morte!». ¶ E l'altro, cui pareva tardar troppo, ¶ gridava
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l suo fabbro da cui ¶ crucciato prese la folgore
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un picciol fiumicello, ¶ lo cui rossore ancor mi raccapriccia
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per la porta ¶ lo cui sogliare a nessuno è
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largisse 'l pasto ¶ di cui largito m'avëa il
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appella Creta, ¶ sotto 'l cui rege fu già 'l
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in lor letame, ¶ in cui riviva la sementa santa
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Questi, l'orme di cui pestar mi vedi, ¶ tutto
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è Tegghiaio Aldobrandi, la cui voce ¶ nel mondo sù
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largo e profondo, ¶ di cui suo loco dicerò l
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consorti», ¶ diss' io, «e cui più roggia fiamma succia
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Nuovo Iasón sarà, di cui si legge ¶ ne' Maccabei
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drizza, e vedi a cui ¶ s'aperse a li
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volsi come l'uom cui tarda ¶ di veder quel
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li convien fuggire ¶ e cui paura sùbita sgagliarda, ¶ che
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caldo». ¶ E Cirïatto, a cui di bocca uscia ¶ d
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Chi fu colui da cui mala partita ¶ di' che
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voi chi siete, a cui tanto distilla ¶ quant' i
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Vanni Fucci, per la cui lingua antidice del tempo
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tempra, ¶ lo villanello a cui la roba manca, ¶ si
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mormorando, ¶ pur come quella cui vento affatica; ¶ indi la
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il gran prete, a cui mal prenda!, ¶ che mi
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e l'altra il cui ossame ancor s'accoglie
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e disse: «O tu cui colpa non condanna ¶ e
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usai ¶ dannò Minòs, a cui fallar non lece». ¶ E
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persona ¶ li orribili giganti, cui minaccia ¶ Giove del cielo
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gridar la fiera bocca, ¶ cui non si convenia più
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è Nembrotto per lo cui mal coto ¶ pur un
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gelatina: ¶ non quelli a cui fu rotto il petto
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quel di Beccheria ¶ di cui segò Fiorenza la gorgiera
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fidavano, e coloro da cui erano stati promossi a
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coverchia, e sotto 'l cui colmo consunto ¶ fu l
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con quel suono ¶ di cui le Piche misere sentiro
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del ciel, per li cui prieghi ¶ de la mia
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l'orizzonte giunto ¶ lo cui meridïan cerchio coverchia ¶ Ierusalèm
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che leva quando e cui li piace, ¶ più volte
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sempre l'omo in cui pensier rampolla ¶ sovra pensier
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e quello intende; ¶ a cui porge la man, più
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di Latin», disse, «per cui ¶ mostrò ciò che potea
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Vincislao suo figlio ¶ barbuto, cui lussuria e ozio pasce
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è Guiglielmo marchese, ¶ per cui e Alessandria e la
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del roman principato, il cui valore ¶ mosse Gregorio a
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mio», ¶ come persona in cui dolor s'affretta, ¶ «se
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sì come vermo in cui formazion falla? ¶ Come per
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seguiva, ¶ non fur da cui venisser manifeste; ¶ ma fu
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quei la discolora ¶ per cui ella esce de la
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chi è quei di cui tu parlavi ora?». ¶ «Quelli
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O dolce lume a cui fidanza i' entro ¶ per
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terza ¶ dicendo: 'Amate da cui male aveste'. ¶ E 'l
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Così li ciechi a cui la roba falla, ¶ stanno
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sue sante orazioni, ¶ a cui di me per caritate
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de la villa ¶ del cui nome ne' dèi fu
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avvolte, ¶ a guisa di cui vino o sonno piega
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tre vecchi ancora in cui rampogna ¶ l'antica età
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guisa d'una bulla ¶ cui manca l'acqua sotto
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parea contento; ¶ e io, cui nova sete ancor frugava
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1321
mi dimostri amore, a cui reduci ¶ ogne buono operare
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1321
quell' ombra gentil per cui si noma ¶ Pietola più
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vidi di color, venendo, ¶ cui buon volere e giusto
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rinverda». ¶ «O gente in cui fervore aguto adesso ¶ ricompie
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1321
del buon Barbarossa, ¶ di cui dolente ancor Milan ragiona
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1321
morta la gente a cui il mar s'aperse
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1321
eletti di Dio, li cui soffriri ¶ e giustizia e
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sovra quella creatura ¶ le cui parole pria notar mi
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fenno, ¶ dicendo: «Spirto in cui pianger matura ¶ quel sanza
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cupa! ¶ O ciel, nel cui girar par che si
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trasmutarsi, ¶ quando verrà per cui questa disceda? ¶ Noi andavam
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e i Luigi ¶ per cui novellamente è Francia retta
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1321
Noi repetiam Pigmalïon allotta, ¶ cui traditore e ladro e
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è già nel cospetto, ¶ cui non sarà quest' ora
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1321
fuor mai, quai saracine, ¶ cui bisognasse, per farle ir
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è quell' ombra ¶ per cuï scosse dianzi ogne pendice
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1321
E senti' dir: «Beati cui alluma ¶ tanto di grazia
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che soave vento; ¶ per cui le fronde, tremolando, pronte
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dolcissimo patre, ¶ Virgilio a cui per mia salute die
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Siringa, ¶ li occhi a cui pur vegghiar costò sì
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parti. Canto primo, nel cui principio l'auttore proemizza
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l'essemplo basti ¶ a cui esperïenza grazia serba. ¶ S
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sé; e però quella ¶ cui non potea mia cura
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un corpo ne la cui virtute ¶ l'esser di
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spiri; ¶ e 'l ciel cui tanti lumi fanno bello
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sembianti, ¶ per veder di cui fosser, li occhi torsi
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cominciai, ¶ quasi com' uom cui troppa voglia smaga: ¶ «O
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mi disse, «a la cui norma ¶ nel vostro mondo
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diss' io appresso, «il cui parlar m'inonda ¶ e
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la sua prima mancia; ¶ cui più si convenia dicer
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O bene nato a cui veder li troni ¶ del
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Belisar commendai l'armi, ¶ cui la destra del ciel
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luce di Romeo, di cui ¶ fu l'ovra grande
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occhi di ciascuno il cui ingegno ¶ ne la fiamma
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cantava, ¶ seguette come a cui di ben far giova
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disse quella gente a cui ¶ fu noto il nome
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Da questo cielo, in cui l'ombra s'appunta
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suo fattore ¶ e di cui è la 'nvidia tanto
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de' tempi cristiani ¶ del cui latino Augustin si provide
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del padre corse, a cui, come a la morte
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dietro a costui, la cui mirabil vita ¶ meglio in
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l'altro duca ¶ per cui del mio sì ben
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con due campioni, al cui fare, al cui dire
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al cui fare, al cui dire ¶ lo popol disvïato
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nomarlo ¶ del possessivo di cui era tutto. ¶ Domenico fu
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per lo mondo, per cui mo s'affanna ¶ di
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de l'altra, di cui Tomma ¶ dinanzi al mio
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de lo stelo ¶ a cui la prima rota va
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la bella guancia ¶ il cui palato a tutto 'l
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quel di Beatrice, ¶ a cui sì cominciar, dopo lui
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tintinno ¶ a tal da cui la nota non è
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gratïa Deï, sicut tibi cui ¶ bis unquam celi ianüa
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mi disse: «Quel da cui si dice ¶ tua cognazione
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di quella legge il cui popolo usurpa, ¶ per colpa
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dal mondo fallace, ¶ lo cui amor molt' anime deturpa
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del gran barone il cui nome e 'l cui
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cui nome e 'l cui pregio ¶ la festa di
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mirando il punto ¶ a cui tutti li tempi son
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per lo monte del cui bel cacume ¶ li occhi
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parea ciascuna rubinetto in cui ¶ raggio di sole ardesse
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arco declivo, ¶ Guiglielmo fu, cui quella terra plora ¶ che
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l'etterno piacere, al cui disio ¶ ciascuna cosa qual
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suo caro duce ¶ sotto cui giacque ogne malizia morta
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io m'inventro, ¶ la cui virtù, col mio veder
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riguarde. ¶ Quel monte a cui Cassino è ne la
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sobranza ¶ è virtù da cui nulla si ripara. ¶ Quivi
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son li gigli ¶ al cui odor si prese il
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del gran viro ¶ a cui Nostro Segnor lasciò le
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l'appostolico lume al cui comando ¶ io avea detto
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ecco il barone ¶ per cui là giù si vicita
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disse: ¶ «Inclita vita per cui la larghezza ¶ de la
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o padre antico ¶ a cui ciascuna sposa è figlia
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la fiamma più sincera ¶ cui men distava la favilla
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viso ¶ da essa, da cui nulla si nasconde: ¶ però
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el si confida: ¶ per cui tanta stoltezza in terra
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Santo Bernardo, per lo cui conducimento rivide Beatrice ne
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mista. ¶ «O donna in cui la mia speranza vige
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veggi seder la regina ¶ cui questo regno è suddito
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eccellente. ¶ Lo rege per cui questo regno pausa ¶ in
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il padre per lo cui ardito gusto ¶ l'umana
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di Santa Chiesa a cui Cristo le chiavi ¶ raccomandò
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posa ¶ quel duca sotto cui visse di manna ¶ la
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l'amore, ¶ per lo cui caldo ne l'etterna